Bologna 1 ottobre 2019 - Gian Domenico Tomei, presidente di UPI Emilia-Romagna, interviene in merito alla recente dichiarazione del Premier Giuseppe Conte a proposito del futuro delle Province. Il Presidente del Consiglio, infatti, lo scorso 27 settembre ha dichiarato “le Province sono state depotenziate, o fotografiamo l'esistente e definiamo uno statuto o conviene abolirle. Io sarei per un approccio pragmatico. Mi sembra più utile sagomarle nelle loro attuali funzioni".
Per Tomei “le parole del Premier colgono l’urgenza e la necessità di completare quel processo di riordino e ridefinizione che il legislatore non ha ancora compiuto”.
Come sottolineato da Conte, serve "una riforma compiuta e definita" che identifichi funzioni certe e adeguate risorse per svolgerle. Senza questi elementi è difficile immaginare una prospettiva chiara per questo Ente, che comunque non ha mai smesso di operare per i cittadini. In questo senso, vorrei sottolineare anche la recente risoluzione della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna, che si impegna ad attivarsi affinché la questione del riordino delle Camere di Commercio sia portata in sede di Conferenza Stato-Regioni con l’obiettivo di proporre al Governo una modifica condivisa alla normativa vigente, tenendo conto delle differenze territoriali, che porti a valore la coincidenza territoriale fra Camere di Commercio, Prefetture e Province". Proprio su queste ultime, la risoluzione sottolinea “che stanno riscoprendo una nuova centralità nel governo del territorio, dopo l’abbandono dell’ipotesi del loro superamento a seguito del risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016”.