Per quanto riguarda i codici Ateco, ai fini fiscali non scatterebbe l’obbligo di presentare dichiarazione di variazione dati, dovrebbe rimanere la facoltà per il contribuente di potere comunicare una nuova codifica ritenuta più adatta alla propria attività, mentre i nuovi codici dovranno essere utilizzati, non soltanto, per finalità amministrativa e fiscale, ma anche per gli adempimenti di natura statistica. Il processo decisionale di revisione della classificazione economica è stato avviato, a livello europeo, nel 2018 con la revisione della NACE Rev. 2. A livello nazionale, la migrazione verrà seguita e curata dal cd. Comitato Ateco, composto da esperti statistici, rappresentanti di istituzioni, enti amministrativi ed organizzazioni imprenditoriali. Il Comitato Ateco, ai fini di coordinamento, procederà a cooperare con l’Istat, con il sistema camerale (Camere di commercio, Unioncamere e InfoCamere), dopo aver sentito il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il sistema fiscale (Agenzia delle entrate e Sogei), quali enti responsabili di registri di unità economiche sia statistici sia amministrativi con lo scopo di portare avanti una strategia comune per l’implementazione operativa di Ateco 2025.
Gli operatori Iva dovranno utilizzare i codici attività indicati nella nuova classificazione Ateco 2025 negli atti e nelle dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle Entrate, salva diversa indicazione riportata nelle istruzioni dei modelli fiscali.
Come anticipato l’adozione della riclassificazione non comporta l’obbligo di presentare la dichiarazione di variazione, tuttavia, Ateco 2025 introdurrà modifiche sia nella struttura dei codici sia nei rispettivi titoli e contenuti, di conseguenza ove il contribuente ritenesse necessario comunicare all’Agenzia delle entrate la nuova codifica dovrà: se iscritto nel Registro delle imprese delle Camere di commercio, effettuare la dichiarazione utilizzando la Comunicazione Unica (ComUnica o Dire), mentre per coloro che non sono iscritti al Registro delle imprese, si dovrà utilizzare uno dei modelli pubblicati sul sito internet dell’Agenzia delle entrate ovvero utilizzando l’apposito software gratuito reso disponibile dall’Agenzia delle entrate mediante la Sogei. Riguardo alle finalità statistiche di competenza dell’Istat, dal 1° aprile 2025 tutti gli utenti del Portale statistico delle Imprese “Statistica&Imprese” potranno verificare l’attività economica svolta, tramite l’accesso al link dedicato https://imprese.istat.it/
I bonifici istantanei sono disponibili in Italia dal 2017, ma è negli ultimi anni che il loro utilizzo è cresciuto in modo significativo. Attualmente, il 19,67% dei bonifici effettuati in Europa avviene tramite questa modalità mentre in Italia 341 operatori offrono già il servizio. Dal 9 gennaio 2025, grazie all’applicazione del regolamento europeo sui pagamenti istantanei, il costo di questi servizi dovrà essere equiparato a quello dei bonifici ordinari dal momento che il regolamento europeo, introdotto nella primavera del 2024, ha imposto una serie di norme mirate a rendere più accessibili i bonifici istantanei. Tra queste, spiccano l’obbligo per gli istituti di credito di offrire il servizio di trasferimento istantaneo a tutti i clienti e l’obbligo di verificare automaticamente il beneficiario del pagamento, garantendo maggiore sicurezza. L’aspetto più significativo sarà la parità di costo tra i bonifici ordinari e quelli istantanei, un’attività che è il risultato di un crescente bisogno di strumenti di pagamento rapidi che, nel nel settore imprenditoriale dove la velocità delle transazioni può fare la differenza, renderà più efficiente il processo decisionale e dei pagamenti.
Il Ministero del Tesoro ha annunciato l’introduzione di sanzioni per le banche che non si adegueranno alle nuove regole nei primi mesi del 2025 e la possibilità, per i clienti che dovessero trovarsi ancora a pagare tariffe superiori per i bonifici istantanei, di poter presentare un reclamo all’arbitro bancario.
(*) La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di "start-up", M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.
Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.
Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell'innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.
La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.
La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati alla carità ed alla fratellanza anche attraverso club ed associazioni locali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”
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