Una guida che presenta la tradizione gastronomica di Parma e Provincia partendo dai piatti per poi arrivare a consigliare i ristoranti dove poterne assaporare la migliore espressione: questa è l'idea di Piatto desiderato, Piatto trovato".
Di Chiara Marando
Parma 23 Novembre 2016
Una guida che presenta la tradizione gastronomica di Parma e Provincia partendo dai piatti per poi arrivare a consigliare i ristoranti dove poterne assaporare la più alta espressione: questa è l'idea di "Piatto desiderato, Piatto trovato", o meglio la cosiddetta "Guida Nanni 2017" realizzata da Ermanno Ghiozzi.
Un totale di 223 piatti diversi che costituiscono il tessuto tipicamente mangereccio della storia culinaria del territorio, un percorso che spazia da quelli maggiormente conosciuti per arrivare a preparazioni più rare da trovare, ma altrettanto gustose da scoprire.
Un viaggio che non tocca solo i grandi ristoranti stellati, ma si ferma anche nelle piccole trattorie ed osterie che propongono specialità uniche nel loro genere.
Ermanno è riuscito a raccogliere le sue esperienze di amante della buona tavola in un volume che celebra l'eccellenza della Food Valley, selezionando ciò che più ha lasciato il segno e lasciando spazio ad alcuni consigli degli chef.
Ad aiutarlo, nella parte più legata all'enologia, il critico enogastronomico Andrea Grignaffini che ha scelto i vini migliori per accompagnare e far risaltare il sapore di ogni portata. Un compito accolto con grande entusiasmo proprio perché, come dice lui durante la presentazione tenutasi all'interno del Palazzo del Governatore a Parma, "Ermanno rappresenta il critico contemporaneo che guarda oltre e la sua è la guida del futuro – spiega Grignaffini – la gente purtroppo mangia meno e lui risponde consigliando un piatto piuttosto che un ristorante. E' una guida pop che fa un excursus generale andando oltre la tradizione e incontrando i gusti del pubblico".
Anche Sandro Piovani, giornalista enogastronomico, ha definito il volume "La fotografia dello stato di cose tra Parma e Provincia. Un punto di partenza per conoscere meglio la cultura e la tradizione che caratterizzano il territorio".
La Guida Nanni diventa così una tappa di quel percorso iniziato da Parma che l'ha portata ad essere nominata City of Gastronomy UNESCO e ad ospitare la presentazione della Guida Michelin 2017: "Parma ha da sempre l'attitudine al mangiar bene, al vivere bene – spiega l'assessore al turismo Cristiano Casa – nel progetto che abbiamo attivato c'è stata, ed è presente tutt'ora, una ricerca al tema food che risulta dominante nel nostro territorio. Abbiamo stilato un disciplinare che regoli le eccellenze offerte dalla nostra zona, un modo di preservarne l'unicità. Parma è da sempre città della gastronomia, è la sua essenza, l'UNESCO ha certificato questa realtà".
Tutto il ricavato della vendita di "Piatto desiderato, piatto trovato" sarà devoluto in beneficenza all'A.RI.M Onlus, associazione di volontariato per la ricerca e prevenzione delle malattie gastrointestinali.
Una foto scattata per denunciare lo spreco alimentare, questo è ciò che Chef Rubio ha voluto comunicare a gran voce sui canali social: l'immagine di un bidone della spazzatura ricolmo di cibo, appena fuori da un locale di Milano.
Di Chiara Marando -
Sabato 19 Novembre 2016 -
Una foto scattata per denunciare lo spreco alimentare, un'abitudine che sembra dilagare nella realtà di oggi, un'istantanea che testimonia la tendenza di una società, soprattutto di giovani, che sempre più si allontana dalla ricerca della qualità e dell'equilibro alimentare e non solo.
Questo è ciò che Chef Rubio, alias Gabriele Rubini”, ha voluto comunicare a gran voce sui canali social: l'immagine di un bidone della spazzatura ricolmo di cibo, appena fuori da un locale di Milano.
“L’emblema della società che ormai abbiamo intorno a noi – scrive lo chef romano che, con il suo modo di fare schietto e sfrontato, non teme le critiche e la protesta – Il cibo purtroppo si è sempre sprecato, ma ora più che mai è diventato l’incontro dell’effimero, del vuoto cosmico e una religione da seguire pedissequamente, pena il blocco dai social”.
Un appello indirizzato a chi “ va ad aperitivare senza senso”, per spingerli ad aprire gli occhi su una problematica diventata urgente ma ancora ignorata: “Finché andrete ad aperitivare senza senso in giro (ao namo la’ che famo tappo così risparmiamo), in locali scadenti, per far cassa questi vi offriranno senza sosta cibo ancor più scadente che manco li cani, e che inesorabilmente finirà nel pattume ogni notte così fino a chiusura locale (se spera)…”. Una critica esplicita, una provocazione in pieno stile Chef Rubio che va a colpire nel segno in modo diretto e senza troppi giri di parole, perché in questi casi sono i fatti a parlare da soli.
“Per favore, state a casa se potete, cucinate per gli amici (se ne avete) che così facendo risparmierete soldi e salute… e magari potrete fare la battaglia a chi commenta più ferocemente un piatto (come sempre, senza cognizione di causa) come vi hanno insegnato in TV e darete un senso alla vostra giornata”.
Il post ha ottenuto più di 6mila like e oltre 300 commenti.
Risultato: un messaggio importante a cui i media hanno dato sempre più risalto, un'esternazione libera che viene da chi vive ogni giorno la cucina e ama conoscerne ogni aspetto. Perché, da sempre, Rubio si batte contro lo spreco alimentare utilizzando diverse forme e mezzi di comunicazione, siano essi interviste, programmi TV, showcooking ed eventi che lo vedono protagonista. L'ultima di queste è stato il video messo online “Lo Chiamavano Chef Rubio” prodotto dal duo comico Actual, ovvero una una mini parodia in 4 minuti del film italiano diretto dal regista Mainetti, mirato alla disincentivazione allo spreco del cibo ed alla sua perdita di significato sui social. In sintesi, ciò che si ricerca è il rispetto verso quello che mangiamo, ma anche verso una più sana idea di socializzazione e nutrizione con la riscoperta della buona tavola.
