Di Mario Vacca Parma 8 maggio 2020 – A seguito dell'emergenza sanitaria da COVID-19 e al fine di sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale, in attuazione dell’articolo 43, comma 1, del decreto Cura Italia, dispone che “ l'INAIL provvede entro il 30 aprile 2020 a trasferire ad Invitalia l'importo di 50 milioni di euro da erogare alle imprese per l'acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale”.

Lanciato un piano congiunto per dare nuovo impulso all'innovazione di PMI, PA, aree strategiche e grandi organizzazioni private, e favorire la crescita del Paese.

Prosegue il percorso di trasformazione di Poste Italiane che potenzia ulteriormente la propria rete e i propri servizi grazie alle piattaforme Microsoft, per sviluppare
la digitalizzazione del Gruppo e del Paese.

Da Meccagri.it 5 maggio 2020 -

Eima International cambia il proprio calendario e si sposta dal novembre prossimo al febbraio 2021.

LE NUOVE DATE: DAL 3 AL 7 FEBBRAIO 2021

 

A causa dell’emergenza sanitaria, infatti, la kermesse bolognese – uno degli eventi di settore più importanti al mondo con quasi 2.000 industrie espositrici e un totale di 320 mila visitatori raggiunto nell’ultima edizione – non potrà svolgersi dall’11 al 15 novembre 2020, come da programma, ma si terrà, sempre presso il quartiere fieristico di Bologna, dal 3 al 7 febbraio 2021.

 

DEBUTTA A NOVEMBRE EIMA DIGITAL PREVIEW, UN MEGA-EVENTO DIGITALE

L’appuntamento di novembre non verrà tuttavia disatteso, perché Eima International darà vita, negli stessi giorni inizialmente programmati, ad Eima Digital Preview, il primo evento di meccanica agricola a livello mondiale interamente mediatizzato con piattaforma e tecnologie digitali.

Se l’Eima di febbraio 2021 si presenterà con la sua formula tradizionale per offrire dal vivo, agli operatori economici, ai tecnici e alle imprese agricole, la più vasta scelta di tecnologie per ogni tipo di lavorazione, l’edizione digitale promette di essere un’anteprima di grande fascino, un esperimento unico nel panorama di settore, un’esperienza nuova che proietterà espositori e visitatori in una nuova dimensione.

 

IL RINVIO, UNA SCELTA “OBBLIGATA”

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Alessandro Malavolti e Simona Rapastella

«La scelta di rinviare ai primi del prossimo anno la grande Eima tradizionale – spiega Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, la federazione dei costruttori italiani che è diretta organizzatrice della rassegna – nasce da un’attenta valutazione logistica ed economica, giacché è estremamente probabile che gli eventi fieristici possano essere ancora condizionati in autunno da specifiche ordinanze del Governo, e che il sistema dei trasporti e dei servizi possa essere ancora rallentato per le misure precauzionali che saranno ancora in atto sia in Italia che all’estero».

«D’altro canto la filiera dell’agricoltura e della meccanica applicata ha necessità urgente di riprendere l’attività – fa presente Malavolti – perché c’è grande interesse verso le innovazioni tecnologiche e grande bisogno, soprattutto dopo la fase acuta dell’emergenza virus, di restituire energia e competitività all’economia primaria».

«Ecco perché abbiamo programmato l’anteprima di novembre – conclude il presidente di FederUnacoma – che farà da ponte verso l’edizione di febbraio 2021, un evento che rappresenta un caso eccezionale nella storia di Eima International la quale tornerà dal novembre 2022 nella sua tradizionale collocazione».

Conclusa la progettazione dell’opera idraulica, essenziale per la prevenzione del rischio piene nel territorio di Reggio Emilia, che verrà realizzata in un’area nel Comune di Novellara: avrà una capacità di un milione di metri cubi d’acqua

Reggio Emilia, 8 Maggio 2020 – Un’opera idraulica essenziale per la prevenzione del pericolo piene nei territori della provincia di Reggio Emilia, per l’approvvigionamento idrico di un bacino agricolo di 10 mila

CASTELNOVO MONTI – l’Amministrazione comunale di Castelnovo Monti ricorda ai cittadini che sono stati sospesi i termini di pagamento relativi a tutti i servizi e le imposte di competenza comunale. La Giunta ha voluto infatti attivare tutti gli strumenti a propria disposizione per limitare i riflessi negativi di questo periodo di emergenza sull'economia del territorio, nei diversi settori, tutti fortemente pregiudicati dal lockdown.

Imprese estere sempre avanti, prosegue la flessione delle imprese giovanili e imprese rosa verso il rosso

Bologna 7 maggio 2020 - L'accelerazione della crescita in regione (in totale sono 49.395) rispetto allo scorso anno (+2,4 per cento, +1.157 unità), si accompagna a una più ampia riduzione delle altre tipologie di aziende (-1,3 per cento). L'Emilia-Romagna è l'ottava regione per aumento, davanti alla Lombardia (+1,0 per cento) e dietro al Veneto (+2,5 per cento).

Possono finalmente partire i lavori per il recupero del Teatro Nuovo di Mirandola. La consegna del cantiere è avvenuta oggi, giovedì 7 maggio 2020. Presenti per l’occasione in piazza Costituente di fronte a quello che uno dei simboli della città dei Pico, i rappresentanti delle imprese costituenti l'ATI (Associazione Temporanea di Imprese formata dall’affidataria Edilstrade Building, Kairos Restauri e Mei Tecnologie e Costruzioni), con i tecnici di cantiere; il direttore dei lavori, l’ArchItetto Henry Gallamini; il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, l’Architetto Michele Maini; il collaudatore, l’Ingegner Mauro Cuoghi; il RUP dell'intervento, l’Architetto Michela Di Leva. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il Vicesindaco e Assessore alla Qualità urbana, Ricostruzione e Sviluppo sostenibile, Letizia Budri, mentre per il consiglio del condominio dei palchettisti, la presidente: l’Avvocato Lucia Bocchi.

