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A Milano c'è un nuovo ristorante vegano secondo le regole della cucina ayurvedica; “Soulgreen” propone un menù bilanciato con piatti coloratissimi, buoni e detox.

Di Chiara Marando -

Sabato 18 Marzo 2017 -

Pensare al proprio benessere ed alla salute significa anche mangiare bene, scegliere quegli alimenti in grado di fornire un corretto apporto di nutrienti, che racchiudono un senso di genuina bontà e semplicità.

E c'è chi di questo pensiero ne ha fatto una filosofia di vita, incentrando tutto il suo operato su un'etica “green”. Spesso si pensa che questo sia possibile solo lontano dal caos cittadino, in quei luoghi dove la natura è più benevola e l'aria respirabile. Ma non è proprio così.

Siamo a Milano, la città italiana più cosmopolita, quella dove le ore corrono più veloci e tutto può accadere, quella dove il mondo del lavoro e della creatività si incontrano e danno vita a stili e mode nuove. Ecco, proprio a Milano, dove l'offerta di qualsiasi cosa si cerchi è sempre più ampia, ha aperto “Soulgreen”, un ristorante che rappresenta più un'isola verde nel cuore milanese: vegano secondo le regole della cucina ayurvedica, propone un menù estremamente vario con piatti coloratissimi che appagano fin da subito gli occhi. Giusto per precisazione, chi non è vegano non si spaventi...non sentirete la mancanza di nulla.

soul green 1

Qui non viene utilizzato nessun prodotto di origine animale, oppure raffinato, e tutto è privo di glutine. In più i piatti sorprendono. Potete partire dalla colazione con un matcha al latte di mandorla oppure un apple crumble speziato, per poi proseguire con un fantasioso piatto di “formaggi” dolci, preparati con anacardi ammollati e fermentati, senza burro.

Ed ancora centrifugati, insalate e le ottime Bowls, ovvero scodelle “a tema” con ingredienti selezionati: ad esempio Mexican con fagioli neri, avocado, pomodoro, riso integrale, anacardi, oppure Thai a base di curry verde, riso rosso, verza, latte di cocco, verdure. Poi i Burgers, le zuppe ed una lista di vini biodinamici che completano degnamente il pasto.

soulgreen 2

Il menù è costruito secondo una precisa logica, per purificare, soddisfare e dare energia. Non a caso Stefano Percassi, proprietario e ideatore, si avvale della consulenza del nutrizionista Andrea Flenda, che da anni vive in India e si occupa di benessere di spirito e corpo.

SoulGreen-sala

Non da ultimo, è indispensabile soffermarsi un attimo sul locale, emblema del genere plant-based: piante, materiali naturali, colori tenui, curve morbide che ricordano quelle femminili, il tutto in uno schema geometrico equilibrato e fluido. Entrare al “Soulgreen” vuole dire regalarsi del tempo per sé, assaporare qualcosa di curato, buono e sano, ma anche fermarsi in uno spazio senza tempo.

 

Soulgreen

Piazza Principessa Clotilde,

Milano

tel. 02 62695162

 

 

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Sabato 1 aprile il centro storico di Modena sarà invaso dall'evento "I predatori della tigella perduta", una caccia al tesoro enogastronomica in cerca di 5 tigelle d'oro.

Modena, 18 marzo 2016

Nella serata di Sabato 1 Aprile, all'interno del programma PLAY, viene organizzata la caccia al tesoro enogastronomica "I predatori della Tigella Perduta" da Alessio Bardelli e Francesco Folloni in collaborazione con la Lambruscheria, Modenamoremio, PLAY, oltre a locali, case editrici e gruppi culturali modenesi. "Passione di un modenese doc per il buon vino, il buon cibo, gli amici - spiega Alessio Bardelli della Lambruscheria - e visto che Modena è in una culla di cultura abbiamo solo messo in un pentolone l'alchimia perfetta di questi elementi". La preparazione sia comunicativa sui social network che di ricerca storica è stata affidata al giornalista e dottore in marketing 24enne Francesco Folloni: "Abbiamo pensato per i partecipanti a questo evento come un viaggio tra i sapori modenesi e i misteri della nostra città. Dopo due anni di ricerca ho scoperto tante curiosità attorno al nostro centro storico ed è ora che esse tornino a galla, in una città che ha tanto da raccontare."

L'EVENTO L'evento si terrà dalle ore 18 alle ore 21 in centro storico a Modena in una caccia al tesoro in cui a vincere non sarà il primo che trova tutte le tigelle, perché l'obiettivo è far vivere Modena tra degustazioni e leggende. I partecipanti si recheranno dalle ore 18 presso la "Lambruscheria" in Calle di Luca 16 ricevendo la prima degustazione e il primo indizio nello stand allestito dalla cooperativa "Oltremare". Con l'indizio potranno, tramite smartphone e chiedendo in giro, risolvere l'indovinello e cercare la tigella d'oro. Una volta trovata, faranno la foto alla tigella SENZA RIMUOVERLA e INVIERANNO LA FOTO AL NUMERO WHATSAPP INDICATO, per poi passare al locale successivo per la seconda caccia alla tigella d'oro. Se la tigella non viene trovata subito si potrà contare successivamente sull'aiuto di vari "Indiana Jones" sparsi per il centro storico che forniranno ulteriori indizi. In totale vi sono 5 locali che forniranno una degustazione food o drink e un indizio per trovare le 5 tigelle d'oro. I premi finali sono oltre 30, e saranno estratti alle ore 22 in diretta facebook.