Per la prima volta è stata presentata a Parma, grazie al riconoscimento del Unesco quale città creativa della gastronomia, l'edizione 2017 della prestigiosa Guida Michelin. Nell'autorevole cornice del Teatro Regio sono state assegnate dal direttore internazionale delle guide Michelin, Michael Ellis, le nuove stelle Michelin alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti e di altre autorità locali. Con un parterre di oltre 150 giornalisti della stampa italiana ed estera è stata consacrata ancora una volta l'eccellenza italiana nel "Food".
Di Cecilia Novembri
PARMA CITTÀ CREATIVA PER LA GASTRONOMIA UNESCO.
Queste poche parole spiegano in modo esauriente la giornata memorabile vissuta il 15 novembre presso il Teatro Regio di Parma.
La città emiliana ha ospitato, per la prima volta, la presentazione della 62° edizione della GUIDA MICHELIN ITALIA.
Fatto estremamente importante per la cultura culinaria, e non solo, che accompagna Parma e che la incorona a tutti gli effetti un punto di riferimento per il gusto made in Italy, sia in ambito italiano che internazionale. 150 i giornalisti presenti sia della stampa italiana che straniera, hanno presenziato il sindaco Federico Pizzarotti, l'assessore al turismo Cristiano Casa e alla cultura Laura Maria Ferraris.
La presentazione è stata officiata dal direttore internazionale delle guide Michelin Michael Ellis che ha annunciato i 343 ristoranti del territorio nazionale insigniti della tanto ambita stella.
La guida presenta un new look, ai già noti simboli, stelle e Bib Gourmand, se ne aggiunge un altro, il piatto che indica i ristoranti che propongono un buon pasto con prodotti di qualità, esordisce poi la rubrica "Ci Piace", i suggerimenti degli ispettori che segnalano tappe imperdibili come se fosse il "consiglio di un amico" ed infine collegandosi a www.guida.michelin.it, la Guida Michelin Italia si trasforma in un motore di ricerca che permette di scegliere un ristorante secondo gusti, occasioni e budget.
La cerimonia è stata aperta con la presentazione dei nuovi ristoranti e degli chef che hanno conquistato una stella Michelin, 28 sono i ristoranti ai quali viene assegnata una stella, 5 i nuovi ristoranti con due stelle Michelin, e infine sono stati confermati gli 8 ristoranti con tre stelle Michelin.
Un caso mai accaduto prima è quello dello chef Enrico Bartolini che, oltre ad avere conquistato le due stelle a Milano, è riuscito anche ad ottenere una stella Michelin in ciascuno degli altri due ristoranti aperti a Bergamo, Casual Ristorante chef Cristian Carraro, e a Castiglione della Pescaia La trattoria Enrico Bartolini, chef Marco Ortolani.
UNA STELLA MICHELIN
Da Francesco, Cherasco (CN)
La Madernassa, Guarene (CN)
21.9, Piobesi d'Alba (CN)
Zappatori, Pinerolo (TO)
Casual, Bergamo
Felix Lo Basso, Milano
Lume, Milano
La Tavola, Laveno Mombello (VA)
El Coq, Vicenza
La Veranda, Bardolino (VR)
La leggenda dei frati, Firenze
La trattoria Enrico Bartolini, Castiglione della Pescaia (GR)
Lux Lucis, Forte dei Marmi (LU)
Lunasia, Viareggio
Il Pievano, Gaiole in Chianti (SI)
Nostrano, Pesaro
Il Vistamare, Lido di Latina (LT)
Il Tino, Fiumicino (RM)
Aminta Reesort, Gennazzaro (RM)
Assaje, Roma
Bistro 64, Roma
The Corner, Roma
Magnolia, Roma
Per Me, Roma
Piazzetta Milù, Castellammare di Stabia (NA)
Il Mosaico, Ischia/Casamicciola (NA)
Veritas, Napoli
Quintessenza, Trani (BT)
Pietramare, Isola di Capo Rizzuto (KR)
Dal Corsaro, Cagliari
Accursio, Modica (RG)
DUE STELLE MICHELIN
Enrico Bartolini al Mudec, Milano
Seta, Milano
Terra, Sarentino (BZ)
Locanda Margon, Trento/Ravina
Danì Maison, Ischia (NA)
TRE STELLE MICHELIN
Ristorante Reale, Niko Romito
La Pergola, Heinz Beck
Osteria Francescana, Massimo Bottura
Piazza Duomo, Enrico Crippa
Enoteca Pinchiorri, Annie Feolde
Dal Pescatore, Nadia Santini
Le Calandre, Massimiliano Alajmo
Da Vittorio, Enrico e Roberto Cerea
CREDITS: Francesca Bocchia
With the Courtesy of: – ilgiornaledelcibo.it – ristorazioneitalianamagazine.it
Food Valley protagonista a New York. Taglio del nastro per la rassegna delle eccellenze enogastronomiche dell'Emilia-Romagna. Con il via alla 'mostra' dei prodotti Dop e Igp regionali: si apre la settimana della cucina emiliano-romagnola nella Grande Mela. Usa primo mercato extraeuropeo per l'export agroalimentare made in Emilia-Romagna.
Bologna, 17 novembre 2016
Il Made in Italy sbarca nella Grande Mela con i prodotti simbolo dell'agroalimentare. Dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma, dagli Aceti balsamici alla Padina Romagnola, alla Mortadella Bologna, passando per il Sale di Cervia, il Cotechino Modena e i grandi vini. Grandi nomi e grandi marchi di una filiera – il comparto agroalimentare dell'Emilia-Romagna - che vale oltre 20 miliardi di euro, il 15% del totale nazionale, che dà lavoro (considerando anche i settori collegati) a oltre 300 mila persone e che nel 2015 ha messo a segno un valore record dell'export con quasi 5,8 miliardi di euro, +6,2% rispetto all'anno precedente. Un trend che continua anche nel 2016.
