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Bologna,  agosto 2013 -
Trenta milioni per incentivare l'ammodernamento delle aziende agricole, per favorire l'innovazione tecnologica e migliorare il rendimento globale e altri 20 milioni per agire sul segmento della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, creare reddito nel settore e concorrere alla crescita economica delle imprese. Sono le cifre messe a disposizione da due bandi regionali finalizzati alla ripresa del settore agricolo. In relazione al primo bando da 30 milioni, indirizzato ai titolari d'impresa agricola, le domande vanno presentate entro il 15 ottobre 2013 all'amministrazione provinciale competente. Per quello da 20 milioni, per investimenti nelle imprese agroindustriali, la scadenza è il 3 ottobre 2013. 

Per informazioni: http://agrea.regione.emilia-romagna.it/ e http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it.


Con questi interventi - spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni - si vuole favorire la ripresa economica delle nostre imprese agricole migliorando la potenzialità produttiva aziendale al momento del sisma, e al tempo stesso la competitività del comparto agroindustriale, dopo gli interventi per la ricostruzione e il ripristino attivati tramite la misura 126 del Piano di sviluppo rurale o l'ordinanza del Commissario.

Primo Bando -
Per quanto riguarda il primo bando da 30 milioni di euro, la Regione prevede che le domande siano presentate entro il 15 ottobre 2013 all'amministrazione provinciale competente per territorio. 
E' rivolto ai titolari d'impresa agricola sia per domande di trasferimento già presentate sulla misura 121 e collocate utilmente in una delle due graduatorie di competenza delle Province per l'annualità 2013 o nella graduatoria regionale della filiera lattiero-casearia e non finanziabili per carenza di risorse, sia per nuove domande.

L'entità del contributo in conto capitale varia dal 30% al 45% della spesa ammessa a seconda della tipologia dell'investimento (strutture o dotazioni) e del soggetto richiedente, imprenditore ordinario o azienda con giovane titolare. Qualora vengano proposti investimenti nel settore energetico da fonti rinnovabili il contributo è pari al 40% per l'utilizzo di biomasse vegetali o al 20% per il fotovoltaico. Verrà data priorità alle imprese condotte da giovani.

Tra i titoli prioritari ci sono anche le ricadute occupazionali dell'intervento. Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea.




Il secondo bando -
La Regione mette a disposizione 20 milioni di euro per agire in maniera forte sul segmento della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per creare reddito nel settore e concorrere alla crescita economica delle imprese nei territori colpiti dal sisma del 2012, favorendo anche il processo di innovazione tecnologica e migliorando il rendimento globale.


Il bando prevede che le domande siano presentate entro il 3 ottobre 2013 al Servizio aiuti alle imprese della Regione. 

E' rivolto alle imprese che svolgono attività di commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli indicati nell'allegato I del Trattato Ue – attività che non deve configurarsi come connessa – , sia per domande di trasferimento già presentate sulla misura 123, attualmente in istruttoria, o collocate utilmente nella graduatoria regionale della filiera lattiero-casearia e non finanziabili per carenza di risorse, sia per nuove domande. In questo modo si vuole favorire la ripresa economica e la competitività del comparto agroindustriale di un'area particolarmente importante per l'agroalimentare italiano, introducendo tecnologie innovative finalizzate a nuove opportunità di mercato, ad aumentare quote di esportazione, a ristrutturare o ammodernare gli impianti agroindustriali, migliorando la potenzialità produttiva aziendale al momento del sisma, anche dopo gli interventi per la ricostruzione e il ripristino attivati tramite la misura 126 del Piano di sviluppo rurale o l'ordinanza del Commissario. 

L'entità del contributo in conto capitale varia dal 20% al 40% della spesa ammessa a seconda del settore di intervento e della dimensione delle imprese. Verrà data priorità alle imprese che hanno subito danni a causa del sisma e che presentano nuovi investimenti. Tra i titoli prioritari ci sono anche le ricadute occupazionali dell'intervento, le produzioni di qualità e le produzioni biologiche. Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea. 
Per informazionI sui due bandi: http://agrea.regione.emilia-romagna.it/ e http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 11 Agosto 2013 11:33

Etichetta, il semaforo non piace ma...