DOVE COMPRARE I BIGLIETTI Il costo del biglietto in prevendita e' di 13 euro se comprati entro il 31 Marzo e di 15 euro per chi lo comprasse l'1 Aprile. Il ticket e' acquistabile da oggi sul sito oppure direttamente presso la Lambruscheria via calle di luca 16 o "Alessio2 food&wine" in via giardini 240. Sono previsti 3 percorsi in base al menu che il partecipante preferisce e potrà scegliere il percorso in base al biglietto comprato.

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L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Modena, con la collaborazione di Modenamoremio, società di promozione del centro storico.
Ringraziamento particolare ai partner dell'evento: PLAY LA FIERA DEL GIOCO, LA LAMBRUSCHERIA, FRANCESCO FOLLONI MARKETING, ASSOCIAZIONE SANFRA, GIACOBAZZI VINI, VITIVINICOLA FANGAREGGI, MODENATUR, MODENA&DINTORNI, ORAZIO GIANNONE SCRITTORE, ANTICA BOTTEGA DI CAMATTA, ACETAIA GIUSTI, MYMODENADIARY, I SEMI NERI, DAMSTER EDIZIONI, CASSETTO CULTURALE, EDIZIONI DEL LOGGIONE, LE QUERCE
Un grazie ai locali che aderiscono all'iniziativa: REMONDINI PASTICCERIA, REMONDINI GELATERIA, COOPERATIVA OLTREMARE, TAVERNA DEI SERVI, CRESCENTERIA L'OR-MA , LA CHERSENTA DI VIA ALBINELLI, TIGELLINO, MASSIMO&ROSSELLA, SOSTA EMILIANA.

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Show-cooking aperto al pubblico presso il nuovo Scavolini Store di Carpi. Cuoche d'eccezione le blogger di iFood Meris Carpi e Claudia Casadio. Sabato 18 marzo - dalle 17:00 alle 18:30 Via Lama di Quartirolo interna, 25 - 25/A Carpi (MO). Ingresso libero.

Carpi, 14 marzo 2017

Sabato 18 marzo Scavolini inaugura il nuovo Store monomarca di Carpi con un evento dedicato a tutti i golosi e gli amanti del design. Situato in via Lama di Quartirolo Interna 25 - 25/A, lo showroom propone una superficie di 250 mq interamente dedicata alle collezioni cucina, bagno e living del Brand. Un'esposizione pensata per offrire alla clientela il meglio dell'offerta e dei valori che hanno reso Scavolini l'Azienda leader del settore e punto di riferimento in tutto il mondo: qualità made in Italy, grande attenzione ai dettagli e al design e massima libertà compositiva.

Per celebrare l'inaugurazione del nuovo Store, Scavolini organizza uno show-cooking gratuito dedicato ai formaggi nostrani. Dalle ore 17.00 alle 18.30 le due blogger di iFood Meris Carpi e Claudia Casadio si alterneranno ai fornelli di una cucina Scavolini svelando al pubblico tutti segreti per rendere gourmet i latticini. L'ingresso è libero e gratuito.

Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti del formaggio e dei latticini, per chi non sa rinunciare al loro tocco in tutti i piatti e a chi vuole concedersi un gustoso "peccato di gola". Le due blogger Meris Carpi e Claudia Casadio prepareranno insieme al pubblico due prelibatezze: il primo piatto è il raviggiolo, un formaggio fresco tipico dell'Appennino tosco-romagnolo abbinato ad una crema di ceci profumata al lime e zenzero accompagnata da verdure croccanti; la seconda ricetta utilizza invece un prodotto che si trova comunemente in tutti i supermercati, le mozzarelline, che verranno utilizzate come base per crocchette filanti, con una panatura di cous cous allo zafferano.

Mozzarelline fritte iFood-scavolini-showcooking

Lo Scavolini Store Carpi nasce dalla collaborazione tra Scavolini e il Sig. Nicola Nicodemo. Lo Store ospita ben 12 modelli di cucine tra i più rappresentativi della gamma Scavolini, tra cui il progetto Flux Swing disegnato da Giugiaro Design, la cucina Ki firmata Nendo, la Diesel Social Kitchen e il programma Foodshelf disegnato da Ora-ïto. In esposizione anche le collezione bagno Aquo, Rivo, Ki, Idro e Magnifica. All'interno dello Store uno staff professionale e altamente qualificato accoglierà il Cliente, affiancandolo nella progettazione del proprio arredo sino all'assistenza post-vendita, proponendo le migliori soluzioni per la casa firmate Scavolini. Molti i plus offerti dal nuovo Store: rilievo misure, progettazione computerizzata, trasporto e montaggio, tutti compresi nel prezzo, e un comodo parcheggio.