Ieri il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha inaugurato la rassegna delle eccellenze enogastronomiche emiliano-romagnole, prodotti che fino al 20 novembre saranno in vetrina a Eataly Dowtown nell'ambito della prima Settimana della cucina italiana nel Mondo, l'iniziativa promossa dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale in collaborazione con quelli dell'Agricoltura, dello Sviluppo economico e dell'Istruzione.
Il taglio del nastro con il presidente Bonaccini anche l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, il Console generale d'Italia a New York, Francesco Genuardi, e l'ad di Fico Eataly World, Tiziana Primori - vede dunque l'Emilia-Romagna mettere a tavola il mondo. Esordio con il Parmigiano Reggiano Day, organizzato dalla Regione in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, l'Enoteca dell'Emilia-Romagna e i cuochi dell'Associazione Chef to chef, la prima di una serie di giornate dedicate che fino al 20 novembre vedrà protagonisti i prodotti Dop e Igp regionali. Obiettivo, raccontare le storie che hanno reso possibili alcune delle eccellenze enogastronomiche della Food Valley, con degustazioni guidate in tre appuntamenti quotidiani.
L'Emilia-Romagna è la prima regione in Italia e in Europa per prodotti Dop e Igp: ben 44, con un valore alla produzione di oltre 2,5 miliardi di euro, il 40% del dato nazionale e il 15% di quello europeo. Secondo la classifica Qualivita Ismea sull'impatto territoriale dei prodotti a Indicazione geografica in Italia, su 20 province, al primo e al secondoposto ci sono Parma (950 milioni di euro) e Modena (376 milioni), al quarto Reggio Emilia con 355 milioni. All'ottavo posto Bologna con 290 milioni. Emiliano-romagnolo anche il ristorante che nel 2015 è stato incoronato migliore del mondo da "50 Best Restaurant" , ovvero l'Osteria Francescana di Modena dello Chef Massimo Bottura, tra i protagonisti della missione emiliano-romagnola negli Usa insieme ad altri grandi cuochi stellati di Chef to Chef quali Igles Corelli, Riccardo Agostini e Alberto Bettini, insieme alle Mariette di Casa Artusi. Gli Stati Uniti sono per l'agroalimentare regionale il mercato più importante fuori dall'Unione europea con un export in costante crescita e che dopo il +28,5% messo a segno nel 2015 vede proseguire il trend positivo anche nei primi sei mesi del 2016, che hanno fatto registrare un +8,9%.
La missione a New York, guidata dal presidente Bonaccini, vede la partecipazione del Comune di Bologna, del Comune di Parma, città designata nel 2015 dall'Unesco come Città Creativa della Gastronomia, di FICO Eataly World (il grande parco tematico che a Bologna vedrà riuniti tutti i saperi dell'eccellenza enograstronomica emiliano-romagnola e italiana), della Fondazione FICO per l'Educazione alimentare e alla sostenibilità, di Casa Artusi, dei Consorzi di tutela e dell'Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna.
Presentata al Teatro Regio di Parma la Guida Michelin Italia 2017: 294 i ristoranti italiani con una stella Michelin; 41 con due stelle e 8 riconfermati con tre stelle, per un totale di 343 ristoranti.
Di Chiara Marando -
Parma, 16 Novembre 2016 -
Per la prima volta a Parma, nella splendida e suggestiva cornice del Teatro Regio, la presentazione della 62esima edizione della Guida Michelin Italia. Un evento unico per la città proclamata City Of Gastronomy UNESCO grazie al suo enorme patrimonio culturale ed enogastronomico, una tradizione radicata nel territorio e conosciuta in tutto il mondo.
Circa 150 i giornalisti presenti in sala per assistere all'attesa cerimonia, durante la quale sono intervenuti anche il sindaco Federico Pizzarotti, l'assessore regionale al turismo Andrea Corsini e il direttore internazionale delle Guide Michelin, Michael Ellis.
Per il primo cittadino, Federico Pizzarotti, Parma ha tutte le qualità per ospitare un Museo Nazionale della Gastronomia. E' questa la sfida a cui il sindaco ha fatto riferimento nel suo intervento: "Parma – ha spiegato Pizzarotti – festeggerà, nel 2017, i 2.200 anni dalla sua fondazione. E' una città viva e dinamica dove cibo e gusto rappresentano una tradizione prima di tutto culturale. Da qui nasce la mia proposta di fare a Parma un Museo Nazionale della Gastronomia, in un contesto in cui la città può offrire molto anche da un punto di vista di luoghi".
Una mattinata memorabile che ha visto protagonista l'alta cucina tra conferme, nuove stelle e qualche uscita di scena: 294 i ristoranti italiani con una stella Michelin; 41 con due stelle e 8 con tre stelle. In tutto 343 ristoranti che portano un indotto sul territorio di ben 281 milioni di euro.
Insomma, con 33 novità l'Italia si conferma la seconda selezione più ricca al mondo di ristoranti di eccellenza.
Come ogni anno, la presentazione è stata preceduta da ipotesi e, per alcuni, anche certezze.
Ma ormai i giochi sono fatti, ecco l'elenco completo delle stelle annunciate da questa edizione 2017: 5 nuovi ristoranti con due stelle, 28 new entry con una stella, 9 stelle confermate con cambio chef e confermati anche gli 8 ristoranti con tre stelle; infine, un totale di 260 i nuovi Bib Gourmand.