 

di Virgilio --
 Parma, 06 Agosto 2013 -

- Ingannevoli e penalizzanti, ma attenzione alle dosi - Il "Veggie day" proposto dai verdi tedeschi.

La proposta della Gran Bretagna metterà in crisi l'export dei grandi formaggi italiani?

Assolatte condivide le riserve espresse dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in merito alla decisione della Gran Bretagna di etichettare gli alimenti con il cosiddetto sistema dei "semafori", che utilizza tre diversi colori per evidenziare il contenuto di grassi, zuccheri e sale.

Questo sistema di codici cromatici, ora in uso per i cibi pronti, sarà esteso in Gran Bretagna anche agli altri prodotti alimentari. E questo senza attendere le nuove regole UE sull'etichettatura nutrizionale previste per il 2014.
 
Assolatte è da sempre contraria a questo schema di etichettatura perchè oltre ad essere privo di consistenza scientifica è in contrasto con l'obiettivo di armonizzazione delle regole UE in materia d'informazione ai consumatori.
Ma è anche ingannevole: attribuisce infatti un "codice rosso" a molti alimenti senza tener conto delle loro specificità nutritive: considerando solo alcuni componenti dei cibi (come i grassi saturi o sale) e isolandoli dal contesto in cui sono presenti, si rischia di banalizzare la ricchezza e la varietà nutrizionale di alcuni alimenti, tra cui proprio i formaggi.
 
I nostri formaggi, sia freschi che stagionati, sono alimenti preziosi che fanno parte della dieta mediterranea e sono apprezzati in tutto il mondo per la loro qualità.

Nella lettera inviata lo scorso 19 luglio al commissario europeo per la Salute Tonio Borg il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha manifestato le proprie riserve sulla proposta del Regno Unito di etichettare gli alimenti con il cosiddetto sistema dei 'semafori' che prevede una gamma di colori (rosso, giallo e verde) per evidenziare i livelli dei grassi saturi, zuccheri e sale. «Questo sistema considera le caratteristiche dei prodotti in maniera superficiale e rischia di mettere in cattiva luce e discriminare gli alimenti tipici della nostra tradizione, conosciuti ovunque per le loro caratteristiche organolettiche e la loro qualità» ha scritto il ministro italiano al commissario Ue.
La vicenda rischia infatti di mettere al bando salumi, formaggi e dolci, olio e sughi, fiore all'occhiello del made in Italy. Il Sole 24 Ore ha calcolato che in Gran Bretagna un quarto dell'export agroalimentare italiano, secondo quanto risulta dai dati di Federalimentare, riguarda infatti formaggi, salumi e dolci.

Attenzione però alle dosi. L'attenzione sulle quantità è stata sottolineata anche dal Sindacato dei Medici Veterinari Pubblici (Si.Ve.M.P.) che rammenta come ad esempio "Il lardo di Collonnata, Igp vanto indiscusso del made in Italy, per fare un esempio, non è propriamente un alimento da raccomandare a grandi dosi...". Addirittura, i "verdi tedeschi" stanno promuovendo la giornata del vegetariano settimanale, «Un Veggie Day è una giornata fantastica per provare come ce la possiamo cavare senza salsicce — dice Renate Kunast, il capogruppo verde —. Cucinare vegetariano è molto di più che lasciare da parte la carne»

