Nuovo magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano e nuovo punto vendita. Domani l'inaugurazione del Caseificio Oratorio S. Giorgio di Carpi: investiti 1,2 milioni di euro. -

Modena, 22 aprile 2015 -

L'ultimo caseificio cooperativo di Carpi investe e si amplia. L'Oratorio S. Giorgio presenta domani – giovedì 23 aprile -, ricorrenza di S. Giorgio Martire, il nuovo magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano e il nuovo punto vendita. L'inaugurazione e benedizione delle strutture sono in programma alle 10.30; intervengono il vescovo di Carpi mons. Francesco Cavina, l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli, il consigliere delegato all'Agricoltura della Provincia Romano Canovi, il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, i presidenti di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco, del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai e della sezione modenese del Consorzio Aldemiro Bertolini.

Il caseificio Oratorio S. Giorgio, che l'anno scorso ha festeggiato gli ottanta anni di attività (la cooperativa è stata costituita nel 1933, ma le prime forme di Parmigiano Reggiano sono state prodotte nel 1934), ha investito 1,2 milioni di euro per realizzare le nuove strutture. È stato costruito un nuovo magazzino con scalere antisismiche, mentre il vecchio magazzino, che era stato danneggiato dal terremoto del 2012, è stato adeguato alle norme antisismiche; complessivamente i due magazzini per la stagionatura 24-36 mesi possono contenere 15 mila forme di Parmigiano Reggiano. È completamente nuovo il punto vendita, più grande del precedente e con un'offerta di prodotti più ampia.

Il caseificio Oratorio S. Giorgio ha otto soci che, grazie ai recenti investimenti effettuati con i contributi del Piano regionale di sviluppo rurale, aumenteranno il conferimento di latte a 30 mila quintali annui; presidente del caseificio è il correggese Attilio Redolfi, mentre il vicepresidente è il carpigiano Emilio Cavazzuti. La produzione annua di Parmigiano Reggiano sfiora le 6 mila forme; oltre il 60 per cento del prodotto è venduto nei due spacci (il secondo si trova all'interno del mercato coperto di Carpi).

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Lieve recupero anche per il Parmigiano Reggiano di 24 mesi. Fermi i listini del burro e delle creme a uso alimentare. Segnali di cedimento per il Latte spot.

di Virgilio 22 aprile 2015 -
LATTE SPOT Un altro piccolo segnale di cedimento del latte spot sulla piazza di Verona è stato registrato lunedi scorso. 34,02€/100/litri di latte è stata la minima quotazione del latte crudo spot nazionale e 36,09 il valore massimo contrattato. Una tendenza al ribasso replicata anche anche dal latte intero spot di provenienza estera che lo sorso lunedì è stato quotato tra 30,93 e 31,96€/100 litri di latte (-3,17% sulla precedente quotazione).

BURRO E PANNA Dopo l'ondata ribassista delle ultime due settimane i listini di burro, determinati alla borsa milanese, hanno mantenuto i prezzi della precedente ottava. Nello specifico il burro CEE è stato quotato 2,95€/kg, 3,15 il burro da centrifuga, 2,15 il burro pastorizzato e 1,95€/kg lo zangolato.
Come era stato anticipato dalla seduta borsistica reggiana, il burro zangolato da creme fresche quotato lo scorso venerdì alla borsa di Parma, ha ceduto il -3,13% collocandosi a 1,55€/kg. Stabilizzati invece i listini delle creme a uso alimentare. 1,47-1,52€/kg e 1,50€/kg le quotazioni registrate rispettivamente a Verona e Milano.

GRANA PADANO Lieve segnale di ripresa del Grana Padano limitatamente al formaggio più stagionato. A Milano, realizzando un +0,68% , il 15 mesi di stagionatura è stato quotato tra 7,10 e 7,75€/kg. mentre è rimasto stabile il listino del 9 mesi con quotazione compresa tra 6,35 e 6,45 €/kg.

PARMIGIANO REGGIANO Guadagna 5 centesimi il Parmigiano Reggiano fresco alla Borsa di Parma.
Nessuna variazione invece per il prodotto più stagionato che, da febbraio, si mantiene nell'intervallo tra 8,75 e 9,10€/Kg. Realizzando un +0,33% il 12 mesi di stagionatura colloca il listino tra 7,55 e 7,85 €/Kg.

 

Il gutturnio riserva 2010 della Cantina si riconferma campione di casa a Verona. Gran Menzione ottenuta all'edizione 2015 di Vinitaly. -

Piacenza, 21 aprile 2015 -

È ancora il Duca di Ferro, pregiato gutturnio riserva, a portare in alto i colori di Cantine Casabella grazie alla Gran Menzione ottenuta all'edizione 2015 di Vinitaly, i cui risultati sono giunti solo ieri. Un vino che ricorda nei forti sentori di cuoio e di vaniglia, percepiti durante l'affinatura in barriques, la tradizione della Terra del Vino, che continua ad alimentarsi di profumi caratteristici e sapori armonici ed eleganti.
Il Duca di Ferro è l'emblema di questa terra: è un vino potente ed elegante, caratteristiche che riprendono la figura epica cui il vino si ispira. È un inno alla terra del Mont'Arquato, di Castell'Arquato, splendido borgo medievale, protagonista di indimenticabili vicende storiche. Così come tutta la linea "Mont'Arquato".

La Gran Menzione a Vinitaly, dopo il prestigioso premio "Denominazione di Origine" del 2014, proprio nell'anno del Centenario della cantina, è una conferma del lavoro svolto fino a questo momento. Un lavoro che parte dall'attenzione per un territorio storicamente vocato alla produzione enologica e che giunge ai grandi numeri dell'esportazione della cantina, che va a toccare tutti e cinque i continenti, amplificando il nome di Piacenza e di Castell'Arquato.

Protagonista della linea il Duca di Ferro, il cui abito grafico riprende nella linea elegante ed armoniosa la storica armatura del Duca Alessandro Farnese, accanto allo stemma del Mont'Arquato.
"Siamo molto soddisfatti anche di questo risultato" ha commentato il direttore di Cantine Casabella Gianfranco Rossi. "È la conferma che stiamo crescendo, bene e con ottimi prodotti che vanno a colpire nella giusta direzione. Vinitaly si conferma un'ottima vetrina internazionale e siamo lieti che, ancora una volta, il nostro lavoro abbia ottenuto i riscontri sperati".
È un risultato che giunge nell'anno di Expo2015, anno in cui Cantine Casabella propone un omaggio a questa terra con la linea "I Vini della Tradizione": gutturnio e malvasia rifermentati in bottiglia, ispirati alla metodologia usata ancora oggi, come un tempo, nelle nostre campagne.

In allegato scaricabile la brochures del Duca di Ferro

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

Martedì, 21 Aprile 2015 15:49

Expo e le eccellenze Italiane

L'Expo e' una vetrina eccezionale per l'Italia e soprattutto per la nostra produzione alimentare, che è

oramai uno status mondiale. Sono svariate le materie prime e le pietanze che ci invidiano e ci

rendono riconoscibili in tutto il mondo, di certo un posto d'onore lo ricopre la pizza, una ricetta

tipicamente nostrana. Però, per preparare una buona pizza non servono solo ingredienti di

qualità, ma anche una cottura perfetta che, per tradizione, e' a legna.

Proprio alle porte di Milano ha sede la Ditta Ambrogi, azienda italiana specializzata nella

produzione e commercializzazione di forni a legna professionali. Questa impresa famigliare,

fondata nel lontano 1939, ha visto tramandarsi di generazione in generazione competenze specifiche

e professionalità. Per andare incontro alle esigenze del mercato, i tradizionali forni a legna sono

predisposti per poter essere alimentati anche a gas. Esportando ormai da molti anni ottimi prodotti

artigianali in tutto il mondo, la ditta Ambrogi tiene alta la qualità del Made in Italy.

Ogni forno viene studiato e progettato con cura, non solo per ottimizzarne le prestazioni e garantire

una resa alta, ma anche per adattarsi con classe ed eleganza all'ambiente in cui andrà inserito. I

forni Ambrogi permettono di cuocere perfettamente non solo pizze, ma una grande varietà di

pietanze, quindi l'ampia gamma di forni a legna e a gas prodotti dall'azienda consentono di

accontentare qualsiasi tipo di richiesta: ristoranti, taverne, pizzerie mobili, aziende di catering, ma

anche verande e giardini privati. Una moda relativamente recente vede l'utilizzo di autoveicoli

predisposti al trasporto e all'utilizzo del forno, così da poter cucinare in modo itinerante

coprendo una clientela sempre più varia e vasta.

Il forno da sempre rappresenta il cuore pulsante di un ristorante e di una pizzeria, determina il suo

successo, ed è per questo che è importante scegliere un prodotto di qualità, affidandosi a

professionisti del settore. Facendo un tour alimentare in città e nell'hinterland, gli ospiti dell'Expo

avranno sicuramente occasione di individuare e riconoscere subito i prodotti Ambrogi, nella loro

rinomata struttura cilindrica rivestita in acciaio inox o rame. Scegliendo di visitare i ristoratori

fedeli all'azienda, ci si potrà far ispirare anche dalla linea che prevede un'estetica personalizzata. In

tal modo, il forno a legna o a gas non è solo strumento di lavoro, ma anche elemento d'arredo di

impatto per rendere l'ambiente unico e invitante. Ognuno dei molteplici clienti che da anni si

affidano ai forni Ambrogi, potranno asserire che sono progettati per garantire un ottimo

funzionamento, cottura perfetta, lunga durata, e, anche grazie agli ottimi materiali usati, bassi

consumi.

I forni Ambrogi sono, quindi, da sempre un punto di riferimento per chi vuole offrire il meglio alla

propria clientela e ama l'alta qualità garantita dal made in Italy. Grazie alla professionalità,

accumulata in tanti anni di esperienza, questa azienda e' conosciuta in Italia e in tutto il mondo per

l'ottima qualità dei suoi prodotti, per lo stile inconfondibile, e per essere un perfetto connubio tra

tecnologia e tradizione, che anche all'estero rappresenta un orgoglio tutto italiano.

Per scoprire tutti i prodotti del catalogo Ambrogi forni, basta collegarsi al sito web

ufficiale www.ambrogi.it e scegliere tra i forni per pizzeria e ristorante il modello più adatto alle

proprie esigenze!

I vini premiati potranno fregiarsi di una speciale etichetta identificativa. Al concorso del Vinitaly, considerato uno dei più rigorosi al mondo, hanno partecipato 2.585 vini provenienti da 32 paesi. -

Modena, 21 aprile 2015

Sono sei i premi conquistati dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena al 22esimo concorso enologico internazionale di Vinitaly, svoltosi alla Fiera di Verona dal 12 al 16 aprile. La Cantina S. Croce di Carpi ha vinto una medaglia d'argento con il suo Emilia Igt Lambrusco semisecco "Il Castello" 2014 e una gran menzione con il Lambrusco di Sorbara doc secco 2014.

La Cantina Formigine Pedemontana ha ottenuto due gran menzioni: una per il Lambrusco Igt Emilia rosato frizzante "Tramontino" 2014 e una con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc amabile "Rosso Fosco" 2014. La Cantina Settecani di Castelvetro ha ricevuto una gran menzione per l'Emilia Igp Lambrusco rosato secco "Vini del Re" 2014, mentre la Cantina di Carpi e Sorbara ha conquistato una gran menzione con il Lambrusco Mantovano dop secco "P1946" 2014.

I vini premiati potranno fregiarsi di una speciale etichetta identificativa. Al concorso del Vinitaly, considerato uno dei più rigorosi al mondo, hanno partecipato 2.585 vini provenienti da 32 paesi. Sono state assegnate complessivamente 75 medaglie; i vini delle cantine cooperative italiane hanno conquistato dodici medaglie e un premio speciale. Tutte le cantine saranno premiate durante l'Expo di Milano nel padiglione "Vino – A taste of Italy".

