Lunedì, 02 Settembre 2024 05:05

Distilleria Privata Wezl In evidenza

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Di Mario Vacca Parma, 2 settembre 2024 - Nel corso delle interviste ai produttori ascolto i racconti e l’interpretazione che ciascuno assegna ai lavori  in vigna ed in cantina, i tempi di raccolta, di maturazione sulle bucce, di affinamento, assemblaggi etc. Un altro aspetto che distingue tanti di essi è l’utilizzo delle vinacce, alcuni le reimpiegano in vigna, altri le conferiscono ai distillatori.

Senza_titolo.pngJochen Kofler è il titolare della distilleria privata Wezl, un uomo grande d’animo, grosso di statura e buono come l’attenzione che pone al lavoro grazie  all’esperienza che ha accumulato ed alla volontà di realizzare prodotti di ottima qualità.

Jochen ci aspetta di buon mattino nella locanda attigua alla distilleria che gestisce con la  moglie Silvia, che con simpatia ed ospitalità ci offre un’ottima bevanda dal bar del locale  e ci guida nell’esposizione del negozio tra le etichette esposte mentre un  dolce gattino ci assiste nel corso della visita come un buon padrone di casa.

Siamo a Rifiano a Nord di Merano a 504 m. s.l.m. , all’imbocco della Val Passiria, dove il clima mite di Merano incontra la fresca aria alpina.  Rifiano nel Medioevo ha guadagnato importanza come santuario mariano ed oggi vive di turismo, in particolar modo per il  suo clima mite.

Da veri appassionati di vino, noi italiani non possiamo non amare anche la grappa ricavata da uve prodotte e distillate esclusivamente nel nostro Paese.

L'etimologia del nome Grappa non è chiara, parrebbe che  il riferimento sia alla parte legnosa del grappolo d’uva chiamata graspo.

Lo storico Luigi Papo fa risalire la prima produzione in Friuli nel 511 d.C. ad opera dei Burgundi, stabilitisi temporaneamente a Cividale dalla vicina Austria, che applicarono le loro tecniche usate nella distillazione da sidro di mele alla distillazione da vinacce, ottenendo quindi la grappa. Le prime tracce storiche di una distillazione le troviamo nel XIV o nel XV secolo, (periodo nel quale parrebbe comparvero i primi alambicchi ).

Attilio, l’Amico di viaggio nonché supporter fotografico, medico di professione, racconta ad entrambi che si ha testimonianza di un trattato sull’uso dell’acquavite in medicina a cura del medico padovano Michele Savonarola, vissuto tra il 1384 ed il 1462. L’acquavite veniva usata per curare le infezioni.

Wiezel_-_6.jpegJochen inizia l’attività gestendo il rinomato ristorante dei genitori fondato nel 1978. Dall’Amicizia con  Charly, un  piccolo produttore di vini di Scena, e dalla passione per il vino ha origine nel 2010   l’idea di richiedere le autorizzazioni alla distillazione con l’obiettivo di servire l’hotel di Charly, il ristorante di Jochen ma anche di divertirsi con amici ed appassionati. Tutto cambia con le prime partecipazioni alle  gare in Austria nell’intento di mettersi in gioco e confrontarsi con i più grandi distillatori d’Europa. I premi assegnati alle etichette portate in gara dai due Amici elevano la riconoscibilità del prodotto con un importante impatto mediatico che pone Jochen dinanzi ad un bivio: convertire tutta l’attività alla distillazione chiudendo per sempre il ristorante o fermarsi e proseguire l’attività dei genitori. La passione avrà la meglio ed oggi godiamo di un prodotto di grande qualità.

Wiezel_-_4.jpeg“La vita è cambiamento e quanto non c’è niente che cambia, non c’è niente che vive. Tutto ciò che vive si muove. Il cambiamento pertanto è inevitabile. E’ la natura della vita stessa.”

Nel nuovo percorso intrapreso,  Jochen impone a se stesso di perseguire la sola via della qualità, un cammino che lo porterà a selezionare i migliori produttori di vino per il conferimento di  vinacce particolarmente buone oltre a  produttori di mele di gran qualità  per il relativo distillato. La zona, notoriamente servita da acque di altissima qualità permette di disporre di un'altra materia prima di evidente valore.  La quasi totalità delle grappe è ottenuta con la doppia distillazione, un procedimento costoso ma dall’indubbio risultato.

Non solo materia prima di qualità ma anche attrezzature di prim’ordine. E’ Muller il produttore scelto per la fornitura dell’alambicco,  un tedesco innovatore del settore, che ha concentrato la produzione su prodotti di nicchia, un costruttore di ottimi “Alambicchi da garace”.

Nelle annate buone la distilleria produce un massimo di 10.000 bottiglie ma l’intento di Jochen è quello di sperimentare continuamente, tante diverse percentuali di diluizione, tempi e metodi di affinamento anche con l’utilizzo delle  barrique, oltre alla produzione di grappe da vinacce non sempre  utilizzate in distillazione quali riesling e syrah. La sperimentazione non si ferma soltanto al prodotto ma anche alle attrezzature, talvolta costruite su particolari richieste con un ampio utilizzo del rame che conferisce al prodotto aromi tipici ed eleganti.

Jochen ci porta in un viaggio nel mondo della distillazione e non tralascia alcun aspetto, percorre il parallelismo tra la l’impegno alla  produzione e l’attenzione alle normative che impongono una gestione attenta della documentazione ed al rapporto intenso con l’Agenzia delle Dogane. 

La  sperimentazione non è fine a se stessa e non arriva subito alla produzione ma è sottoposta all’attenta valutazione di un team di Amici con i quali ha costruito un informale team di lavoro.

Lasciamo la distilleria immaginando Jocken al lavoro al ritmo della sua musica preferita, quella suonata dagli AD/DC (Alternate Current/Direct Current)  la cui traduzione letterale, ossia corrente alternata/corrente continua mi porta alla mente il funzionamento dei diversi tipi di alambicchi, a funzionamento continuo o discontinuo.

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Prima Parte: https://cibusonline.net/reportage-tra-vignaioli-e-cantine-del-burgraviato/

Seconda Parte: https://cibusonline.net/reportage-tra-vignaioli-e-cantine-del-burgraviato-seconda-parte/

Terza Parte: https://cibusonline.net/reportage-tra-vignaioli-e-cantine-del-burgraviato-2/2/

Quarta Parte: https://cibusonline.net/cantina-di-merano/

Quinta Parte: https://cibusonline.net/reportage-tra-vignaioli-e-cantine-del-burgraviato-associazione-viticoltori-dellaltoadige/

Sesta Parte: https://cibusonline.net/reportage-tra-vignaioli-e-cantine-del-burgraviato-3/

Settima Parte: https://cibusonline.net/reportage-tra-vignaioli-e-cantine-del-burgraviato-7/2/

Ottava Parte: https://cibusonline.net/reportage-tra-vignaioli-e-cantine-del-burgraviato-4/2/

 


(*) La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di "start-up", M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.
Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.
Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell'innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.
La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.
La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati alla carità ed alla fratellanza anche attraverso club ed associazioni locali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”

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