Domenica, 11 Agosto 2013 09:28

Suini, stabilità dopo fasi di ribasso



Roma, 06 agosto 2013 - -
Nel corso di questa ultima settimana nel settore dei suinetti si è registrata una totale stabilità dopo l'andamento ininterrotto al ribasso per le taglie più piccole fino a metà mese. I magroni hanno registrato, fino alla scorsa settimana, un lieve aumento trascinati dal buon andamento dei suini da macello sono risultati in aumento durante tutto il mese. Anche in questa ultima settimana la scarsa offerta ha fatto sì che il prezzo dei suini da macello sia risultato in aumento fino a toccare il valore di 1.655 a fine settimana a Parma, con Milano e Modena attestate a 1.64 e 1.647 euro/kg. Nella seduta di metà settimana la CUN non è riuscita a raggiungere un accordo per stabilire il prezzo di riferimento della prossima settimana con gli allevatori che hanno fatto richiesta di un deciso aumento fino a 1.69 euro/kg. ed i macellatori che chiedevano un prezzo di 1.635 euro/kg. Anche nella rilevazione del venerdì dei tagli i componenti della CUN non riuscivano a trovare un accordo con richieste generalizzate di aumento da parte dei venditori e di diminuzione dei prezzi da parte degli acquirenti. Gli aumenti che hanno interessato i tagli nel corso del mese non hanno comunque compensato i macellatori del maggio costo registrato dai suini. La situazione ora si presenta difficile: le prossime settimane saranno interessate dalle pause feriali con macellazioni ridotte e anche se le alte temperature incideranno sull'offerta con pesi probabilmente ridotti, le pressioni per diminuire, da un lato, e per aumentare, dall'altro, il prezzo saranno notevoli.
(fonte Ismea )

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 11 Agosto 2013 10:23

Vino, dalla California l'etichetta lenticolare



di Virgilio -
Parma, 6 Agosto 2013 -

Crisi o non crisi, il mercato del vino è sempre più competitivo. Chi punta sulla tradizione per accaparrarsi clientela e chi sull'innovazione anche estrema. Tralasciando le innovazioni di prodotto c'è chi, come la californiana Terravant Wine Company , ha deciso di puntare sull'etichetta.
Non una etichetta qualsiasi bensì dotata, almeno per il brand "Spin the Bottls Wine", di tecnologia lenticolare. Quando il consumatore percorre la scaffalatura, questa particolare etichetta, attrae perchè modifica l'immagine a seconda della posizione dell'osservatore. Una etichetta "animata" e brevettata che è valsa alla società americana la "medaglia d'oro" alla "San Francisco International Wine Competition" 2013, nella categoria etichette.

Il lancio del nuovo prodotto, per ora, sarà fatto sul mercato Usa e se avrà successo, forse, ci si dovrà interrogare quale sia stato il contributo del packaging. In attesa dei risultati di vendita statunitensi auguriamoci che il consumatore sia abbastanza selettivo per scegliere la qualità secondo buon gusto.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia



Roma,  agosto 2013 -
 - Su base annua il divario si restringe al +9,8% .

I prezzi agricoli invertono la marcia a luglio. L'indice Ismea delle quotazioni all'origine, dopo due mesi di rialzi, ha ripiegato a 139,5 (base 2000=100), facendo segnare rispetto a giugno una flessione del 4,8%. Il calo piuttosto netto, determinato da una caduta dei prezzi dell'8,2% per le coltivazioni (+0,4% le produzioni zootecniche), ha imposto un freno anche alla dinamica tendenziale. 
Su base annua (vale a dire rispetto a luglio 2012) il divario delle quotazioni resta positivo, ma l'aumento del 9,8% (+16,2% i prodotti vegetali; +2,2% la zootecnia) risulta più attenuato rispetto al +13,5% di giugno.

Gli sviluppi congiunturali rivelano un calo generalizzato dei prezzi tra le coltivazioni. Nel caso della frutta fresca, che in un mese ha ceduto il 17,5%, l'andamento negativo di luglio riflette il progressivo ampliamento dell'offerta stagionale, seppure in un'annata di raccolti più scarsi rispetto al 2012. Quest'ultimo fattore spiega il forte divario tendenziale dei prezzi, che su luglio dell'anno scorso risultano in aumento del 43,2%.
Negativa anche l'evoluzione mensile dei prezzi degli ortaggi (-6,1%), che su base tendenziale spuntano invece un più 17,9%.

Per i cereali - spiega l'Ismea - i prezzi in Italia, che rispetto a giugno hanno perso il 6,2%, risentono del generale clima di distensione sui mercati internazionali. Il calo ha riguardato soprattutto frumento tenero e mais, mentre è apparso complessivamente più stabile il listino del grano duro. Rispetto a luglio 2012 le quotazioni segnano in generale una flessione del 3,7%, con perdite fino al 15,5% per il frumento tenero. In controtendenza solo risone e grano duro, in aumento rispettivamente del 10,4% e di quasi il 5% su base annua.

