Visualizza articoli per tag: Made in Italy

Mercoledì, 15 Novembre 2017 09:27

FICO Eataly World

Un giro in anteprima negli immensi spazi di FICO Eataly World – La Fabbrica Italiana Contadina: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 40 fabbriche alimentari, laboratori, 40 tra ristoranti e bar, mercato e botteghe in un viaggio nella cultura ed eccellenza del made in Italy.

Testo e foto di Chiara Marando -

Oggi aprono le porte del tanto atteso FICO Eataly World - La Fabbrica Italiana Contadina: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 200 animali e 2.000 coltivatori, per raccontare la varietà e la bellezza dell'agricoltura e allevamento nazionali; 8 ettari coperti con 40 fabbriche alimentari che hanno prodotto tutti gli ingredienti più celebri della tavola italiana; oltre 40 luoghi ristoro allestiti, dai bar fino ai chioschi di cibo di strada ed ai ristoranti stellati; 9.000 metri quadrati di botteghe e mercato con il meglio dei prodotti e del design; aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche e 6 grandi "giostre" educative per far sperimentare e conoscere i segreti del fuoco, della terra, del mare, degli animali, delle bevande e del futuro; il centro congressi modulabile da 50 a 1.000 persone, con spazi per teatro e cinema; corsi ed eventi che animeranno tutti gli spazi di FICO.

Fico-bologna-madeinitaly.jpg

Insomma, un mondo legato all'eccellenza, alla storia e alla tradizione del Made in Italy, un mondo che nasce con la volontà di promuovere e valorizzare le nostre produzioni, inserendosi a pieno titolo tra i grandi protagonisti dell'innovazione europea.

Fico-bologna14.jpg

E il 9 novembre FICO ha aperto per un'anteprima dedicata ai media, un tour alla scoperta di ogni angolo e spazio che a breve sarà animato da avventori, certamente entusiasti per quello che potranno scoprire ed assaporare. Ad accogliere i giornalisti, il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri Vincenzo De Luca, e Gianni Bastianelli, direttore di ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, insieme al sindaco di Bologna Virginio Merola, al fondatore di Eataly Oscar Farinetti, all'amministratore delegato di FICO Eataly World, Tiziana Primori, al presidente della Fondazione FICO Andrea Segrè, al direttore generale del CAAB Alessandro Bonfiglioli e al direttore generale di Prelios Sgr, Andrea Cornetti.

Fico-bologna18.jpg

Una giornata che ha messo l'Italia al centro del mondo, promossa in collaborazione con ENIT, che proprio con FICO ha sottoscritto un accordo per fare della Fabbrica Italiana Contadina un volano di attrazione turistica a livello internazionale, favorendo il turismo e il rafforzamento dell'immagine del prodotto e del territorio italiano, soprattutto nell'ambito dell'enogastronomia.
Perché la cultura del buon mangiare e del buon bere rappresentano un patrimonio che dobbiamo imparare a valorizzare, una ricchezza frutto di esperienza, rispetto, impegno, tradizione tramandata nel tempo e capacità di evolversi rimanendo fedeli alle proprie radici.

2017-Fico-bologna-madeinitaly

E questa ricchezza si può respirare passeggiando per i vari spazi di FICO, si può scoprire, apprendere e degustare con le meraviglie della biodiversità italiana, si può capire la nostra agricoltura e la trasformazione alimentare che ha reso celebre la nostra terra. In un unico luogo si riesce ad assistere alla preparazione del pane e della pasta fatta a mano e a macchina, all'olio uscire dal frantoio, ma anche imparare a fare le caramelle; stupirsi e divertirsi con le esperienze nelle giostre multimediali; assaggiare i prodotti freschi e fragranti; vedere e toccare gli animali e i doni della terra; entrare in contatto con i protagonisti del Parco e le 150 aziende coinvolte nella sua realizzazione.

2017-food-Fico-bologna

2017-Fico-bologna-venchi

FICO Eataly World
www.eatalyworld.it 
Via Paolo Canali, 8 – 40127
Bologna (BO) -Italia

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Venerdì, 10 Novembre 2017 09:51

Il racconto in anteprima di FICO Eataly World

Un giro in anteprima negli immensi spazi di FICO Eataly World – La Fabbrica Italiana Contadina, che aprirà al pubblico mercoledì 15 novembre 2017: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 40 fabbriche alimentari, laboratori, 40 tra ristoranti e bar, mercato e botteghe in un viaggio nella cultura ed eccellenza del made in Italy.