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

VII edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali. Le leve dello sviluppo territoriale in Italia: analisi e prospettive. -

Parma, 21 aprile 2015 -

22 aprile 2015, ore 15
Salone dei Carracci di Palazzo Magnani
UniCredit, Via Zamboni 20
BOLOGNA

A Bologna studiosi a confronto sulle ricerche condotte dall'Associazione RegiosS, dai ricercatori della Banca d'Italia e dall'Ufficio Territorial & Sectorial Intelligence di UniCredit.

Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord di UniCredit, darà il via all'incontro che sarà aperto dagli interventi di Cristina Brasili, Presidente Associazione RegiosS e Docente dell'Università di Bologna, sul tema "La spesa in ricerca e sviluppo e l'economia sommersa nella stima del Pil (Sec 2010): un nuovo indicatore di attività economica". Riccardo Masoero, Responsabile Territorial & Sectorial Intelligence di UniCredit, interverrà sul tema della competitività delle regioni italiane in chiave prospettica, grazie anche ai dati messi a disposizione da un nuovo modello di analisi. Marcello Pagnini - Banca d'Italia, sede di Bologna - parlerà quindi dei risultati della ricerca condotta su "Città e distretti di fronte alla crisi".

Seguirà una Tavola Rotonda sul tema: "Le leve dello sviluppo territoriale in Italia: analisi e prospettive", cui prenderanno parte Francesco Trimarchi - Direttore Banca d'Italia sede di Bologna; Stefano Giorgini - Regional Manager Centro Nord di UniCredit; Sonia Bonfiglioli - Presidente e C.E.O. Bonfiglioli Riduttori S.p.A.; Gianpiero Torrisi - Università di Portsmouth, Senior Lecturer in Economics; Sergio de Nardis - Capo Economista di Nomisma; Morena Diazzi - Direttore Generale Attività Produttive, Comm. e Turismo, Regione Emilia-Romagna.

(Fonte: ufficio stampa UniCredit)

Conclusa a Verona la competizione più partecipata al mondo con campioni da 32 Paesi. La siciliana Terre della Baronia vince il Premio speciale "Gran Vinitaly 2015". Casale del Giglio Az. Agr. S.r.l. - Le Ferriere di Latina in Lazio si aggiudica il Premio speciale "Vinitaly Nazione 2015", insieme alla Winzer Sommerach - Der Winzerkeller - Sommerach (Germania) e alla Vincon Vrancea S.A. - Focsani (Romania). Le premiazioni nel Padiglione "Vino – A taste of Italy", durante l'Expo di Milano. -

Verona, 21 aprile 2015 –

È l'italiana Azienda Agricola G. Milazzo - Terre della Baronia di Campobello di Licata (AG - Italia) la vincitrice del Premio speciale "Gran Vinitaly 2015", assegnato alla cantina che ha ottenuto il maggior punteggio in base a due medaglie conseguite in gruppi diversi del 22° Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly, svoltosi a Verona dal 13 al 16 aprile 2015.
I vini iscritti quest'anno alla competizione enologica più rigorosa e selettiva al mondo sono stati quasi 3.000, con record di 32 Paesi partecipanti, tra i quali per la prima volta Svezia, Giappone e Taiwan.

Tre le aziende vincitrici del Premio speciale "Vinitaly Nazione 2015", attribuito al produttore di ogni Paese che ha ottenuto il maggior punteggio calcolato dalla somma delle valutazioni riferite ai migliori tre vini insigniti del diploma di "Gran Menzione". Si tratta della Winzer Sommerach - Der Winzerkeller - Sommerach (Germania); del Casale del Giglio Az. Agr. S.r.l. - Le Ferriere (LT - Italia) e della Vincon Vrancea S.A. - Focsani (Romania).

Il Premio speciale "Denominazione di Origine 2015", assegnato al vino di ogni denominazione di origine italiana che in assoluto ha conseguito il miglior punteggio (a condizione che per ogni denominazione di origine abbiano partecipato almeno 40 campioni), è stato attribuito all'Amarone della Valpolicella Docg 2010 Lavarini Soc. Agr. di Lavarini Massimo & C. S.S. - Negrar (VR); al Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore Spumante Extra Dry "2" 2014 Progettidivini S.r.l. - Soligo di Farra di Soligo (TV); al Gutturnio Doc Frizzante "Tradizione Piacentina" 2014 Az. Agr. Il Poggiarello - Scrivello di Travo (PC); al Montepulciano d'Abruzzo Doc "Val di Fara - Selezione di Famiglia" 2013 Spinelli S.r.l. - Atessa (CH); al Prosecco Doc Treviso Spumante Brut 2014 Sanfeletto S.r.l. - San Pietro di Feletto (TV) e al Trentino Doc Moscato Giallo Vino Biologico 2014 Cantina Toblino S.c.a. - Sarche (TN).

In palio, per i vini italiani, anche il premio "Banco Popolare", assegnato al Vin Santo del Chianti Doc "Il Conio" 2005 della Eredi Benito Mantellini Az. Agr. S.S. - Terranova Bracciolini (AR), per aver conseguito il miglior punteggio in assoluto fra tutti i vini italiani di tutte le categorie previste dal regolamento del 22° Concorso Enologico Internazionale.

Dei 3.000 campioni iscritti, 2.585 sono stati ammessi a giudizio; di questi, i 720 che hanno ottenuto un punteggio di almeno 82/100, per un massimo del 30% dei campioni di ciascuno gruppo di ogni categoria, sono stati premiati con diploma di "Gran Menzione". I primi venti vini di ogni categoria e gruppo previsti dal regolamento che hanno ottenuto il miglior punteggio sono stati rivalutati da tre commissioni diverse e quelli che hanno ottenuto le migliori performance sono stati rispettivamente insigniti con Gran Medaglia d'Oro, Medaglia d'Oro, Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo. In totale sono state attribuite 75 medaglie: 17 Gran Medaglie d'Oro, 18 Medaglie d'Oro, 23 Medaglie d'Argento e 17 Medaglie di Bronzo.

La premiazione dei vini vincitori di medaglia sarà uno degli eventi organizzati nel Padiglione "Vino – A taste of Italy", durante l'Expo di Milano.
Durante le selezioni dei vini partecipanti al 22° Concorso Enologico Internazionale sono stati utilizzati complessivamente 20.000 bicchieri e sono state compilate 17.275 schede di valutazione pari a 246.395 giudizi parziali.
Organizzato da Veronafiere - Vinitaly in collaborazione con Assoenologi, il Concorso Enologico Internazionale si fregia del patrocinio della Commissione dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, dell'Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (OIV), dell'Union Internationale des Oenologues (UIOe) e dei ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dello Sviluppo economico. Il servizio di sommelier è stato gestito grazie alla Fondazione Italiana Sommelier.

(Fonte: Servizio Stampa Veronafiere)

Dalle 10,00 alle 18,00 a Polesine Parmense l'evento con 50 grandi cuochi dell'Associazione Chef to Chef emiliaromagnacuochi

Parma, 20 aprile 2015 - Oggi, all'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, 9 caseifici del Parmigiano Reggiano saranno presenti alla grande kermesse della cucina e dei prodotti enogastronomici di eccellenza di Chef to Chef emiliaromagnacuochi.

In un contesto rurale ancora intatto e in edifici risalenti al 1300, andrà infatti in scena l'evento "Centomani di questa terra", che accoglierà giornalisti, foodies, esperti e produttori per una giornata all'insegna dell'enogastronomia e della cucina di qualità dell'Emilia-Romagna.
Dalle ore 10,00, oltre 50 chef dell'associazione Chef to Chef emiliaromagnacuochi saranno all'opera per offrire al pubblico la possibilità di assaggiare, scoprire e conoscere i prodotti del territorio reinterpretati e abbinati in varie declinazioni.

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che per due anni ha confermato il proprio sostegno alla manifestazione come sponsor principale, sarà presente quest'anno, accompagnato da 9 caseifici (3 di Modena, 3 di Reggio Emilia, 2 di Parma e uno di Mantova), per presentare in anteprima la "Parmigiano Reggiano Identity".

Questa manifestazione, che si terrà all'inizio del prossimo anno, sarà una giornata di incontro tra i produttori e gli operatori dell'alta gastronomia per accorciare ulteriormente la filiera con i principali interpreti del prodotto. La "Parmigiano Reggiano Identity", infatti, offrirà ai protagonisti della ristorazione d'alta qualità la possibilità di conoscere direttamente le diverse realtà artigianali e permetterà agli chef e agli operatori di scegliere in modo consapevole il Parmigiano Reggiano più adatto alle proprie esigenze (tipo di cucina e caratteristiche del locale) e ai gusti dei clienti.

"A 10 giorni dall'avvio di Expo 2015sottolinea il Consorzio del Parmigiano Reggiano - il presentare in anteprima questo evento assume un significato strettamente legato a quelli che saranno alcuni dei temi portanti dell'esposizione universale che prenderà vita a Milano dal 1 maggio".
"Il Parmigiano Reggiano, infatti – prosegue il Consorzio - è caratterizzato da una forte biodiversità che verrà sottolineata in modo particolare proprio in occasione dell'evento del 20 aprile, visto che ognuno dei caseifici partecipanti all'anteprima sarà rappresentativo di una particolarità che lo contraddistingue: dalle razze diverse di bovine (dalla bruna alpina alla bianca modenese, passando per la rossa reggiana), alle lunghe e diverse stagionature, alle diverse zone produttive, che toccano montagna, pianura e collina.

Tra i protagonisti dell'evento in programma il 20 aprile all'Antica Corte Pallavicina, come si è detto, vi sono nove caseifici; due caseifici parmensi (il Caseificio Gennari Sergio e Figlie l'Azienda agricola Iris), tre caseifici reggiani (il Caseificio sociale di Cavola di Toano, il Caseificio Sociale Castellazzo e l'azienda Grana d'Oro), tre caseifici modenesi (la Cooperativa casearia del Frignano, il Caseificio Rosola di Zocca e il caseificio Dismano), e un caseificio mantovano (la Latteria agricola Begozzo).

Dalle 10 alle 18, un ricco programma di incontri e dibattiti animerà le cantine della prestigiosa struttura di Polesine parmense.

Alle 18,00 il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti, interverrà nel dibattito dal titolo "Il futuro. Per una piattaforma gastronomica regionale, il cibo è solo surplus di godimento o modello culturale ed economico?"


(Fonte CFPR)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 16 19 aprile 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 16 19 aprile 2015
(In allegato la news letter in formato pdf scaricabile)

SOMMARIO

1.1 editoriale Il paese del bengodi cade a pezzi. Ricominciare daccapo!
3.1 Lattiero caseario La caduta dei derivati del latte.
4.1 Expo2015 I Musei del Cibo: le eccellenze di Parma per Expo 2015
4.2 salute e benessere Dimagrire col cioccolato per poi mantenere il peso
5.1 tempi di crisi Fallimenti diminuiti nel primo trimestre 2015
5.2 eventi Torna "Caseifici Aperti"
6.1 aspettando expo2015 La porta d'ingresso di Expo2015, il Padiglione Zero.
7.1 export Esportazioni di formaggi italiani in crescita
8.1 ambiente Greenpeace cerca fondi sola da privati.
9.1 promozioni "vino" e partners

A pochi chilometri da Milano, pronta ad accogliere i visitatori di Expo 2015, c'è Parma, per antonomasia territorio di cultura e di eccellenze enogastronomiche. Una storia millenaria custodita nei Musei del Cibo.

Parma, 19 aprile 2015 -

Expo 2015 è un evento atteso da tempo, un momento in cui tutti saranno chiamati a riflettere sul significato profondo dell'impegno a "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Questo spirito porterà a Milano l'intero pianeta; un mondo intero che si confronterà sul ruolo del cibo per l'uomo e per la società.