Tra i prodotti di origine vegetale è proseguito il graduale assestamento al ribasso dei vini (-0,9%), i cui valori restano però superiori del 21,9% a quelli dell'anno scorso. In leggera contrazione a luglio anche oli di oliva (-0,4% il dato mensile), ma in un anno le quotazioni spuntano un forte aumento, calcolato mediamente da Ismea in un più 31,4%.

Nel comparto delle produzioni animali a un incremento dei prezzi dello 0,8% mensile per il bestiame vivo, determinato essenzialmente dal forte rincaro dei suini da macello (negativa invece la dinamica congiunturale delle quotazioni di bovini e avicoli), ha corrisposto un meno 0,1% dei lattiero-caseari, in un mercato più debole soprattutto per i formaggi grana.

Il dato tendenziale rivela una crescita dei prezzi del 2,9% per latte e derivati, riconducibile soprattutto ai forti rincari del burro (+56% circa rispetto a luglio 2012). 
Più elevate anche le quotazioni del bestiame vivo (+1,6%), con aumenti prevalenti nell'avicoltura (+10,7%).

(Fonte Ismea)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia



Roma, agosto 2013 --

- Servizi di Polizia Provinciale, la proposta del Ministro -  


"La sfida è quella di garantire un alto livello di sicurezza ambientale, bene costituzionalmente protetto, e la conseguente tutela agroalimentare, preservando il territorio da ogni aggressione. Il processo normativo avviato dal Governo di modifica costituzionale finalizzato all'abolizione delle Province potrebbe offrire l'opportunità di salvaguardare la professionalità dei Servizi di Polizia Provinciale che da decenni operano sul territorio svolgendo, tra le altre, preziose funzioni di polizia giudiziaria, amministrativa, ambientale, zoofila, di protezione degli animali, lagunare e fluviale. È un importante patrimonio di esperienza e competenza che non può essere frammentato ad un livello locale non adeguato a gestire attività e indagini, come quelle ambientali, che non sono confinabili in ambiti ristretti. Una soluzione quasi naturale per l'affinità dei compiti e delle funzioni sarebbe il transito del personale dei Servizi di Polizia Provinciale, circa 2.800 unità, nei ruoli del Corpo forestale dello Stato, forza di Polizia dello Stato, istituzionalmente e tradizionalmente preposta alla tutela dell'ambiente e del territorio, nonché alla sicurezza agroalimentare. In un momento generale di crisi che investe tutto il Paese le Istituzioni devono cercare di cogliere il senso di nuove opportunità come quelle che riguardano l'adeguamento di una reale tutela del territorio e del paesaggio". 
 
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, in merito all'ipotesi di transito, una volta abolite le Amministrazioni provinciali, degli agenti delle Polizie provinciali nel Corpo forestale dello Stato. Tale transito verrà proposto al personale in via opzionale e alternativa ad un eventuale passaggio nei ruoli dei Comuni o delle Regioni e sulla base dei requisiti previsti per l'ingresso nel Cfs.
 
Sulla questione è in atto, a tutti i livelli, un ampio e positivo dibattito sia all'interno del Corpo forestale dello Stato che nella Polizia provinciale di alcune Regioni.
 
"Mi farò pertanto promotrice con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie - ha aggiunto il Ministro De Girolamo - dell'attivazione di un Tavolo tecnico formato dalle Amministrazioni competenti e finalizzato a delineare un percorso graduato e articolato, in considerazione della difficoltà tecnica, operativa ed attuativa. Da questa prima fase non deriveranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, semmai nel tempo si ridurrebbero alcune spese causate dalla parcellizzazione di tanti enti diversi e crescerà la sicurezza reale per i cittadini".

Pubblicato in Ambiente Emilia



Bologna,  agosto 2013 --

E' possibile finanziare anche punti vendita e siti di e-commerce. Domande entro l'11 ottobre. L'assessore Rabboni: "Un impegno che continua a sostegno di un settore in forte crescita".