Testo e foto di Chiara Marando -

Ormai manca pochissimo, tra qualche giorno si apriranno le porte del tanto atteso FICO Eataly World - La Fabbrica Italiana Contadina: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 200 animali e 2.000 coltivatori, per raccontare la varietà e la bellezza dell'agricoltura e allevamento nazionali; 8 ettari coperti con 40 fabbriche alimentari che hanno prodotto tutti gli ingredienti più celebri della tavola italiana; oltre 40 luoghi ristoro allestiti, dai bar fino ai chioschi di cibo di strada ed ai ristoranti stellati; 9.000 metri quadrati di botteghe e mercato con il meglio dei prodotti e del design; aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche e 6 grandi "giostre" educative per far sperimentare e conoscere i segreti del fuoco, della terra, del mare, degli animali, delle bevande e del futuro; il centro congressi modulabile da 50 a 1.000 persone, con spazi per teatro e cinema; corsi ed eventi che animeranno tutti gli spazi di FICO.

Fico-bologna-madeinitaly.jpg

Insomma, un mondo legato all'eccellenza, alla storia e alla tradizione del Made in Italy, un mondo che nasce con la volontà di promuovere e valorizzare le nostre produzioni, inserendosi a pieno titolo tra i grandi protagonisti dell'innovazione europea.

Fico-bologna14.jpg

E il 9 novembre FICO ha aperto per un'anteprima dedicata ai media, un tour alla scoperta di ogni angolo e spazio che a breve sarà animato da avventori, certamente entusiasti per quello che potranno scoprire ed assaporare. Ad accogliere i giornalisti, il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri Vincenzo De Luca, e Gianni Bastianelli, direttore di ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, insieme al sindaco di Bologna Virginio Merola, al fondatore di Eataly Oscar Farinetti, all'amministratore delegato di FICO Eataly World, Tiziana Primori, al presidente della Fondazione FICO Andrea Segrè, al direttore generale del CAAB Alessandro Bonfiglioli e al direttore generale di Prelios Sgr, Andrea Cornetti.

Fico-bologna18.jpg

Una giornata che ha messo l'Italia al centro del mondo, promossa in collaborazione con ENIT, che proprio con FICO ha sottoscritto un accordo per fare della Fabbrica Italiana Contadina un volano di attrazione turistica a livello internazionale, favorendo il turismo e il rafforzamento dell'immagine del prodotto e del territorio italiano, soprattutto nell'ambito dell'enogastronomia.
Perché la cultura del buon mangiare e del buon bere rappresentano un patrimonio che dobbiamo imparare a valorizzare, una ricchezza frutto di esperienza, rispetto, impegno, tradizione tramandata nel tempo e capacità di evolversi rimanendo fedeli alle proprie radici.

2017-Fico-bologna-madeinitaly

E questa ricchezza si può respirare passeggiando per i vari spazi di FICO, si può scoprire, apprendere e degustare con le meraviglie della biodiversità italiana, si può capire la nostra agricoltura e la trasformazione alimentare che ha reso celebre la nostra terra. In un unico luogo si riesce ad assistere alla preparazione del pane e della pasta fatta a mano e a macchina, all'olio uscire dal frantoio, ma anche imparare a fare le caramelle; stupirsi e divertirsi con le esperienze nelle giostre multimediali; assaggiare i prodotti freschi e fragranti; vedere e toccare gli animali e i doni della terra; entrare in contatto con i protagonisti del Parco e le 150 aziende coinvolte nella sua realizzazione.

2017-food-Fico-bologna

2017-Fico-bologna-venchi

Quindi, per quando prepararsi?
L'appuntamento con l'apertura ufficiale di FICO Eataly World Tour è per mercoledì 15 novembre 2017.

