Parma 17 novembre 2020 - L’ingresso repentino e inaspettato dell’Emilia-Romagna in zona arancione, che si somma alle misure restrittive imposte dall’ordinanza regionale del 12 novembre us, produce ulteriori devastanti effetti per le imprese del commercio, per i pubblici esercizi e, più in generale, per tutte le filiere a monte che vedono nei fatti la propria attività fortemente limitata pur non essendo direttamente coinvolta dai provvedimenti.
Dall'Associazione Parma in Centro riceviamo e pubblichiamo il "suggerimento" per migliorare l'accessibilità al cuore della città.
Il punto di vista delle rappresentanze di categoria FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS sul dibattito cittadino
Parma,1 giugno 2020 - Per riprendere l’attività in sicurezza nelle varie fasi dell’emergenza Covid-19, Confesercenti Parma ha dato il via ad un'altra iniziativa concreta rivolta ad attività commerciali ed imprese di Parma e provincia.
Una nuova alba su piazza Ghiaia, in attesa della totale riapertura di uno dei punti storici del commercio e della socializzazione di Parma
Di LGC e Francesca Bocchia Parma 28 aprile 2020 - "Difficile descrivere le sensazioni di contentezza, quasi infantile, per la riapertura della libreria". A parlare è Domenico Maisto, titolare della Libreria Mondadori di Piazza Ghiaia, "quello che mi aveva abbattuto è stata l'improvvisa chiusura. Raramente penso che le cose possono andar male e faccio di tutto perché vadano bene. Il pensiero che la mia libreria avesse potuto chiudere per 60 giorni è stato veramente brutto e imprevisto. Riaprire ieri è stato invece bellissimo per tanti motivi. Le persone hanno dimostrato quanto a loro mancavamo, e poi è come se avessi imparato a godere nuovamente di una cosa che prima davo per scontata. Aprire la libreria ogni giorno da 16 anni era una cosa normale, ma ieri è sembrata una cosa completamente nuova. Un profumo, una consistenza nuova. Il fatto di non doverla richiudere è un nuovo dono che fa parte di questa piccola rinascita. Una sensazione veramente molto bella!".
Ma il piacere non è solo di Domenico, bensì di tutta la comunità che gravita sulla Ghiaia. Si percepisce la diffusa sensazione legata alla positività di una prossima riapertura delle attività e il ritorno alla socializzazione.
"Sono nato con la camicia, prosegue Domenico, tra le mie grandi fortune c'è di avere cominciato già dal giorno seguente alla serrata, a fare le consegne a domicilio. Insomma mi sono fatto un pacchetto di documenti, ho fatto dei post dove comunicavo il servizio e il riscontro è stato notevolmente superiore anche a quello che potevo gestire: ho fatto quasi 400 consegne. Una occasione che mi ha consentito di non patire la clausura e, oltre ai clienti affezionati, ho avuto la possibilità di acquisirne di nuovi perché per almeno due settimane sono stato l'unico a offrire il servizio, fatto salvo il lavoro dei corrieri. Anche questa è stata una bella esperienza che mi ha fatto apprezzare il contatto umano e il piacere dell'incontro che traspariva dagli occhi lasciati liberi dalle mascherine. Insomma, è stato come se io dessi ai clienti una aspettativa di futuro e loro a me una carica di resilienza. Ho fatto consegne fino a Lagrimone, e nessuna è stata una consegna banale."
Oggi il negozio è aperto e una nuova alba si è accesa sulla Ghiaia, attendiamo tutte le altre.
Lanciamo il progetto “InfoShop Castelfranco Emilia”
L’emergenza sanitaria dovuta al covid-19 sta arrecando anche rilevanti danni di carattere economico alle attività commerciali del nostro Comune costrette alla chiusura dai vigenti provvedimenti ormai già da diversi giorni e neppure sembra vicina la possibilità di una loro riapertura.
La situazione, peraltro, ha incrementato gli acquisti on-line di prodotti molto spesso provenienti dall’estero e questo viene a costituire un danno economico non solo di rilevanza locale.
Non sono molti i commercianti Castelfranchesi che già praticano la vendita on-line dei loro prodotti e quindi, per dare loro maggiore opportunità di presentarli e promuoverli, potrebbe essere senz’altro utile realizzare una vetrina virtuale “InfoShop Castelfranco Emilia”, lanciata sul sito web istituzionale del Comune o su altro apposito canale da realizzare con il patrocinio del Comune che così potrebbe concretamente intervenire a supporto dei nostri commercianti ed esercenti.