Dopo la formale stipula del contratto ai primi di marzo, vista la rapida evoluzione dell'emergenza sanitaria in atto da Covid-19, si era optato per posticipare la consegna. Scelta comunque rivelatasi azzeccata considerato anche stop che con il DPCM del 22 marzo, sarebbe stato comunque sancito di lì a poco – fa notare l’Assessore Budri - a seguito della riapertura delle attività di costruzione disposta a partire dal 4 maggio, oggi è stato finalmente sottoscritto il verbale di consegna. Un momento molto atteso a cui seguirà già nei prossimi giorni, l’avvio dei lavori le di accantieramento che, come concordato, garantiranno la continuità delle attività attualmente in essere in affaccio su piazza Costituente.

Le settimane appena trascorse – prosegue la Vicesindaco - hanno permesso di adeguare le procedure di cantiere ai protocolli per la salute e sicurezza dei lavoratori, in modo da consentire lo svolgimento delle opere nel rispetto delle stringenti misure previste. Le lavorazioni a seguito delle misure anti contagio Covid-19 risentiranno inevitabilmente di un rallentamento nella produzione, ma l'auspicio è quello di confermare un cronoprogramma che non vada di troppo oltre i 730 giorni preventivati. I lavori, finanziati con i fondi della ricostruzione post-sisma, sono stati aggiudicati per 2.976.637€, che insieme al 1.491.958,53€ a disposizione dell'Amministrazione, concorrono a quadro economico totale di 4.468.596,08€.

Piacenza, 6 maggio 2020 - Siamo entrati nel vivo della stagione irrigua e il lavoro del Consorzio di Bonifica di Piacenza prosegue nel rispetto delle restrizioni imposte dal Governo per la gestione dell’emergenza sanitaria e con l’adozione dei criteri di tutela e prudenza.

I primi a richiedere la distribuzione sono stati i territori della bassa Val d’Arda già da fine febbraio per dare ristoro ad aglio, cipolla e scalogno. L’areale del Trebbia ha invece iniziato nella prima decade di aprile, seguito dal Tidone intorno alla metà del mese scorso.

La neve c’è ma solo sulle Alpi e garantisce un minimo di flusso costante. I laghi “tengono” ma sono sotto di un 10% e per i prossimi giorni si attendono precipitazioni per lo più a carattere temporalesco nel comprensorio del distretto del PO dalla Valle d’Aosta alle Marche.

Parma, 7 Maggio 2020 – A distanza di un mese dall’ultima seduta si è tenuto oggi con la formula video chat – nel rispetto delle norme causate dalla diffusione del virus Covid19 – l’incontro dell’Osservatorio

Giovedì, 07 Maggio 2020 15:58

Appennino Reggiano, come rilanciarlo

UNIONE APPENNINO REGGIANO – Il Ministro Provenzano e l’Assessore regionale Lori forniscono indicazioni sul rilancio dell’Appennino

CASTELNOVO MONTI (RE) 7 maggio 2020 – Nella mattinata di oggi si è svolto un incontro in video conferenza tra i Sindaci dei Comuni dell’Unione Appennino Reggiano (Castelnovo Monti, Carpineti, Casina, Toano, Vetto, Ventasso e Villa Minozzo) insieme all’Assessore regionale alla Montagna, Barbara Lori. Spiega il Presidente dell’Unione e Sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini: “Si è trattato di un incontro positivo, in cui l’Assessore Lori ha dimostrato di essere molto preparata su tutti gli aspetti inerenti le problematiche che dobbiamo affrontare in questa fase post – Covid, confermando l’importanza di aver istituito un Assessorato alla Montagna.

Ripartire con l’impegno, l’aiuto e le idee di tutti. In Emilia-Romagna iniziativa di sensibilizzazione da parte di un movimento nato in modo spontaneo nelle scorse settimane che riunisce oltre 700 ristoratori
Presentato oggi il manifesto dei Ristoratori Emilia-Romagna che riassume una serie di richieste e indicazioni volte a sostenere la categoria nei tempi di forzata chiusura e a coadiuvare gli operatori nella fase di riapertura.

Giovedì, 07 Maggio 2020 10:12

Gli agricoltori reggiani sono in crisi

Gli agricoltori reggiani sono in crisi: comprate italiano e basta speculazioni sull’emergenza Coronavirus”. La denuncia del presidente di Cia Reggio, Antenore Cervi che annuncia con soddisfazione la riapertura dei mercati: “Abbiamo vinto la nostra battaglia”.

“I prezzi di ortofrutta, latticini e carne sono lievitati per i consumatori ma i guadagni per gli agricoltori reggiani sono in picchiata: comprate italiano e basta speculazioni”. Parole di Antenore Cervi, presidente Cia Reggio, che denuncia come l’emergenza Coronavirus abbia “ulteriormente allargato la forbice dei prezzi dal campo alla tavola. Spero che l’apertura dei mercati agricoli, per cui Cia si è battuta con forza in tutte le sedi istituzionali, possa finalmente riportare un po’ di equilibrio e quindi giustizia”.

Mercoledì, 06 Maggio 2020 10:42

Mercati, graduale ripartenza in fase due

Confcommercio: «per ora ricominciano i banchi alimentari. Speriamo in tempi brevi per tutti gli altri»

Parte la Fase 2 e con essa iniziano a riaprire anche i mercati settimanali in diversi comuni. Per ora saranno attivi solo i banchi alimentari.
«Nella Bassa -spiega Mauro Canova, consigliere della Delegazione Confcommercio di Guastalla- siamo stati contattati da varie amministrazioni comunali e l’Unione dei Comuni ha fatto da tramite. Abbiamo seguito l’organizzazione completa dei mercati e siamo presenti sul posto a fare servizio d’ordine e contingentare le persone che entrano. Il mercato è completamente transennato e le persone entrano in totale sicurezza. Sono ripartiti i mercati di Guastalla il mercoledì e sabato, Luzzara il lunedì e Villarotta il giovedì. Dovrebbero partire anche Novellara e, con gestione completamente nostra

Piacenza, 5 maggio 2020 - Continua senza soste, e con l’adozione dei criteri di tutela e prudenza imposti dal Governo per la gestione dell’emergenza sanitaria, il lavoro di messa in sicurezza e di prevenzione del dissesto idrogeologico a cura del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

I comuni montani interessati dagli interventi conclusi ad aprile, o in programma per le prossime settimane, sono: Gropparello, Ferriere, Lugagnano, Farini, Ponte dell’Olio, Vigolzone, Castell’Arquato, Alta Val Tidone, Bobbio, Ziano, Travo.