Bologna - In arrivo nuove risorse per Lambrusco, Pignoletto e per gli altri vini tipici dell'Emilia-Romagna, che continuano a incontrare importanti successi sui mercati internazionali. Si tratta di 3 milioni 800 mila euro stanziati dalla Regione e destinati alle aziende vitivinicole, sia che si tratti di imprese agroindustriali che agricole di base, che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione. Il bando per presentare le domande scade l'11 ottobre e i contributi sono rivolti sia all'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, che alla realizzazione di punti vendita diretta o siti di e-commerce. "Vola l'export di vino emiliano-romagnolo che nel 2012 ha toccato il +15%, a conferma di un trend in atto ormai da diversi anni, merito di un'indubbia crescita qualitativa, ma anche di strategie commerciali più efficaci - spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – la Regione continua a lavorare in questa direzione, a fianco dei produttori, per sostenere la competitività del settore".
Dal 2007 a oggi le risorse pubbliche (europee, statali e regionali) per il settore vitivinicolo sono state superiori in Emilia-Romagna a 190 milioni di euro e sono andate al rinnovo dei vigneti, alla modernizzazione delle cantine e alla promozione sui mercati esteri.
Il nuovo bando è rivolto a piccole, medie ma anche a microimprese (dunque con meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro ) i cui investimenti ricadono nei territori dei comuni non colpiti dal sisma del maggio 2012 e prevede aiuti che vanno dal 20 al 40% della spesa ammissibile. Nell'assegnazione dei contributi verrà data priorità ai vini biologici, Docg, Doc e Igt e al possesso di certificazioni di qualità del processo produttivo. Tra i titoli prioritari anche le ricadute occupazionali dell'intervento. Nei prossimi mesi uscirà specifico avviso pubblico destinato ai territori dei comuni colpiti dal sisma del maggio 2012.
Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea.


Info: http://agrea.regione.emilia-romagna.it/
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/

(fonte regione emilia romagna/PF)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia


di LGC -
Parma, 8 agosto 2013--
Scoperto un caso simile a quello del morbo della mucca pazza.


La notizia, pubblicata da LiberoQuotidiano.it, arriva dal reparto di Neurologia dell'ospedale Ruommo di Benevento, diretto dal dottor Michele Feleppa. Un 60enne di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, versa ora in condizioni critiche all'ospedale Cotugno di Napoli, dove è stato trasferito con la diagnosi di "encefalopatia spongiforme probabile". Manifestava infatti i sintomi tipici del morbo di Creutzfeldt-Jakob, simili a quelli causati dall'ingestione di carne infetta dati dal morbo della mucca pazza.
L'articolo conclude citando la dichiarazioni rassicuranti del medico il quale esclude che il paziente abbia mangiato carne infetta dal prione. "i nostri controlli - conclude il medico - ci dicono che un capo bovino su 100mila risulta infetto e che, grazie ai passi avanti nei controlli alimentari in questo settore, non può accadere che carne infetta arrivi sui mercati e sulle tavole dei consumatori".
La BSE (Encefalopatia Spongiforme Bovina), meglio nota alle cronache come "Mucca Pazza", è malattia tipica dei bovini adulti che normalmente si manifesta tra i 4 e 5 anni. Una analoga sintomatologia riscontrata nell'uomo la si deve al morbo di Creutzfeldt-Jakob ed anch'essa è manifestabile in soggetti di terza età.

Nonostante in passato, durante la crisi della BSE, le cronache registrassero una analogia e soprattutto una trasmissibilità dal bovino all'uomo, nessuna ricerca aveva stabilito la diretta connessione e trasmissibilità da bovino a uomo. Questo dato dovrebbe confermare la rassicurante dichiarazione del medico beneventano.


E' pur vero che Stanley Prusiner, Premio Nobel per la medicina per la sua ricerca sui prioni, è uno dei firmatari dello studio che rivela come esistano legami tra il morbo della mucca pazza e una nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob (vCJD o nvCJD) che colpisce l'uomo.