Di concerto con le Associazioni di Categoria si potrebbe dar vita o comunque potrebbe supportare un progetto di “vetrina online territoriale”, dove tutti i commercianti del territorio castelfranchese potrebbero comparire gratuitamente con anche il necessario ausilio tecnico/operativo.
I commercianti potrebbero così promuovere i loro prodotti, le loro offerte e i loro siti web sempre nel rispetto delle norme e delle limitazioni vigenti.
Mettendo in campo questo progetto, si potrebbe certamente ridurre gli effetti dannosi di una chiusura forzata delle attività commerciali e al contempo offrire ai Cittadini la possibilità di potere trovare gli esercenti locali in un unico “luogo/vetrina”, ove poter effettuare eventualmente acquisti, una piazza virtuale in cui “trovarsi” anche solo per curiosare.
Il servizio potrebbe prevedere l'inserimento a titolo gratuito di tutte le attività commerciali di Castelfranco Emilia e ciascun esercente potrebbe, in assoluta libertà operativa, usufruire dei vantaggi di un investimento mediatico sulla intera rete commerciale castelfranchese.
Questa idea è un’altra nostra proposta che abbiamo formalizzato in una Mozione diretta al Sindaco, quale risposta di coesione nei momenti di bisogno. Auspichiamo il suo accoglimento.
Castelfranco Emilia (MO), 06/04/2020
Cristina Girotti Zirotti - Capogruppo Lega Salvini Premier
di Francesca CAGGIATI – Stiamo vivendo un momento particolarmente difficile per tutti, in particolare per il commercio costretto - in alcuni settori - a chiudere prima di altri le serrande dei negozi per le disposizioni messe giustamente in atto in questo periodo di emergenza sanitaria.
E quando si è chiusi in casa si capisce quanto vale la nostra libertà di muoverci, in particolare se capita di far cadere il cellulare e trovarsi con lo smartphone acquistato da poco in mille pezzi e non si sa a che santo votarsi.
Incontriamo Emanuele Settecasi, 29 anni, titolare di The Phone Clinic, negozio di riparazione e vendita di dispositivi elettronici come iPhone, iPad e Mac e specializzato nelle marche Apple, Samsung e Huawei che si trova in strada della Repubblica, 98/A a Parma. Attività iniziata per passione circa dieci anni fa e diventata il suo lavoro.
Come state vivendo questa emergenza? E come vi siete organizzati?
“Ci siamo organizzati con le assistenze e le vendite a domicilio, muniti di mascherine a norma, guanti e divisa, per evitare che il cliente stesso debba uscire.”
Quali sono i vostri normali servizi?
“Ripariamo cellulari, tablet e pc. Inoltre vendiamo dispositivi ricondizionati direttamente da noi, controllati e messi in vendita a prezzi competitivi e ottima qualità.”
Ne avete approntato di nuovi ultimamente?
“Si ultimamente, visto il dilagare dell’epidemia, ci siamo adeguati a ciò che è la situazione attuale. Abbiamo attivato il servizio a domicilio: ritiriamo il dispositivo direttamente a casa del cliente e in giornata lo riportiamo. In più abbiamo attivato la vendita online su www.thephoneclinic.it, in cui abbiamo pezzi nuovi e molti prodotti ricondizionati, disponibili con consegna a domicilio del dispositivo acquistato o con spedizione mezzo corriere. Con il coupon #IOSTOACASA è inoltre possibile avere sconti su prodotti selezionati anche fino a 100 euro.”
I tempi di riparazione si sono allungati o riuscite ad essere ancora tempestivi?
“I tempi variano a seconda del modello. Mi spiego meglio. Per iPhone ad esempio, riusciamo a fare la riparazione in auto nel giro di circa 20 minuti direttamente vicino all'abitazione del cliente, avendo anche la disponibilità di pezzi in casa, per altre marche ordiniamo il ricambio quindi le tempistiche richiedono almeno 24/48h dall'ordine.”
Cavandoli (Lega): “Giunta incapace di programmare, cittadini e commercianti esasperati”
Parma, 11 novembre 2019 - “Dal 17 giugno viale Mariotti è chiuso per lavori di impermeabilizzazione del sottopassaggio del Ponte Romano e del mercato coperto della Ghiaia. Sarebbero dovuti finire ad agosto. I lavori per l’allargamento dei marciapiedi e la sistemazione di via Mazzini dovevano terminare a metà settembre. E invece, dopo quasi 2 mesi entrambi questi cantieri sono ancora aperti.