Martedì, 05 Maggio 2020 19:50

Lattiero caseario. Grana Padano stabile

Ancora in flessione il Latte spot e lo zangolato reggiano. Burro stabilizzato. La borsa merci di Parma era chiusa per la festività del 1à maggio 

di Virgilio Parma 5 maggio 2020 - 

LATTE SPOT – Prosegue la tormentata discesa del latte spot. Il latte spot nazionale cede il -3,2%. Il latte spot crudo nazionale cede tra 29,90-31,96/100 litri di latte. Sensibile anche la perdita del latte intero

Reggio Emilia 5 maggio 2020- Dal 4 maggio, il 90% delle unità produttive insediate nella provincia di Reggio Emilia ha i battenti aperti e svolge la propria attività in ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale, il 26 aprile scorso, sono state ulteriormente allentate le misure restrittive a carico delle attività d’impresa.

Sono così ripartite le attività produttive e industriali, quelle del settore manifatturiero e quello edile, insieme a tutte le attività all’ingrosso, consentendo una maggiore integrazione delle filiere che erano state già state interessate dai decreti precedenti.

Elettra Investimenti rende noto di aver definito con UniCredit un’operazione di finanziamento da Euro 21,5 milioni, in parte assistita dalle garanzie rilasciate da SACE nell’ambito del programma GARANZIA ITALIA e in parte grazie all’emissione di un minibond sottoscritto da UniCredit. L’operazione è stata completata digitalmente.

Le risorse finanziarie rivenienti dall’operazione saranno utilizzate per supportare il piano di investimenti del Gruppo Elettra, che prevede nel biennio 2020-2021 ulteriori capex per oltre 20 milioni di euro

Ecco le strategie retail che la sede italiana dell’azienda punto di riferimento nel comparto del ciclismo, ha adottato in risposta all’emergenza che ha colpito il nostro Paese.
Davide Brambilla, amministratore delegato: «Serve un approccio innovativo e per certi versi persino rivoluzionario: dovremo accompagnare il consumatore nel negozio così come un maître di un ristorante di alto livello accompagna un cliente al tavolo e alla consumazione». E come i ristoranti più attivi, sarà prevista anche la consegna a casa della bicicletta acquistata.

Prima era a Parma, in prossimità della "vecchia anagrafe" poi si è trasferita a Noceto dove tutt'ora è condotta da Rossano Bernazzoli dal 1986, quando vi entrò come dipendente e in seguito ne rilevò l'attività. L'Antica Cereria Serventi di Noceto è lo storico opificio destinato alla produzione di candele ed è operante sin dal 1775. Una produzione che vede le Chiese di Parma e provincia tra i suoi maggiori clienti ma non solo.

Inizia oggi la fase di speranza ma non per tutti. Tra le attività che stanno soffrendo maggiormente vi rientrano, senza ombra di dubbio, tutte quelle connesse al turismo e ai viaggi, di business o di piacere che siano.

Di LGC Parma 4 maggio 2020 - Le agenzie turistiche alle quali almeno una volta ci siamo affidati totalmente per farci confezionare il viaggio a nostra misura, la migliore combinazione tra aspettative e budget, a causa del COVID-19 si sono trovate da un giorno all'altro private di ogni attività economica.

L’effetto coronavirus fa bene a Conte e al Governo. 26.000 morti e la limitazione della libertà individuale confermano le teorie della sindrome di Stoccolma e della rana bollita.
 
Di Lamberto Colla 3 maggio 2020 - 72esimo giorno dell'anno 1 dell'era  COVID-19 e 53° pandemico - domenica - 

Non c’è che dire, il coronavirus fa bene a Giuseppe Conte che vede la sua immagine salire oltre soglia 50%, avendo oscillato nel mese di aprile tra il 53 e il 57% a seconda dei sondaggi.  Un successo personale

Domenica, 03 Maggio 2020 09:48

La via per l’esdebitazione

Di Mario Vacca Parma 2 maggio 2020 – Cura Italia, decreto liquidità aiuti a famiglie ed imprese che non sempre sono giunti a chi veramente ne ha bisogno, almeno sin’ora a distanza di due mesi dall’inizio del lockdown. 

I bonus da 600 euro sono quasi tutti arrivati a destinazione, ma per la cassa integrazione sinora non c’è alcuna certezza. A fronte dei presunti ritardi dell’Inps si è stipulato l'accordo con l'Abi per un anticipo delle somme, (per un massimo di 1400,00) ma non funziona perché gli istituti chiedono, a garanzia dell'anticipo, un'attestazione dell'Inps che l'Istituto non è in grado di rilasciare nel giro di pochi giorni. Alla data attuale,

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 19 - n° 18 3 maggio 2020 -Editoriale:  - Col 54% di gradimento per Conte vuol dire che ormai siam “bolliti” -. Quasi tutti i listini in flessione  - Cereali e dintorni. mercati incerti e alta volatilità. - 2019: un anno record per valore alla produzione e per export del Parmigiano Reggiano. - Agricoltura 4.0: un mercato da 450 milioni di euro, in forte crescita - -

Contro la crisi da Covid-19 l'Ordine dei Commercialisti di Modena attiva uno sportello informativo sul sovraindebitamento

Negli ultimi mesi si è assistito al proliferare di soggetti che, approfittando della situazione emergenziale e lucrando sulla scarsa conoscenza delle normative, propongono a piccoli imprenditori, artigiani, lavoratori autonomi e privati cittadini soluzioni "discutibili" e a caro prezzo (nonché, spesso, fuori legge) per ridurre la propria posizione debitoria. Per proteggere la cittadinanza dalle possibili truffe, l'Ordine dei Commercialisti di Modena ha creato un servizio gratuito per fornire consulenza e supporto.