Expo quindi non sarà solo Milano, ma sarà un punto di partenza per guardare a tutto il territorio italiano. Sarà un'occasione unica per presentare i territori a tutto il mondo seguendo il fil rouge tematico dell'esposizione universale 2015.

A pochi chilometri da Milano, pronta ad accogliere i visitatori di Expo 2015, c'è Parma, per antonomasia territorio di cultura e di eccellenze enogastronomiche. A raccontarle troviamo il circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma, sei percorsi museali dedicati ai prodotti che hanno contribuito a far crescere e a diventare famosa la Food Valley italiana, raccontandone la storia, le tradizioni, le evoluzioni industriali e il loro contributo alla cultura nazionale.

I Musei del Parmigiano Reggiano, della Pasta, del Pomodoro, del Salame, del Prosciutto e la Cantina dei Musei del Cibo nell'anno dell'Expo sono una meta significativa con il loro approccio didattico-esperienziale alla crescita della conoscenza del tema del food, della cultura legata all'agro-alimentare.

Museo del Parmigiano Reggiano - Il Taglio del Nastro novembre 2003

Il lavoro e l'amore per la terra, la ricerca tecnico-scientifica, l'imprenditoria illuminata hanno portato Parma a divenire un luogo simbolo dell'industria agro-alimentare.

Qui si concentrano importanti industrie della lavorazione della pasta, del latte, del pomodoro, dei salumi e dei formaggi tra i più famosi nel mondo, offerti anche grazie ad un'industria meccanica specializzatasi nelle tecnologie d'avanguardia per la lavorazione degli alimenti. Sono proprio le tecniche e le tecnologie produttive, di trasformazione e di conservazione che vengono illustrate in ogni museo, partendo sempre dalla tradizione e dalla cultura che si nasconde dietro ogni alimento.

In questi mesi interamente dedicati al cibo e alla sua funzione nella vita dell'uomo, i Musei continueranno le loro attività intensificando quelle rivolte alle scuole e alle famiglie per rispondere allo spirito di divulgazione e sensibilizzazione delle giovani generazioni che traccia le linee guida di Expo. Tutti insieme per nutrire il nostro pianeta e dare nuova energia alla vita.

MUSEI DEL CIBO - logo cibus


Tempi di crisi. Alle volte basta un po' di ottimismo e farsi forza con i piccoli o grandi segnali positivi. Nel primo trimestre 2015, i fallimenti sono calati dello 0,5%.

di Virgilio Parma, 19 aprile 2015 –
Piccoli segnali di ripresa o almeno sensazioni concrete che le cose stanno andando meno peggio di prima.
Il dato che emerge dall'Analisi dei fallimenti in Italia, aggiornata al primo trimestre, realizzata da Cribis D&B, la societa' del Gruppo Crif specializzata nella business information, fotografa
una situazione di miglioramento. Nel primo trimestre i fallimenti sono stati 3.803 in confronto a un 2014 che, con ben 15.605 fallimenti, aveva conquistato la maglia nera di annus horribilis.

Mai un dato così alto negli ultimi 5 anni.

Per dare un'idea più precisa del fenomeno basti pensare che rispetto al primo trimestre del 2009 il numero dei fallimenti e' cresciuto del 72,7%.
In media nel 2015 sono fallite 43 imprese ogni giorno, quasi due imprese ogni ora. Dal 2009 a oggi inoltre si contano 78.978 imprese che hanno portato i libri in tribunale. Numeri di una guerra che. auguriamoci, stia per concludersi.

Fallimenti imprese prim trim


15.000 visite nell'edizione precedente (+50%). Il 5% stranieri

Reggio Emilia, 14 aprile 2015 - Dopo l'edizione dei record dell'ottobre scorso (oltre 70 strutture coinvolte e 15.000 visitatori, con un incremento del 50% rispetto alla precedente), decine di caseifici del Parmigiano Reggiano si preparano ad un nuovo week end di accoglienza dei consumatori all'insegna della tradizione, del sapore e dell'artigianalità.

Il 25 e il 26 aprile, infatti, tornerà in scena l'iniziativa "Caseifici aperti", promossa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per offrire ai consumatori la possibilità di entrare direttamente in quel mondo di piccole strutture in cui artigianalmente si produce un'eccellenza alimentare italiana conosciuta in tutto il mondo, caratterizzata da volumi di export in continua crescita (+3,6% nel 2014) e da consumi interni che lo scorso anno hanno ripreso la via della crescita (+1,7%) dopo la sostanziale stabilità del biennio precedente.

In questo contesto decisamente favorevole per i consumi, ma in presenza di quotazioni all'origine ancora insoddisfacenti, la nuova edizione di "Caseifici aperti" vuole dunque rafforzare proprio il legame con i consumatori, "con l'obiettivo - spiega il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai – di favorire una più ampia e precisa conoscenza del Parmigiano Reggiano sia nelle sue caratteristiche intrinseche che per altri elementi assolutamente esclusivi e ben verificabili attraverso le visite, a partire dal profondo ed esclusivo legame con il territorio".

"A questa conoscenza legata alle visite, che rappresentano una sorta di "Expo della qualità" – prosegue Alai – si associa anche la spinta che si imprime sulle vendite dirette da parte dei caseifici (supportate anche dai servizi online del Consorzio, con 50.000 contatti attivi), che sono quelle che attualmente garantiscono una redditività che premia il lavoro e gli investimenti e interessano circa 300.000 forme".
L'iniziativa – come si è detto – nell'ottobre 2014 ha registrato un vero e proprio record, non solo per le 15.000 visite registrate, ma soprattutto per la provenienza dei visitatori, che è andata ben oltre i confini del comprensorio di produzione.

Caseici aperti 2015 PRRE

Dalle province di produzione è giunto il 15% delle visite, mentre la quota più consistente (il 65%) ha interessato consumatori italiani provenienti da altre aree del Paese (da Torino a Venezia, da Firenze a Milano, e via via Ferrara, Siena, Verona, Trieste, Treviso, Roma, la riviera romagnola, le Marche e la Puglia).

Per la prima volta da quando l'iniziativa è stata lanciata (all'indomani del terremoto del maggio 2012, quando venne istituita come occasione per ringraziare i consumatori della concreta solidarietà espressa ai caseifici pesantemente danneggiati dal sisma), anche i visitatori stranieri (provenienti, in particolare, da Francia, Svizzera e Austria) hanno affollato i caseifici del Parmigiano Reggiano, portandosi ad una quota del 5% sul totale.

Con questi numeri alle spalle, i "Caseifici aperti" il 25 e 26 aprile attendono ora i consumatori con un intensissimo e diversificato programma di iniziative: degustazioni e vendite dirette, infatti, saranno affiancate da visite guidate, eventi speciali per adulti e bambini, giochi e sorprese.

Partecipare da protagonisti all'iniziativa è semplicissimo: sul sito web del Consorzio di tutela è presente una sezione ( http://www.parmigianoreggiano.it/dove_trova/caseifici_aperti_1/ext/CaseificiAperti/default.aspx ) con l'elenco dei caseifici aderenti al progetto, quotidianamente aggiornata sia sulle strutture interessate che sulle attività proposte in ciascuna.

Un comodo sistema di geolocalizzazione, inoltre, permette di trovare la struttura più vicina e più affine alle proprie esigenze.

Per rendere ancora più coinvolgente ed emozionante questa edizione di "Caseifici aperti", tutti i consumatori che visiteranno i caseifici artigianali del Parmigiano Reggiano sono invitati a condividere la loro esperienza attraverso l'hashtag #caseificiaperti da utilizzare su tutti i Social Media del Consorzio (Twitter, Facebook, Instagram e Pinterest).
A ricordo della giornata, il Consorzio ha anche ideato un piccolo gadget per tutti i visitatori.
(Fonte CFPR)

Aspettando Expo2015. Padiglione Zero, "il padiglione dei padiglioni" come lo ha definito Giancarlo Baselli. La grande storia dell'uomo dalle origini fino ai giorni nostri.

Milano, 19 aprile 2015 -

Lo scenografo Giancarlo Baselli (con all'attivo diverse scenografie e collaborazioni di successo nel cinema) lo ha definito "il padiglione dei padiglioni". In effetti si tratta di uno dei padiglioni chiave dell'Expo, una monumentale porta di ingresso che si calcola sarà varcata da almeno il 75% dei visitatori totali. Ce lo introduce Davide Rampello, il curatore artistico del Padiglione Zero in questo video che potete trovare, insieme a molti altri contenuti utili, presso il Centro Risorse Road To Expo su www.intercoins.com.

SCENOGRAFIE ARDITE IN UN PERCORSO EMOZIONALE

Un luogo speciale che vuole rappresentare la memoria dell'umanità e le sue conquiste sociali dalla sua comparsa sulla terra fino ad oggi. 9000 metri quadri di scenografie ardite come quella che troveremo all'ingresso, la rappresentazione di una grande biblioteca classica (una porta di 24 metri per 50 in castagno, rovere, quercia, olmo) ispirata agli immensi archivi del passato.
A queste si accompagnerà, come un pendolo tra passato e presente, una moderna biblioteca digitale fatta di tanti monitor su cui proiettare le conquiste dell'umanità, la sua capacità di evolversi in rapporto con la natura.

Su questo enorme schermo incastonato in una parete di 20 metri verranno proiettate video sul cacciare, pescare, allevare e coltivare e molto altro ancora.
Tanti fotogrammi del film dell'umanità che raccontano la natura, l'avvio dell'agricoltura e dell'allevamento, l'industrializzazione fino ad arrivare allo spreco alimentare dei nostri tempi. Centinaia di attrezzi e recipienti ci mostreranno gli utensili usati dall'uomo nel corso dei secoli, dalla ruota siriaca del 2000 a. C. all'aratro, alla falce. Si vedranno terra artificiale arata e muri a secco, esempio di nascita della proprietà private.

Padiglione Zero - 9 aprile 2015 - Fonte Expo 2015

DALL'AGRICOLTURA ALL'ALLEVAMENTO VERSO LA MODERNITÀ

Enormi cassette di spezie e semi ci ricorderanno la capacità dell'uomo di coltivare la terra.
Per rappresentare l'allevamento ci sarà invece uno spazio in cui ci accoglieranno migliaia di statue iperrealiste di mammiferi, uccelli, pesci e animali di ogni tipo che hanno accompagnato la vita dell'umanità. Tra le attrazioni anche I recipienti usati dall'uomo per la raccolta e la conservazione tra le quali un'enorme giara alta sei metri in cui si potrà fisicamente entrare per sperimentare I rumori del grano e dell'olio che venivano versati al suo interno.

Una quercia dalla grande chioma ci ricorderà la storia secolare dell'uomo, una sorta di albero della vita e della conoscenza, in questo percorso emozionale che parte dal passato per portarci fino al presente con uno sguardo di speranza verso il futuro.
Verso la fine del percorso grande spazio sarà riservato al processo di industrializzazione dell'uomo e al suo progressivo sviluppo che lo porterà alla modernità con le conseguenti problematiche che tutti conosciamo. Drammi e catastrofi ambientali come tsunami e terremoti ma anche drammi alimentari contrapposti come malnutrizione e obesità.
Il finale del padiglione zero sarà una finestra sul futuro, uno scenario in cui il pianeta viene coltivato in modo rispettoso dall'uomo grazie all'utilizzo di tecniche sostenibili.