Le cuoche amatoriali che condurranno questo show-cooking sono le romagnole Meris Carpi e Claudia Casadio.
Meris Carpi passa dalla cucina vera a quella virtuale del blog Vaniglia e Cannella per dare vita alla sua creatività. Le sue origini la portano spesso a cucinare piatti della tradizione e ad avere sempre le mani in pasta: primi piatti tipici e sperimentazioni culinarie che nobilitano materie prime semplici.
Claudia Casadio, architetto nella vita di tutti i giorni, ha una passione spiccata per la Francia, che è ispirazione di molte sue rivisitazioni culinarie. Nel suo blog La Cuisine Tres Jolie dispensa consigli su come utilizzare i prodotti locali per piatti freschi ed originali e dove gustare il migliore street food in Emilia Romagna, sua regione d'origine.

L'evento è parte del progetto Scavolini "iFood inStore", un blog tour in 100 tappe, organizzato in collaborazione con iFood, che coinvolgerà gli Scavolini Store d'Italia che, per l'occasione, offriranno ai cittadini un'esperienza gourmet, tra buon cibo e design, tutta da gustare.

SHOW-COOKING
Scavolini Store Carpi – Via Lama di Quartirolo interna, 2 Carpi (MO)
Sabato 18 marzo – dalle 17:00 alle 18:30

Aperto al pubblico, ingresso libero
Al termine del live, sarà possibile degustare e assaggiare le ricette.

Scavolini
Scavolini nasce a Pesaro nel 1961 grazie all'intraprendenza dei fratelli Valter ed Elvino Scavolini e in pochi anni si trasforma da piccola azienda per la produzione artigianale di cucine in una delle più importanti realtà industriali italiane. Nel 1984 Scavolini conquista la leadership del settore in Italia, che tutt'ora detiene.
In poco tempo, ha raggiunto dimensioni considerevoli e oggi dispone di un insediamento industriale che, a livello di Gruppo, raggiunge i 240.000 mq (di cui 110.000 coperti) dove lavorano oltre 660 dipendenti. Il risultato dell'impegno aziendale è dimostrato dal fatturato di Gruppo, che ha raggiunto nel 2016 i 220 milioni di euro. Inoltre, l'indotto costituito dai fornitori di parti componibili, che negli anni è cresciuto attorno all'Azienda, è oggi una realtà importante per il territorio locale.

iFood.it - Quando i blogger ci mettono la faccia e si sporcano il grembiule
iFood.it è la nuova realtà editoriale nativa del Web, che raccoglie in un unico sito oltre 280 food-blogger. La passione dei blogger, unita all'esperienza nell'editoria digitale di NetAddiction, attivo nel settore da oltre 15 anni, ha dato vita al nuovo portale e a un network che racconta il cibo come un'esperienza che si condivide attraverso la fotografia, il viaggio e i libri. Trasformare l'infinito amore per il cibo di chi cucina per passione in contenuti editoriali di eccellenza è la sua mission. iFood.it raggiunge ogni mese più di 1 milioni di utenti unici e oltre un milione di utenti attraverso i social network.

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Torna a Parma la seconda edizione del "Gola Gola! Food and People Festival": tre giorni dedicati alla gastronomia, tra stand, spettacoli e showcooking.

Di Chiara Marando 

Parma 13 Marzo 2017 

Torna a Parma l'appuntamento goloso che lo scorso anno ha deliziato parmigiani e non solo: "Gola Gola! Food and People Festival". Dal 2 al 4 Giugno la City of Gastronomy UNESCO sarà animata da stand con le più svariate tipicità, street food provenienti da tutta Italia, spettacoli e show cooking tutti da scoprire.

A presentare la seconda edizione dell'evento sono stati il sindaco, Federico Pizzarotti, l'assessore al commercio, attività produttive e turismo del Comune di Parma Cristiano Casa, Arturo Balestrieri, Presidente del Comitato Promotore della seconda edizione di Gola Gola! Food and People Festival ed Emanuela Dallatana, Direttore di "Gola Gola!".

"E' un piacere presentare la seconda edizione di Gola Gola! - ha spiegato il sindaco Federico Pizzarotti - quest'anno la manifestazione assume una valenza internazionale con la presenza delle città della rete Unesco delle città creative per la gastronomia. Sarà un evento con un forte richiamo locale e internazionale".

"Il Festival unisce divertimento e cultura del cibo – ha aggiunto l'assessore Cristiano Casa - come Amministrazione Comunale abbiamo deciso di investire in modo significativo su questa manifestazione, coinvolgendo le città creative per la Gastronomia UNESCO. Sarà un evento che richiamerà il territorio a partire dalle sue eccellenze enogastronomiche per una città, Parma, che si apre al mondo grazie ad una forte partecipazione internazionale e con lo scambio con la città di Alba in una prospettiva di crescita per la città stessa".

I numeri registrati nella passata edizione parlano di 100mila visitatori e l'intenzione di quest'anno è quella di raddoppiare, come ha voluto precisare Arturo Balestrieri, Presidente del Comitato promotore dell'evento.
Tema di questa edizione saranno i "confronti" tra presente e futuro, cucina locale e globale, tra chi non ha cibo e chi lo spreca. Sarà un viaggio attraverso i sapori e le tradizioni anche di altri Paesi e Regioni, in un percorso di sperimentazione che diventa il palcoscenico perfetto di una cultura che va oltre i confini del cibo.