Nuovi Una stella
Dal Corsaro – Cagliari – Stefano Deidda
Accursio – Modica – Accursio Capraro
Pietramare – Isola di Capo Rizzuto – Alfonso Crescenzo
Quintessenza – Trani – Stefano Di Gennaro
Veritas – Napoli – Gianluca D'Agostino
Il Mosaico – Casamicciola, Isola di Ischia (NA) – Giovanni De Vivo
Piazzetta Milù – Castellamare di Stabia (NA) – Luigi Salomone
The Corner – Roma – Marco Martini
Magnolia – Roma – Franco Madama
Bistrot 64 – Roma – Kotaro Noda
Per Me – Giulio Terrinoni – Roma – Giulio Terrinoni
Assaje – Roma – Claudio Mengoni
Aminta Resort – Genazzano – Marco Bottega
Il Pievano – Gaiole in Chianti (SI) – Vincenzo Guarino
Lux Lucis – Forte dei Marmi – Valentino Cassanelli
Leggenda dei Frati – Firenze – Alessandro Rossi e Filippo Saporito
Lume – Milano – Luigi Taglienti
Felix Lo Basso Restaurant – Milano – Felice Lo Basso
La Tavola – Laveno Mombello (VA) – Riccardo Bassetti
21.9 – Piobesi d'Alba (CN) – Flavio Costa
Nostrano – Pesaro – Stefano Ciotti
Da Francesco – Cherasco (CN) – Francesco Oberto
Zappatori – Pinerolo (TO) – Christian Milone
La Madernassa – Guarene (CN) – Michelangelo Mammoliti
Casual – Bergamo – Chef Cristopher Carraro (Enrico Bartolini)
Trattoria Bartolini – Castiglione Della Pescaia (GR) – Marco Ortolani (Enrico Bartolini)
Nuovi Due stelle
Ristorante Seta del Mandarin Oriental Milano – Chef Antonio Guida
Enrico Bartolini al Mudec – Milano – Chef Enrico Bartolini
Locanda Margon – Ravina di Trento (TN) – Chef Alfio Ghezzi
Danì Maison Restaurant – Ischia (NA) – Chef Nino Di Costanzo
Ristorante Terra – Val Sarentino (BZ) – Chef Heinrich Schneider
Gli 8 Tre stelle riconfermati
Piazza Duomo – Alba (CN) – Enrico Crippa
Dal Pescatore – Canneto sull'Oglio (MN) – Nadia e Giovanni Santini
Le Calandre – Rubano (PD) – Massimiliano Alajmo
Francescana – Modena – Massimo Bottura
Enoteca Pinchiorri – Firenze – Riccardo Monco
La Pergola – Roma – Heinz Beck
Reale – Castel di Sangro (AQ) – Niko Romito.
Prendono la stella, ma dopo la stampa della guida, lo chef lascia il ristorante
Il Vistamare – Latina
La Veranda – Bardolino (VR)
Perdono la stella
La Casa degli Spiriti – Costermano (VR) – Chiusura
Castello di Trussio – Dolegna del Collio (GO)
Maso Franch – Giovo (TN) – Chiusura
Aquila Nigra – Mantova
Unico – Milano
La locanda di Piero – Montecchio Precalcino (VI)
Al Tramezzo – Parma
Il cecchici – Pasiano di Pordenone (PN)
Antica Osteria al Teatro – Piacenza – Chiusura
Il Sole di Ranco – Ranco (VA)
Il Flauto di pan – Ravello (SA)
All'Oro – Roma
Giuda Ballerino – Roma
Orso Grigio – Ronzone (TN)
VO – Torino – Chiusura
Il Povero Diavolo – Torriana (RN) – Chiusura
L'Accanto – Vico Equense (NA).
Perdono due stelle
Al Devero – Cavenago di Brianza MB (chef trasferito)
Ristorante Oliver Glowig – Roma (ristorante chiuso)
Tutte le foto continuano a fondo pagina, ph. Francesca Bocchia
La HORT@ di Piacenza e la Wenda di Castel Maggiore (Bologna) all'iniziativa di open innovation per i settori "agricoltura" e "food" in programma domani a Milano
Bologna, 15 novembre 2016
Sono 8 in tutto le startup, selezionate da UniCredit e provenienti da diverse città italiane fra cui Piacenza e Castel Maggiore (Bologna), che il 16 novembre, dalle 10 alle 13, presso UniCredit Tower Hall, in via F.lli Castiglioni n. 12 a Milano, prenderanno parte all'Agritech Innovation Day, iniziativa organizzata da UniCredit Start Lab e dedicata al mondo dell'agricoltura e del food.
Le start up selezionate presenteranno a clienti UniCredit e possibili investitori le proprie soluzioni innovative sui temi più attuali come tracciabilità, nuovi ingredienti alimentari e anticontraffazione.
Fra le aziende che partecipano all'Agritech City Innovation Day c'è anche HORT@ di Piacenza che ha sviluppato una piattaforma di sistemi di supporto per la gestione intelligente delle colture. Rileva, ad esempio, parametri essenziali per le coltivazioni - dalla pioggia alle proprietà del suolo - per fornire agli agricoltori indicazioni concrete sulle tecniche da adottare. Destinatari ideali sono i produttori di cereali, uva da vino e da tavola, olive, frutta fresca e da guscio.
L'altra start up emiliana presente il 16 a Milano è la WENDA di Castel Maggiore (Bologna), ideatrice di un sistema in grado di tutelare la qualità e l'autenticità delle bottiglie di vino nel tempo. Un apposito apparecchio monitora infatti dati fondamentali di conservazione e tracciabilità del vino rendendoli disponibili via "app" o piattaforme digitali.
All'Agritech Innovation Day gli startupper avranno la possibilità di incontrare potenziali clienti, sia quelli che interverranno all'incontro presso l'UniCredit Tower Hall, sia quelli che parteciperanno via streaming all'Open Innovation, collegati da altre 6 sedi: Roma, Perugia, Città di Castello (PG), Napoli, Bari, Trapani.
