Novembre sta arrivando ed il countdown è iniziato: tra poco sarà il momento del tanto atteso “November Porc...speriamo che ci sia la nebbia”. Prima tappa a Sissa dal 3 al 6 Novembre.
Parma, 31 Ottobre 2016 -
Novembre sta arrivando ed il countdown è iniziato: tra poco sarà il momento del tanto atteso “November Porc...speriamo che ci sia la nebbia”.
Un mese intero per la kermesse itinerante che tocca i diversi paesi della bassa parmense, quelli dove il Re Maiale viene lavorato ancora come una volta e trasformato in quelle deliziose tipicità della Bassa Parmense, frutto di un territorio davvero prestigioso: è la terra di Verdi e di Guareschi, del Parmigiano Reggiano e del Culatello DOP, della Reggia di Colorno e del Po.
NOVEMBER PORC si prepara ad accogliere migliaia di persone tra visitatori e buongustai per la sua 15esima edizione.
La prima “tappa” è a Sissa, con una anteprima nella serata di giovedì 3, e venerdì 4 novembre si prosegue con incontri e performance enogastronomiche, con pietanze tipiche (fra cui la Spalla cruda della zona), birra e Culatello. "I Sapori del Maiale" occuperanno tutta la giornata sia sabato 5 che domenica 6 novembre, con il clou alle 15:30 di domenica, con la distribuzione gratuita del Mariolone più grosso.
(il programma è scaricabile in pdf)
Dall’11 al 13 novembre ci si sposta a Polesine Parmense, sull’argine del Po, con “Ti cuociamo Preti e Vescovi” e con il Prete più pesante. Da venerdì 18 fino a domenica 20 novembre si fa tappa a Zibello con “Piaceri e delizie alla corte di Re Culatello” e lo Strolghino più lungo. La “staffetta” si conclude nel fine settimana 25-27 novembre, a Roccabianca, con “Armonia di Spezie e Infusi.
In ogni “tappa”, alle 12 e alle 18 circa, si pranza negli stand gastronomici, e per arricchire le giornate, ogni località organizza e predispone intrattenimenti per tutti (gruppi musicali e folkloristici, preparazione di specialità, ecc.) spazi e animazione per i più piccoli e divertimento per gli adulti, oltre a visite ed eventi culturali.
Torna “Tavoli Trasparenti”, la cena evento di beneficenza, organizzata dai fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo, per raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica: diversi chef e ristoranti che, nella settimana dal 14 al 21 novembre, metteranno a disposizione la propria arte in pranzi e cene
Chiara Marando -
Sabato 29 Ottobre 2016 -
Torna anche quest’anno l’appuntamento con “Tavoli Trasparenti”, la cena evento di beneficenza, organizzata dai più che noti fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo, per raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica sulle neoplasie infantili, ma anche alle strutture di sussistenza destinate all’infanzia.
Questa edizione, però, si rivoluziona coinvolgendo diversi chef e ristoranti in tutta Italia che, per una settimana, dal 14 al 21 novembre, metteranno a disposizione la propria arte in pranzi e cene.
Ma di cosa si tratta?
Semplice, ad essere protagonisti saranno il ristoratore ed il cliente, insieme per un momento di beneficenza il cui ricavato sarà devoluto interamente alla Onlus “Il Gusto per la Ricerca”, oppure ad altre realtà no profit segnalate dai ristoranti partecipanti. Se dovessero essere presenti particolari indicazioni, Il Gusto per la Ricerca destinerà il tutto alla Fondazione Città della Speranza, diventata oggi il miglior centro europeo per la cura dell'oncoematologia infantile.
«La Settimana del Gusto rappresenta l’occasione per la ristorazione italiana, di essere per una volta unita e compatta nel tentativo di coinvolgere, sempre più, la sensibilità delle persone verso i problemi dei bambini in forte difficoltà e verso la ricerca di una loro possibile risoluzione», dice Raffaele Alajmo, uno dei fondatori de “Il Gusto per la Ricerca”.
Come funziona esattamente?