Centro nevralgico delle diverse attività si riconferma il palco di Piazza Garibaldi, sul quale si alterneranno i diversi ospiti e protagonisti per portare il loro contributo, confrontarsi e intrattenere il pubblico.

Infine, i luoghi cittadini coinvolti dalla manifestazione, avranno una connotazione precisa, sia tematica che di allestimento: le piazze e le vie della città cambieranno nome, per aiutare i visitatori a orientarsi secondo i propri interessi. E sarà così che passeggiando ci si potrà imbattere nella piazza del Pane e dei Cereali dove i panificatori Ascom renderanno onore all'arte della panificazione con degustazioni e laboratori; oppure nella piazza delle Scienze dove l'Università di Parma presenterà incontri su argomenti trasversali alle varie facoltà dell'Ateneo; nel Food District, per scoprire le golosità dello Street Food organizzato da Confesercenti o dei ristoranti temporanei, tra cui quello gestito dai ristoratori FIPE; ed ancora nell'area Vivi Bene Vivi Buono, con la piazza dell'Agricoltura e la zona Buono per Te, in Oltretorrente, dedicata al consumo consapevole, al sapore salute e ai temi etici legati all'agricoltura, al contrasto allo spreco e al diritto al cibo.

Anche quest'anno, un grazie enorme ai volontari impegnati durante le tre giornate di festival: gli studenti delle scuole, i volontari delle associazioni del terzo settore, dell'Università di Parma e del Comune di Parma, in particolare lo staff dell' Assessorato al Commercio e Turismo.

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Guarda le foto della scorsa edizione di Gola Gola Festival

Pubblicato in Cronaca Parma

Serata di presentazione del nuovo progetto “Taste of Parma”: e-commerce che raccoglie tutta l'eccellenza enogastronomica del territorio di Parma e Provincia e porta sulla tavola solo il meglio di prodotti accuratamente selezionati

 Articolo e Foto di Chiara Marando -

Sabato 11 Marzo 2017 -

Tutta la l'eccellenza enogastronomica del territorio di Parma e Provincia racchiusa in prodotti che si fanno portavoce delle diverse tipicità, ma anche di produzioni artigianali ed aziende agricole che ogni giorno si impegnano a portare avanti un lavoro fatto di passione, costanza e grande qualità: questo è Taste of Parma.

Un progetto che parte dall'idea di voler proporre solo il meglio di quello che la City of Gastronomy Unesco ha da offrire, un'idea che punta a far conoscere e raccontare non solo le peculiarità dei singoli prodotti, ma anche di chi crea queste delizie. Taste of Parma guarda al locale per portarlo oltre: sviluppandosi su piattaforma e-commerce, mette in vetrina bontà uniche e accuratamente selezionate per renderle visibili, e fruibili, in tutta Italia. E poi, a piccoli passi, chissà, magari anche in Europa e non solo.

Basi portanti nella scelte delle aziende presenti sullo shop online sono la territorialità, la filiera corta, insieme alla valorizzazione di una sola realtà aziendale per ogni tipologia di prodotto.

 Ecco, ad oggi i marchi presenti:

- Podere Stuard: con le sue antiche varietà di frutta e verdura locali, ma anche piccole preparazioni gastronomiche come confetture, mostarde e passate:

- Azienda Agricola Profi: porta in tavola il Parmigiano Reggiano "disolabruna®”, una vera rarità

- Salumificio Squisito: oggi riconosciuto come una delle realtà più importanti nella produzione di salumi in Italia.

- Vini Ariola: bottiglie che racchiudono il legame con la terra d'origine ma anche la passione per il buon bere.

- Pasticceria Tabiano: si comincia con la famosa Focaccia di Tabiano, ovvero il dolce parmigiano che da dipendenza, per poi perdersi tra altre delizie preparate con grani antichi, materie prime di qualità e tanta maestria.

- Birrificio Farnese: la Birra di Parma, dall'orzo coltivato nei campi parmensi fino a tutta la produzione. Diverse tipologie di birra frutto di un attento e meticoloso equilibrio tra gli elementi.

- Bonilauri: tutto il buono dei migliori Funghi porcini di Borgotaro e dei Tartufi provenienti dall'Appennino parmense.

- Pasta Venusti: 33 anni di esperienza, amore e artigianalità per prodotti che rappresentano i piatti più tipici della cucina parmigiana.

 E quale modo migliore per presentarsi se non con una cena a base dei prodotti selezionati?

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Quello proposto agli ospiti nella serata che ha dato il via al progetto, organizzata all'interno del Podere Stuard di Parma, è stato un menù fatto di tradizione, territorio e tanto gusto. Una “cena T.O.P”, come hanno voluto intitolarla, acronimo perfetto ma anche simbolo dell'eccellenza che ha porta in tavola.