FICO Eataly World
www.eatalyworld.it 
Via Paolo Canali, 8 – 40127
Bologna (BO) -Italia

Pubblicato in Cronaca Emilia

Anuga - Federalimentare difende Made in Italy: ritirati prodotti Italian Sounding Ministro Martina: "Presidio essenziale per tutelare nostra filiera"

Colonia, 10 ottobre - Arriva da Anuga, la più grande fiera del mondo dedicata al food, una nuova importantissima conferma per il Made in Italy. L'alimentare italiano, infatti, ha dato grande prova di sé in Germania mettendo in mostra la sua eccellenza con ben 1200 imprese, aggiudicandosi così il titolo del Paese in assoluto più rappresentato, battendo anche i padroni di casa. Non solo numeri però, anche qualità e innovazione hanno distinto la produzione italiana su cui per la prima volta Federalimentare ha attuato un'attività di vigilanza e tutela.

20171017-Italian-Sounding4Nei giorni della fiera, infatti, Federalimentare, in collaborazione con Fiere di Parma e con uno studio legale italo-tedesco, ha attivato per le sue aziende presso lo stand Cibus un desk gratuito di ascolto, consulenza legale e intervento contro l'Italian Sounding, una fra le più subdole forme di comunicazione ingannevole per il consumatore che si sostanzia attraverso l'attribuzione di origine italiana ad un prodotto che in realtà non lo è.

"È essenziale —ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Martina—un presidio costante che tuteli e protegga la vera italianità. Il lavoro fatto con Federalimentare ad Anuga è, in questo senso, un passo importante per contrastare concretamente il fenomeno dell'Italian sounding e per tutelare tutta la filiera agroalimentare italiana".

Un servizio che ha dato subito i suoi frutti. Alcuni prodotti con nomi evocativi dell'italianità, da Pasta Ciao alla passata Tomatino, con tanto tricolore in bella mostra, pur senza aver nulla a che fare con il nostro Made in Italy, sono stati ritirati grazie al pronto intervento del desk negli stand della Serbia, dell'Ucraina, della Grecia, della Turchia, di Panama e della Romania, caso quest'ultimo ora al vaglio del tribunale di Colonia. In certi casi si è trattato di ritiro volontario dopo la segnalazione, in altri di una conseguenza a misure legali come la diffida. Scaricabili a questo link alcuni esempi di Italian Sounding riscontrati in fiera: https://we.tl/l0mM2N6NqC .

"Finalmente il real Italian viene riconosciuto e tutelato anche fuori confine e non solo contro denominazioni o trade mark, ma anche contro l'Italian Sounding - ha commentato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare - Un'azione necessaria se pensiamo che il giro d'affari maturato da prodotti contraffatti e Italian Sounding si attesta ben oltre i 60 miliardi di euro, un terzo dei quali solo sul mercato americano".

Anche secondo Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, "Il desk ad Anuga, oltre ad essere la continuazione ideale e legale del percorso di Cibus, da sempre l'evento fieristico di riferimento dell'Authentic Italian, è la testimonianza della validità di una alleanza strategica tra Fiere di Parma e Koeln Messe che garantisce, a livello mondiale, visibilità e promozione nonché tutela al nostro Made in Italy Alimentare".

20171017-Italian-Sounding2

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Martedì, 31 Gennaio 2017 16:40

Riviera Gin: il primo Gin made in Italy

FlashOn Mag, da sempre interessato a mettere in evidenza le eccellenze del nostro Bel Paese, quest'oggi propone una novità made in Italy nel campo del food and beverage: il Riviera, primo gin italiano nato da un'antica ricetta tutta da scoprire.

 

di Cecilia Novembri

Riviera Gin primo made in Italy     

   

    Il Gin, già da tempo, si sta facendo largo nel mondo degli amanti dei distillati e sempre di più si       sta allargando il sentiero italiano del Gin!

 

    I sentori di ginepro, cardamomo, coriandolo, pepe nero, bacche di rosa canina,               rosmarino, prugna, ciliegia, nocciola, bergamotto e note agrumate saranno                       sentori sempre più familiari al palato dei nuovi estimatori di Gin.

 

    La ricoperta e rivalutazione di questa essenza di antica tradizione ha portato molti                         produttori a rispolverare antiche ricette o ad intraprendere nuove sperimentazioni:                          RIVIERA GIN è il risultato di questa nuova sensibilità del mondo enologico nei confronti del           Gin.