LE BEST SUSTAINABLE PRACTICES PER EXPO 2015

Tra le iniziative presenti al Padiglione Zero ci sarà la proiezione in video di 5 progetti selezionati da una giuria internazionale presieduta dal Principe Alberto di Monaco.
Questi le best practices selezionate:

1. Gruppi di pastori per una gestione sostenibile dei pascoli in Mongolia, organizzato dal Ministero dell'Industria e dell'Agricoltura mongolo
2. Intensificare l'agricoltura attraverso il potenziamento dei negozi delle cooperative agricole, sviluppato dalla IARBIC e dall'Unione delle federazioni dei produttori del Niger
3. Network regionali a supporto dei piccoli produttori di caffè, ideato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale d'Italia e dall'associazione Nazionale del Caffè del Guatemala
4. Progetto latte Africa: ama la tua terra, combatti la povertà, bevi il tuo latte, sviluppato dall'Associazione tanzaniana di allevatori NjoLIFA, dalla ONG CEFA e da Granarolo Group
5. Il cibo risorsa per assicurare assistenza e inclusione agli indigenti, realizzato e concretizzato dalla NGO - Fondazione della Banca del Cibo - e dalla Federazione Europea delle Banche del Cibo

Altri 13 progetti saranno invece rappresentati, sempre nel Padiglione Zero, attraverso un percorso fotografico. Tra questi ne citiamo alcuni:

Presentazione dell'agricoltura senza lavorazione del terreno. in Libano, sviluppato in Libano dall'Università Americana di Beirut.
Ecuador, i cereali ancestrali combattono la povertà e la malnutrizione, realizzato in Ecuador da Oxfam Italia e dall'Organizzazione Indigeni e Contadini dell'Ecuador
Le reti di ricercatori agricoli e i partenariati Nord-Sud per trasformare l'agricoltura e la società dell'Africa dell'Ovest verso la sostenibilità, la giustizia e l'abbondanza, realizzato grazie all'Istituto di Ricerca per l'Agricoltura Organica della Svizzera e ai Centri di Ricerca Agricola del Burkina-Faso, del Benin e del Mali.

 

(Fonte Expo215)

Nonostante la crisi di alcuni mercati importanti. Anche nel 2014 i caseari made in Italy hanno realizzato performance straordinarie sui mercati esteri con oltre 331 mila tonnellate che hanno varcato i confini nazionali per un valore record di 2,2 miliardi di euro.

Roma 14/04/2015- Tali risultati sono stati conseguiti nonostante la chiusura del mercato russo (-45% in volume rispetto al 2013), uno dei più promettenti degli ultimi anni che assorbiva circa il 2% delle esportazioni italiane e che tra il 2010 e il 2013 aveva mostrato una crescita di oltre 135 punti percentuali, e nonostante il cambio euro/dollaro che non ha favorito gli acquisti da parte degli Stati Uniti, quarto mercato di sbocco per i formaggi italiani (-5,7% in volume rispetto al 2013). Nuove opportunità si sono profilate, invece, nei mercati dell'est Europa - in particolare Polonia (+18,5%), Repubblica Ceca (+9,1%) e Romania (+22%) - e, sebbene rappresentino ancora quote esigue, interessanti tassi di crescita si sono evidenziati nei flussi diretti in Cina e Corea (rispettivamente +41% e +26%) e negli Emirati Arabi Uniti (+28%).

Export Formaggi Paesi Ismea

Tra i tanti formaggi esportati sono soprattutto i freschi - mozzarella in testa - ad aver realizzato i numeri più interessanti: nell'ultimo anno le esportazioni sono aumentate del 3,1% in volume sfiorando le 140 mila tonnellate e se si considera il quinquennio 2010-2014 i tassi di crescita hanno addirittura superato il 35%.

Anche Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno fatto registrare una crescita significativa (+3,4% rispetto al 2013), seppure a fronte di una corrispondente contrazione dei prezzi medi all'export.

Risultati importanti, sono stati messi a segno anche dai formaggi grattugiati (+9,7% in volume), da provolone (+7,2%) e Gorgonzola (+2,7%). Considerando i primi quattro mercati di destinazione (Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti) emerge che nel 2014 la mozzarella e i freschi italiani sono cresciuti soprattutto in Germania (+8,2% in volume) e in Francia (+7,0%), mentre hanno registrato una flessione nel Regno Unito (-2,5%). Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno registrato la crescita maggiore nel Regno Unito (+9,1%), mentre sono aumentati meno in Germania e in Francia (rispettivamente +3,7% e +2,1%) ed è riapparso il segno negativo per le vendite negli USA (-5,2%). Il Gorgonzola, infine, è stato molto più apprezzato nei Paesi bassi (+13,9% in volume) e nel Regno Unito (+7,3%).

(Fonte Ismea)

VII edizione del Workshop. Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali. Le leve dello sviluppo territoriale in Italia: analisi e prospettive. -

Parma, 17 aprile 2015 -

22 aprile 2015, ore 15
Salone dei Carracci di Palazzo Magnani
UniCredit, Via Zamboni 20
BOLOGNA

A Bologna studiosi a confronto sulle ricerche condotte dall'Associazione RegiosS, dai ricercatori della Banca d'Italia e dall'Ufficio Territorial & Sectorial Intelligence di UniCredit.

Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord di UniCredit, darà il via all'incontro che sarà aperto dagli interventi di Cristina Brasili, Presidente Associazione RegiosS e Docente dell'Università di Bologna, sul tema "La spesa in ricerca e sviluppo e l'economia sommersa nella stima del Pil (Sec 2010): un nuovo indicatore di attività economica". Riccardo Masoero, Responsabile Territorial & Sectorial Intelligence di UniCredit, interverrà sul tema della competitività delle regioni italiane in chiave prospettica, grazie anche ai dati messi a disposizione da un nuovo modello di analisi. Marcello Pagnini - Banca d'Italia, sede di Bologna - parlerà quindi dei risultati della ricerca condotta su "Città e distretti di fronte alla crisi".

Seguirà una Tavola Rotonda sul tema: "Le leve dello sviluppo territoriale in Italia: analisi e prospettive", cui prenderanno parte Francesco Trimarchi - Direttore Banca d'Italia sede di Bologna; Stefano Giorgini - Regional Manager Centro Nord di UniCredit; Sonia Bonfiglioli - Presidente e C.E.O. Bonfiglioli Riduttori S.p.A.; Gianpiero Torrisi - Università di Portsmouth, Senior Lecturer in Economics; Sergio de Nardis - Capo Economista di Nomisma; Morena Diazzi - Direttore Generale Attività Produttive, Comm. e Turismo, Regione Emilia-Romagna.

(Fonte: ufficio stampa UniCredit)

Calo delle vendite più evidente per i prodotti alimentari (-4,5%). Pessimismo per il futuro. -

Parma, 16 aprile 2015 -

E' stato davvero un "annus horribilis", il 2014, per il commercio reggiano.
Nell'ultimo trimestre, infatti, si è addirittura accentuata la contrazione delle vendite al dettaglio in provincia di Reggio Emilia. In un anno, secondo l'indagine condotta dal sistema camerale ed analizzata dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio, il commercio ha registrato un calo del 3,7%, flessione più marcata di quanto si era già osservato nel terzo trimestre dell'anno quando la variazione negativa era stata del 3,4%.

tab commercio re

Pur essendo coinvolte tutte le tipologie di negozi al dettaglio, quelli di prodotti alimentari risentono maggiormente della crisi: le vendite, infatti, sono calate del 4,5%. Per i negozi di prodotti non alimentari la flessione è lievemente più contenuta ma sempre consistente (-4%). In sofferenza anche la Grande Distribuzione Organizzata: le vendite degli ipermercati, supermercati e grandi magazzini sono calate dell'1,8%, indice di un ulteriore taglio nei consumi.
Improntate al pessimismo e collocate in territorio tendenzialmente negativo la previsione delle vendite dei commercianti reggiani di tutte le tipologie di negozi per il prossimo futuro.
Un operatore su tre prevede una contrazione nelle vendite e solo il 7% degli intervistati ritiene che potranno registrare una crescita. Cresce dell'8% raggiungendo il 58% del totale la quota di negozianti che ipotizza una stabilità nelle vendite per il prossimo futuro.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Mercoledì, 15 Aprile 2015 08:36

La caduta dei derivati del latte.

Latte e formaggi non registrano alcuna variazione mentre il burro continua a perdere valore. L'export dei formaggi a denominazione è cresciuto seppure realizzando prezzi medi sensibilmente inferiori.

di Virgilio, Parma 15 aprile 2015 -

LATTE SPOT: Nessuna variazione di prezzo rilevata riguardo il latte spot sia relativamente il crudo nazionale sia riferito al quello pastorizzato intero di provenienza estera. Nello specifico sono perciò stati riconfermati i listini del 30 marzo non essendo vi stata quotazione la scorsa settimana in ragione della festività pasquale. Tra 35,05 e 36,09€/100 litri di latte la quotazione del nazionale veronese e tra 31,96 e 32,99/100 litri di latte per il pastorizzato estero.

BURRO E PANNA: Il crollo dei derivati del latte. Tutti i listini di burro sono in profonda fase d'arretramento. In controtendenza solo la piazza di Milano relativamente alla crema di latte a uso alimentare che recupera 2 centesimi riposizionandosi a 1,50€/kg. Il crollo più significativo è stato registrato dallo zangolato di panne fresche sulla piazza di Parma che, cedendo 10 centesimi, è precipitato a 1,60€/kg con prospettive di ulteriore cedimento. Infatti, la piazza reggiana, nella seduta di ieri, ha ceduto altri 5 centesimi portando il valore a 1,55€/kg anticipando, molto probabilmente, la quotazione ducale di venerdì prossimo.

Prezzi del burro - Fonte CLAL

GRANA PADANO: Ancora calma piatta per il Grana Padano DOP. I listini sulla piazza milanese non hanno subito alcuna variazione. In sintesi,le ultime quotazioni rilevate a Milano hanno confermato tra 6,35 e 6,45€/kg il prezzo all'ingrosso del 9 mesi di stagionatura e tra 7,05 e 7,70€/kg l'intervallo di prezzo relativamente al 15 mesi e oltre di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO: Stazionari anche i listini del Parmigiano Reggiano Reggiano DOP. I piccoli segnali di ripresa che, in modo altalenante si sono succeduti da inizio anno e limitatamente per il formaggio più fresco, non si sono manifestate nell'ultima settimana di rilevazione. In sintesi per 12 mesi sono confermate le quotazioni tra 7,50 e 7,85€/kg. mentre per il 24 mesi i prezzi sono, ormai da molto tempo (10 settimane consecutive), bloccati tra 8,75 e 9,10€/kg.

Cresce l'export anche per il Grana Padano e Parmigiano Reggiano che hanno fatto registrare una crescita significativa (+3,4% rispetto al 2013), seppure a fronte di una corrispondente contrazione dei prezzi medi all'export. E' quanto rilevato dall'Ismea analizzando i dati del 2014. Tale crescita è da considerarsi notevole interesse anche in considerazione dell'embargo russo, uno dei mercati più promettenti degli ultimi anni che assorbiva circa il 2% delle esportazioni italiane.

 

 

Valore complessivo dei nuovi contratti stipulati a fine 2014 è pari a 490,1 milioni di euro +36,4% rispetto ai 359,2 milioni di euro del 2013. -

Parma, 14 aprile 2015 -

Importo contratti stipulati a 490,1 milioni di euro, +36,4% a/a
(vs +8,9% mercato):

• leasing nautico +275,3% a/a;

• leasing immobiliare + 42,7% a/a;

• leasing auto +36,7% a/a;

• leasing strumentale +14,3% a/a.

2.846 contratti stipulati, +9,6 a/a;

margine di intermediazione a 33,5 milioni di euro, +9,8% a/a;

utile netto a 8,1 milioni di euro (+1,2% a/a).

Il Consiglio di Amministrazione di Credemleasing, società del Gruppo Credem attiva nel settore del leasing finanziario (autoveicoli, strumentale, immobiliare, navale, energie rinnovabili) guidata dal direttore generale Maurizio Giglioli, ha approvato nei giorni scorsi i risultati del 2014.