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Il profumo ed il sapore avvolgente del Culatello di Zibello Dop ha dato il benvenuto agli invitati; poi è stata la volta degli Sfilacci di Spalla Cotta con glassa alla fortana del Taro, pepite di Parmigiano di “solabruna” 48 mesi e mostarda di anguria bianca; a seguire Tortelli di patate con funghi porcini e Prosciutto di Parma croccante; “Strolg burger” di Culatello, ketchup bio, maionese vegetale, cipolla caramellata e patate all'aglio; per finire con la carrellata di golosi dolci di Parma ,accompagnati con confettura di zucca e zenzero e crema pasticcera all'arancia, e dolci ispirati alla via francigena.

Il tutto innaffiato da ottimi vini e birra, sapientemente abbinati ai diversi piatti.

 www.tasteofparma.it/

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Pubblicato in Food

Lezioni di cucina con le blogger Chiara Setti e Claudia Casadio presso Scavolini Store Sassuolo Domenica 12 marzo Via Radici in Piano, 34 Sassuolo - dalle 17:00 alle 18:30. Ingresso libero.

Modena, 10 marzo 2017

La creatività delle blogger di iFood non ha confini e domenica 12 marzo sarà possibile vederle all'opera durante lo show-cooking aperto al pubblico presso lo Scavolini Store Sassuolo. Dalle 17:00 alle 18:30 le cucine di design dello store saranno il teatro di lezioni di cucina per tutti gli ospiti. Il pubblico sarà coinvolto dalle blogger Chiara Setti e Claudia Casadio nella preparazione di muffin dolci e salati e potrà scoprire trucchi e consigli ai fornelli.
L'ingresso è libero.

Una ricetta dalle origini europee, il suo nome significa piccola torta soffice...ecco a voi il muffin!
Le iFoodies Chiara e Claudia hanno ideato uno show-cooking vario, per chi non si sa mai decidere tra il dolce e il salato.
Le due ricette prevedono infatti una preparazione in chiave salata ideale come antipasto o appetizer e una dolce, ottima a colazione o per merenda. Mini-muffin salati al pecorino, pomodori secchi e noci per un gusto ricercato e mini-muffin al cioccolato e amarene per i più golosi.

Muffin doppio cioccolato   iFood-sassuolo-cucina

Chiara Setti e Claudia Casadio sono le cuoche amatoriali che condurranno il pubblico in una degustazione dei muffin dal salato al dolce.
Chiara Setti ama la cucina, un modo per rilassarsi, sperimentando diverse ispirazioni per creare piatti indimenticabili per i suoi ospiti. Nel blog La Cucina dello Stivale si trovano suggerimenti interessanti e una particolare attenzione è dedicata alle ricette dolci.
Claudia Casadio, architetto nella vita di tutti i giorni, ha una passione spiccata per la Francia, che è ispirazione di molte sue rivisitazioni culinarie. Nel suo blog La Cuisine Tres Jolie dispensa consigli su come utilizzare i prodotti locali per piatti freschi ed originali e dove gustare il migliore street food in Emilia Romagna, sua regione d'origine.

L'evento si svolge presso lo Scavolini Store Sassuolo che si trova in via Radici in Piano, 34 e copre una superficie di 265 metri quadri; al suo interno si possono scoprire le collezioni per l'arredo cucina e living tra cui Motus, LiberaMente, Favilla, Foodshelf, Diesel Social Kitchen e per l'arredo bagno come Aquo, Lagu, Idro e Rivo. Il sig. Mauro Manfredini - titolare del punto vendita - e tutto il suo staff saprà guidarti nella scelta della soluzione più adatta alle tue esigenze e alla tua casa.

L'evento è parte del progetto Scavolini "iFood inStore", un blog tour in 100 tappe, organizzato in collaborazione con iFood, che coinvolgerà gli Scavolini Store d'Italia che, per l'occasione, offriranno ai cittadini un'esperienza gourmet, tra buon cibo e design, tutta da gustare.

Muffin salati   iFood-sassuolo-showcooking

SHOW-COOKING "MINI-MUFFIN DOLCI E SALATI"
Via Radici in Piano, 34 Sassuolo
Domenica 12 marzo – dalle 17:00 alle 18:30

Aperto al pubblico, ingresso libero
Al termine del live, sarà possibile degustare e assaggiare le ricette.

Scavolini
Scavolini nasce a Pesaro nel 1961 grazie all'intraprendenza dei fratelli Valter ed Elvino Scavolini e in pochi anni si trasforma da piccola azienda per la produzione artigianale di cucine in una delle più importanti realtà industriali italiane. Nel 1984 Scavolini conquista la leadership del settore in Italia, che tutt'ora detiene.
In poco tempo, ha raggiunto dimensioni considerevoli e oggi dispone di un insediamento industriale che, a livello di Gruppo, raggiunge i 240.000 mq (di cui 110.000 coperti) dove lavorano oltre 660 dipendenti. Il risultato dell'impegno aziendale è dimostrato dal fatturato di Gruppo, che ha superato nel 2015 i 200 milioni di euro. Inoltre, l'indotto costituito dai fornitori di parti componibili, che negli anni è cresciuto attorno all'Azienda, è oggi una realtà importante per il territorio locale.

iFood.it - Quando i blogger ci mettono la faccia e si sporcano il grembiule
iFood.it è la nuova realtà editoriale nativa del Web, che raccoglie in un unico sito oltre 280 food-blogger. La passione dei blogger, unita all'esperienza nell'editoria digitale di NetAddiction, attivo nel settore da oltre 15 anni, ha dato vita al nuovo portale e a un network che racconta il cibo come un'esperienza che si condivide attraverso la fotografia, il viaggio e i libri. Trasformare l'infinito amore per il cibo di chi cucina per passione in contenuti editoriali di eccellenza è la sua mission. iFood.it raggiunge ogni mese più di 1 milioni di utenti unici e oltre un milione di utenti attraverso i social network.