La prenotazione e l’acquisto dei tavoli possono essere effettuati attraverso il sito Tavoli Trasparenti, sistema di restaurant-booking completamente dedicato alla beneficenza, in tre facili step:
1) Il cliente acquista un menu degustazione completo di abbinamento vini (deciso e donato dal ristorante).
2) Durante la fase di acquisto e prenotazione si può anche decidere di effettuare una donazione aggiuntiva.
3) Il ricavato viene donato al interamente a strutture impegnate nella ricerca scientifica pediatrica e nell’accoglienza dell’infanzia in difficoltà.
Ecco i ristoranti che hanno deciso di partecipare:
Agli Amici (Ud) - coming soon.
Antica Osteria Cera (Ve) - tavolo per 2 persone.
Casa Vissani (Tr) - tavolo conviviale per 12 persone.
Dac e Trà (Lc) - 2 tavoli per 2 persone.
Dal Pescatore (Mn) - tavolo per 4 persone.
Daniel (Mi) - 4 tavoli per 2 persone.
Dolada (Bl) - 4 tavoli per 2 persone.
Enoteca Pinchiorri (Fi) - tavolo per 4 persone.
Il Luogo di Aimo e Nadia (Milano) - tavolo per 2 persone.
Il Ridotto (Ve) - 10 tavoli per 2 persone.
La Madia (Ag) - tavolo per 6 persone.
La Voglia Matta (Ge) - coming soon.
Lazzaro 1915 (Pd) - coming soon.
Le Calandre (Pd) - cena a 4 mani con chef Fulvio Pierangelini per 40 persone.
L’Erba del Re (Mo) – 2 tavoli per 2 persone
Locanda Don Serafino (Rg) - coming soon.
Macelleria Damini & Affini - serata in cascina, 8 tavoli per 2 persone.
Miramonti L’Altro (Bs) - coming soon.
Pashà Café (Ba) - coming soon.
Mancano ancora alcuni dettagli su giornate e disponibilità, ma è possibile monitorare gli aggiornamenti sul sito ufficiale www.tavolitrasparenti.com.
L'autunno è la stagione perfetta per degustare questo strano, ma quanto mai squisito tubero. Per non farci mancare proprio nulla CECILIA NOVEMBRI, da attenta sommelier quale è, ci aiuta ad assaporarlo ancor meglio grazie al giusto connubio con il vino in abbinamento.
Di Cecilia Novembri
L'Autunno è arrivato e il tartufo è nei piatti!
Bianco o nero il gusto del tartufo è delicato e penetrante al contempo, gli aromi che sprigiona, ad una prima "annusatina", sono immediati: sentori di terra umida e di sottobosco e nocciola, ma la nota che immediatamente salta al naso è quella "gassosa".
Tutto questo trionfo di profumi richiedono un corretto quanto mai complesso abbinamento enologico.
Tartufo e vino hanno entrambi profumi e sapori forti, che se resi non armonici tra loro potrebbero sopraffarsi a vicenda ed impedire una corretta e fantastica degustazione.
Un vino che rappresenta un ottimo abbinamento per il sentore di idrocarburi, presente in entrambi, è il Riesling, soddisfacenti anche il Muller Thurgau, il Friulano (ex Tocai), il Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Il tartufo bianco viene degustato crudo aggiunto a scaglie sulle pietanze e il delizioso abbinamento con le uova, con i formaggi, sotto forma di fonduta e con i primi piatti ricchi di burro, richiede vini morbidi e profumati che non ne soffochino l'aroma come il Dolcetto d'Alba e di Dogliani, il Barolo, il Pinot Nero del Friuli, il Teroldego Rotaliano.
Il tartufo nero è invece spesso aggiunto in cottura, tecnica che permette una maggiore fusione tra i sapori. Per i secondi di carne sono adatti vini rossi strutturati e con qualche anno d'invecchiamento, Pomerol, Saint Emilion, Sagrantino di Montefalco, Montepulciano d'Abruzzo sono sicuramente i più indicati.
Sarà quindi fondamentale comprendere la complessità dell'abbinamento del tartufo con il cibo per poi trovare il piacere del vino: ascoltare la sinfonia di un concerto ben suonato!