L'evento si aprirà con un approfondimento sui Megatrend di settore con Sara Roversi, Co-Founder di You Can Group e Future Food Institute. Seguiranno gli interventi degli startuppers.
Le startup che partecipano all'Agritech Innovation Day sono: HORT@ di Piacenza; WENDA di Castel Maggiore (BO); XNEXT di Milano; CERTILOGO di Milano; PROXENTIA di Segrate (MI); MIDA+ di Perugia; BIO ERG Jesi (AN); PENELOPE di Napoli.
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
La cucina è esperienza, curiosità, gioco di colori e contrasti: questo è lo spirito che anima la creatività dello chef Andrea Incerti Vezzani, titolare del ristorante stellato “Ca' Matilde”. Quattro menù degustazione di alto livello che seguono la stagionalità delle materie prime ed una carta dei vini selezionata.
Foto e testo di Chiara Marando -
Sabato 12 Novembre 2016 -
Quando si parla di cibo e cucina si parla anche di esperienze, piccoli momenti da concedersi per scoprire sapori nuovi o ritrovare sentori conosciuti. Il tocco in più è rappresentato dagli accostamenti, la capacità di giocare con gli ingredienti e la creatività che porta un piatto ad essere ricordato da chi lo assapora.
Insomma, l'ormai abusato termine di “viaggio nel gusto” torna a farsi sentire esprimendo ciò che veramente si cerca di vivere ogni qual volta si sceglie un ristorante.
A fare la differenza è anche la curiosità, senza la quale risulterebbe molto difficile lasciarsi andare alla comprensione di gusti inaspettati, lontani dal comune.
Lo sa bene Andrea Incerti Vezzani, chef del ristorante stellato “Cà Matilde” a Quattro Castella in provincia di Reggio Emilia. Nel suo locale, non da subito ma solo dopo alcuni anni, ha fatto la scelta coraggiosa di eliminare il menù alla carta per lasciare spazio ai menù degustazione ispirati alla stagionalità delle materie prime, alla fantasia ed ai desideri degli ospiti presenti in sala.
“Volevo evitare che ci fossero troppe similitudini, che la degustazione riproponesse i piatti della carta senza riservare sorprese – spiega Andrea – mi stimola l'idea di improvvisare e far provare ai miei clienti ciò che di nuovo ho creato, di regalare loro un'esperienza culinaria sempre diversa. E poi mi piace che le persone possano condividere le rispettive impressioni assaporando gli stessi piatti, cosa non possibile se ognuno scegliesse portate diverse”.
La cucina di Andrea è fatta di istintività e studio, ma anche da un' ispirazione che nasce inaspettatamente dalle più piccole cose e prende forma dal lascito della tradizione cara al territorio reggiano. Si gioca con i contrasti e gli ingredienti in un continuo divenire. Non a caso è molto difficile trovare piatti uguali da una volta all'altra, ma solo simili nelle caratteristiche di base ed arricchiti con particolari in più. Il tutto mantenendo il giusto equilibrio tra leggerezza e purezza di profumi.
Quattro i menù degustazione con la possibilità, solo per alcuni, di scegliere quante portate assaggiare: ”Intramontabile”, ovvero un percorso nella storia del territorio; “Acqua in bocca” piatti di pesce che variano a seconda di ciò che offre il mercato; “Con i piedi per terra”, l'espressione stagionale con pietanze di terra; “Carta Bianca”, dove a far da padrone è la maestria dello chef espressa in 7 portate.
Ognuno di essi si trasforma in un'esperienza che coinvolge i sensi, che fa apprezzare il piacere dell'attesa per ciò che verrà servito, che porta ad assaporare con attenzione ogni singolo elemento cogliendone profumi, consistenze e presentazione.
Il risultato è quella pura soddisfazione data dall'esperimento, dalla possibilità di gustare ogni piatto arrivando a percepirne nitidamente i diversi sentori.
E dato che ho sempre amato le sorprese, la mia preferenza è caduta sulla “Carta Bianca”, desiderosa di mettere alla prova l'arte dello chef. Mai scelta fu più azzeccata: un mix di dolce e salato, pennellate di colore, sapori corposi e tocchi più delicati in un continuo scambio tra terra e mare.
Il tutto completato dal giusto vino, sapientemente consigliato da Marcella, vera esperta della cantina che raccoglie una eccellente selezione delle più rinomate etichette italiane e non solo.
La XV edizione della Staffetta più golosa d'Italia inizia come sempre da Sissa. Sabato doppio appuntamento notturno. E domenica Mariolone per tutti. I ristoratori della Strada del Culatello propongono "A Tavola con November Porc".
Parma, 4 novembre 2016
Prima tappa - ormai da quindici anni - è Sissa, che ieri sera ha ospitato "Aspettando November Porc" e che oggi vedrà entrare nel vivo la Staffetta più golosa d'Italia. La golosa Kermesse enogastronomici si sposterà, come da tradizione, nei successivi fine settimana nelle tre località della Bassa parmense - Polesine, Zibello e Roccabianca.
Oggi, Venerdì 4 novembre, dalle ore 19.30 nel Parco della Montagnola, in collaborazione con l'Associazione "I Sapori di Sissa" si assisterà a performance live (prima Explosion Band e poi dj Subo), assaporando le pietanze e salumi tipici (in particolare il Culatello di Zibello DOP e la Spalla cruda di Palasone) accompagnati da ottima birra Menabrea (birra ufficiale delle 4 tappe) e dal vino Fortana del Taro IGT. Per far godere lo spirito, alle ore 21, nel Cinema Teatro Comunale si svolgerà un incontro col Prof. G. Franco Marchesi e la partecipazione di Mauro Adorni, sul tema: "Coreografie neurali: la danza del cervello. Un viaggio tra balli, risate e umorismo".
