di Matteo Landi, 27 ottobre 2024 -
Si asciuga gli occhi bagnati, mentre dal podio guarda la sua Rossa n°55, poi sorride al padre avvolto da meccanici in delirio. Quante volte ancora potrà vivere la gioia della vittoria Carlos non lo sa, ma per quanti passi avanti potrà fare la sua futura Williams lo spagnolo sa che sarà importante per lui dare il meglio nelle restanti gare in tuta Ferrari. Meglio di quanto fatto nel weekend messicano sarà difficile, al massimo potrà eguagliarsi. Nella periferia di Città del Messico Sainz ha messo in mostra il meglio del suo repertorio correndo da grande campione. Lo sa mentre gioisce sul podio, lo sanno a Maranello, consapevoli che a fine 2024 lasceranno andare un pilota nel pieno della maturità agonistica, al picco della forma, per accogliere il sette volte iridato Hamilton andando a scrivere un nuovo capitolo che già, sulla carta, profuma di leggenda. Intanto il Cavallino Rampante gioisce per un trionfo che fa seguito a quello realizzato solo una settimana prima da Leclerc, stavolta meno in palla del team mate, seppur con l'attenuante del non aver potuto preparare al meglio qualifica e corsa, dopo che il collaudatore Bearman ha danneggiato in prova (con il concorso di colpa di Albon) la monoposto del pilota n°16. Tutto è andato per il meglio invece per un Sainz senza rivali. In qualifica il pilota nato a Madrid ha artigliato una pole position entusiasmante, battendo un grande Verstappen. Ed in gara ha dato da subito la sensazione di avere la vittoria in pugno. Allo spegnimento dei semafori l'olandese è scattato meglio, prendendosi la leadership con una manovra piuttosto rude nei confronti proprio del ferrarista. Sainz tuttavia gli è rimasto negli scarichi e pochi giri dopo si è ripreso la testa della corsa con un sorpasso stupendo, e da lì la sua gara è stata una cavalcata solitaria fino alla bandiera a scacchi. Negli ultimi giri il rimontante Norris ha fatto tremare i tifosi Ferrari ma Carlos ha saputo amministrare il buon vantaggio senza commettere alcuna sbavatura. Non ci poteva essere modo migliore per cogliere quella seconda vittoria stagionale che consente a Sainz di elevarsi nella mente degli appassionati e degli addetti ai lavori fra i migliori di questa Formula 1.
Leclerc, un terzo posto importante per la classifica costruttori
Il terzo posto gli è evidentemente andato stretto. Già nel box Rosso si stavano pregustando un'altra doppietta, la seconda consecutiva, che non è arrivata per poco. Il fine settimana Ferrari è stato comunque sensazionale e lo è stato anche grazie ad un Leclerc che ha perso nel finale la seconda posizione a vantaggio di Norris, ma ha guadagnato la terza non stampando contro il muro la sua vettura quando, in uscita dell'ultima curva, è andato nella via di fuga avvicinandosi velocemente e pericolosamente al muro. Poteva essere quindi una battuta d'arresto per il monegasco ed invece il podio, seppur battuto da Norris, rappresenta un ottimo risultato. Charles ha poi cambiato gomme e si è preso il giro più veloce. Nelle ultime due gare la squadra di Maranello ha scalato la classifica costruttori ed adesso si trova seconda, davanti alla Red Bull (come passa veloce il tempo in Formula 1...) e distante "soli" 29 punti dalla McLaren. Con ancora quattro gare e due sprint da correre tutto può davvero succedere.
Verstappen, è davvero lo sconfitto del weekend?
Apparentemente il grande sconfitto del weekend è il pluricampione del mondo Verstappen. Bastonato come non mai dai commissari, tanto da beccarsi 20 secondi di penalità, un qualcosa che in carriera non ha subito neanche dopo le furiose battaglie con Hamilton del 2021. Solo sesto al traguardo, con Norris secondo. Sembrerebbe una disfatta, ed invece la classifica iridata ci dice altro. Evidenzia che sono 47 i punti che ancora separano Lando dalla vetta, ancora stabilmente occupata da un pilota che si ritrova fra le mani una vettura palesemente non più da vertice. Lo testimonia la gara imbarazzante di Perez, ultimo davanti al suo pubblico, una delle immagini più tristi della storia dello sport. Lo dimostra il passo della sua monoposto quando si è ritrovato dietro alle due Mercedes, incapace di raggiungere un Russell alle prese con una Mercedes danneggiata. In una situazione tecnicamente drammatica emerge un pilota mai domo, restio al volersi arrendere alla rimonta iridata di Norris. Superando anche i limiti, ed infatti stavolta i commissari non gli hanno fatto sconti. Se vincerà anche questo titolo sarà veramente tutta farina del suo sacco.
Haas, che stagione!
Sesta in classifica costruttori, settima e nona nella corsa messicana. La Haas continua a sorprendere. Il bottino del piccolo team statunitense poteva essere ancora più grasso se nella seconda parte di gara Piastri (pessimo il weekend del pilota McLaren) non fosse riuscito a sopravanzare Hulkenberg. Magnussen è riuscito comunque a contenere la rimonta dell'australiano ed adesso il team motorizzato Ferrari vede davvero vicina la possibilità di mettersi dietro ben quattro squadre. Fra queste l'Alpine, grande delusione del campionato 2024, penultima in classifica mondiale ma miracolosamente a punti in Messico grazie al decimo posto di un buon Gasly.