CREDITS: - pixabay.com – mymontefalco2015.it – hotellacampagna.com – centrotartufimolise.com – ilmangiaweb.it – inyourlife.it – tartuflanghe.com – touringclub.it – ireneragni.it – style.it – fortunatiantonio.it
Gianfranco Pollastri titolare de I Picari, Ilaria Vaccari responsabile Gelateria Grom Modena, Sergio Fodor titolare de Da Sergio Prodotti Abruzzesi e Fabio Della Casa, socio della Gastronomia Saporiamo premiati oggi in Comune.
Modena, 21 ottobre 2016
Stuzzicagente Autunno, la maratona enogastronomia più amata dai modenesi e non, ha premiato per questa ultima edizione, quattro esercenti che hanno allietato i palati con le rispettive proposte: Gianfranco Pollastri titolare de I Picari, Ilaria Vaccari responsabile Gelateria Grom Modena, Sergio Fodor titolare de Da Sergio Prodotti Abruzzesi e Fabio Della Casa, socio della Gastronomia Saporiamo. I partecipanti hanno potuto votare il preferito tra tutti gli esercizi che hanno preso parte all'evento, esprimendo un giudizio per qualità e servizio.
Il primo ha conquistato i migliaia di partecipanti alla manifestazione con uno sfizioso timballo di riso con zucca, salsiccia e provola affumicata, il secondo ha deliziato tutti con la coppetta di gelato "Crema di Grom" o pistacchio, il terzo ha soddisfatto i buongustai con i suoi tradizionali arrosticini abruzzesi, infine l'ultimo ha ammaliato il pubblico con la rosetta emiliana.
Ecco la classifica dei primi tre:
MENU GIALLO
1 Grom - Il gelato come una volta
2 Taverna dei servi
3 Bar Manà
MENU VERDE
1 Da Sergio Prodotti Abruzzesi
2 Labeerinto
3 Bar Penny
MENU AZZURRO
1 I Picari
2 Samò
3 La Chersenta de L'Orma
MENU VIOLA
1 Enogastronomia Saporiamo
2 Fam. Bertani
3 Ai Sorrisi
Tra i numerosi partecipanti al concorso "VOTA IL PIATTO PIU' GOLOSO" sono stati estratti i seguenti fortunati vincitori:
- Luca Montagnani
- Carla Zanfi
- Francesca L'Astorina
- Alberto Longato
Questi quattro affezionati vincono 2 biglietti ciascuno per partecipare all'edizione 2017 di Stuzzicagente.
L'evento giunto alla sua nona edizione ed organizzata da Modenamoremio, società di promozione del centro storico è stato patrocinato dal Comune di Modena ed è stato realizzato grazie all'importante contributo della BPER BANCA e a Casa Modena. Un ringraziamento speciale va a Camera di Commercio - Tradizioni e Sapori, Water Time isole d'acqua e Gruppo Sem naturalmente acqua, Consorzio del Parmigiano Reggiano e il Consorzio tutela aceto balsamico tradizionale di Modena e alle quattro Associazioni di Categoria del territorio Ascom-Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam
Novembre sta arrivando ed il countdown è iniziato: tra poco sarà il momento del tanto atteso “November Porc...speriamo che ci sia la nebbia”. Prima tappa a Sissa dal 3 al 6 Novembre.
Parma, 23 Ottobre 2016 -
Novembre sta arrivando ed il countdown è iniziato: tra poco sarà il momento del tanto atteso “November Porc...speriamo che ci sia la nebbia”.
Un mese intero per la kermesse itinerante che tocca i diversi paesi della bassa parmense, quelli dove il Re Maiale viene lavorato ancora come una volta e trasformato in quelle deliziose tipicità della Bassa Parmense, frutto di un territorio davvero prestigioso: è la terra di Verdi e di Guareschi, del Parmigiano Reggiano e del Culatello DOP, della Reggia di Colorno e del Po.
NOVEMBER PORC si prepara ad accogliere migliaia di persone tra visitatori e buongustai per la sua 15esima edizione.
