- La tregua del 1951 -
Dapprima fu la dichiarazione di annullamento della tregua del 1951 e poi via via dichiarazioni sempre più bellicose seguite da spostamenti di basi missilistiche mobili della Corea del Nord con target l'isola di Guam e il Giappone.
- Tensione sui mercati -
Segnali di conflitto imminente resi ancor più veritieri dalle tensioni che iniziano ad avvertirsi sui mercati internazionali delle materie prime strategiche; olii, burro e latte in polvere. Negli ultimi giorni si sono scatenate richieste di accaparramento di grandi quantitativi di questo prodotti indispensabili per l'alimentazione umana.
Ancora i prezzi non sono cresciuti ma il fermento di trattative e soprattutto le grandi quantità che vengono richieste non lasciano presagire nulla di buono.
- 10 aprile a rischio -
Il 10 aprile, l'ipotetica data di apertura del conflitto, è molto, troppo vicina. Forse è tutta propaganda ma la apprensione è reale.
Il segnale più concreto sta nel fatto che le enunciazioni di imminente conflitto arrivino direttamente da leader supremo, Kim Jong-un e non, come in passato, dal ministro degli esteri o da qualche altro portavoce.
- Conclusioni -
Un 38esimo parallelo sotto scacco nucleare. Già perchè quella che si preannuncia o meglio viene millantato dai nord coreani è appunto un conflitto nucleare. Infatti le rampe missilistiche sono state caricate con i vettori Musudan di medio raggio (4.000 km), peraltro non ancora testati, presentati in pompa magna durante la sfilata militare del 2010.
Dobbiamo soltanto sperare e pregare che i missili siano di carta pesta e che il tutto rimanga una semplice, folle provocazione propagandistica nord coreana.