Pomposa di Codigoro (Fe), 30 aprile 2020 – Spunta il tricolore sullo stabilimento di Conserve Italia a Pomposa di Codigoro (Fe) dove si realizzano polpe e passate di pomodoro, vegetali e frutta in scatola con i marchi Valfrutta, Cirio e Jolly Colombani. Già da alcune notti il verde, il bianco e il rosso della bandiera italiana illuminano la facciata principale dedicata all’area di produzione, ben visibile dalla statale 309.

“È una delle modalità che abbiamo scelto per ringraziare chi è impegnato tutti i giorni ad affrontare questa emergenza sanitaria, dai medici e gli infermieri negli ospedali, fino ai nostri collaboratori che continuano a lavorare per produrre alimenti per la popolazione. Ed è anche l’occasione per ricordarci che siamo un grande Paese e che solo insieme e uniti potremo uscire da questa situazione e ripartire” dichiara il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti.

“Porteremo avanti questa iniziativa fino alla conclusione dell’emergenza sanitaria – aggiunge Rosetti – per dare un segnale di partecipazione, solidarietà e speranza alla comunità locale, in un simbolico abbraccio a tutti coloro che sono in difficoltà. Siamo inoltre impegnati ad aiutare le persone bisognose del territorio con donazioni straordinarie di prodotti alimentari”.
Il Gruppo cooperativo ha intensificato il sostegno alla Fondazione Banco Alimentare Emilia-Romagna Onlus effettuando nelle settimane scorse, proprio dallo stabilimento di Pomposa, una donazione straordinaria di 52 tonnellate di conserve di pomodoro, legumi e succhi di frutta. Sono stati poi messi a disposizione dell’Emporio Solidale “Il Mantello” di Pomposa oltre 4.000 prodotti alimentari per le famiglie indigenti.

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Conserve Italia è un Gruppo cooperativo con sede a San Lazzaro di Savena (Bo), leader in Italia nel settore della trasformazione alimentare, che associa 14.000 produttori agricoli e lavora 600.000 tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in 12 stabilimenti produttivi, di cui 9 in Italia, 2 in Francia e uno in Spagna. Il fatturato del Gruppo Conserve Italia è di circa 900 milioni di euro. Conserve Italia dà lavoro in Italia a oltre 3.000 persone tra lavoratori fissi e stagionali e detiene marchi storici del made in Italy alimentare come Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.

LA REPLICA DEL SINDACATO A SANDRO BORDONI - 

Reggio Emilia 30 aprile 2020 – Giorgio Uriti, segretario generale dei metalmeccanici della Fim Cisl Emilia Centrale, replica alle perplessità del presidente del gruppo metalmeccanico di Unindustria Sandro Bordoni, sullo sciopero nazionale unitario dei metalmeccanici indetto in Italia per il 14 giugno da Fiom, Fim e Uilm. 

“Come sindacato – afferma Uriti – ci impegniamo da sempre nel lavoro per la crescita dei dipendenti assieme alle rispettive imprese perché, è evidente, lo stato di salute delle aziende non è slegato dal benessere dei lavoratori”.
“Ci sono, però, temi sui quali – aggiunge il segretario dei metalmeccanici di Reggio e Modena – dobbiamo manifestare con forza la nostra insoddisfazione: il rispetto degli impegni assunti da parte degli imprenditori nell’ultimo contratto nazionale di categoria è uno di questi. Così come l’obbligo formativo sancito nel contratto e la contrattazione di secondo livello per redistribuire la ricchezza prodotta dalle aziende, sono due chiari esempi, rispettati a parole, ma elusi ma nei fatti”.

Prosegue Giorgio Uriti: “I diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, diventano esigibili se c’è il rispetto del contratto nazionale. Prima di chiedere impegni agli altri, è necessario rispettare i propri. Riteniamo pertanto inopportuno che gli imprenditori chiedano di non scioperare e non manifestare a chi, invece, gli impegni li onora da sempre: i lavoratori metalmeccanici, 40.000 solo a Reggio Emilia”.

“Il sindacato – aggiunge il sindacalista - è pronto a fare scelte coraggiose e condivise con gli imprenditori che scommettono sulla crescita dei propri dipendenti in termini di formazione, professionalità, innovazione, occupazione di qualità e non certamente con chi rappresenta il vecchio stereotipo dell’imprenditore ‘col cappello in mano’ che chiede facilitazioni a questo o a quel governo”.

“Le motivazioni per cui è quanto mai necessario scioperare e manifestare venerdì 14 giugno – conclude il segretario dei metalmeccanici cislini -, sono strutturali ed esigono risposte urgenti ed approfondite. Si chiamano rilancio degli investimenti, politiche strutturali di sostegno al lavoro, lotta all’evasione fiscale, maggiore attenzione alla salute ed alla sicurezza del lavoro, contrasto a politiche elettoralistiche di breve periodo, reale riduzione della pressione fiscale su redditi e pensioni mantenendo la progressività della tassazione, superamento della Riforma Fornero, rilancio degli ammortizzatori sociali. Sono sicuro che a Firenze, Napoli e Milano il 14 saremo in migliaia e molto motivati”.

Slittano a Luglio e Agosto i contributi di Bonifica e Consorzio Fitosanitario per l’anno in corso

Parma, 30 Aprile 2020 – Il Consorzio della Bonifica Parmense svolge attività indispensabile per la gestione della risorsa idrica nel comprensorio, la propria funzione è ritenuta primaria e nonostante il protrarsi dell’emergenza Covid-19 l’ente mantiene inalterata la propria operatività per la difesa idraulica e idrogeologica del territorio e per garantire il necessario apporto irriguo per il comparto agricolo, agroalimentare e zootecnico.

La massima efficienza del Consorzio, tuttavia, è direttamente subordinata alla corresponsione del contributo stagionale dei propri consorziati al fine di poter svolgere il proprio compito. Oggi la governance del Consorzio, consapevole della gravità della situazione in cui tutti noi ci troviamo, ha deciso di posticipare il bollettino e la relativa quietanza ai prossimi mesi di Luglio e Agosto anziché quelli primaverili come da prassi consolidata nel tempo in modo da ridurre eventuali difficoltà. Le scadenze degli avvisi cosiddetti “bonari” sono stati dunque prorogati al 10 Luglio p.v. (prima ed unica rata) e 10 Agosto (seconda rata).

