E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ismea nell'esprimere apprezzamento per l'operazione dei militari della Guardia di finanza di Cagliari che hanno eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare, quattro in carcere e 12 agli arresti domiciliari, nei confronti di una organizzazione, che aveva come vertice una azienda di Capoterra, che avrebbe sfornato false certificazioni relative a prodotti biologici, destinati al mercato nazionale ed europeo, senza che i prodotti fossero realmente ''bio''. Una truffa che colpisce un mercato che ha registrato un aumento record dei consumi del 7,3 per cento nel 2012 e che tra esportazioni e consumi interni sviluppa un giro d'affari complessivo stimato pari a circa 3 miliardi di euro, secondo la Coldiretti. Un fatturato che pone l'Italia al quarto posto al livello europeo dietro Germania, Francia e Regno Unito e in sesta posizione nella classifica mondiale. Di fronte al ripetersi di frodi che riguardano l'importazione di prodotti falsamente biologici è necessario – sottolinea la Coldiretti – che sia facilmente riconoscibile in etichetta la produzione ottenuta con materia prima e standard nazionali, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato. In attesa che questo avvenga, il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono l'origine nazionale degli alimenti in vendita.
(fonte coldiretti)