Di Mita Valerio (Quotidianoweb.it) Roma, 12 novembre 2024 - In base al 5° rapporto stilato da Actionaid, Roma, Palermo e Catania sono in cima alla classifica delle città italiane che presentano il maggior numero di persone che richiedono i pacchi alimentari.
Nel 2023, secondo i dati analizzati, si stima che ci sia stata una preoccupante inversione di tendenza. Infatti, l’aumento riguarda 500mila persone in più rispetto all’anno precedente, ossia circa un punto percentuale per quanto riguarda i tassi di deprivazione materiale e sociale.
In totale, quasi cinque milioni di italiani over 16 si calcola che non avessero un pasto completo ogni due giorni. È interessante aggiungere che negli ultimi 5 anni sono aumentati del 40% gli aiuti alimentari FEAD (Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti).
Questo è il dato rilevato tra il 2019 e il 2023, periodo durante il quale si è passati da 2,08 milioni a quasi 2,91 milioni di beneficiari (dati Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro).
L’incremento ha riguardato tutte le regioni italiane, escluso il Friuli-Venezia Giulia.
Tanti sono i fattori che certamente incidono molto sul problema della povertà alimentare, ai primi posti le difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro ed il grado di istruzione.
Un triste fenomeno che ha ripercussioni sia materiali che psicologiche sugli adulti, ma anche sui minori.
Secondo quanto emerso da un’inchiesta effettuata recentemente dell’economista Andrea Segrè e dall’accademica Ilaria Pertot, una persona su tre è costretta, per risparmiare, a scegliere, ad esempio, cibo prossimo alla data di scadenza e sono in molti quelli che effettuano i loro acquisti soltanto nei discount e uno su due acquista online alla ricerca di offerte migliori.
Tutto questo panorama davvero poco rassicurante, nonostante il nostro Paese risulta essere tra i più sviluppati del mondo.
In cosa consiste, in pratica, la povertà alimentare?
Significa molto spesso privazioni di alimenti importanti dal punto di vista nutrizionale, vuol dire l’impossibilità di fare un pasto completo con carne, pesce o un alimento equivalente vegetariano almeno una volta ogni due giorni.
È interessante conoscere alcuni dati diffusi dal Banco Alimentare soprattutto perché, circa il 50% delle persone che si rivolgono a strutture caritative aiutate sono italiani, un dato che è aumentato notevolmente negli ultimi anni, come quella della fascia dei bambini e ragazzi fino ai 17 anni, la cui l'incidenza della povertà, è quadruplicata dal 2007 ad oggi.
Se i poveri assoluti in Italia sono circa 9 su 100, considerando esclusivamente bambini e ragazzi arriviamo a 13 su 100. Il dato è riferito principalmente a famiglie numerose o ai figli di genitori separati.
Dati che dovrebbero far riflettere ognuno di noi, nella speranza che si riesca a fare di più per arginare il problema, sempre più allarmante, della povertà alimentare.