Per informazioni Numero Verde 800-012191 lunedì-venerdì 8-14 o all’indirizzo web https://portale.bonifica.pr.it per interagire direttamente con il Consorzio.

Per la quota/parte del Consorzio Fitosanitario ulteriori informazioni presso Consorzio Fitosanitario Provinciale di Parma: l’ufficio addetto alle variazioni è aperto dal lunedì al venerdì 8,30 alle 13 e solo il lunedì dalle 14,30 alle 16,30 – tel. 0521-292910.

Si ricorda che la Bonifica comprende 160 mila consorziati titolari di immobili, 325 mila ettari di territorio presidiato di cui 114 mila di pianura- 1500 km di rete di canalizzazioni, 10 impianti idrovori, 5 casse di espansione per la protezione dagli allagamenti, 22 impianti e pozzi per la pratica di irrigazione e 350 km di strade di Bonifica nel nostro Appennino.

 

Il Consorzio comunica i dati di una filiera in salute che si appresta ad affrontare il post Covid19 con timore per le ricadute sulle esportazioni ed i consumi interni. 

Il Parmigiano Reggiano si conferma il primo prodotto Dop in Italia con un giro di affari di 1,56 miliardi alla produzione e 2,6 miliardi di euro al consumo, una quota export che supera il 41% (+4,3% crescita a volume rispetto al 2018) e 3,75 milioni di forme prodotte (+1,47% vs 2018) 

Reggio Emilia, 29 aprile 2020 - Il 2019 è stato un anno record per la produzione della DOP Parmigiano Reggiano che cresce complessivamente dell'1,47% rispetto all’anno precedente. I 3,75 milioni di forme (circa 150 mila tonnellate) prodotte nel 2019 rappresentano il livello più elevato nella storia del Parmigiano Reggiano. Un giro d’affari al consumo pari a 2,6 miliardi di euro per la denominazione di origine protetta che si proietta sempre più verso l’estero: una valvola di sfogo per una produzione in continua espansione che ha bisogno di nuovi spazi di mercato.

Negli ultimi tre anni, la produzione è infatti aumentata da 3,47 milioni di forme a 3,75 milioni di forme, registrando una crescita pari all’8,1%.

Il Parmigiano Reggiano ha vissuto un momento felice anche per quanto riguarda le quotazioni. Se, nel 2016, il costo al kg era pari a 8,60 euro, nel 2019 la quotazione media annua si è attestata a 10,75 euro con un incremento del 25% (prezzo medio alla produzione Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore, fonte: bollettini Borsa Comprensoriale Parma).

In realtà, il 2019 è stato un anno a due facce, perché a partire dal mese di ottobre – nel periodo dei dazi di Trump – le quotazioni sono scese bruscamente sotto i 10 euro e, contemporaneamente, si è registrata una crescita produttiva di latte e conseguentemente di formaggio prodotto.

Il mercato del Parmigiano Reggiano è un mercato che sta diventando sempre più internazionale.

L’Italia rappresenta oggi poco meno del 60% del totale, contro una quota export del 41% (+4,3% di crescita a volume rispetto all’anno precedente). La Francia è il primo mercato (21% dell’export totale), seguito da USA (20,9%), Germania (17,8%), Regno Unito (12,3%) e Canada (3,9%).

Se Francia (+2,2%) e Regno Unito tengono (+2,7%), la Germania cresce (+6,7%%) dopo la flessione registrata nel 2018, così come la Svizzera (+16,3%) e gli Stati Uniti (+12,9%), questi ultimi per effetto della paura dei dazi. Crescono anche i nuovi mercati come Australia (+21,3%), Cina (+36,4%) e Paesi Arabi (+2,9%). Rallenta invece il Canada (-26,5%) a causa degli adattamenti del CETA.

Per quanto concerne i primi due mesi del 2020 (pre-Covid), le vendite Parmigiano Reggiano hanno già registrato un aumento di volumi di vendita, in particolare nella GDO dove la crescita ha sfiorato il +20%.

Meno felice al contrario l’andamento delle quotazioni, considerando che il prezzo all’ingrosso (prezzo medio alla produzione Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore) ad aprile si attesta poco sopra gli 8 euro al kg contro i 10,75 euro del 2019.

Il Consorzio sta inoltre monitorando l’impatto del Covid19 sul mercato del Parmigiano Reggiano. Da una recentissima ricerca - promossa dal Consorzio Parmigiano Reggiano sulle principali aziende di commercializzazione del prodotto - emerge che il 53% del campione analizzato dichiara di essere molto soddisfatto degli ordini complessivi ricevuti nei primi mesi del 2020, in particolare per quanto riguarda il mercato Italia. Meno entusiasmo invece per gli ordini che riguardano l’Unione Europea e grande preoccupazione per il Nord America e il Canada. Le aziende del Consorzio prevedono un calo complessivo degli ordini nei prossimi mesi in particolare sulle medie e piccole superfici e nel canale horeca.

“La situazione di crisi che stiamo affrontando a causa della pandemia – afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – non ha interrotto le attività del Consorzio che si è da subito attrezzato per portare avanti i controlli qualità a tutela e garanzia del consumatore. Continuano anche le attività di vigilanza nei mercati con un’attenzione particolare alla tutela internazionale. Dopo i successi in Nuova Zelanda e in Cina del 2019, abbiamo sconfitto il gigante Campbell che dovrà ora rimuovere i riferimenti alla Dop dalle etichette dei sui prodotti”.

“Il nostro lavoro continua – aggiunge Bertinelli – abbiamo provveduto ad una rivisitazione del piano marketing 2020 alla luce di tutte le limitazioni che stiamo subendo a causa del lockdown e a quelle che saranno le prossime fasi di questo lento ritorno alla normalità. Serviranno inoltre misure per calmierare la produzione, oggi in aumento eccessivo, così come azioni sul canale horeca per consentire una ripartenza in un segmento di mercato che si è completamente fermato”.