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Sta nascendo una nuova figura professionale che consiglia, in diverse occasioni, l'abbinamento perfetto fra vino e musica. Se ne parlerà al convegno '300% Wine Experience', organizzato da Ais Veneto domenica 12 marzo presso Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (TV).

di Alexa Kuhne

Parma, 11 marzo 2017 -

Il vino è arte. Come tale deve essere trattato: abbinato al cibo che sia più in armonia con la sua natura, degustato in un ambiente che lo valorizzi e, perché no, accompagnato da note che lo facciano anche 'sentire'.
Per questo il vino non si beve soltanto, si può anche 'ascoltare'. Ed è così che l'esperienza diventa 'multisensoriale'.
Lo sostiene da un po' di tempo un 'enoappassionato' come Paolo Scarpellini, che ha lanciato la nuova professione di 'Sound sommelier'.
Si tratta di una guida per esaltare qualità e temperamento del vino grazie alla musica più adatta alle sue caratteristiche.

"Il sound sommelier - dice Scarpellini - elabora il miglior abbinamento possibile tra un vino e una composizione musicale. La modalità infatti è la medesima: al ristorante, per capire quali siano gli elementi da valorizzare oppure attenuare in una portata, il sommelier deve identificare oltre alle materie prime i componenti principali del sapore presenti per poi scegliere in abbinamento il vino dal gusto, aroma e struttura più affine. Il sound sommelier invece parte dal vino, studiandone caratteristiche naturali e organolettiche quali territorio, vitigno/blend, tipicità, invecchiamento e quindi colore, aromi, morbidezza, intensità, persistenza, acidità, tannini, grado alcolico, armonia. Identificati questi componenti, il sound sommelier ricerca nel proprio database sonoro il tipo di musica, il tipo di ritmo, il tipo di struttura e tessitura (orchestra, complesso, solista), il tipo di spettro sonoro (vocale, strumentale) come pure la tipicità (musica del territorio o meno) che si possa abbinare al meglio".

Convinto sostenitore dello stretto e affascinate legame tra vino e musica è anche il produttore Albino Armani che ne parlerà con Scarpellini e altri relatori al convegno '300% Wine Experience', organizzato da Ais Veneto domenica 12 marzo presso Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (TV). Armani nella sua cantina di Marano ha cercato di avere la musica in ogni luogo cercando le giuste sonorità non per singolo vino ma per il contesto ambientale: nei sotterranei scavati nella roccia vulcanica la musicalità di Amand Amar, nella sala degustazione un sottofondo di Chet Baker; nello stagno in mezzo al verde qualche nota classica oppure Dino Saluzzi.

convegno wineexperience

E', insomma, un abbinamento cerebrale che punta a stimolare quei neuroni che sono preposti al riconoscimento della piacevolezza non solo dell'olfatto e del gusto, ma anche del senso dell'udito, visto che l'esperienza gustativa per eccellenza dovrebbe essere quella che coinvolge tutti i sensi. Anche l'udito, appunto, che abitualmente nella ristorazione e nella degustazione di vini non è mai stato preso in considerazione più di tanto.

L'idea è anche che il meno esperto di vino e di musica, con un lavoro fatto su su misura, possa avere la possibilità di godere appieno dell'esperienza del vino, abbinando la musica che più si confà, ma non solo.
Le varianti da tenere in considerazione sono diverse: l'età di chi degusta, la sua sensibilità e il suo retaggio musicale, la sua cultura media, la sua nazionalità, tutti elementi che sarebbe interessante conoscere per riuscire ad arrivare ad un insieme armonico di sensazioni olfattive, gustative e auditive.
Qualche esempio ci vuole, ance se, sostiene l'esperto, non è così semplice, visto che ogni volta è una storia a sé.
"In generale, per un vino beverino, non molto strutturato, estivo, fresco, da bere senza troppo impegno su una tavola in riva al mare, magari, come un Vermentino, io vedrei bene una musica pop e ritmata, che possa favorire la degustazione disimpegnata in un momento altrettanto disimpegnato. Tutt'altro caso quello di un vino da meditazione, strutturato, invecchiato, di nobili lignaggio e vitigni magari degustato nella poltrona di casa o del ristorante, nel fumoir, con penombra, musica soffusa e molto soft, che potrebbe essere una classica, un brano di musica barocca veneziana, o una delle Quattro Stagioni di Vivaldi, per esempio".