Sabato 5 novembre già dalle ore 9 del sabato in P.za Roma sarà attivo il mercato di prodotti tipici "Antichi Sapori e Tradizioni" e dalle ore 12 si potrà pranzare nelle otto tensostrutture che offriranno menù per tutti i palati: da sottolineare che davanti alla Rocca dei Terzi si potrà assaporare la tadizionale "Polenta Consa". Dopo l'inaugurazione ufficiale alle ore 15 con autorità e musica della The Royal Stompers Dixieland Band, alle ore 17.30 sarà il momento dell'Happy Hour nello stand Giovani Anziani dove si potranno degustare varie bevande sulle note di un intrattenimento musicale. Dalle ore 20.30, in P.za Roma, inizio della Festa Giovane, con maiale accompagnato da fiumi di birra Menabrea che scorreranno per tutta la durata della festa che vedrà protagonisti concerto live e a seguire scatenati Dj di Radio Bruno in diretta radio. E se November Porc dedica tutte le sere del sabato ai giovani, Sissa fa uno strappo, perchè alla stessa ora ci sarà spazio anche per i meno giovani con serata gastronomica e musica dal vivo con l'orchestra Franco & Lucia (Tensostruttura Parco della Montagnola, ingresso libero).
Domenica 6 novembre, dalle ore 9, i visitatori potranno "tuffarsi" tra i tanti e favolosi stand del mercato che riaprirà i battenti, per uno shopping all'insegna dei prodotti tipici locali e delle altre delizie provenienti da tutto il territorio nazionale. Al Parco della Montagnola, dalle ore 9 si effettuerà una dimostrazione pratica della lavorazioni delle carni del suino e del confezionamento dei salumi che hanno reso celebre la Bassa, oltre alla realizzazione tradizionale del Burro. La mattinata proseguirà, per la gioia dei palati, con l'apertura degli stand gastronomici dove si potranno gustare alcuni piatti della tradizione della "Bassa Parmense" nonché i prodotti tipici della Strada del Culatello (Culatello di Zibello, Spalla Cruda di Palasone, Spalla Cotta, Fortana del Taro IGT e Parmigiano Reggiano). Al pomeriggio (ore 14:30) si potrà assistere alla dimostrazione della lavorazione delle carni di un secondo suino. Pian piano si arriva al momento solenne (ore 15:30) dell'estrazione del gigantesco Mariolone che, dopo lenta e prolungata cottura, sarà distribuito a tutti i presenti (nel 2015 fu di oltre 260 kg).
La manifestazione proseguirà per tutta la giornata tra spettacoli di musici e artisti di strada, dalle 15,00 dalle gag e le canzoni in vernacolo della scatenata Minestron Band di Mauro e alle 15,30 presso il giardino della scuola primaria, lo spettacolo per bambini "La Fabbrica del piccolo circo". Interessante anche la Gara di Scacchi (sede Associazione Anziani, ore 9). Durante i giorni della manifestazione sara' possibile visitare il "Museo del Passato" di Sante Cesari in Via XXV Aprile.
Per tutto novembre, i Ristoranti aderenti alla Strada del Culatello propongono menù con specialità locali di maiale a prezzi concordati e dichiarati, che rientrano nell'iniziativa "A Tavola con November Porc".
Da segnalare che per i camperisti sono stati predisposti parcheggi in via Prantalini, via Finardi e via Berlinguer (tutti in zona Campo sportivo).
November Porc è organizzato dalla Strada del Culatello DOP di ZIBELLO e dagli Antichi Produttori, in collaborazione con i Comuni di Sissa, Polesine Parmense-Zibello e Roccabianca, oltre ad avvalersi del patrocinio della Regione Emilia Romagna, di APT Servizi e della Provincia di Parma.
"NOVEMBER PORC... speriamo ci sia la nebbia !"
Il terremoto degli ultimi giorni ha messo in ginocchio il territorio di Norcia. Proprio da lì arriva l'appello dei produttori di Prosciutto di Norcia: “Aiutateci, abbiamo perso tutto. Acquistate i nostri prodotti”
Di Chiara Marando -
Sabato 05 Novembre 2016 -
La terra continua a tremare nel centro Italia, difficile stimare la reale entità dei danni subiti e ancora più difficile adattarsi ad una nuova condizione di vita nella quale le persone colpite sono state catapultate.
Persone che in quei luoghi vivevano e lavoravano con passione ed il cui operato è stato ridotto ad un cumulo di macerie. Da recuperare, purtroppo, c'è poco, ma è un dovere di tutto dare una mano per cercare di salvare proprio “quel poco”.
Da qui l'accorato appello dei produttori di salumi della zona di Norcia, i famosi “norcini” che hanno dato il nome ad un'attività diventata parte della tradizione gastronomica italiana. Sono loro a parlare, a raccontare che non hanno più nulla, che il terremoto si è portato via tutto e che gli animali non possono resistere senza recinti di protezione e acqua per sopravvivere.
Sotto le macerie è rimasto il frutto della loro fatica, la storia della loro attività e la produzione stessa dei rinomati salumi conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Si parla di milioni di euro tra prodotti e strutture.
Ed il loro appello riprende quello fatto nel 2012 dalle aziende di Parmigiano Reggiano: chiedono a tutti di acquistare le cosce di prosciutto di maiale nero di Norcia. Chiedono anche aiuto per costruire ricoveri di fortuna per gli animali ora liberi ed esposti all'attacco dei lupi.
“Aiutateci, facciamo uno dei prosciutti migliori al mondo”
Ed effettivamente, i salumi di Norcia sono conosciuti per la loro genuinità e per l'accurata lavorazione delle carni mediante tecniche antiche, tramandate di generazione in generazione. Un vero tesoro culinario da preservare, ma anche una professione da sostenere perché quella del “norcino” è una figura indispensabile.
E' lui che si occupa di allevare i maiali lasciandoli liberi di nutrirsi di ghiande, di bere acqua sorgiva e di muoversi all'interno della natura accogliente che caratterizza il territorio, il tutto per fare in modo che la materia prima sia di qualità eccellente. E' sempre lui che sceglie l'animale e lo abbatte in modo che la carne conservi la sua morbidezza, per poi lavorarla con cura e maestria fino a trasformarla nel famoso Prosciutto di Norcia.