VIDEO:  https://youtu.be/62wuH1usQlo 

Da Meccagri.it 29 aprile 2020 -  Il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0 (l’utilizzo di diverse tecnologie interconnesse per migliorare resa e sostenibilità delle coltivazioni, qualità produttiva e di trasformazione, nonché condizioni di lavoro) continua a crescere e ha raggiunto nel 2019  un fatturato di circa 450 milioni di euro (+22% rispetto al 2018) equivalente al  5 per cento del mercato globale, generato per l’86 per cento da operatori affermati nel settore, come i fornitori di macchine e attrezzature agricole, e per il restante 14% da startup e altri attori emergenti, provenienti da altri settori di business.

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È quanto è emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia presentata lo scorso 27 aprile al convegno online “Il digitale è servito! Dal campo allo scaffale, la filiera agroalimentare è sempre più smart!”.
 
SISTEMI DI MONITORAGGIO DEI MACCHINARI E SOFTWARE GESTIONALI TRAINANO IL MERCATO
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La spesa si concentra soprattutto in sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature agricole (39%), software gestionali (20%) e macchinari connessi (14%), seguiti da sistemi di monitoraggio da remoto di terreni e colture (10%), sistemi per mappare i terreni e le coltivazioni (9%) e strumenti di supporto alle decisioni (5%).
 
OLTRE 400 SOLUZIONI GIÀ DISPONIBILI

Sono 415 le soluzioni di Agricoltura 4.0 offerte in Italia da più di 160 aziende strutturate (77%) e startup (23%), oltre 100 in più rispetto alle proposte mappate nel 2018.
Oltre metà di queste è applicabile in diversi settori agricoli (56%), mentre fra le soluzioni indirizzate a settori specifici prevalgono quelle rivolte al comparto ortofrutticolo (21%), cerealicolo (20%), vitivinicolo (16%).
Ancora poco presente lo Smart Farming (applicazione del digitale anche ai processi “non di campo” delle aziende agricole), su cui si concentra solo il 13 per cento delle soluzioni.
L’attività agricola più interessata dalle proposte di Agricoltura 4.0 è la coltivazione (79% delle soluzioni), seguita da semina (41%), raccolta (36%), pianificazione (11%), magazzino (4%) e logistica (4%).
 
LA GESTIONE DEI DATI ESIGENZA PRIORITARIA
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Dall’analisi delle tecnologie utilizzate emerge la crescente importanza della gestione dei dati: il 72 per cento delle soluzioni è legato a software per l’analisi avanzata dei dati, il 61 per cento è costituito da piattaforme software capaci di ospitare dati provenienti da diverse fonti e il 50 per cento riguarda strumenti che sfruttano l’Internet of Things (+6% sul 2018).
Le altre tecnologie più adottate sono dispositivi di ultima generazione (45%), mobilità e geolocalizzazione (35%), veicoli e attrezzature connesse (20%) e sistemi ICT on Cloud (9%).

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Secondo un sondaggio condotto dall’Osservatorio su 288 imprese agricole, le aziende del settore investono in soluzioni 4.0 principalmente per migliorare la sostenibilità ambientale delle proprie coltivazioni, aumentare la consapevolezza delle dinamiche in atto all’interno della propria azienda, ridurre i costi e semplificare il lavoro intellettuale.
 
ANCORA POCO DIFFUSI ROBOT E DRONI

Questi obiettivi influenzano la scelta delle soluzioni tecnologiche, con i software gestionali in cima alle preferenze delle imprese (66%), seguiti da sistemi di mappatura di coltivazioni e terreni (40%), strumenti per monitorare le macchine agricole (39%) e sistemi di supporto alle decisioni (31%), mentre sono ancora poco diffusi robot e droni.
Le aziende di medie dimensioni adottano più soluzioni, le più piccole investono in una sola nel 70% dei casi.
La mancata interoperabilità dei sistemi aziendali è la barriera principale, insieme alla mancanza di competenze e alla (ridotta) connettività, mentre non preoccupa il rientro dall’investimento.
 
LA BLOCKCHAIN LA TECNOLOGIA PIÙ UTILIZZATA NELLE SOLUZIONI DIGITALI INNOVATIVE
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Fra le soluzioni digitali innovative per la tracciabilità alimentare offerte sul mercato italiano si assiste al boom della Blockchain (il significato letterale è “catena di blocchi”,  consiste in un grande registro digitale in cui le voci sono raggruppate in blocchi concatenati in ordine cronologico) lacui presenza è più che raddoppiata in un anno e che caratterizza il 43 per cento delle soluzioni disponibili, seguita da QR Code (41%), mobile app (36%), data analytics (34%), e l’Internet of Things (30%).

In generale, dopo la finanza e la PA, l’Agrifood rappresenta nel 2019 il terzo settore per progetti operativi Blockchain, avviati dalle imprese soprattutto per incontrare opportunità commerciali, per rendere più efficienti i processi di supply chain e raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale.
 
SONO 737 LE STARTUP AGRIFOOD NEL MONDO, ATTIVE PER UN 20 PER CENTO NELL’AGRICOLTURA 4.0

In crescita il numero di nuovi attori che propongono soluzioni digitali al settore agricolo. Sono 737 le startup agrifood a livello internazionale, per un totale di 13,5 miliardi di dollari di finanziamenti raccolti (in crescita di oltre il 400% rispetto al 2018), attive per il 70 per cento nell’ambito eCommerce (70%)
L’Agricoltura 4.0 è il secondo ambito più esplorato dalle nuove imprese innovative, con il 20 per cento delle startup e il 5 per cento del finanziamento complessivo.

Il 70 per cento di queste offre servizi di analisi e integrazione dati; il 51 per cento offre strumenti, soprattuttto Internet of Things, per il monitoraggio da remoto di terreni, coltivazioni e macchine; il 30 per cento propone servizi di mappatura di terreni e coltivazioni con droni o satelliti; minoritarie la zootecnia di precisione (4% delle startup, 1% dei finanziamenti), la qualità alimentare (4% delle startup), la sostenibilità (2%) e la tracciabilità (2%).
Le startup italiane attirano solo lo 0,3% dei finanziamenti complessivi.
 
