di LGC -
Parma, 8 agosto 2013--
Scoperto un caso simile a quello del morbo della mucca pazza.
La notizia, pubblicata da LiberoQuotidiano.it, arriva dal reparto di Neurologia dell'ospedale Ruommo di Benevento, diretto dal dottor Michele Feleppa. Un 60enne di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, versa ora in condizioni critiche all'ospedale Cotugno di Napoli, dove è stato trasferito con la diagnosi di "encefalopatia spongiforme probabile". Manifestava infatti i sintomi tipici del morbo di Creutzfeldt-Jakob, simili a quelli causati dall'ingestione di carne infetta dati dal morbo della mucca pazza.
L'articolo conclude citando la dichiarazioni rassicuranti del medico il quale esclude che il paziente abbia mangiato carne infetta dal prione. "i nostri controlli - conclude il medico - ci dicono che un capo bovino su 100mila risulta infetto e che, grazie ai passi avanti nei controlli alimentari in questo settore, non può accadere che carne infetta arrivi sui mercati e sulle tavole dei consumatori".
La BSE (Encefalopatia Spongiforme Bovina), meglio nota alle cronache come "Mucca Pazza", è malattia tipica dei bovini adulti che normalmente si manifesta tra i 4 e 5 anni. Una analoga sintomatologia riscontrata nell'uomo la si deve al morbo di Creutzfeldt-Jakob ed anch'essa è manifestabile in soggetti di terza età.
Nonostante in passato, durante la crisi della BSE, le cronache registrassero una analogia e soprattutto una trasmissibilità dal bovino all'uomo, nessuna ricerca aveva stabilito la diretta connessione e trasmissibilità da bovino a uomo. Questo dato dovrebbe confermare la rassicurante dichiarazione del medico beneventano.
E' pur vero che Stanley Prusiner, Premio Nobel per la medicina per la sua ricerca sui prioni, è uno dei firmatari dello studio che rivela come esistano legami tra il morbo della mucca pazza e una nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob (vCJD o nvCJD) che colpisce l'uomo.
Come si diceva, si è dovuto però registrare la scorrettezza di molti "media" che attribuirono a "mucca pazza" casi di morti chiaramente legate, per l'età avanzata dei pazienti, al morbo di Creutzfeldt-Jakob (encefalopatia spongiforme umana non legata ai bovini).
La protezione sanitaria dovuta ai controlli dei nostri servizi veterinari ha sino ad ora dato ottimi risultati sia all'epoca della "Crisi Mucca Pazza" sia nella circostanza della "crisi Aviaria" risultando praticamente impermeabile alle malattie.