In particolare, il valore complessivo dei nuovi contratti stipulati a fine 2014 è pari a 490,1 milioni di euro +36,4% rispetto ai 359,2 milioni di euro del 2013. Nel dettaglio, sono in crescita i settori del leasing nautico (+275,3% a/a), del leasing immobiliare (+42,7% a/a), del leasing auto (36,7% a/a) e del leasing strumentale (+14,3%a/a). Il numero dei contratti stipulati è pari a 2846, in aumento del 9,6% a/a.

Lo stock dei crediti da locazione finanziaria è cresciuto nel 2014 del 4,1% raggiungendo 2,1 miliardi di euro, con rettifiche nette su crediti pari a 6,9 milioni di euro ed un costo del credito dello 0,33% a conferma dell'eccellente qualità dell'attivo. Il margine d'intermediazione è in crescita a 33,5 milioni di euro (+10,1% a/a), positivamente influenzato dalla crescita dei volumi e del numero dei nuovi contratti stipulati. Il cost/income è pari al 35,2% (in miglioramento rispetto al 35,9% di fine 2013) e conferma un buon livello di efficienza operativa. L'utile netto di periodo si è confermato a 8,1 milioni di euro (+1,2% rispetto ad 8 milioni di euro nel 2013).

"Siamo orgogliosi del mix di crescita e qualità dei finanziamenti alle imprese", ha commentato Maurizio Giglioli, direttore generale di Credemleasing e vice presidente di Assilea. "Questo risultato nasce da una consolidata cultura di valutazione del merito
1 Calcolato come rapporto tra rettifiche crediti nette di periodo su impieghi lordi.
imprenditoriale e di servizio professionale alle imprese. L'intero team di Credemleasing si è confermato un eccellente interprete di questi valori a sostegno della ripresa del paese", ha proseguito Giglioli, "la crescita e' proseguita nel primo trimestre 2015 con un lusinghiero risultato a livello di stipulato ed una forte accelerazione su leasing auto e beni strumentali all'impresa".

Credemleasing opera su tutto il territorio nazionale con 17 filiali e attraverso la struttura distributiva del Gruppo Credem che si articola in 634 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari, 785 promotori finanziari con mandato, 275 agenti finanziari Creacasa e 119 agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.

Fonte dati contabili: "Credemleasing Bilancio 2014" e "Gruppo Credem Bilancio 2014"

(Fonte: ufficio stampa Media Relations Credem)


La presentazione Domenica 12 aprile alla festa del Quartiere Pablo . La proposta progettuale dell'associazione consentirà ai cittadini di riappropriarsi dei loro spazi.
Integrazione sociale, partecipazione civica e condivisione delle aree verdi: in città fioriranno "Giardini Condivisi".

Parma, 11 Aprile 2015 – Parma somiglierà sempre più ad una Petite Paris, ricca di aree verdi ed arredi urbani composti da materiali di recupero e riuso che apparterranno alla collettività e potranno essere usufruiti e conservati secondo un approccio di condivisione, consultazione e coinvolgimento attivo dei cittadini stessi: è questo l'innovativo progetto dei "Giardini Condivisi" che Manifattura Urbana – l'associazione culturale nata a Parma dalla felice esperienza dei ragazzi che hanno riqualificato la Fornace di Ghiare di Berceto – presenta domenica 12 aprile, dalle 10 alle 19, alla Festa del Quartiere Pablo (promossa da Ascom-Confcommercio attraverso il marchio Parma Viva, con il patrocinio del Comune di Parma e organizzata da Edicta Eventi) con un proprio banchetto tra gli oltre 70 che animeranno via Osacca, Piazzale Pablo e un tratto di viale Piacenza.
Il progetto-pilota, voluto da un team di giovani e di professionisti appartenenti a Manifattura Urbana che, negli ultimi due anni, ha fatto la spola tra la città parmigiana e la capitale francese, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Parma e si prepara ad essere raccontato ai cittadini.

I Giardini Condivisi sorgeranno sulle aree destinate a verde pubblico, degradate o inutilizzate e non potranno prescindere dalla partecipazione della cittadinanza alla loro gestione e valorizzazione. Ogni gruppo di persone potrà realizzare un progetto adatto alle proprie esigenze e a quelle del luogo in cui vive, apportando un significativo contributo di capacità, creatività e socialità: un processo partecipativo in grado di creare dei veri e propri legami sociali. I progetti terranno conto del contesto in cui i cittadini li proporranno e avranno l'obiettivo di abbellirlo.

Come a Parigi, anche a Parma i Giardini Condivisi saranno luoghi aperti, amichevoli, conviviali e al tempo stesso formativi e promuoveranno l'incontro tra le generazioni e le culture, costruendo relazioni tra le diverse strutture e realtà presenti in ogni quartiere, contribuendo fortemente allo sviluppo di una rete sociale ed economica. È fondamentale infatti il contributo di tutti: cittadini, ordini, associazioni, aziende, ecc.

I Giardini Condivisi vedono protagonisti tutti i cittadini perché realizzati e gestiti dagli abitanti stessi e Manifattura Urbana crede fermamente che avere un obiettivo in comune possa essere d'aiuto per vivere meglio un quartiere. Non a caso l'associazione sceglie il Pablo per presentare il progetto-pilota dei Giardini Condivisi: un quartiere dove la presenza dei cittadini è attiva e forte con un costante presidio nel tentativo di contribuire all'aumento del senso di sicurezza e all'eliminazione dell'eventuale degrado sociale disincentivando attività latenti.

Per saperne di più sui Giardini Condivisi è possibile consultare la pagina Facebook dell'evento di domenica "Presentazione dei Giardini Condivisi alla Festa di Primavera in quartiere Pablo". Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito web dell'associazione www.manifatturaurbana.org e sulla pagina Facebook di Manifattura Urbana.

(in allegato il manifesto di Giardini Condivisi)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 15 12 aprile 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 15 12 aprile 2015

Anno 14 - n° 15 12 aprile 2015 (scaricabile in formato pdf)
1.1 editoriale Milano, "prove" di sicurezza in vista di Expo 2015
3.1 cereali (2) Mercati ancora titubanti, risalito il corn e disceso il grano
4.1 cereali (1) Con l'ufficializzazione dei dati USDA, il mercato ha reagito con qualche sorpresa.
5.1 Lattiero caseario Nel segno della "serenità" le quotazioni a cavallo di Pasqua
6.1 vino 22° concorso enologico internazionale. Speciale Expo 2015
7.1 vino tempo di concorsi All'insegna dell'EXPO il Concorso enologico "Matilde di Canossa - Terre di lambrusco"
7.2 Enolitech Vinitaly Ad Enolitech vince l'innovazione.
8.1 cerealicoltura "Fattore Futuro" - Giovani agricoltori cercasi per filiera cerealicola e non solo.
8.2 alimentare All'Italia torna l'appetito?
9.1 Bio tendenze Bio-picnic e merenda nei parchi di Parma consegnati in "bici".
10.1 olio di oliva Ismea, record dell'import di olio di oliva nel 2014
12.1 promozioni "vino" e partners

Vino Dal 12 al 16 aprile 2015 a Veronafiere il 22esimo concorso enologico internazionale con 3.000 campioni da più di 30 paesi.

Verona - La competizione, la più selettiva, partecipata e longeva al mondo, si svolge quest'anno eccezionalmente dopo Vinitaly, dal 12 al 16 aprile, come anteprima di Expo 2015. Attesi 3.000 campioni da oltre 30 Paesi, che divisi in 16 categorie saranno valutati, con un rigore unico tra i concorsi enologici, da 21 commissioni per un totale di 105 esperti provenienti da una quarantina di Paesi.
Solo il 3% dei vini riceverà una medaglia.

I Paesi di provenienza delle domande di iscrizione sono: Australia, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Israele, Italia, Malta, Macedonia, Messico, Moldavia, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Repubblica di San Marino, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Taiwan, Turchia, Ucraina, Ungheria, Usa e Venezuela.

I vini italiani vincitori di Gran Medaglia d'oro e Medaglia d'oro saranno protagonisti di una serie di iniziative per la loro promozione in occasione della Mostra Universale di Milano nel padiglione Vino – A taste of Italy realizzato da Veronafiere/Vinitaly su incarico del Ministero delle politiche agricole; a questi vini il compito di rappresentare l'eccellenza enologica italiana in uno spazio dedicato e con degustazioni guidate.

Durante l'edizione 2014 sono stati utilizzati complessivamente 20.000 bicchieri e sono state compilate 17.095 schede di valutazione pari a 244.000 giudizi parziali. Per la compilazione delle schede, il Concorso Enologico Internazionale è l'unico tra le competizioni di pari livello ad utilizzare i supporti informatici.

Organizzato da Veronafiere, il Concorso Enologico Internazionale si fregia del patrocinio della Commissione dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, dell'Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (OIV), dell'Union Internationale des Oenologues (UIOe) e dei Ministeri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dello Sviluppo Economico italiani.


(Verona Fiere 1 aprile 2015)

C'è tempo sino al 6 maggio per iscriversi al Concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco" e presentare i campioni di vino.

Reggio Emilia, 7 aprile 2015 -
Parte decisamente all'insegna di Expo la nuova edizione (la sesta) del Concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco", che nel 2014 ha portato alla selezione finale ben 86 vini, dei quali 45 prodotti nella nostra provincia e presentati da 21 aziende.

Le tradizionali attività promozionali della Camera di Commercio di Reggio Emilia legate al Concorso, infatti, si arricchiscono di due grandi eventi legati proprio all'Esposizione internazionale: un educational Press tour di quattro giorni indirizzato a giornalisti e opinion leader stranieri del settore wine in concomitanza con la cerimonia di premiazione (in programma a fine giugno, con Expo 2015 in pieno svolgimento) e un confronto diretto fra aziende vitivinicole e operatori commerciali dell'area asiatica, previsto in ottobre.

"In questo modo – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – vogliamo rafforzare la visibilità e gli scambi commerciali internazionali che ruotano attorno ai nostri lambruschi, rafforzando così gli importanti esiti del progetto "Made in Italy, eccellenze in digitale", che in questi mesi ha visto diverse aziende vinicole protagoniste di un percorso orientato ad accrescere le competenze delle imprese sulla promozione e la commercializzazione attraverso i canali web".

E' dunque con questo sguardo fortemente orientato ai mercati esteri che per i viticoltori emiliani e mantovani è scattato il conto alla rovescia per la partecipazione all'edizione 2015 del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco", proposto annualmente dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per valorizzare e promuovere la miglior produzione di lambrusco.

L'iniziativa - patrocinata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – è dedicata alle aziende produttrici di Lambrusco delle province di Reggio Emilia, Modena, Mantova e Parma, alle quali è offerta l'opportunità di veder premiato il loro impegno sulla qualità delle produzioni e, contemporaneamente, di inserire nella prestigiosa vetrina del concorso i propri prodotti.
Le aziende interessate hanno tempo sino al 6 maggio per iscriversi alla nuova edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco" e presentare i campioni di vino sui quali avverrà poi la selezione, prevista il 21 e 22 maggio ad opera di commissioni formate per pubblico sorteggio e composte ciascuna da 6 tecnici.

Il concorso riguarda quattro categorie di vini: Vini Lambrusco frizzanti a denominazione di origine controllata (Dop), Vini Lambrusco frizzanti designati con indicazione geografica tipica (Igp), Vini Lambrusco spumanti a denominazione di origine controllata (Dop) e, novità di quest'anno, i Vini Lambrusco spumanti ad Indicazione Geografica Tipica (Igp).
La proclamazione ufficiale dei vini premiati è prevista, come si è detto, per fine giugno, quando andrà in scena l'Educational Tour per la stampa specializzata e gli operatori internazionali e sarà pubblicata la nuova guida "Terre di Lambrusco 2015".