"Cosa diversa è, ancora - continua Scarpellini - pensare alla musica per una degustazione tecnica in un ambiente predisposto allo scopo, in un momento che ha una sua liturgia da rispettare, dove intervenire magari con musica jazz, strumentale o vocale, anche a seconda della capacità sonora dell'ambiente, per esempio con un qualcosa di molto delicato tipo Billie Holiday. Altra via da seguire può essere quella di parlare di terroir anche dal punto di vista auditivo, e abbinare una musica che abbia la stessa origine del vino, per far calare ancora di più il degustatore nel territorio".

Per godere di una perfetta degustazione "sonorizzata" ci deve essere un imprescindibile rapporto fra sommelier e produttore, enologo, mastro birraio o sommelier tradizionale: toccherà a lui infatti, dopo una breve introduzione comune, illustrare in primis la storia, le caratteristiche e le qualità di quel determinato vino (birra, distillato). Dopo di che potrà intervenire il Sound Sommelier, che farà ascoltare per qualche minuto, durante l'assaggio vero e proprio, il brano musicale in abbinamento. Spiegando nel frattempo le motivazioni di quella precisa scelta, in armonia o contrasto che sia col vino (birra, distillato) in questione, scelta tesa comunque a esaltare quei precisi elementi presenti in bottiglia tramite quei precisi passaggi sonori, quei determinati strumenti o quei particolari vocalizzi. La stessa modalità è quindi prevista per ogni altro eventuale vino, birra o distillato a seguire.

Nel caso di degustazioni particolari, magari per esperti o addetti ai lavori che conoscano già bene produttore/i ed etichette di vino (birra, distillato) presenti, il Sound Sommelier potrà procedere a una degustazione "sonorizzata" che prevede l'uso di cuffie stereo. Questo consentirà agli assaggiatori sia di isolarsi totalmente dall'ambiente circostante, sia di concentrarsi meglio sugli aspetti olfattivi e gustativi di quel determinato bicchiere.

Sabato, 04 Marzo 2017 10:12

Michelin Days: cene stellate a piccoli prezzi

“Michelin Day” è il sito dove poter trovare particolari offerte per passare una serata o un pranzo da ricordare in uno dei ristoranti selezionati dalla più famosa guida al mondo.

Di Chiara Marando -

Sabato 04 Marzo 2017 -

Sognate di concedervi una cena stellata ma per il portafoglio proprio non è il momento giusto?

La famosa “Rossa”, ovvero la Guida Michelin, ha deciso di fare un regalo a chi ama la cucina d'eccellenza ma non sempre può cedere al desiderio di assaporare le preparazioni di chef stellati.

Michelin Days” è la risposta, il sito dove poter trovare particolari offerte per passare una serata o un pranzo da ricordare in uno dei ristoranti selezionati dalla più nota guida al mondo. Farlo è semplicissimo perché basta registrarsi con pochi clic e scegliere il locale che più convince, usufruendo di sconti fino ad ora impensabili: per capirci, una pasto stellato può costare anche 40 o 50 euro.

E chi è un abituè di queste cucine sa che si tratta di veri e propri “sconti folli”.

Ci sono anche offerte esclusive come particolari menu studiati solo per i clienti Michelin, oppure una cena al tavolo dello chef, menu monotematici, ma anche calici di vino particolari e last minute per il weekend. In altre parole, un Club esclusivo.

Ma attenzione, le offerte sono disponibili entro la cosiddetta “ora X”, oltre la quale i prezzi tornano quelli originari. Insomma, bisogna essere pronti a cogliere l'attimo.

Tutto il piacere di poter gustare piatti ricercati, l'eccellenza dell'alta cucina di ristoranti blasonati e dei Bib Gourmand, ovvero di quelli non stellati ma segnalati dalla Guida per la scelta e lavorazione delle materie prime e per la particolarità dell'offerta gastronomica.

Michelin days

Ovviamente “Michelin Days” non è stato, e non è, immune da critiche e polemiche di chi è convinto che questa mossa di marketing sia un puro conflitto di interessi, nonché di chi pensa che il servizio tenda ad abbassare il livello di ciò che fino ad oggi si è cercato, al contrario, di innalzare: gli chef ed i ristoranti.

Che piaccia o meno, però, i risultati dicono che la Michelin ci ha visto, ancora una volta, lontano portando il tutto ad un piano più democratico ed accessibile anche per coloro che hanno la passione per la cucina gourmet ma proprio non possono permettersi di spendere cifre, spesso eccessive, per assaporarla.

Ma non sono solo i clienti a giovarsi di questa opportunità, anche i ristoratori possono arrivare a riempire i tavoli vuoti in quelle giornate dove l'afflusso è più scarso, con la sicurezza di pagamenti rapidi e certi, poiché previsti in fase di prenotazione online.

La verità è che questo sito offre nuove possibilità, anche curiose, e permette a tutti di regalarsi qualcosa di unico in location speciali che gli esperti selezionatori Michelin hanno segnalato secondo precisi standard e criteri qualitativi. E questo rimane una garanzia.

 

 

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Pubblicato in Food

L'iFood inStore approda allo Scavolini Store Reggio Emilia con lezioni di cucina aperte al pubblico. Sabato 4 marzo cuoche d'eccezione le blogger Chiara Piras e Claudia Casadio. Ingresso libero.