 

 

Riviera Gin primo made in Italy2  

Tutto è partito da un'antica ricetta ritrovata in un cassetto di un vecchio casolare di famiglia frutto di un incontro tra due persone durante la II Guerra Mondiale, un proprietario terriero romagnolo e un ufficiale inglese con una passione e un sogno in comune: creare un distillato che mantenesse inalterata la sua profumazione inconfondibile e il suo gusto classico, usando però l'uva e non i cereali.

Riviera Gin primo made in Italy 3 

Oltre settanta anni più tardi l'antico scritto rivive una nuova gioventù grazie a Riviera Gin, la prima ricetta la cui base è distillata dal vino, l'unico distillato che nasce da vino sangiovese. Coriandolo, cannella, fiori di sambuco, zenzero, ginepro, bergamotto e arance dolci, queste le fragranze botaniche che il Gin made in Italy regala ai propri degustatori e che grazie alla sua fragranza non invadente si accosta perfettamente alla cucina gourmet: già diversi ristoranti hanno scelto di inserirlo nella carta dei menu. Una nuova esperienza da provare.

Riviera Gin primo made in Italy4

With the Courtesy of: amazon.it – reportergourmet.com – rivieragin.com – dissapore.com – ladolcevita.tv – pixabar.com – chiamamicittà.it – viadeigourmet.it

Pubblicato in Cultura Emilia
Sabato, 17 Settembre 2016 10:35

Amazon diventa anche Made in Italy Gourmet

Amazon punta sempre di più sul comparto alimentare. Dopo le consegne a domicilio negli Stati Uniti e in Europa, ora arriva con una novità: una sezione Made In Italy Gourmet. L'utente potrà scegliere tra una ricca selezione di prodotti di eccellenza tipicamente italiani

Di Chiara Marando -

Sabato 17 Settembre 2016

Amazon punta sempre di più sul comparto alimentare. Gli “addicted” dell'acquisto online saranno già capitati sulle tante offerte di prodotti presenti nello store, ma quello che adesso si può trovare è una vera e propria sezione gourmet dedicata alle eccellenze dell'enogastronomia italiana.

Ebbene si, anche il colosso americano investe nel Made in Italy di alta qualità, con specialità del food&wine che mirano a tutelare i consorzi locali

Un'ampia scelta di bontà acquistabili solo con un click, delle quali il consumatore potrà conoscere dettagli e tracciabilità. L'idea è quella di diventare un punto di riferimento anche per quanto riguarda il mondo dell'e-commerce alimentare. E conoscendo le infinite potenzialità di Amazon non è difficile immaginare che l'obiettivo verrà raggiunto.

Amazon Made In Italy

Ma non si tratta di un salto nel buio. Da tempo il re dello shopping mondiale aveva identificato il ramo food&beverege come ambito dalle grandi potenzialità di reddito, affrontandolo per step: prima con consegne a domicilio negli Stati Uniti, poi in Europa ed, infine, anche in Italia.

L'offerta oggi raccoglie un catalogo gourmet da acquolina in bocca, una vetrina ricca di specialità regionali, con prodotti a marchio Igp, Dop e Docg che rappresentano la cucina italiana nel mondo: Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico di Modena, Pasta di grano duro, Culatello di Zibello, Prosciutto di Parma, Speck dell'Alto Adige, alcune tra le migliori produzioni italiane di vino, Confetture e Olio extravergine di oliva. Ma l'elenco è ancora lungo, con più di 1000 articoli suddivisi in categorie, con oltre 50 brand presenti.

parmigiano reggiano

Inutile dire che nel mucchio ci si può imbattere anche in etichette che di artigianale ed eccellente hanno ben poco, con prezzi certamente non da grande distribuzione.

Insomma, benché il servizio sia molto interessante e allettante, è sempre meglio prendersi un po' di tempo per esplorare con calma tutta la vetrina ed evitare la “fregatura”.

prodotti tipici

Giusto per darvi un 'idea, ecco un assaggio di quello che dovreste guardare con sospetto.

Ad esempio, quale legame c'è tra il made in Italy e il box di dolci assortiti Kinder, Haribo o Rittersport? Il dubbio è lecito.