Solo il 24 settembre una corsia di viale Mariotti è stata riaperta, finalmente alleggerendo via Garibaldi strangolata dal transito di ben 8 linee urbane di bus e altre extraurbane deviate dal Lungoparma. Residenti e commercianti del Centro non ne possono più di essere ostaggio della scarsa capacità di programmare e gestire i cantieri dimostrata da questa amministrazione”, dice Laura Cavandoli parlamentare e consigliere comunale parmigiana della Lega che ha presentato un’interrogazione alla Giunta per sapere se ci sarà mai un termine “a questa storia infinita”.
“La risposta dell’Assessore - prosegue l’esponente del Carroccio – è stata insoddisfacente: non ha dato nessuna certezza sui tempi, abbiamo desunto che le strade riapriranno probabilmente a dicembre. I lavori in via Mazzini sono costati 700 mila euro per allungare un marciapiedi senza prevedere una pista ciclabile e trovo che fare un cantiere così impattante e costoso senza prevederne una sia poco lungimirante, così come rinviare parte dei lavori al prossimo anno, proprio nell'anno della Capitale della Cultura. La gestione di questi cantieri testimonia la scarsa capacità di programmazione di questa giunta con costi e disagi che gravano sui parmigiani”.
Commercio. I tre Centri agroalimentari Caab, Caar e Cal vanno in rete per migliorare competitività ed efficienza. L'assessore Corsini: "Lo scenario è profondamente cambiato, occorre rilanciare il ruolo di queste strutture puntando su servizi innovativi e sinergie operative"
Sottoscritto in Regione un protocollo d'intesa che segna l'avvio di un processo di aggregazione organizzativa e operativa tra le tre società di gestione dei mercati ortofrutticoli all'ingrosso di Bologna, Rimini e Parma
Bologna – Più competitività a servizio dei consumatori e maggiori servizi per gli operatori commerciali con l'obiettivo di trainare le economie del territorio. Risultati da raggiungere attraverso la collaborazione e l'integrazione delle strategie commerciali e organizzative dei tre centri agroalimentari all'ingrosso e partecipati dalla Regione Emilia-Romagna – Centro Agro Alimentare di Bologna (Caab), Centro Agro Alimentare e Logistica di Parma (Cal) e Centro Agro Alimentare Riminese (Caar).
È l'obiettivo del protocollo di intenti sottoscritto oggi pomeriggio a Bologna presso la sede della Regione tra i presidenti di Caab, Cal e Caar, rispettivamente Andrea Segrè, Marco Core e Mirco Pari, gli assessori comunali Davide Conte (Bologna), Gianluca Brasini (Rimini) e Marco Ferretti (Parma), alla presenza dell'assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini.
L'intesa, promossa dalla Regione, segna l'avvio di un progetto di aggregazione organizzativa ed operativa delle tre strutture, la cui principale attività è la gestione dei mercati ortofrutticoli all'ingrosso che sorgono nei rispettivi Comuni, che sono anche gli azionisti di maggioranza, con la Regione che detiene quote minoritarie del capitale delle società.
"L'Emilia-Romagna- afferma Corsini- dispone di una rete di 19 tra centri agroalimentari e mercati all'ingrosso: un patrimonio di valore per il servizio che offrono al sistema economico locale. Lo scenario in cui queste strutture operano negli ultimi tempi è tuttavia mutato profondamente, soprattutto per le grandi trasformazioni che hanno riguardato la distribuzione, sia quella al dettaglio, sia la Gdo. Di qui l'esigenza di fare rete, modernizzare e rilanciare il ruolo di queste strutture, puntando soprattutto sull'offerta di servizi innovativi, sulle sinergie operative per il contenimento dei costi gestionali e sul rafforzamento della collaborazione gestionale tra operatori pubblici e privati".
Le priorità individuate
Tra le priorità indicate nel protocollo sottoscritto, il trasferimento delle conoscenze e delle esperienze maturate dai Centri, il miglioramento della qualità dei servizi offerti a consumatori e operatori, la condivisione di soluzioni tecnologiche e organizzative, la partecipazione comune a fiere e congressi, la progettazione di soluzioni innovative in tema di e-commerce./G.Ma
In allegato - I firmatari del protocollo d'intesa: l'assessore regionale Corsini è il secondo da sinistra