Folta e prestigiosa, anche per il 2015 la compagine delle realtà istituzionali che affiancano la Camera di commercio di Reggio Emilia per la buona riuscita del Concorso: oltre al Ministero delle Politiche Agricole infatti, patrocinano la manifestazione la Regione Emilia Romagna, Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna e le CCIAA di Modena, Parma e Mantova; collaborano con la Camera di commercio Assoenologi, A.i.s. (Associazione Italiana Sommelier – Sezione dell'Emilia) e i quattro Consorzi che operano nelle zone tipiche di produzione del Lambrusco: Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa, il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, il Consorzio Volontario per la Tutela dei Vini dei Colli di Parma ed il Consorzio Vini Mantovani.

Per iscrizioni e informazioni: www.concorsolambrusco.it o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Domenica, 12 Aprile 2015 09:24

Ad Enolitech vince l'innovazione


Soddisfatti gli espositori presenti al 18° Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l'Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie svolosi dal 22 al 25 marzo. Premiato soprattutto chi ha presentato innovazioni di prodotto e di sistema e chi offre servizi personalizzati. I visitatori, in crescita sul 2014, sono stati 42.000, il 20% esteri da 68 Paesi.

Verona – «Il nuovo è il successo", ne è convinto Othman Freihat, direttore commerciale di Labelpoint, azienda specializzata in etichette personalizzate in rilievo autoadesive in vari metalli, nastri stampati in serigrafia e/o a caldo e rivestimenti speciali per bottiglie. «Il nostro prodotto – prosegue Freihat – è una novità e ha successo. Da due anni veniamo ad Enolitech, che è diventata la nostra fiera di riferimento, la migliore, capace di dare buoni contatti».

Nata nel 1998 come fiera di "servizio" agli espositori e ai visitatori di Vinitaly e Sol – Salone dell'Olio di Oliva (ora Sol&Agrifood) grazie alla sua ampia merceologia che copre tutte le esigenze delle filiere vino e olio, andando dai mezzi tecnici per la coltivazione agli accessori per il servizio e il consumo, Enolitech - Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l'Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie continua a svolgere pienamente questo ruolo crescendo di anno in anno, al passo con le richieste di innovazione espresse dagli operatori (www.enolitech.it).
Quest'anno i visitatori sono aumentati rispetto al 2014, raggiungendo quota 42.000, il 20% dei quali in arrivo da ben 68 paesi. Duecento gli espositori, provenienti anche da Francia, Svizzera, Stati Uniti, Taiwan e Germania.
Proprio la capacità di assecondare le nuove tendenze eco-friendly o biologici è alla base del successo di
Fertenia, l'azienda salernitana attiva anche all'estero specializzata in fitofortificanti, biopromotori di origine vegetale, biostimolanti, fertirriganti, integratori speciali, microelementi, integratori fogliari, concimi minerali ed organici per l'agricoltura biologica, a Verona per la prima volta quest'anno: «Non avevamo idea di come sarebbe andata, ma a consuntivo – dice Valerio Conza, proprietario con la famiglia e marketing manager di Fertenia – posso dire che oltre a nostri grandi clienti consolidati presenti a Vinitaly siamo stati contattati da nuovi viticoltori, che hanno guardato con interesse i nostri prodotti. Enolitech ci ha permesso di consolidare la nostra immagine».

L'innovazione di Coravin è stata anche la carta vincente del successo di Ceretto ad Enolitech. L'azienda piemontese, insieme all'ingegnere americano Greg Lambrecht inventore del sistema, ha presentato a Verona un cavatappi che non stappa la bottiglia ma penetra nel tappo attraverso un ago, permettendo la mescita al bicchiere. L'imissione di gas argon e l'elasticità del sughero preservano il vino rimasto dal contatto con l'ossigeno, mantenendo all'interno della bottiglia un ambiente adatto alla prosecuzione del suo naturale invecchiamento. «Il padiglione di Enolitech – spiega Mauro Mattei – si è dimostrato tranquillo e ideale per lavorare con una clientela ampia e selezionata, interessata all'aspetto tecnologico e soprattutto enologico del sistema. Un elemento, questo, vincolante quando si deve decidere la partecipazione ad una fiera».
Molto dell'efficienza della filiera enologica e dell'olio di oliva dipende dalla logistica e dai trasporti, sia per la necessità di dare un servizio adeguate ad aziende anche di piccole dimensioni sparse sul territorio nazionale ma attive all'estero, sia per la delicatezza del prodotto. Enolitech offre soluzioni anche in questo campo, con espositori specializzati, come JF Hillebrand Italia presente – come ricorda il suo direttore commerciale Mascia Giannetti – ormai da 18 anni.
Esperta nel trasporto espresso su pallet e presente per l'ottavo anno consecutivo ad Enolitech anche Palletways: «Il vino, e l'olio rappresentano per noi, in termini di volumi, il 30% circa del nostro business – afferma Roberto Rossi, presidente di Palletways Italia e Francia e consigliere di Palletways Europe GmbH –. Questo grazie alla nostra capacità di specializzarci e differenziarci dalla concorrenza, anche con una politica attenta all'ambiente. Per questo Enolitech – conclude – si conferma un appuntamento irrinunciabile, che ci dà la possibilità ogni anno di entrare in contatto con centinaia di produttori di vino e olio e di consolidare il rapporto privilegiato che da anni ci lega a questi settori».
Positivo sulla sua presenza ad Enolitech Giancarlo Simonelli, titolare de L'Officina delle Idee 3.0, società specializzata nel supporto alle piccole e medie imprese nell'ambito della comunicazione e dell'immagine (suo l'originale allestimento in cartone proposto nel Bistrot Enolitech e nel Ristorante Goloso di Sol&Agrifood): «Anche quest'anno l'impressione sulla fiera è stata buona – dice Simonelli – con un numero di contatti rilevante. Molti i contatti anche nel 2014, diversi dei quali si sono concretizzati nel corso dell'anno con opportunità commerciali che siamo riusciti a sfruttare. Del resto la filiera enogastronomica è quella che più si addice ai nostri prodotti e servizi».
Sempre più soddisfatto della sua partecipazione ad Enolitech, sia come espositore che come partner di Vinitaly e sponsor tecnico di Vinitaly and the city, Federico de Majo, titolare di Zafferano, azienda leader nella produzione di calici da degustazione: «È con estrema soddisfazione che, anche quest'anno, abbiamo affiancato il nostro marchio a questa manifestazione sempre molto attesa, che attrae, oltre a moltissimi operatori italiani, anche una grande quantità di buyer stranieri. Le degustazioni guidate, la presenza in diversi padiglioni della manifestazione e l'utilizzo da parte di numerosi espositori del nostro ormai noto ed inconfondibile calice 'Esperienze', hanno dato alla nostra azienda una invidiabile visibilità. Da non sottovalutare la grande risonanza che ha avuto nelle piazze della Città l'evento Vinitaly and the City, al quale Zafferano ha voluto partecipare in qualità di sponsor con i propri calici. Ogni partecipante ha potuto avere in omaggio il calice ufficiale con l'acquisto di un buono per le consumazioni, un'opportunità di notorietà rivolta al grande pubblico. Arrivederci dunque ad Enolitech e alla prossima edizione di Vinitaly, quella del cinquantesimo!».


Servizio Stampa Veronafiere  8 aprile 2015

Domenica, 12 Aprile 2015 09:04

All'Italia torna l'appetito?


IRI per TUTTOFOOD: l'alimentare confezionato torna a crescere dopo anni di calma piatta. +2,4% la crescita dell'intero settore

Agli italiani sta tornando l'appetito. Sembrano confermarlo i dati delle vendite di alimentari e bevande che IRI Infoscan, analista di settore tra i leader nel largo consumo, ha elaborato a febbraio 2015 per TUTTOFOOD: con un valore di oltre 6,6 miliardi di euro sull'anno progressivo, l'insieme del settore Alimentare Confezionato è cresciuto del 2,4%, dopo anni di "calma piatta".

"Il quadro economico inizia a presentare segnali di miglioramento - spiega Daniele Gilli, Direttore Commerciale di IRI - e l'andamento piatto dei prezzi favorisce la spesa. Il picco di positività è dato dall'Ortofrutta a peso imposto, buon andamento per la Drogheria e ritorno a performance positive anche per Fresco e Freddo e per le Bevande".

Cos'altro scopriamo sbirciando nel carrello della spesa dei nostri connazionali?
Il ritorno in grande stile di un alimento pregiato come la carne - +19,4% per un valore di 85 milioni - conferma il feeling positivo tra i consumatori.

Ma l'Italia ha pure tanta voglia di naturalità: aumenti a due cifre anche per il Biologico, +17,7%, che tocca i 148 milioni in valore. Il comparto dei Surgelati cresce in linea con il mercato (+2,1%) e fa registrare un valore di 360 milioni.

Quanto al Fuori Casa, nonostante i difficili anni attraversati, secondo dati de Il Sole 24 Ore il nostro Paese si conferma terzo mercato d'Europa in valore dopo Gran Bretagna e Spagna, con un giro d'affari di 72 miliardi di euro, il 14% dell'intera UE.
Da record il numero di punti di consumo nel Bel Paese: sono ben 300 mila distribuiti sul territorio nazionale.

Segnali positivi che avranno a maggio un banco di prova d'eccezione in TUTTOFOOD, riferimento a cui guarda tutto l'agroalimentare soprattutto per la sua proiezione internazionale unica nel settore in Italia.

(TuttoFood 8 aprile 2015)


L'olio di oliva italiano archivia un 2014 contrassegnato da andamenti inusuali per quasi tutte le variabili.

Roma - Con un produzione quasi dimezzata, prezzi al frantoio eccezionalmente elevati e un livello di importazioni come non si vedeva da 20 anni, l'olio di oliva italiano archivia un 2014 contrassegnato da andamenti inusuali per quasi tutte le variabili. L'ultima, quella delle importazioni, emerge da un'elaborazione Ismea sui dati Istat relativi a tutto il 2014.

Da gennaio a dicembre, spiega l'Istituto, sono giunte dall'estero ben 666 mila tonnellate di olio di oliva e sansa, mai così tante negli ultimi 20 anni, con una spesa che ha superato il miliardo e mezzo di euro.

La crescita degli esborsi (+23,3%) è stata più contenuta rispetto all'incremento dei volumi importati (+38%) a causa della flessione media dei listini degli oli provenienti dalla Spagna, vero grande bacino di approvvigionamento estero dell'industria italiana. A condizionare gli scambi commerciali dell'Italia è stato, infatti, il picco storico delle disponibilità spagnole della campagna 2013/14 esitate a prezzi particolarmente competitivi.

Per l'export, di contro, il 2014 è stato un anno di record mancati. In volume, infatti, nonostante un incremento del 6% sul 2013, le consegne oltre i confini nazionali si sono fermate a 411 mila tonnellate, non riuscendo ad eguagliare il primato del 2012, mentre in valore si è avuta una lieve flessione rispetto al 2013 (-0,4%). Il risultato di queste dinamiche import-export è un saldo della bilancia commerciale in valore che torna in rosso per 151 milioni di euro, dopo tre anni di segni positivi.

Analizzando le più importanti destinazioni dell'export nazionale di olio di oliva, si evidenzia un buon riscontro negli Stati Uniti (+5,6% in quantità) e in Canada, dove si è registrata una progressione sia in volume (+30%) sia in valuta (+15,5%). Di contro in Germania si è accusato un 3% in meno in valore a fronte di una sostanziale stabilità dei volumi. Bene l'export anche in Giappone (+5,9% le quantità). In tema di nuovi Paesi clienti, risulta in drastica flessione la domanda di olio di oliva in Cina, non solo di provenienza italiana ma degli altri Paesi esportatori, mentre avanza di oltre il 30% l'export tricolore in Russia.