La prima “tappa” è a Sissa, con una anteprima nella serata di giovedì 3, e venerdì 4 novembre si prosegue con incontri e performance enogastronomiche, con pietanze tipiche (fra cui la Spalla cruda della zona), birra e Culatello. "I Sapori del Maiale" occuperanno tutta la giornata sia sabato 5 che domenica 6 novembre, con il clou alle 15:30 di domenica, con la distribuzione gratuita del Mariolone più grosso.
Dall’11 al 13 novembre ci si sposta a Polesine Parmense, sull’argine del Po, con “Ti cuociamo Preti e Vescovi” e con il Prete più pesante. Da venerdì 18 fino a domenica 20 novembre si fa tappa a Zibello con “Piaceri e delizie alla corte di Re Culatello” e lo Strolghino più lungo. La “staffetta” si conclude nel fine settimana 25-27 novembre, a Roccabianca, con “Armonia di Spezie e Infusi.
In ogni “tappa”, alle 12 e alle 18 circa, si pranza negli stand gastronomici, e per arricchire le giornate, ogni località organizza e predispone intrattenimenti per tutti (gruppi musicali e folkloristici, preparazione di specialità, ecc.) spazi e animazione per i più piccoli e divertimento per gli adulti, oltre a visite ed eventi culturali.
E' ufficiale: la Guida Michelin 2017 verrà presentata a Parma, e precisamente al Teatro Regio, nella mattinata del 15 novembre prossimo. La città ducale rappresenta il cuore della Food Valley, la City of Gastronomy riconosciuta dall'Unesco, ma è anche portavoce del buon vivere, dell'arte e della musica.
Di Chiara Marando -
Parma 20 Ottobre 2016 -
E' ufficiale: la Guida Michelin 2017 verrà presentata a Parma, e precisamente al Teatro Regio, nella mattinata del 15 novembre prossimo.
Una scelta che, certamente, ha lasciato sorpresi ma si basa su ragioni tutt'altro che casuali. La città ducale rappresenta il cuore della Food Valley, la City of Gastronomy riconosciuta dall'Unesco per il suo patrimonio culinario dalla lunga e rinomata tradizione, ma è anche portavoce del buon vivere, dell'arte e della musica.
Parma è un cuore pulsante che racchiude in sé il messaggio di eccellenza che la Guida Michelin ormai da più di 100 anni si impegna a trasmettere: “Parma è la location perfetta perché rappresenta una meta gastronomica straordinaria – spiega Michael Ellis, Direttore internazionale Guide Michelin – riconosciuta come la Food Valley d'Italia, ha un patrimonio di prodotti culinari unico ed apprezzato in tutto il mondo, tra cui il Parmigiano Reggiano ed il Prosciutto di Parma. Grazie al suo mix unico di tradizione, talento ed innovazione, non è solamente sinonimo di ottima cucina ma di uno stile di vita, una meta di viaggio eccezionale”.
All'annuncio durante la conferenza stampa, presenti anche il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e l'Assessore al Turismo Regione Emilia Romagna Andrea Corsini: "Questa notizia per noi rappresenta un suggello che ci incoraggia a fare sempre di più e che ci nobilita. Dopo Expo Milano 2015 stiamo lavorando sodo per portare avanti un progetto molto importante: “Via Emilia Experience”, esperienza culturale e gastronomica che, attraverso la storica strada romana, collegherà tutta la regione, da Piacenza a Rimini".
Quindi ecco che la “piccola Parigi” per un giorno brillerà con le stelle delle cucina italiana, una 62° edizione che non mancherà di riservare sorprese tra conferme, ingressi e uscite. Già si fanno sentire i primi rumors su ipotetiche nuove stelle, anche in virtù degli interessanti sviluppi che hanno visto protagonista il mondo della ristorazione in questo 2016. Di certo, però, non c'è ancora nulla.
Anzi, una cosa si sa: l'edizione 2017 avrà una novità significativa. Infatti, oltre ai bib gourmand – che premiano l'ottimo rapporto qualità prezzo - è stato introdotto un nuovo simbolo che segnalerà i ristoranti che utilizzano prodotti di qualità, insieme alla bontà dei piatti ed alle competenze dello chef.