Per non parlare dell'Aceto balsamico Ponti...i commenti sono superflui. Cercando “Parmigiano Reggiano” le opzioni spaziano da eccellenze reali come quello preparato con latte di vacche rosse, il 24 mesi e addirittura il 40 mesi, per arrivare a marchi sconosciuti che non sembrano neppure italiani.

Un ultimo dettaglio da controllare: le quantità. Già, perché capita che la farina venga venduta in pacchi da 25 kg, oppure che la scatola di pelati sia da 2 kg e mezzo ed il Prosciutto di Parma in confezioni da 2 kg. Indubbiamente eccessivi per un uso domestico.

Pubblicato in Cultura Emilia
Domenica, 17 Luglio 2016 12:04

I sapori d'Italia in Giappone

La rubrica dedicata alle "Storie del gusto" parte oggi e come le migliori ricette della grande tradizione italiana, ha un qualcosa di unico quando è semplice, di tradizione e fatta di passione.

Parma, 17 luglio 2016

Il racconto di oggi tocca passione e coinvolgimento per il buon cibo, l'onore e il forte legame con l'Italia per una continua scoperta di talento e sviluppo personale.
Il protagonista è Marco Ferrari, un ragazzo nato a Reggio Emilia, che si è stabilito con tenacia e buona volontà in Giappone e che forte di una esperienza fatta nel Paese del Sol Levante, in dieci anni di attività come responsabile di una società di intermediazione turistica, proprio fra Italia e Giappone, oggi sta promuovendo il buon cibo e i prodotti tipici di Reggio Emilia ad Osaka ed oltre i suoi confini.
La sua grande voglia di intraprendere lo ha messo in contatto con importanti chef, ristoratori ed operatori del settore, fra i quali tanti Italiani che abitando e che lavorano alacremente in Giappone, cercando di emergere e che alla fine svettano a mio parere, per qualità e preparazione, su parecchi colleghi italiani.

vino made in italy italia giappone 1

E' il caso della professionalità dello chef romano Fabrizio Valentini della trattoria romana Casareccio a Mukonuso vicino Kobe; leggendo nei blog giapponesi e di settore, ne esce una cucina "...commovente e di casa" o come dicono altri "...molto fedele a quella romana di una volta"..., io direi che dal punto di vista tecnico è anche molto ricercata, lo chef è preparato ed attento, tanto fedele alla tradizione romana pur ricercando tratti di originalità tipica Italiana.
Tornando invece al Samurai di Reggio Emilia, il ragazzo si è distinto per avere stretto legami e fatto parlare di se nell'ambiente e per questo ho pensato fosse il momento di scrivere di Lui perchè gli eventi e le partecipazioni enogastronomiche ai quali ci sta abituando da tempo, sono di richiamo e ben strutturati, tutto grazie anche a partner rigorosamente italiani e selezionati.
Marco è partito poco dopo il diploma superiore e concreto come sa essere, ha fatto una valutazione lucida e non di semplice istinto come potrebbe sembrare e quindi si è cimentato nella gestione di una azienda turistica a mangement di stampo americano in Giappone, in una Terra dove non era che un ragazzo di belle promesse ed in punta di piedi, ha mosso i primi passi come ricorda Lui: "Sono arrivato a Dicembre del 2005 e a Febbraio del 2006 avevo già un lavoro, che faccio ancora adesso – ricorda – Eppure non sapevo il Giapponese, ma solo l'Inglese, e non avevo più esperienza lavorativa di quando ero partito".

marco ferrari vino food giappone made in italy

Oggi lavora per varie agenzie e non ha abbandonato il sogno di creare un forte legame fra Italia e Giappone proprio come nel 2014 in cui insieme pr la prima volta siamo stati impegnati nella creazione di un evento ad Osaka chiamato "I SAPORI D'ITALIA IN GIAPPONE" e dove l'idea era proprio quella di far sentire ai clienti Giapponesi alcune specialità Italiane abbinate a piatti tipici regionali con alcune selezionate eccellenze come l'Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia della Acateia San Giacomo di Novellara, il re dei formaggi Parmigiano Reggiano ed una selezione di vini della Valpolicella della cantina di Montecariano a San Pietro in Cariano (Verona).