(Ismea servizi 2 aprile 2015)

Nei consumi di ortofrutta crescono i prodotti innovativi. Tra le ultime novità di Macfrut: i Frecciarossa fermano a Rimini Fiera. -

Bologna, 10 aprile 2015 -

Nell'ottica di caratterizzare e documentare le nuove tendenze di consumo di prodotti ortofrutticoli in Italia e all'estero, e in linea con la rinnovata proposta di Macfrut 3.2 (tre punto due), la Fiera Italiana dell'Ortofrutta che vedrà l'esordio a Rimini dal 23 al 25 settembre 2015, nasce il Macfrut Consumers' Trend, realizzato in collaborazione con il CSO (Centro Servizi Ortofrutticoli).

Macfrut Consumer's Trend presenterà mensilmente informazioni e dati sui consumi di frutta e verdura con un'attenzione particolare alle tendenze innovative, che andranno così a documentare l'atteggiamento dei consumatori nei confronti di nuovi prodotti o segmenti di offerta verso le filiere ad alto contenuto di innovazione.

"Il Macfrut Consumers' Trend non è un semplice osservatorio di analisi e studio, bensì un più ampio progetto di rilancio della filiera ortofrutticola in Italia – spiega Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera – Il primo report evidenzia un dato fondamentale: non c'è crescita senza innovazione. Chi ha investito in innovazione e ha fatto sistema, dimostra di affrontare meglio le sfide che il mercato globale pone quotidianamente. Macfrut 2015 ha fatto della innovazione la chiave del proprio sviluppo".

"Innovazione, organizzazione e internazionalizzazione sono le chiavi del rilancio della ortofrutta dell'Emilia Romagna e nel Paese – afferma l'Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli - Per quanto riguarda l'innovazione, quella varietale in testa, una conferma arriva anche dai dati diffusi oggi, che dimostrano come siano gli stessi consumatori a chiedere prodotti con un alto contenuto di innovazione e qualità. La Regione ha espresso da subito il proprio apprezzamento e il proprio sostegno alla nuova edizione riminese di Macfrut, che, stando alle prime anticipazioni, si preannuncia di alto livello e con le carte in regola per offrire ai nostri produttori e operatori di tutta la filiera un'occasione di crescita sui mercati internazionali. Sono certa che sapranno cogliere numerosi questa opportunità".

Il primo report di Macfrut Consumers' trend

Macfrut Consumers' trend evidenzia una piccola ripresa dei consumi di ortofrutta, con un +1% rispetto all'anno precedente e 7,9 milioni di tonnellate acquistate. "Questa ripresa – dichiara Elisa Macchi, Direttore di CSO – è un segnale senz'altro positivo ma non è sufficiente per considerare in fase di risoluzione il problema dei consumi. Un elemento che emerge con chiarezza è che vanno bene i prodotti ad alto contenuto di innovazione, ed è su questo piano che si devono concentrare gli sforzi per il rilancio".

Tra i prodotti più performanti in termini di acquisti, emerge un'affermazione dei consumi di fragola. I consumi di fragola sono in crescita del 4% rispetto al 2013 nonostante un'annata disastrosa in termini commerciali, e analizzando i dati storici elaborati da CSO, si evidenzia dal 2005 ad oggi un incremento dei consumi pari al +27%.
Il successo e l'apprezzamento dei consumatori è legato sicuramente anche all'altissimo contenuto di innovazione della fragolicoltura italiana. Innovazione varietale, soprattutto, e innovazione agronomica, grazie alle tecniche messe a punto per ampliare il calendario commerciale garantendo, comunque, un prodotto a basso impatto ambientale ed alto valore qualitativo.
"In Italia si acquistano oggi 85.000 tonnellate di fragole (dato 2014) - spiega Elisa Macchi - e la fragola si sta sempre più destagionalizzando con picchi di consumo nei mesi da marzo a giugno, e un richiamo anche ad agosto".

Tra gli altri prodotti con i consumi in crescita ad alto contenuto di innovazione vengono citati i piccoli frutti (lamponi, mirtilli, more), che dal 2015 ad oggi sono quintuplicati in termini di quantità acquistate superando le 8.000 tonnellate annue.
In crescita anche gli acquisti di melone che recentemente superano le 200.000 tonnellate contro le 180.000 di qualche anno fa, e di mele che grazie alla diversificazione varietale e alla brandizzazione vanno a costituire una vera e propria "categoria" di prodotto nei reparti ortofrutta.

Tra gli ortaggi è da notare le crescita esponenziale dei consumi di radicchio negli ultimi anni legata ad un progetto di valorizzazione del legame prodotto/territorio inserito in un contesto di riqualificazione dei terreni dal punto di vista agroambientale. Il radicchio tardivo di Treviso IGP e il Variegato di Castelfranco IGP presentano un trend di acquisti in Italia con una crescita dell'8% medio annuo.
Sempre tra gli ortaggi merita uno sguardo particolare il comportamento d'acquisto degli italiani nei riguardi dei pomodori. Annualmente si acquistano in Italia 525.000 tonn. di pomodori con un –0,5% rispetto al 2013.
Per quanto riguarda i ciliegini invece gli acquisti segnano un +8% negli ultimi 5 anni grazie alle declinazioni offerte dalle importanti innovazioni varietali.

Osservando le tendenze 2014 sul fronte della distribuzione si nota una crescita significativa del canale discount con +2% a scapito soprattutto degli ambulanti e mercati rionali. Crescono in misura importante anche i dettaglianti e gli specializzati e questa tendenza rappresenta senz'altro una indicazione di attenzione verso la qualità dell'offerta. La Grande Distribuzione Organizzata mostra una crescita dei Supermercati e Superette, mentre gli Ipermercati mostrano una sostanziale stabilità nel lungo periodo.

L'edizione di Macfrut 3.2

La prossima edizione di Macfrut, organizzata da Cesena Fiera, sarà articolata su sei padiglioni, per un totale di 11 settori espositivi in rappresentanza dell'intera filiera: Sementi, Novità vegetali & Vivaismo, Tecnologie produttive, Produzione, Commercio & Distribuzione, Macchinari & Tecnologie, Materiali & Imballaggi, IV gamma, Frutta Secca, Logistica, Servizi.

Due i cardini dell'edizione 3.2: innovazione e internazionalizzazione.

Partiamo dall'innovazione. La kermesse si caratterizza per l'attenzione alle tecnologie, il confezionamento e il packaging, settori nei quali il nostro Paese è leader indiscusso. Non solo: un altro punto chiave è l'apertura al mondo della ricerca, ai breeder e ai vivaisti, dove ad oggi non esiste una fiera europea di riferimento.

L'internazionalizzazione è la seconda parola chiave di Macfrut. Ad oggi sono stati realizzati quattro Road Show nell'Est Europa (Bulgaria, Polonia, Romania, Ungheria) insieme a UniCredit, gruppo bancario leader indiscusso in Centro ed Est Europa. Nel mese di aprile sono in programma gli appuntamenti nella Repubblica Ceca e in Turchia.

UniCredit è partner strategico dell'iniziativa che sostiene attivamente

"L'internazionalizzazione – spiega Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord UniCredit - è da sempre uno degli obiettivi strategici che UniCredit propone alle imprese come fattore primario per lo sviluppo della produttività e del business. Grazie alla partnership con UniCredit l'edizione 2015 di Macfrut si caratterizza per una spiccata apertura ai mercati esteri che si traduce in opportunità concreta di crescita per le aziende del nostro Paese".

Il percorso di internazionalizzazione di Macfrut prosegue, congiuntamente, anche verso i Paesi del Maghreb (Marocco, Egitto, Tunisia) con i quali sono stati stretti importanti rapporti grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, e con i Paesi del Sud America (Brasile e Repubblica Dominicana in primis).

L'operazione di rilancio di Macfrut sta producendo ottimi risultati: la vendita delle aree espositive procede a ritmo serrato, e risulta già prenotato oltre l'80% della superficie occupata lo scorso anno, a conferma del grande interesse che il progetto sta suscitando nella filiera ortofrutticola italiana ed internazionale.

Tra le novità degli ultimi giorni la comunicazione di Trenitalia che ha confermato la fermata dei Frecciarossa nella stazione interna alla fiera di Rimini e la riapertura dell'aeroporto di Rimini dopo alcuni mesi di stop.
Contestualmente a Macfrut, Rimini ospiterà Flora Trade la fiera internazionale del florovivaismo.

(Fonte: ufficio stampa Macfrut)

Cresce l'usato e tornano in positivo le rottamazioni: incremento per il mercato delle autovetture di seconda mano, con una variazione positiva del 13,6%. -

Modena, 9 aprile 2015 -

Incremento a due cifre nel mese di marzo per il mercato delle autovetture di seconda mano, con una variazione positiva del 13,6% dei passaggi di proprietà delle quattro ruote, al netto delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), rispetto al corrispondente mese del 2014. Da sottolineare, tuttavia, che marzo 2015 ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto all'anno precedente e che dunque in termini di media giornaliera l'incremento registrato si attesta sull'8,5%. Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 167 usate nel mese di marzo e 176 nel primo trimestre.

Ancora in leggera flessione, al contrario, i passaggi di proprietà netti dei motocicli che hanno fatto registrare nel mese di marzo una variazione mensile negativa del -0,2%.

Nel primo trimestre del 2015 i passaggi di proprietà depurati dalle minivolture hanno messo a segno in totale una crescita del 6% per le autovetture e un decremento del -0,4% per i motocicli.

I dati sono riportati nell'ultimo bollettino mensile "Auto-Trend", l'analisi statistica realizzata dall'Automobile Club d'Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it 

Dopo oltre un anno contrassegnato dal segno meno, nel mese di marzo ritorna finalmente in terreno positivo il numero delle radiazioni delle autovetture: per le quattro ruote rispetto al mese di marzo del 2014 è stato rilevato un incremento del 4,8%, a fronte di una diminuzione delle radiazioni per esportazione (-16%) e di un aumento delle demolizioni (+17%). Il tasso unitario di sostituzione è stato pari a 0,75 nel mese di marzo (ogni 100 auto iscritte ne sono state radiate 75) e a 0,86 nel primo trimestre del 2015.

Ennesima flessione, invece, per le radiazioni dei motocicli che hanno chiuso il bilancio di marzo evidenziando una variazione mensile negativa del -11,1%.

Per quanto riguarda le radiazioni il primo trimestre del 2015 ha fatto rilevare complessivamente le seguenti variazioni negative: -4,8% per le autovetture e -19,6% per i motocicli.

mercato auto marzo2015 rid

(Fonte: ufficio stampa ACI – Automobile Club d'Italia)

Cinquant'anni che il caseificio S. Pietro e Paolo a Gaiato di Pavullo trasforma in Parmigiano Reggiano il latte prodotto dalle aziende agricole della zona. Conosciuto soprattutto per la qualità del suo formaggio. -

Modena, 9 aprile 2015 -

Compie oggi cinquant'anni il caseificio S. Pietro e Paolo, società cooperativa agricola costituita il 9 aprile 1965 a Gaiato di Pavullo per trasformare in Parmigiano Reggiano il latte prodotto dalle aziende agricole della zona. Aderente a Confcooperative Modena, il caseificio aveva all'inizio oltre cinquanta soci. Attualmente sono soltanto tre e l'anno scorso hanno conferito poco più di 28 mila quintali di latte, un volume che colloca il S. Pietro e Paolo al terzo-quarto posto tra i caseifici della montagna.