Come si diceva, si è dovuto però registrare la scorrettezza di molti "media" che attribuirono a "mucca pazza" casi di morti chiaramente legate, per l'età avanzata dei pazienti, al morbo di Creutzfeldt-Jakob (encefalopatia spongiforme umana non legata ai bovini).


La protezione sanitaria dovuta ai controlli dei nostri servizi veterinari ha sino ad ora dato ottimi risultati sia all'epoca della "Crisi Mucca Pazza" sia nella circostanza della "crisi Aviaria" risultando praticamente impermeabile alle malattie.



di Virgilio 08 agosto 2013 - -

Mercati stabili e prezzi confermati. Si distingue il latte spot in rialzo e la stabilità del siero dopo la caduta della ottava precedente.

Le uniche note da segnalare riguardano la ripresa di quotazione del latte spot nazionale sulla piazza di Verona. Le quota vanno da 46,91 a 47,94 €/ettolitro con un incremento del 2,22% sulla precedente ottava. Dopo la caduta del 3,45% il siero si asseta sulla precedente valutazione compresa tra 19 e 23€/1000 Kg.
Per il resto, anche quest'ultima settimana del mese, stando alle rilevazioni ISMEA, si mostra ancora senza sostanziali scostamenti delle quotazioni dei due formaggi guida nazionali a denominazione Grana Padano e Parmigiano Reggiano, con listini confermati su tutte le principali Borse Merci. Gli scambi , come nel corso di tutto il mese, sono stati per lo più nella norma in un contesto comunque calmo che ha visto qualche aggiustamento al ribasso a metà mese solo sulla piazza di Mantova per entrambi i formaggi.
Permangono, a detta degli operatori, le condizioni già segnalate nelle scorse settimane.
Nessuna variazione da segnalare, per la trentunesima settimana dell'anno, sia per le materie grasse che per gli altri prodotti caseari. Novità del mese è la firma dell'accordo in Lombardia sul prezzo del latte vaccino a 42 centesimi euro/hl.

latt-spot

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

Bologna, 05 agosto 2013 - -
E' possibile finanziare anche punti vendita e siti di e-commerce. Domande entro l'11 ottobre. L'assessore Rabboni: "Un impegno che continua a sostegno di un settore in forte crescita".
Bologna - In arrivo nuove risorse per Lambrusco, Pignoletto e per gli altri vini tipici dell'Emilia-Romagna, che continuano a incontrare importanti successi sui mercati internazionali. Si tratta di 3 milioni 800 mila euro stanziati dalla Regione e destinati alle aziende vitivinicole, sia che si tratti di imprese agroindustriali che agricole di base, che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione. Il bando per presentare le domande scade l'11 ottobre e i contributi sono rivolti sia all'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, che alla realizzazione di punti vendita diretta o siti di e-commerce. "Vola l'export di vino emiliano-romagnolo che nel 2012 ha toccato il +15%, a conferma di un trend in atto ormai da diversi anni, merito di un'indubbia crescita qualitativa, ma anche di strategie commerciali più efficaci - spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – la Regione continua a lavorare in questa direzione, a fianco dei produttori, per sostenere la competitività del settore".
Dal 2007 a oggi le risorse pubbliche (europee, statali e regionali) per il settore vitivinicolo sono state superiori in Emilia-Romagna a 190 milioni di euro e sono andate al rinnovo dei vigneti, alla modernizzazione delle cantine e alla promozione sui mercati esteri.
Il nuovo bando è rivolto a piccole, medie ma anche a microimprese (dunque con meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro ) i cui investimenti ricadono nei territori dei comuni non colpiti dal sisma del maggio 2012 e prevede aiuti che vanno dal 20 al 40% della spesa ammissibile. Nell'assegnazione dei contributi verrà data priorità ai vini biologici, Docg, Doc e Igt e al possesso di certificazioni di qualità del processo produttivo. Tra i titoli prioritari anche le ricadute occupazionali dell'intervento. Nei prossimi mesi uscirà specifico avviso pubblico destinato ai territori dei comuni colpiti dal sisma del maggio 2012.
Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea.
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http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/
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