Ricordo le nostre telefonate kilometriche ed il progetto che ha preso forme sulle nostre divergenze e sulle nostre similitudini, la sua tenacia e la sua preparazione sulla cultura giapponese e la mia esperienza di sommelier hanno fatto rincontrare dopo vent'anni due amici che avevano condiviso l'infanzia nello stesso quartire e che oggi da adulti, da uomini, si sono ritrovati con la stessa passione e professionalità in questo campo.
Ho ritrovato una persona fedele alla tradizione e rispettosa del lavoro altrui, perfettamente integrata ed attenta al gusto emiliano nei confronti dei clienti giapponesi, assetati di spiegazioni e continui approfondimenti, un Popolo davvero affascinante e non così lontano da quello che ci rappresenta come italiani. Il Giappone ha fantasia, tradizione, cultura e rispetto per l'onore, ingredienti di cui la cucina di Marco non può fare a meno per poter costruire il ponte fra queste due culture.
Il progetto ha avuto grande successo ed ha portato a Marco nuovi spunti e punti di vista per il suo futuro che si prospetta di grande rilievo e pieno di idee innovative per il settore enogastromico e dell'ospitality.

www.facebook.com/marcoferrarigiappone 
www.facebook.com/saporidellamamma 

L'Equilibrista

Mercoledì, 11 Maggio 2016 08:59

Valentino e l'alta moda italiana

Sicuramente una delle nostre più riconosciute eccellenze italiane la troviamo nel settore della moda e se parliamo di "alta moda" viene subito in mente lui: Valentino! Un brand riconosciuto a livello mondiale e VERONICA VOLPI coglie l'occassione per ricordarcelo nell'articolo odierno.

Di Veronica Volpi

Eleganza, leggerezza ed individualità nascoste nella forza della semplicità: sono queste le qualità della donna di grande classe rappresentate da Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli per la Collezione Haute Couture di Valentino.

valentino moda made in italy 1

L'ispirazione proviene direttamente dalla danza e dal teatro, da quella sfaccettatura di questa arte che ha visto rivoluzionare gli schemi, le regole e l'antichità: la danza moderna.
Donne forti come Isadora Duncan e Martha Graham, che hanno saputo esprimere la propria personalità combattendo contro dogmi e pregiudizi, sono le muse ispiratrici dei due stilisti.

La loro leggerezza nel danzare prende forma nel sapiente uso della seta e chiffon plasmati in ampie tuniche dalle decorazioni ornamentali.
Forte è anche il richiamo al lontano Oriente: coroncine e monili cappeggiati da dragoni e serpenti avvolgono le teste acconciate delle modelle.

valentino alta moda made in italyt stilista 2

Sul finale, matrone dalle tuniche in velluto e mantelle in pelliccia irrompono la scena portando quell'eleganza sfarzosa che nel teatro non muore mai.

Collezione Haute Couture di Valentino moda 3

Photo courtesy of: Vogue.it

Credits: onlineonly.christies.com – simple.wikipedia.com -

Mercoledì, 09 Marzo 2016 15:04

ABILMENTE: a metà tra creatività e artigianalità

L'artigianalità fiore all'occhiello del made in Italy. Abilmente: la mostra atelier internazionale della Manualità Creativa che dal 17 al 20 di Marzo si svolgerà presso il padiglione 8 della Fiera di Roma.

Di Giulia Santoro

Sotto il segno del DESIGN ITALIANO fortunatamente noi italiani siamo conosciuti non solo grazie ai grandi brand di esportazione internazionale, ma anche grazie ad un altro importantissimo fiore all'occhiello: l'artigianalità, ovvero se vogliamo dirlo in termini più esterofili, l'handcraftship.