UNA STORIA LUNGA OLTRE 100 ANNI
La storia della Guida Michelin inizia nel 1900. Sono i fratelli Édouard e André Michelin a crearla e portarla avanti con l'intento di aiutare le poche migliaia di automobilisti francesi alle prese con un viaggio spesso avventuroso ed imprevisto. Da allora, la “Rossa” è la guida per chi viaggia, la voce che consiglia e informa...una voce via via sempre più autorevole, un riferimento gastronomico in tutto il mondo.
Le ricette di Ilaria Bertinelli hanno esattamente il pregio di "essere buone" e "fare bene". Lasciamoci dunque tentare da un consiglio goloso, sfizioso, facile e soprattutto di stagione. Buon appetito con le Zucchette e indovinate un po'..... quale è l'ingrediente principale?
Di Ilaria Bertinelli
Nei mesi di settembre e ottobre, abbiamo a disposizione due verdure che nella parte restante dell'anno invece maturano in tempi diversi, ossia zucca e melanzana.
Queste palline, che ho voluto chiamare Zucchette per la presenza della zucca, sono preparate con uno pseudocereale che viene spesso dimenticato, il miglio, ma la cui dolcezza si sposa perfettamente con l'altrettanto delicata zucca. Per il ripieno ho pensato ad un humus di melanzana, che, ad essere sincera, è uno dei miei preferiti, ma se il tempo scarseggia, potrete divertirvi con qualsiasi ripieno semplicemente guardando quel che avete in frigorifero: un pezzetto di formaggio che fonda farà un gran figurone!
Ho deciso di cuocere le Zucchette al forno perché siano più leggere, ma friggerle alla maniera degli arancini siciliani sarà sempre un'esperienza di sapore straordinaria.
INGREDIENTI:
430 g acqua
300 g zucca pulita
300 g melanzana
200 g miglio
80 g pangrattato**
50 g Parmigiano Reggiano
50 g pecorino semi stagionato
- 1 uovo intero
- q.b. olio extra vergine, prezzemolo, sale e pepe
PREPARAZIONE
Sciacquare bene il miglio e metterlo a cuocere in un pentolino con l'acqua e un pizzico di sale. Lascialo cuocere per circa 15 minuti, fino a quando l'acqua sarà stata completamente assorbita. Lasciarlo raffreddare e sgranarlo bene con una forchetta.
Nel frattempo, cuocere in forno la melanzana e la zucca. Per la melanzana, tagliare la melanzana a metà nel senso della lunghezza, incidere la polpa di ciascuna metà in modo da formare una sorta di griglia e irrorare la superficie con un filo d'olio extra vergine di oliva. Adagiare le melanzane su una teglia ricoperata di carta forno con il lato tagliato verso il basso e cuocerla in forno ventilato preriscaldato a 180°C per 40 minuti.
Tagliare la zucca a pezzi e metterla anch'essa in forno a 180°C per circa 20 minuti ricoperta con carta forno oppure stagnola. Una volta cotta, schiacciarla bene con una forchetta e lasciarla raffreddare.
Con un cucchiaio, staccare dalla buccia la polpa di melanzane e metterla in un frullatore, ridurla in purea, poi aggiungere il pecorino e aggiustare di sale e pepe.
Mescolare la zucca con il miglio e condirlo con l'uovo, il parmigiano, un cucchiaio di prezzemolo tritato e aggiustare di sale e pepe.
Ora mettere un cucchiaino di miglio condito sul palmo della mano, stenderlo e adagiare nel centro un cucchiaino di crema di melanzane, quindi richiudere il miglio in modo da formare una pallina.
Passare le palline di miglio nel pangrattato e adagiarle su una teglia ricoperta di carta forno; irrorare leggermente le palline con un filo d'olio e cuocerle in forno preriscaldato a 200°C per 15 minuti.