In altre parole, numerose fasi di lavorazione, un procedimento lento e meticoloso, standard rigorosi e la pazienza di aspettare che sia pronto.
Ma come si arriva ad ottenere il prodotto finito?
Prima di tutto, fondamentale è che la carne rispetti i livelli di qualità richiesti, una classificazione che parte dall'allevamento. La prima fase della lavorazione consiste nell’abbattimento e nella macellazione dell’animale; dopo la macellazione, le cosce di maiale vengono fatte raffreddare ad una temperatura tra 1 e 4° per 24 ore, trascorse le quali si procede con la rifilatura utile per dare alle cosce di maiale la caratteristica forma a pera.
Poi c'è la salatura con sale marino e pepe, che assicura il tipico aroma al prodotto finito. Qui il tempo è importantissimo perché questa procedura si svolge in due tempi: prima le cosce vengono salate, massaggiate e bucherellate in modo che l'aroma penetri a fondo, quindi lasciate riposare per 7 giorni; successivamente vengono lavate, salate nuovamente, messe sotto sale per due settimane e sottoposte a dissalatura per poi riposare dai 2 ai 5 mesi.
Poi è la volta della stagionatura che prevede “sugnatura” e “stuccatura”, due trattamenti che ricoprono gli strati superficiali e ne permettono la conservazione, impedendo l'eccessivo disseccamento della carne.
Infine, i prosciutti vengono appesi in ambienti climatizzati, con adeguate temperature ed umidità, per almeno 12 mesi.
Il risultato è un'eccellenza a marchio IGP le cui fette, dal colore rosso o rosato, rilasciano un profumo indimenticabilmente speziato.
Ecco, per salvaguardare questo patrimonio adesso c'è bisogno di aiuto, di contributi concreti per permettere a queste realtà di risollevarsi, sopravvivere e portare avanti il pregio di un mestiere antico come quello del “norcino”.
Sul sito www.valnerinaonline.it una serie di contatti ai quali potersi rivolgere direttamente. Di seguito, invece, l'elenco dei produttori:
Macelleria Casale De Li Tappi
Aperto e disponibile per spedizioni
Salumi di Norcia e prodotti dell’Umbria
www.norcineriadinorcia.it
Norcineria Felici
Disponibile per spedizioni
Prodotti di Norcia, Cascia e Umbria
www.norcineriafelici.it
Punto vendita caseificio di Norcia
Formaggio di Norcia, legumi e miele
3331091291
Norcineria Ulivucci
Disponibile per spedizioni
Legumi, pasta, olio e vino
www.norcineriaulivucci.it
Cioccolateria Vetusta Nursia
Disponibile per spedizioni
www.norciaciok.it
Prodotti tipici di Gaffi
Disponibile per la spedizione
Legumi, formaggio e altri prodotti di Cascia e dell’Umbria
www.prodottitipicigaffi.it
Il Norcino di Campi di Norcia
Salumi artigianali di Norcia
www.ilnorcino.net
Norcineria F.lli Ansuini
Salumi di Norcia
www.ansuininorcia.com
Salumificio Lanzi
Formaggi e salumi
www.lanzisrl.it
Azienda Agricola Persiani Roberto
Disponibile per la spedizione
Legumi, patate e zafferano di Cascia
www.zafferanoitalia.it
Valle del Sole
Azienda agricola Castelluccio
Disponibile per spedizioni
3393724609 – 3318149622
Moscatelli tartufi Norcia
Formaggio e tartufi
Aperto e disponibile per spedizioni
www.moscatellitartufi.com
Norcineria Coccia
Salumi di Norcia
Disponibile per spedizioni
3337429996
Prosciutteria del Corso
Salumi di Norcia
Disponibile per spedizioni
3939772180
Azienda agricola Sibilla di Foglietti Enrico
vendita su appuntamento e spedizioni
confetture composte salse dolci succhi e sciroppati
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3471761488
Norcia Food Online
vendita e spedizione immediata
www.norciafood.it
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3409213966
Renzini Alta Norcineria
www.renzini.it
0759418614
Anolini e amatriciana da passeggio: cibo e solidarietà in piazza Garibaldi, sabato 5 novembre. L'appello di Parma Facciamo Squadra è per chi ha perso la casa a Parma e ad Amatrice.
Parma, 3 novembre 2016
Il cuore delle città si apre ad un grande evento di solidarietà. Un gemellaggio che vede unite Parma e Amatrice. Sabato 5 novembre in piazza Garibaldi dalle 18.30 alle 24 un evento a base di cibo tradizionale, buon vino, musica e tanto altro. Anolini e amatriciana da passeggio, legheranno le due città per una sera. I proventi di questa iniziativa festosa, saranno infatti ugualmente divisi fra chi ha perso la casa lo scorso 24 agosto e chi, anche da noi, si trova in strada per uno sfratto di cui non ha colpa, dovuto alla perdita del lavoro e del reddito. L'idea della serata è di Parma Facciamo Squadra che con Fondazione Cariparma, Barilla, Chiesi Farmaceutici e Acer, già partner della Campagna, ha chiamato a raccolta associazioni, cooperative sociali, enti, attività commerciali e produttori; ognuno farà la sua parte per questo evento straordinario.
L'iniziativa è stata presentata ieri in municipio, dall'assessore al commercio, attività produttive e turismo, Cristiano Casa; dalla presidente di Forum Solidarietà, Elena Dondi; da Fabio Faccini del Consorzio di Solidarietà Sociale; da Stefano Andreoli di Fondazione Cariparma e da Arnaldo Conforti di Parma Facciamo Squadra.