FlashOn Mag attraverso la Rubrica di Design vuole proprio mettere in evidenza anche le piccole realtà che fanno grande la nostra Italia sotto il profilo della creatività "homemade".

abilmente design artigianto eventi fiera roma 4

Dove trae origine tutta la nostra tradizione artigianale?
C'è un importante evento che sottolinea l'importanza di questa preziosa forma di creatività ed è ABILMENTE: una mostra atelier internazionale della Manualità Creativa che dal 17 al 20 di Marzo si svolgerà presso il padiglione 8 della Fiera di Roma.
Tutti i giorni, dalle 10:00 alle 19:30, per soli 10 euro, avrete modo di interagire con dei veri professionisti di queste arti artigianali che, nell'era del tutto e subito e a basso costo, si sono un po' persi.
Le aree tematiche di Abilmente sono concentrate in varie sezioni dai Bijoux al Cake e sue decorazioni, ma anche Crochet-Tricot, Cucito, Patchwork, Ricamo e merletto, Tecniche decorative e Tessitura.

abilmente design artigianto eventi fiera roma 2

In tutte queste specialità ci saranno dei veri Big di livello internazionale che lavoreranno sotto i vostri occhi. Sarà possibile quindi acquistare in loco creazioni "handmade" oppure seguire workshop e lezioni di gruppo su quella che è la vostra materia preferita.

abilmente design artigianto eventi fiera roma 3

Ogni padiglione sarà dedicato ad una delle diverse aree tematiche quindi anche l'ambientazione stessa e le varie scenografie saranno perfette per suggestionarvi ancor di più.

Non tutti sanno infatti che questa manifestazione esiste già da diverso tempo e coinvolge non solo il comune di Roma ma anche altre città d'arte italiane. È una mostra itinerante che segue le tematiche stagionali secondo i trend del momento.

Se siete davvero interessati a seguire anche qualche corso potrete collegarvi al sito www.romaprimavera.abilmente.org, per iscrivervi per tempo ai vari workshop.

abilmente design artigianto eventi fiera roma


Made in Italy, Mipaaf: presentato segno unico distintivo agroalimentare "The extraordinary italian taste"
Martina: operazione di sistema per sostenere export agroalimentare. Obiettivo export: 50 miliardi nel 2020

di LGC Parma, 28 maggio 2015 –

Una operazione strettamente di marketing quella presentata ieri dal Ministro Maurizio Martina che serve alla promozione del Made in Italy agroalimentare, sotto una bandiera unica, e al contrasto dell'Italian sounding. Almeno questa è l'intenzione dell'operazione che va in controtendenza rispetto alle politiche dell'omologazione imposte dalle multinazionali.

Un'operazione di marketing che ha la presunzione di contrastare il fenomeno dell'imitazione dei nostri prodotti (italian sounding) che si stima abbia un fatturato di circa 60 miliardi di euro.

"Un logo che, secondo il comunicato stampa diffuso dal MIPAAF, verrà utilizzato in occasione delle fiere internazionali, in attività di promozione all'interno dei punti vendita della grande distribuzione estera, nelle campagne di comunicazione e promozione in Tv, sui media tradizionali, su Internet e sui social media. Un segno unico utile per veicolare un'idea unitaria del Made in Italy dalle caratteristiche originali e dalla qualità distintive. Nelle fiere, ad esempio, servirà a caratterizzare in modo univoco l'area espositiva dedicata all'Italia del cibo e del vino. Il marchio verrà utilizzato fin dalle prossime giornate all'interno del Padiglione del Vino e del Padiglione del Cibo a Expo, proprio per cogliere l'occasione unica di visibilità offerta dall'evento di Milano."

Il segno unico è rappresentato da una bandiera italiana con tre onde che richiamano il concetto di crescita e di sviluppo e dalla scritta "THE EXTRAORDINARY ITALIAN TASTE".

Non un marchio da introdurre sui singoli prodotti ma un logo che qualifica l'identità italiana all'interno di un mix di azioni di promozione e sostegno, come le fiere internazionali, le attività di promozione all'interno dei punti vendita della grande distribuzione estera, ma anche le campagne di comunicazione e promozione in Tv, sui media tradizionali, su Internet e sui social media. Il marchio si inserisce nel più ampio piano straordinario di internazionalizzazione del Made in Italy, messo a punto in collaborazione dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero delle politiche agricole e dall'Ice e ne costituisce uno degli aspetti più importanti.