CREDITS: - giallozafferano.it – piugustobio.it – ruminantia.it- ricette.com – viversano.net – lacucinaperfetta.com – dieta.pourfemme.it – ombelicodivenere.com – riza.it – eticamente.net
Il 12 Ottobre Luciano Pavarotti avrebbe compiuto 81 anni. Per rendere omaggio al suo ricordo, il Pavarotti Restaurant ha organizzato una cena a sei mani con tre chef stellati d'eccezione: Luca Marchini, Giancarlo Morelli ed Emilio Barbieri
Foto e Testo di Chiara Marando -
Sabato 15 Ottobre 2016 -
Cenare accompagnati dalla dolce melodia del canto lirico, che solo il grande Maestro Luciano Pavarotti sapeva creare, all'interno di un locale che fonde il concetto di museo con quello di ristorante: questo è il format proposto dal Pavarotti Restaurant Museum.
Ma quella del 12 Ottobre non è stata una serata come le altre, bensì un'esperienza sensoriale in bilico tra arte gustativa e canora. Proprio in quella data Big Luciano avrebbe compiuto 81 anni e, per rendere omaggio al suo ricordo, il Pavarotti Restaurant è riuscito ad organizzare un appuntamento unico: una cena a sei mani con tre chef stellati d'eccezione, simbolo culinario del legame tra Modena e Milano, le due città care al Maestro.
In cucina si sono alternati Luca Marchini, titolare de L'Erba del Re e chef executive del Pavarotti Restaurant, Emilio Barbieri del ristorante “Strada facendo”, entrambi portavoce della tradizione modenese, e Giancarlo Morelli del Ristorante “Pomiroeu”, che ha dato una sua interpretazione della cucina lombarda. Insieme, ognuno con le proprie peculiarità e visioni creative, hanno dato corpo ad un viaggio gastronomico tra culture regionali e sapori più o meno conosciuti.
Amuse bouche per iniziare e preparare il palato con tre proposte estremamente ricercate: sfiziosi “Sciatt” Valtellinesi (Giancarlo Morelli), l'originale Roche di cappone e zeste d'arancia (Emilio Barbieri), e un bignè di pane fritto ripieno con mousse di mortadella Igp (Luca Marchini).
E come in ogni opera che si rispetti, ecco arrivare il Prologo, un Omaggio al Parmigiano Reggiano con meringa di sedano, chips di Parmigiano e gelèe di Lambrusco ad opera dello chef Emilio Barbieri: “Essendo figlio da generazioni di casari, il Parmigiano è sempre presente nei miei menù, lo sento parte del mio DNA – spiega Barbieri – per questo piatto mi sono ispirato ad una ricetta Estense nel recupero del bollito, rivisitandola ma lasciando tutti i sapori in un concentrato croccante”.
E' Luca Marchini, il padrone di casa, a proporre la portata successiva, una deliziosa Tartarre di Razza bianca modenese, squacquerone e Aceto Balsamico di Modena Igp che, al contempo,prepara il palato per il suo piatto successivo, l'Atto Primo di questa serata, simbolo di una Modena che abbraccia Milano: Risotto al Parmigiano Reggiano e zafferano.
“Modena e Milano, due città che ormai fanno parte della mia vita professionale che si intreccia in modo forte con quella del Pavarotti Restaurant Museum, ovvero una cucina emiliana nel cuore di Milano – racconta lo chef Marchini – questo piatto è la metafora di una terra, una tradizione ed una storia che abbraccia l'altra”.
A Giancarlo Morelli è andato il compito di interpretare l'Atto Secondo ed ha scelto di farlo con una proposta coraggiosa: Trippa e foiolo allo zafferano, funghi pioppini e brodo di bosco per pulire la bocca. “Questa ricetta ha un legame profondo non solo con il territorio lombardo, ma anche con la terra – sottolinea Morelli – è un piatto a cui tengo, viscerale, potente e contemporaneo nei sapori e nel messaggio le frattaglie sono un cibo povero, il profumo dei pioppini ricorda quello del pane casereccio. Infine, il brodo di bosco è un omaggio alla natura ed al rapporto sano e di rispetto tra lei ed il contadino.