STRUMENTI DI ANALYTICS E IOT IN TESTA ALLE TECNOLOGIE UTILIZZATE

Le principali tecnologie utilizzate dalle startup agrifood sono gli strumenti di analytics per raccogliere, trasmettere e rielaborare i dati (74%), l’Internet of Things (48%) e le mobile app (25%).
Cresce l’attenzione per tecnologie come i robot (7%) e l’intelligenza artificiale (7%), con robot in grado di monitorare e valutare in tempo reale lo stato della coltura e intervenire automaticamente e robot che controllano il benessere degli animali nella stalla, mentre tecniche di AI vengono impiegate per elaborare dati sulle colture.
«Il settore agrolimentare italiano risulta in fermento, con molte giovani aziende emergenti in grado di sviluppare soluzioni innovative in diversi comparti della filiera, e una grande attenzione alla sostenibilità e alla trasparenza delle attività agricole – ha commentato Andrea Bacchetti, direttore dell’Osservatorio Smart Agrifood –. Tra queste spiccano le applicazioni IoT, l’elaborazione dei Big Data, l’impiego della Blockchain; si conferma il forte interesse per l’Agricoltura di Precisione, ma stenta ancora a decollare lo Smart Farming. Emerge infatti un evidente divario tra l’abbondanza delle soluzioni offerte a supporto delle attività prettamente agricole (semina, coltivazione e raccolta), rispetto a quelle che guardano alla pianificazione delle attività, alla gestione della logistica e agli altri processi aziendali di supporto».
 
DAL DIGITALE UN AIUTO PER AFFRONTARE L’EMERGENZA COVID-19

Un altro aspetto emerso nel corso del convegno è come in questo momento delicato, caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19, il digitale possa aiutare il settore agroalimentare a garantire sicurezza – rispetto al cibo prodotto, ma anche alle persone impiegate – ed efficienza a tutti gli attori della filiera.
Lo confermano i brillanti risultati ottenuti nelle imprese agricole che avevano già iniziato a digitalizzarsi: il monitoraggio da remoto delle coltivazioni attraverso droni e sensori IoT in campo, ad esempio, permette di disporre di informazioni oggettive in tempo reale e riduce la necessità di recarsi sul posto.
Un altro esempio sono i robot in stalla per la mungitura, che consentono di proseguire le attività anche in questo momento e possono essere inoltre utilizzati assieme ai droni per ridurre gli attacchi e i danni da parte degli animali selvatici.
Ampliando lo sguardo all’intero settore, infine, il digitale permette di avere piena visibilità delle giacenze per riadattare le forniture ed evitare gli sprechi, raccogliere dati lungo tutte le fasi della filiera e condividere informazioni per rispondere alla richiesta da parte di consumatori e distributori di maggiori garanzie sul prodotto.
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Fonte testo e infografica: Osservatori.net Digital Innovation
Fonti immagini: Dreamstime, DJI-Agras da Pixabay, Naïo Technologies.

 

 

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Dal colore rosso acceso con sfumature chiaro scure, le fragole della Val Venosta, sono succose, dolci al palato e dal gusto intenso. Con un profumo inconfondibile che fa girare la testa e mette allegria. Sono più piccole e carnose, ma quando si tratta di avere tra le dita una fragola di montagna, non resta che morderla ed iniziare a degustarla.

Nel cuore della Val Venosta, in una piccola vallata dal nome Val Martello, nasce un concentrato unico di gusto e sapore: le Fragole di Montagna Val Venosta.

Un frutto seducente, invitante e profumato, da mangiare prima con gli occhi e poi con la bocca. Un piccolo tesoro sapientemente coltivato dai contadini di questa Valle. Le fragole crescono rigogliose all’aria fresca di montagna e sembrano coltivate una a una. La qualità è davvero unica. I contadini locali lo sanno bene, rispettano la stagionalità e i ritmi della natura e il risultato è davanti agli occhi di tutti: seducenti e golose nell’aspetto, dolci e delicate come le fragoline di bosco nel profumo e nel gusto.

Le Fragole di Montagna Val Venosta sono frutto di un territorio vocato, un clima unico e dell'amore dei contadini venostani che sanno esattamente di cosa hanno bisogno questi piccoli tesori, per esprimere tutto il loro sapore.

Da noi in Val Venosta tutti hanno diritto alla bontà, per questo coltiviamo anche fragole di montagna. La bontà di queste fragole nasce delle attenzioni e della cura ad esse riservate in ogni fase del ciclo produttivo, al fine di ottenere un prodotto di altissima qualità, controllato dal campo alla vendita.

Il territorio
In questo luogo vocato da generazioni alla produzione di piccoli frutti a bacca, che si estende per circa 30 kilometri sopra a Laces, situato tra i 900 e 1800 metri di quota, le fragole maturano lentamente, proprio in virtù del microclima unico nel suo genere, sviluppando una qualità ed un sapore inconfondibile che le contraddistinguono.

Disponibilità:
Da Giugno a Settembre le fragole Val Venosta accompagneranno la nostra estate: gustose da mangiare fresche e facilmente ricettabili.
Confezione:
Vaschetta da 250 grammi. Prezzo variabile a seconda del punto vendita.

IN CUCINA:
Chia pudding alle fragole e latte di cocco, un dolce goloso, abbastanza light, fresco sano, e facilissimo da preparare.

Tempo: 35 minuti, facile.
Ingredienti: per 4 persone per i budini

3 cucchiai di semi di chia
180 ml di latte di cocco
½ bacca di vaniglia
2 cucchiai di sciroppo d’acero
250 g di yogurt greco

per la confettura e per decorare
250 g di fragole
3-4 cucchiai di zucchero di canna
granella di nocciole qb
4 cucchiaini di farro soffiato
cocco rapé qb.

Preparazione
In un contenitore di vetro versate i semi di chia, il latte di cocco, lo sciroppo d’acero e i semi di vaniglia. Mescolate e ponete in frigorifero, coperto con pellicola alimentare, per 1 notte.
Il giorno seguente unite il composto di semi di chia ottenuto allo yogurt greco e mescolate. Lasciate nuovamente in frigorifero mentre preparate la confettura: mondate le fragole, tagliatele a dadini e raccoglietele in una casseruola con lo zucchero di canna.

Mescolate e cuocete per 15-20 minuti o fino a quando otterrete un composto morbido e denso. Fate raffreddare.