"Da oggi l'agroalimentare italiano - ha spiegato il Ministro Maurizio Martina - sarà più forte e più riconoscibile sui mercati internazionali. Finalmente abbiamo un segno distintivo unico che aiuterà consumatori e operatori a identificare subito le attività di promozione dei nostri prodotti. Partiamo da Expo Milano 2015 per sfruttare questa straordinaria occasione di visibilità e proseguiremo con le azioni previste dal nostro piano di internazionalizzazione sui mercati strategici. Nei prossimi tre anni investiremo oltre 70 milioni di euro per la promozione, imparando a fare squadra e a non disperdere in mille rivoli le risorse."

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

Il Battibecco tra il Nunzia De Girolamo e Confindustria in merito alla partecipazione al Brennero del Ministro.

 

- On. Nunzia De Girolamo, 04 Dicembre 2013  20,01- 


L'unica cosa sconcertante sono i toni usati da un'organizzazione come Confindustria che invece di schierarsi a difesa degli interessi nazionali lancia accuse al limite dell'insulto personale a chi, come Ministro, svolge il suo dovere di tutela della produzione agricola nazionale.

Invece di trincerarsi dietro un europeismo a corrente alternata, Confindustria si adoperi per difendere il Made in Italy che è così prezioso per tutto il Paese, compresi i suoi associati, ed è minacciato da una concorrenza sleale senza precedenti. Sono andata al Brennero per manifestare solidarietà a migliaia di agricoltori messi in ginocchio dalla crisi e da coloro che chiudono gli occhi e si voltano dall'altra parte quando le produzioni italiane vengono massacrate da gente senza scrupoli. E mi auguro di vedere o sentire una partecipazione di Confindustria così vibrante come quella espressa nella nota diffusa oggi, in tema di lotta alla contraffazione: se c'è già  stata, in molti non se ne sono accorti.

Parteciperò ad altre decine, centinaia, migliaia di manifestazioni, senza paura di intimidazioni, ogni qualvolta sarò in gioco la difesa dell'Italia e delle sue produzioni, indipendentemente dalla bandiera di chi organizza quella protesta, perché penso che la difesa degli interessi nazionali vada perseguita con una sola bandiera: quella italiana.

In merito alla stucchevole lezioncina sulle disposizioni comunitarie in vigore sull’origine in etichetta, previste oggi per una serie cospicua di prodotti, è bene ricordare che esse sono il frutto di numerose battaglie portate avanti dall’Italia e dagli agricoltori italiani. Chiederne l’ampliamento, rispettando le regole del dibattito europeo, rientra pienamente non solo tra le mie libere scelte politiche, ma certamente tra i miei doveri.

 

- Il comunicato di Radiocor  18,02 -

CONFINDUSTRIA: SCONCERTO PER ATTEGGIAMENTO DE GIROLAMO A PROTESTA COLDIRETTI

"Non considera disposizioni Ue su originalita' prodotti" (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 04 dic - "Confindustria e' sconcertata per il comportamento del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo che questa mattina, con la sua presenza al valico del Brennero alla mobilitazione di protesta della Coldiretti, ha dimostrato di non tenere in debita considerazione tutte le disposizioni Ue che regolano l'originalita' dei prodotti agroalimentari". Lo afferma Confindustria, in una nota, in merito all'intervento del ministro De Girolamo a manifestazione di protesta in difesa del 'made in Italy' sul fronte agroalimentare. "Utilizzare i mezzi di informazione per travisare le indicazioni espresse dalla legge europea in materia di 'Made in'- si legge nella nota di Confindustria - significa ingannare i cittadini, perche' al momento vi e' una distanza incolmabile e, tra l'altro incomprensibile, tra quanto espresso e sottoscritto dal nostro Paese a Bruxelles e quanto il ministro De Girolamo intende far percepire con la sua azione". La nota conclude ricordando che "per regola comunitaria e accordi internazionali non sono accettabili soluzioni protezionistiche. L'industria agroalimentare italiana sente forte la responsabilita' della selezione delle materie prime e con altrettanta responsabilita' si impegna da sempre, nel rispetto delle leggi nazionali e comunitarie, per garantire la salute e la salvaguardia dei consumatori e la qualita' dei prodotti loro destinati, con produzioni di eccellenza supportate da controlli e selezioni accurate sulle materie prime".com-mma

(RADIOCOR) 04-12-13 18:02:15 (0500) 5 NNNN

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Pagina 3 di 4