La produzione 2014 di Parmigiano Reggiano ha superato le 5.200 forme, ma il S. Pietro e Paolo è conosciuto soprattutto per la qualità del suo formaggio, scelto tra gli altri dal celebre chef Carlo Cracco per il suo ristorante milanese. Presidente della cooperativa è l'imprenditore agricolo Renzo Lavacchielli, che guida il S. Pietro e Paolo dal 1970. Il cinquantenario della costituzione del caseificio viene celebrato sabato 11 aprile con una cena presso il ristorante Belvedere. Nella zona di Pavullo sono ancora attivi dodici cooperative casearie. A livello provinciale i caseifici aderenti a Confcooperative trasformano in Parmigiano Reggiano oltre il 60 per cento del latte che esce dalle stalle modenesi.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)


Fattore Futuro è il progetto che offre la possibilità, a 20 giovani agricoltori, di entrare a far parte dei fornitori italiani di McDonald's per tre anni. Scade il 30 aprile la possibilità di candidarsi.

di Virgilio Parma, 09 aprile 2015 –

In pochi sanno che nel modenese, a Bomporto precisamente, esiste un importante partner di McDonald's, la East Balt, dalle cui linee di produzione possono uscire 1 milioni di panini al giorno destinati ai noti fast food dell'insegna statunitense nata a Chicago nel 1955.

E' addirittura ancor meno noto che la produzione di questi "panini" speciali realizzati a Bomporto siano il frutto di una consolidata filiera produttiva italiana che coinvolge agricoltori delle zone di Ferrara, il Molino Quaglia di Padova e appunto la East Balt di Modena.

Le 9.000 tonnellate di grano che McDonald's usa ogni anno vengono macinate da Molino Quaglia, grande azienda nata in provincia di Padova, a Vighizzolo d'Este, 120 anni fa, in grado di produrre circa 400 tonnellate di farina al giorno. Le farine che vengono prodotte per McDonald's utilizzano grano prevalentemente italiano 60% del quale coltivato nella provincia di Ferrara.

East Balt è partner di McDonald's nel progetto Fattore Futuro, nato con l'obiettivo di accompagnare e aiutare i giovani agricoltori nello sviluppo delle loro aziende. Il progetto ha ricevuto il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

PROGETTO FATTORE FUTURO
L'iniziativa si rivolge a imprenditori agricoli italiani con meno di 40 anni che hanno un progetto di innovazione e sostenibilità per la propria azienda, e offre a 20 di loro la possibilità di entrare a far parte dei fornitori italiani di McDonald's per tre anni. I candidati dovranno essere agricoltori e allevatori operanti all'interno di 7 diverse filiere: carne bovina, carne avicola, pane, insalata, patata, frutta, latte.
Per quanto riguarda il grano, McDonald's cerca agricoltori che coltivino grano di forza, varietà Bologna e Golia, nella provincia di Ferrara ma anche di Bologna.

COME CANDIDARSI
E' possibile candidarsi al progetto Fattore Futuro fino al 30 aprile, tutte le informazioni e il modulo di candidatura possono essere scaricati dal sito web dell'azienda a questo indirizzo: http://www.mcdonalds.it/fattore-futuro

CONCLUSIONI
Con "Fattore Futuro", McDonald's intende offrire non solo la certezza di un contratto pluriennale, ma anche l'opportunità di venire in contatto con una realtà che opera su scala internazionale.
Agli agricoltori selezionati, infatti, verrà data la possibilità di approfondire la conoscenza delle filiere, entrando in contatto con esperti e certificatori per comprendere al meglio le dinamiche dell'industria alimentare rispetto a temi quali la qualità e la sicurezza alimentare.

East Balt Italia a Bomporto (Modena)

I mercati, all'indomani dei dati diffusi dall'USDA, non hanno ancora intrapreso una direzione chiara. Il corn è risalito mentre ha perso quota il grano mentre il seme è rimasto invariato

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 09 aprile 2015 -

A una settimana dalla pubblicazione dei dati USDA i mercati non si sono ancora stabilizzati. Sedute al rialzo si sono alternate con altre al ribasso facendo segnare:
Corn maggio 383,00 (-2) luglio 391,00 (-2)
Grano maggio 526,00 (-1,6) luglio 525,00 (-2,6)
Semi maggio 971,00 (-7,4) luglio 976,20 (-7,2)
Farina maggio 319,70 (-3,3)luglio 319,30 (-3,4)

Per contro i valori registrati il giorno seguente (1 aprile 2015) la pubblicazione dei dati risultarono:

Corn maggio 376,20 (-18,2), luglio 384,20 (-18,20)
Grano maggio 511,60 (-18,4) luglio 514,00 (-19,2)
Semi maggio 973,20 (+5,40) luglio 977,60 (+5,00)
Farina maggio 326,80 (+3,60) luglio 325,20 (+2,90)

In breve sintesi, quindi, vi è stata una ripresa del corn a fronte di una riduzione del grano e della farina mentre sono stazionari i prezzi dei semi.

I Dati USDA


MP USDA 1apr15

Indicatori internazionali (08/4/2015)-
l'Indice dei noli è nuovamente sceso a 583 punti e il petrolio invece si è impennato a 52,98$ dollari al barile. Sul fronte valutario si sta assistendo a un leggero rafforzamento del dollaro che ha portato l'indice di cambio a 1,0856.

Mercato interno -
Ancora scambi ridotti sul fronte del mercato interno anche se si fa sempre più concreta la carenza di farina di soia.
Cominciano a circolare i primi contratti di mais riferiti alla nuova campagna con valori compresi tra 175,00 e 185€/ton arrivo Lombardia base contratto 103.

 MP indicatori 8apr15

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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            Andalini Pasta dal 1936

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Il nuovo polo Millepioppi: un luogo di produzione di idee e progetti innovativi in cui i giovani potranno ritrovarsi per dar vita a Start up. Innovazione del territorio, occupazione giovanile e affermazione dei principi di lotta alla mafia finalizzata alla conversione dei beni confiscati in opere di valore collettivo. -

Parma, 8 aprile 2015 -

La collaborazione fattiva con l' Associazione LIBERA, con il Comune di Salsomaggiore Terme e quello di Fidenza, ha consentito ai "PARCHI DEL DUCATO della Regione Emilia Romagna", attraverso l'interessamento del presidente AGOSTINO MAGGIALI, di acquisire la gestione operativa vera e propria di un grande immobile (ora del tutto rinnovato e risistemato) e di un terreno confiscati alla mafia alcuni anni fa.

Dopo aver effettuato i lavori di conversione in diversi step e aver raggiunto un accordo concreto anche con LIBERA (che terrà in loco i suoi Campi della Legalità), sabato 11 aprile si inaugurerà il progetto di salvaguardia e sviluppo ambientale "MILLEPIOPPI E STARUP: LA CASA DELLE IDEE". Un incontro aperto a tutti per la presentazione del progetto davanti alle istituzioni e ad un pubblico di giovani studenti e interessati presso la Sala Civica Anna Mainardi di Salsomaggiore Terme a partire dalle ore 10.
Il nuovo polo Millepioppi diventerà un luogo autentico di produzione di idee e progetti innovativi in cui i giovani del territorio e non solo potranno ritrovarsi per dar vita a Start Up (alcune saranno presentate sabato); StartUp che paiono aver già ottenuto il plauso e il sostegno della Regione ER che interverrà nell'occasione proprio con l'Assessore alle Attività Produttive PALMA COSTI.

All'interno del nuovo Millepioppi, situato nel Parco dello Stirone e all'interno della RETE Natura 2000 e quindi SITO DI INTERESSE COMUNITARIO EUROPEO (SIC) sul percorso della Ciclovia Naturalistica dei Parchi, è già operativo un nuovo centro per la cura e il recupero dei rapaci e a breve inizieranno anche i lavori per far si che tutto l'appezzamento di terra, prima in stato di quasi totale abbandono, sia trasformato, grazie all'attività e all'impegno profusi dallo staff dei Parchi, in un Museo Naturalistico, in una biblioteca e in aule didattiche fruibili costantemente da giovani e dalle loro famiglie.

In allegato scaricabile il programma dell'incontro

Utile netto in crescita del 18% A/A a 5 milioni di euro, patrimonio +12.5% A/A a 8,9 miliardi di euro e raccolta netta di 800 milioni di euro. -

Parma, 8 aprile 2015 -

Ø Raccolta netta a 800 milioni di euro rispetto a 99 milioni di euro a fine 2013;

Ø investimenti sul reclutamento con 25 nuovi ingressi nel 2014;

Ø confermata la strategia di crescita sulle piazze ad elevato potenziale per la clientela private;

Ø investimenti in innovazione tecnologica e semplificazione della gestione operativa a supporto del servizio di consulenza.

Banca Euromobiliare, istituto del Gruppo Credem specializzato nel private banking guidato dal direttore generale Giuseppe Rovani, ha approvato nei giorni scorsi i risultati del 2014 con un utile netto di 5 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto a 4,3 milioni a fine 2013. Il patrimonio complessivo ammonta ad 8,9 miliardi di euro, +12,5% rispetto a 7,9 miliardi di euro nello stesso periodo dell'anno precedente.

Particolarmente positivo l'andamento della raccolta netta pari a 797 milioni di euro rispetto a 99 milioni di euro a fine 2013 (605 milioni di euro componente gestita, 174 milioni di euro amministrata e 18 milioni di euro diretta). Tale andamento conferma la validità del modello di servizio dell'istituto, orientato alla consulenza finanziaria evoluta e personalizzata a pagamento, erogata da professionisti con una consolidata esperienza del settore.

Relativamente agli asset under management, la raccolta gestita complessiva è pari a 6.070 milioni di euro (+14% a/a), la raccolta amministrata ammonta a 2.304 milioni di euro (+11,2% a/a), mentre la raccolta diretta è pari a 564 milioni di euro (+3,3% a/a).

In crescita inoltre l'incidenza percentuale del risparmio gestito sul totale degli asset under management, passata dal 67,1% di fine 2013 al 68% del 2014.

Nel 2014 è proseguita, coerentemente con le strategie di crescita della banca, l'attività di reclutamento di professionisti con elevata esperienza e portafoglio pro-capite con una consolidata esperienza nella gestione dei clienti di elevato standing su piazze ad alto potenziale per lo sviluppo della clientela private. In particolare, sono stati 25 i nuovi consulenti reclutati.

Sono proseguiti inoltre gli investimenti in tecnologia ed innovazione di processo con l'obiettivo di sviluppare strumenti per semplificare le attività operative di raccolta ordini e di collocamento, per supportare la prestazione del servizio di consulenza e per comunicare con la clientela attraverso strumenti digitali come il nuovo sito web ( www.bancaeuro.it ), il nuovo internet banking e la nuova App mobile. Infine, grazie alle sinergie con il Gruppo Credem ed alla presenza distribuita su tutto il territorio nazionale, l'istituto offre ora ai clienti la possibilità di operare anche presso le filiali Credem abilitate per l'esecuzione delle principali operazioni e servizi di cassa.

"Vogliamo garantire ai nostri clienti un livello di servizio ai vertici del sistema in termini di qualità ed efficienza", ha dichiarato Giuseppe Rovani, direttore generale di Banca Euromobiliare. "Siamo convinti che la strada per raggiungere tale obiettivo passi necessariamente anche attraverso la selezione di professionisti con una consolidata esperienza nella gestione dei grandi patrimoni, offrendo loro l'opportunità di operare con un modello di servizio privo di conflitto di interessi che punta a valorizzare la professionalità e le competenze", ha proseguito Rovani.

Banca Euromobiliare, attiva da oltre 40 anni nella consulenza di alta gamma per imprenditori, investitori istituzionali, professionisti e clientela private, ha sede a Milano ed opera in tutta Italia attraverso 360 relationship manager.

Fonte dati contabili: "Banca Euromobiliare – Bilancio 2014" e "Gruppo Credem Bilancio consolidato – Relazione sulla gestione al 31/12/2014"

(Fonte: Media Relations Credem)

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