Non poteva mancare l'Atto Finale, un dessert che Luca Marchini ha dedicato interamente al Maestro Pavarotti: “E lucevan le stelle” al gusto di cioccolato, l'esplosione conclusiva degna di una vera opera lirica.
Festival del gusto e dei prodotti tipici modenesi: La Bonissima dal 14 al 16 ottobre 2016 in Piazza Grande, Modena. Al via la settima edizione con tante novità: il tradizionale mercato con la possibilità di gustare le specialità tipiche modenesi, ma anche showcooking, degustazioni, spettacoli e anteprime nazionali per la kermesse modenese Doc.
Modena, 13 ottobre 2016
Il conto alla rovescia è iniziato: manca ormai poco alla nuova edizione, la settima, de La Bonissima, il festival del gusto e dei prodotti tipici modenesi realizzato da SGP, in collaborazione con il Comune di Modena e con la sponsorizzazione di BPER Banca. Dal 14 al 16 ottobre, in centro storico, torna il grande appuntamento con la tradizione e la qualità dell'enogastronomia made in Modena, omaggiata da una serie di eventi imperdibili, tra showcooking, degustazioni, premiazioni, visite guidate, anteprime nazionali e rievocazioni storiche.
Si comincia venerdì alle 15, con l'apertura del tradizionale Mercato di Piazza Grande che in questa edizione porta con sé una grande novità: la possibilità di degustare direttamente sul posto specialità tipiche preparate sul momento, come gnocco fritto, ciacci di castagne (tipici della zona di Zocca e Montese), tigelle, borlenghi, tortelli fritti, taglieri di salumi con calice di vino, mele fritte con lo yogurt, bocconcini di parmigiano e pecorino stravecchio, primi piatti anche per celiaci e tanto altro. La Bonissima avrà dunque il pregio di aprire ai visitatori le cucine di vari espositori, quasi uno street food tutto modenese. Alle 18 inaugura il calendario degli eventi, con un araldo che, vestito in abiti medievali e accompagnato da musici con tamburi e chiarina, percorrerà le vie e le piazze del centro storico annunciando in versi l'avvio della manifestazione. A seguire, all'arrivo sul palco in Piazza Grande, la consegna da parte di Piacere Modena di eccellenze gastronomiche del territorio all'associazione Portobello, che si occupa di solidarietà. Alle 20 la cena al Caffè Concerto con la Madrina chiude la prima giornata di appuntamenti.
Sabato torna il Mercato (dalle 9 alle 20) e iniziano i grandi eventi che contraddistinguono il calendario de La Bonissima: il laboratorio di gnocco fritto per bambini, la presentazione del volume di Artestampa e la premiazione degli Ambasciatori della Coppia fumante, lo showcooking alla Scuola Amaltea, quest'anno dedicato ai profumi e al gusto degli anni '70. Sul palco di Piazza Grande inoltre salirà per la prima volta Alice di VisualFood, protagonista insieme a Rita di una trasmissione di successo su Gambero Rosso Tv: prima l'anteprima del nuovo volume di ricette, poi uno showcooking dedicato ai prodotti tipici di Modena. Dal noto canale di Sky proviene anche Marcello Ferrarini, chef gluten free modenese che presenterà il nuovo libro Tutta un'altra pasta, insieme alla giornalista Isabelle Abram. E ancora degustazioni itineranti guidate dall'esperto Pier Luigi Roncaglia, visite ai monumenti grazie alla collaborazione di numerosi enti e associazioni (Unesco, LaRoseNoire, Modenatur), aperitivo a tema al Bar Schiavoni, piatti dell'antica tradizione modenesi aggiunti al menù di alcuni ristoranti del circuito Modena a Tavola, sfide ai fornelli tra blogger, chiamate a proporre una ricetta originale che preveda tra gli ingredienti il Lambrusco, e challenge fotografico. Le premesse per un'altra entusiasmante edizione de La Bonissima ci sono tutte.
Programma completo su www.labonissima.it e sulla Pagina Facebook "La Bonissima".