Componete i bicchieri: versate nel fondo un po’ confettura di fragole, unite il chia pudding e completate con altra confettura. Decorate con il farro soffiato e tostato per qualche minuto in padella, la granella di nocciole e il cocco rapé.

Ricetta de “Il Cucchiaio d’Argento” per Mela Val Venosta.

Mercoledì, 29 Aprile 2020 20:23

Prezzo mascherine, un'offesa per le imprese

0,50 centesimi: un prezzo che favorisce solo le produzioni straniere, alla faccia di chi si pavoneggia con il Made in Italy e delle aziende che si sono impegnate, anche economicamente, per il Paese.

Sarebbe una vicenda comica, se non fosse tragica: si chiede alle imprese di riqualificarsi nella produzione di mascherine, per compensare una importante carenza. Imprese che investono tempo e denaro per inventarsi un nuovo prodotto, certificarlo ed avviarlo alla produzione. Ti pavoneggi dell’importanza del Made in Italy. Poi imponi un prezzo, ben al di sotto del costo del mercato, che di fatto favorisce le produzioni straniere, quelle cinesi in particolare.

Siamo arrivati al paradosso - osserva Marco Gasparini, Presidente CNA Federmoda Modena - fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, CNA Federmoda insieme ad altri partner, ha lavorato per costruire attraverso le imprese una filiera italiana che potesse riportare nel nostro Paese una produzione ormai pressoché totalmente delocalizzata. Una iniziativa che raccolse i ringraziamenti del Presidente del Consiglio e del Commissario straordinario per l’emergenza Covid. Pensavamo che chi guida il Paese avesse contezza del costo del lavoro italiano e quanto di questo sia legato e utile al sostegno del welfare nazionale. Invece l’imposizione del prezzo fissata dal Commissario Arcuri è lì a dimostrare che non si sa di cosa si stia parlando. Il prezzo delle mascherine alla produzione, fissato a 0,50 centesimi è uno schiaffo, se non un’offesa, alle imprese che si sono impegnate in questa direzione”.

Non è difficile fare i calcoli: soltanto il costo della certificazione si aggira attorno ai 10.000 euro (e per fortuna che il Comune di Carpi, attraverso Carpi Fashion System, ha deliberato contributi sino a 7.000 euro per sostenete le imprese in questo ambito). Poi ci sono i dipendenti, il costo di produzione (in gran parte, in assenza di macchinari, queste mascherine debbono essere fatte a mano, i costi fissi. “in altre parole, il prezzo imposto non si avvicina nemmeno ai costi di produzione. Peraltro, facendo passare da usuraie imprese che, cercando di riqualificarsi hanno evitato di ricorrere alla cassa integrazione e di pesare sulle spalle della comunità”.

Se si vuole che le imprese nazionali continuino a produrre mascherine, evitando le prevedibili difficoltà di approvvigionamenti, ci aspettiamo che il differenziale tra il prezzo imposto, 0,50 cent, e quello effettivo di produzione “Made in Italy” venga messo a disposizione delle imprese”, afferma Gasparini.

Senza dimenticare il problema di coloro che hanno acquistato mascherine a prezzi superiori, in molti casi molto superiore, e che ora non li possono rivendere. A questi ultimi si pensi ad un credito d’imposta tra il prezzo imposto e quello effettivamente pagato.

CNA è assolutamente consapevole della necessità di andare incontro alle esigenze della popolazione e di trovare modalità per non gravare eccessivamente sui bilanci familiari così come su quelli delle imprese che dovranno acquistare mascherine per i loro dipendenti. Vi sono diverse modalità per raggiungere questo risultato, oltre all’abbattimento dell’IVA, si possono prevedere crediti d’imposta per il costo del personale e gli investimenti dedicati dalle imprese per realizzare le mascherine.

Mirandola: sabato 2 maggio mercato in Piazza Costituente con i soli banchi di prodotti alimentari. giovedì 30 aprile sempre in piazza, di fronte al teatro, il banco del pesce fresco, ma ambulanti presenti anche a Quarantoli e Cividale.

Col ritorno, un paio di settimane fa del mercato settimanale – solo però con i banchi di generi alimentari - in piazza Costituente, è ripresa l’attività mercatale anche nelle frazioni di Mirandola.

Nelle giornate di lunedì 27 e martedì 28 aprile, operatori ambulanti, dediti alla vendita di soli prodotti alimentari sono stati presenti a San Martino Spino e a Tramuschio. Domani, 30 aprile, si rinnoveranno anche gli appuntamenti a:
- Mirandola, in piazza Costituente di fronte al Teatro prenderà posto il banco del pesce, con un giorno d’anticipo rispetto a quello abituale del venerdì, data la festività dell’1 maggio;
- Quarantoli, col banco dell’ortofrutta che al mattino sarà presente su piazzale Grana;
- Cividale sempre con un banco di prodotti ortofrutticoli, collocato in piazzale Bering per tutto il giorno.

Sabato 2 maggio invece è confermata la presenza dei soli operatori del commercio ambulante oltre che dei produttori agricoli con vendita esclusiva per tutte le attività di prodotti alimentari, in piazza Costituente. Come nelle precedenti occasioni verrà riproposta una dislocazione dei banchi opportunamente distanziati tra loro, mentre l'area sarà appositamente delimitata nei punti di accesso. A presidiare il marcato, per tutta la sua durata ed ai fini della sicurezza, come del rispetto dei regolamenti in materia di distanza tra le persone previsti nelle misure di contenimento del Coronavirus, ci saranno oltre agli agenti della Polizia Locale, i volontari ai varchi.

Da ultimo ma non meno importante, data la presenza degli ambulanti in piazza Costituente sabato 2 maggio, è confermato il divieto di sosta con rimozione per l'intera area in cui si tiene il mercato (piazza Costituente), ad eccezione del parcheggio posto all'altezza del pubblico esercizio "La Degusteria" e di quelli di piazza Castello e piazza Marconi.

Data la festività dell’1 maggio, gli appuntamenti mercatali nelle frazioni di Mortizzuolo – che si tiene solitamente al venerdì – e Gavello – sabato pomeriggio – riprenderanno dalla prossima settimana (8, 9 maggio).

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