"Il terremoto è stato un evento concreto – ha spiegato la presidente di Forum Solidarietà, Elena Dondi – che ci ha fatto perdere il senso di sicurezza, per le popolazioni colpite perdere la casa ha significato perdere tutto. A Parma 1 famiglia su 318 è a rischio abitativo, si tratta di un terremoto invisibile che però esiste. L'idea di Parma Facciamo Squadra è stata quella di raccogliere fondi sia per i terremotati dell'Italia Centrale sia per la gente di Parma a rischio abitativo, in un gemellaggio tra disagi diversi che vede nella solidarietà una risposta comune".
Fabio Faccini del Consorzio di Solidarietà Sociale ha rimarcato l'importanza di un'iniziativa che ha messo assieme tanti soggetti per uno scopo unico: rafforzare il valore della solidarietà nella condivisione.
Stefano Andreoli di Fondazione Cariparma ha sottolineato come "il sostegno di Fondazione Cariparma a Parma Facciamo Squadra significhi il sostegno alla solidarietà per ricostruire l'oggi ed il futuro delle zone terremotate e di Parma partendo da un gesto di condivisione".
Arnaldo Conforti di Parma Facciamo Squadra ha rimarcato come la città sia riuscita veramente a fare squadra con un evento che ha visto il coinvolgimento di tanti volontari che hanno preparato 25 mila anolini, che si aggiungono a quelli predisposti dai ristoratori per raggiungere il numero di 40 mila anolini.
Ci sarà la Protezione Civile che cucinerà la pasta donata dalla Barilla per fare l'Amatriciana con il pecorino ed il guanciale portati direttamente da Amatrice il giorno prima con 4 food truck che sono: Mordiparma del ristorante Tre Ville, Dal Parmigiano del ristorante Giorgione's, il truck dell'osteria dei Mascalzoni e quello di Gusto Parma. Accanto ad anolini e amatriciana ci sarà anche il prosciutto di Parma ed il prosciutto di Norcia ed i vini donati da Lamoretti, per un pasto da 12 euro. Conforti ha ringraziato tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile l'iniziativa.
L'assessore Cristiano Casa ha messo in risalto come "Parma, città creativa Unesco per la Gastronomia, sia un punto di riferimento ed un esempio a livello territoriale. Questa iniziativa rappresenta bene quello che siamo: Parma, nel momento del bisogno, risponde grazie al coinvolgimento di tanti soggetti che ringrazio".
La cena nasce dalla collaborazione di tutti. Quindicimila degli anolini che si potranno mangiare nel salotto più bello della città, chiuso al traffico per l'occasione, sono stati donati da quindici fra ristoranti e del nostro territorio. Ad altre migliaia di anolini hanno lavorato decine di cittadini volontari che, lo scorso week end, si sono incontrati al Centro sociale anziani di via Bonomi, per stendere e ritagliare la pasta, guidati dalle mani esperte delle donne del Moica e delle Fornelle. E il ripieno? Lo hanno preparato alla Cooperativa il Giardino volontari, utenti e operatori. Il caseificio Gennari e Barilla hanno donato parte degli ingredienti, La Moretti il vino. La pasta all'amatriciana, invece, preparata con guanciale e pecorino acquistati dai produttori di Amatrice, sarà cotta e servita dai volontari della nostra Protezione Civile, utilizzando le cucine mobili. Alla distribuzione degli anolini penseranno i food truck di Hostaria Tre ville, Osteria dei Mascalzoni, Dal Parmigiano e Gusto Parma, che hanno aderito con generosità a questa festa. Sabato sera, la piazza sarà ancor più bella con le decorazioni realizzate dal Centro Interculturale e le piante offerte dai Parchi del ducato. Ad allestire e poi smontare, penseranno i volontari della Festa Multiculturale e di Kuminda.
La serata sarà speciale anche grazie alle performances musicali di tanti artisti come Andrea Carri con il suo piano a pedali o allo scoppiettante Teatro Necessario. Non mancheranno le bancarelle dei produttori di Amatrice e due cooking show organizzati da Gola Gola, alle 18.30 con i segreti degli anolini, alle 19.30 dell'amatriciana. Chi vuole scoprire questi due piatti tradizionali, degustarli e ascoltarne le storie, può prenotarsi alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Insomma, davvero non si può mancare a questa serata, un gemellaggio di solidarietà nato dall'entusiasmo e dal cuore di una città che ancora una volta dimostra di esserci e di saper fare squadra. La serata è resa possibile grazie al patrocinio e alla co-organizzazione del Comune di Parma. In caso di pioggia, anolini e amatriciana saranno serviti sotto le vele della Ghiaia. Del ricavato, la metà sarà versata sul fondo di Gazzetta di Parma per i terremotati.
L'evento è promosso da: Forum Solidarietà, Fondazione Cariparma, Consorzio di Solidarietà Sociale, Comune di Parma, Parma Unesco City of Gastronomy, Caritas, Coordinamento provinciale della protezione Civile di Parma.
I partner: Confesercenti, Kuminda, Gola Gola, Festa Multiculturale, Centro Interculturale.
Hanno donato prodotti, tempo e competenze: Salumeria Garibaldi, Parmamenù, i ristoranti Le Tre Ville, Parma Rotta, Antica Cereria, La Forchetta, Bollicine San Bartolomeo e Giorgione's, Trattoria del Cacciatore di Frassinara, Osteria Da Leo, Osteria del Calderone, L'Isola RistoBar, Osteria dei Mascalzoni, Osteria Pecora Nera, Hostaria Da Beppe, Trattoria da Antonia; La Moretti, Barilla, Caseificio Gennari, Associazione Confraternita dell'anolino, Moica, Il giardino Cooperativa Sociale, Fornello 1 e Fornello 2, Acer, La Bula, CIAC, Parchi del Ducato, Cigno verde, Il Tulipano Centro sociale anziani, TEP, Macro Servizi per la comunicazione, Munus, Parma Non spreca, Iren, Nativa Cooperativa sociale, Forum delle associazioni culturali, Pedala Piano, Teatro Necessario, Gazzetta di Parma.