I Sovversivi del Gusto: una comitiva di aziende fatta di produttori estremi, ligi al biologico ed alle regole ferree di madre natura che si riuniscono per degustazioni, musica, cultura e incontri con produttori e artigiani provenienti da tutta Italia, sul Lago di Garda.
Parma, 13 ottobre 2016
Da L'Equlibrista
Tornano in scena i Sovversivi del Gusto, così si apre un sodalizio nato ormai undici anni fa dalla mente vulcanica e senza preconcetti di Adriano Liloni, titolare dell'Osteria Pegaso di Soprazzocco di Gavardo. Questa comitiva di aziende fatta di produttori estremi, ligi al biologico ed alle regole ferree di madre natura, si sono tornati a riunire per due giorni, sabato 2 e domenica 3 Luglio, nella cornice dell'azienda agricola Fratelli Trevisani, vero e proprio balcone affacciato sul lago di Garda. Una quarantina le realtà produttive presenti in questa edizione del raduno, provenienti da varie province: in primo piano le cantine, circa una ventina, senza contare i microbirrifici, produttori di olio extravergine, maestri cioccolatieri, produttori di conserve, marmellate, aceto balsamico, formaggi, apicoltori, fornai e norcini.
I prodotti in esposizione si potevano anche acquistare, così come è stato possibile assaggiare i piatti dell'Osteria Pegaso, del Ludo di Montichiari e dell'Osteria Antichi Sapori di Prevalle. Non sono mancati laboratori sul miele, sugli abbinamenti, sull'olio, oltre a momenti di intrattenimento musicale e teatrale. Il vulcanico Adriano Liloni è un cuoco tutt'altro che conformista, capobanda dei resistenti all'omologazione del gusto e che ha fissato il decimo raduno nazionale con gente che veniva da ogni angolo dell'Italia.
Si parla di produttori e artigiani provenienti da tutta Italia, che sognano e propongono un modo di concepire in maniera diversa il cibo e i prodotti della terra, sono partigiani del buongusto, rivoluzionari senza far politica. Il gruppo ha preso forma anni fa alla Trattoria Pegaso di Gavardo, durante una cena in cui si ragionava su come valorizzare i formaggi caprini della Valsabbia. Così è nata una rete di produttori e ristoratori, che nel 2006 Liloni, trattore – come ama definirsi – di indiscusso carisma, ha concretizzato nei Sovversivi del Gusto organizzando il primo raduno sull'Isola del Garda.
Nati idealmente nel Bresciano, i Sovversivi sono oggi sparsi per tutta l'Italia, accomunati dalla convinzione che possano sopravvivere prodotti buoni, eccellenti, tradizionali e autentici anche all'interno del mercato globale. Le loro storie di resistenza gastronomica sono raccontate anche in due libri fotografici che il Liloni presentò su Rai 2 ospite di Dario Vergassola.
Con la possibilità di fermarsi alla tenuta e dormire in tenda, caldamente sostenuta da Liloni, tutto il pubblico ha l'occasione di incontrare le storie vere del buon cibo del nostro Paese, ma soprattutto di degustare e, volendo, comprare olio extra vergine di oliva, formaggi di mucca e capra, vini, birre, prodotti da forno, mieli, aceti (di miele e balsamici), dolci, cioccolata, pasta, conserve, salumi e molte altre tipicità.
Circa una quarantina i produttori che portano sapori con un'anima e c'è chi arriva, coadiuvato da un gru, con un forno a legna da sei quintali per mostrare la cottura del pane.
In calendario anche alcuni seminari, gratuiti ma su prenotazione per conoscere il Miele, l'olio extra vergine di oliva ed in contemporanea, anche un corso sugli abbinamenti dei formaggi. A chiudere alcuni spettacoli teatrali e abbinamenti improbabili fra cibo e vino.
Ci si augura che la goliardia e la follia non abbandoni mai questa gente che a prescindere dalla crisi, dalle circostanze, dalle vicissitudini personali, continuano ad andare contro corrente e a dimostrare con i fatti ed uno stile di vita sui generis che la passione e l'amore per le cose fatte bene porta sempre alla sovversione delle regole e della monotonia.