Reggio Emilia, 3 marzo 2017

iFood e Scavolini hanno organizzato delle lezioni di cucina dedicate alla pasticceria innovativa. Sabato 4 marzo, dalle 17:00 alle 18:30, porte aperte allo Scavolini Store Reggio Emilia, per uno show-cooking con degustazione con le blogger Chiara Piras e Claudia Casadio che realizzeranno due ricette, ottime a colazione, o per accompagnare il tè delle 5, oppure per concludere in dolcezza un pasto.

"Medicina per la mente", così Chiara Piras definisce il cibo, facendo emergere le sue due metà: studentessa di Medicina nella vita quotidiana e appassionata di cucina nel tempo libero. Nel blog Ciliegine Rosse e Polpette Piccanti, Chiara raccoglie il suo ricettario, con una spiccata predilezione per i regali da mangiare, perché una ricetta deve sempre avere un destinatario.
Claudia Casadio, architetto nella vita di tutti i giorni, ha una passione spiccata per la Francia, che è ispirazione di molte sue rivisitazioni culinarie. Nel suo blog La Cuisine Tres Jolie dispensa consigli su come utilizzare i prodotti locali per piatti freschi ed originali e dove gustare il migliore street food in Emilia Romagna, sua regione d'origine.

L'evento è parte del progetto Scavolini "iFood inStore", un blog tour in 100 tappe, organizzato in collaborazione con iFood, che coinvolgerà gli Scavolini Store d'Italia che, per l'occasione, offriranno ai cittadini un'esperienza gourmet, tra buon cibo e design, tutta da gustare.

Scavolini Store Reggio Emilia – viale Isonzo, 13 Reggio Emilia
Sabato 4 marzo – dalle 17:00 alle 18:30
Aperto al pubblico, ingresso libero
Al termine del live, sarà possibile degustare e assaggiare le ricette.

Oltre 350 gli iscritti al club "Io scelgo Parmigiano Reggiano". Successo del primo appuntamento con informazioni, degustazioni, istruzioni sulla presentazione, valutazioni di costi e benefici rispetto ad altri prodotti.

Reggio Emilia, 1 marzo 2017

Ristoratori a "lezione" di Parmigiano Reggiano. E' questo il senso dell'ampia partecipazione registrata al primo evento promosso dal Consorzio di tutela nell'ambito delle iniziative destinate agli iscritti al club "Io scelgo Parmigiano Reggiano", del quale fanno già parte oltre 350 ristoranti italiani.
Ad essi il Consorzio offre un percorso che entra nel merito non solo delle caratteristiche del prodotto e del suo legame particolare con il territorio, ma suggerisce le strade più efficaci perché l'affezione al prodotto diventi un elemento che genera un particolare valore per i ristoranti.
"Il progetto - sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - si innesta su una relazione che cambia sostanzialmente nella sua natura, trasformando un rapporto commerciale tra produttori e acquirenti del mondo della ristorazione in una vera e propria partnership, dove sono ben chiari gli interessi comuni, quelli di ciascuna delle parti e, soprattutto, quelli dei consumatori, che potranno apprezzare meglio l'originalità e le diverse tipologie di Parmigiano Reggiano, arrivando fino alla conoscenza dei diversi caseifici del comprensorio".
Il primo appuntamento - tenutosi a Eataly Milano Smeraldo - ha visto esauriti i 30 posti disponibili e una lista d'attesa che già prefigura nuovi imminenti appuntamenti.
Nel corso dell'evento - condotto da Simone Ficarelli, dell'ufficio marketing del Consorzio - ai ristoratori presenti sono state fornite informazioni generali sul prodotto, per giungere poi ad un focus legato alle diverse caratteristiche del prodotto in base al tempo di stagionatura, affiancato da una degustazione di Parmigiano Reggiano di 18, 24 e 48 mesi, dalla dimostrazione pratica del modo migliore di apertura della forma e al come si porziona e si scaglia il prodotto per la migliore presentazione in tavola.
Un confronto, comunque, orientato non solo alla valorizzazione dei gusti che il prodotto assume nel tempo, ma anche ad approfondire, cifre alla mano, i costi e i vantaggi dell'uso del Parmigiano Reggiano rispetto ad altri prodotti, nonché il valore che si lega all'associare ai piatti il nome del caseificio produttore, la specifica area di provenienza e le sue particolarità.
"Il progetto - spiega Deserti - va così a rafforzare anche il legame diretto tra ristoratori (e quindi i consumatori) e produttori, in un percorso di trasparenza che valorizza la scelta sulla qualità che, anche alla luce dei costi, è perfettamente compatibile (e lo dimostrano proprio le adesioni al club "Io scelgo Parmigiano Reggiano") con ristoranti di tutti i tipi e fasce di prezzo".
Dopo il successo del primo evento, altri appuntamenti saranno ora programmati in diverse aree italiane, mentre le iscrizioni al club "Io scelgo Parmigiano Reggiano" restano aperte attraverso il sito ioscelgo.parmigianoreggiano.com

(Fonte: Consorzio del Parmigiano Reggiano)

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