Di Mita Valerio (Quotidianoweb.it) Roma, 17 settembre 2024 - L’Italia è circondata dal mare e per questo motivo ha tantissimi chilometri di costa, con scorci di una bellezza unica.

Ogni regione ha le sue particolarità, ogni singolo posto è differente e rappresenta un gioiello prezioso ma, purtroppo, non ci sono solamente aspetti positivi.

Una vera emergenza è quella che viene illustrata da un recente report effettuato da Legambiente per quanto concerne le illegalità compiute nel corso dell’anno 2023 verso le zone costiere ed il mare.

I reati ambientali sono nettamente aumentati negli ultimi tempi, arrivando quasi a sfiorare il 30% in più durante l’anno 2023 rispetto al 2022.

Un report certamente non incoraggiante e che fotografa una situazione decisamente negativa, che non rappresenta un bel “biglietto da visita” in modo particolare nei confronti dei tanti turisti esteri che amano il nostro Paese.

Le zone costiere ed il mare rappresentano da sempre, com’è noto, uno dei maggiori punti di attrazione del turismo italiano.

Basta guardarsi intorno soprattutto d’estate per vedere spiagge affollate anche da molti turisti stranieri.

Il Report “Mare Monstrum 2024” di Legambiente evidenzia dati altamente preoccupanti.

Se prendiamo in considerazione, ad esempio, le violazioni amministrative, troviamo che in media si sono verificati 8,4 illeciti ogni chilometro di costa.

Tra i dati che emergono, destano preoccupazione, tra l’altro, anche le violazioni inerenti la nautica da diporto.

In questo caso gli illeciti penali sono aumentati in misura enorme rispetto all’anno precedente, si parla di 2059 casi, un aumento ben del 230% in più nell’anno 2023 rispetto al 2022.

Sempre secondo i dati del report "Mare Monstrum” sono state ben oltre 25mila le persone denunciate nel 2023, in questo contesto nel complesso davvero poco rassicurante. In questo caso l’aumento, rispetto all’anno precedente, è del 43%.

Occorre dire, però, che c’è anche un dato positivo che merita di essere sottolineato. Le persone arrestate per reati sono in netto aumento: 204 nel 2023 con una crescita del 98% rispetto all’anno precedente.

Risulta in crescita anche il numero dei sequestri effettuati: nel 2023 se ne registrano 4036, con un aumento pari al 22,8% rispetto al 2022.