Alluvioni, frane e smottamenti.
Quest sono i fenomeni, sempre più frequenti che stanno martoriando ampie zone della nostra Regione ed in particolare la provincia di Bologna.
Abbiamo voluto approfondire questi aspetti con la Sindaca Milena Zanna e l'Assessora alla cura del territorio manutenzioni, Lorena Ghiaroni del Comune di Valsamoggia, uno dei territori comunali più estesi della provincia felsinea che dal 2014 raggruppa gli ex comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno.
Rispetto alle ultime due alluvioni il Comune può fare un primo bilancio dei danni alle case e alle strutture Pubbliche (scuole, strade)?
Gli episodi alluvionali della primavera e dell’autunno 2024 si aggiungono all’evento già importante che ha colpito Valsamoggia nella primavera 2023. Tutti eventi di portata eccezionale che hanno fatto danni sul territorio e hanno richiesto ripristini (alcuni già terminati, alcuni affidati, altri ancora pronti a partire ma tutti costantemente monitorati), principalmente su strade e corsi d’acqua, per circa 8milioni di euro complessivi a cui vanno aggiunti i danni del maltempo di metà ottobre che stiamo ancora finendo di valutare.
Immagino che il vostro Comune sia stato uno dei più colpiti, anche per la morfologia e ampiezza del territorio. Che azioni avete programmato per la riparazione dei danni? Avete dichiarato lo Stato di emergenza?
Il nostro territorio si estende per una superficie complessiva di quasi 180km quadrati che vanno dalla pianura di Crespellano alla montagna di Savigno con tutte le sue frazioni e che per il 90% è verde. Quando accadono episodi di questo tipo è quindi ampia la parte di territorio che viene colpita e tanta l’acqua che dalla montagna arriva a valle. La maggior parte delle risorse è stata utilizzata quindi per ripristinare viabilità compromessa ma non sono mancati interventi su ponti, frane e corsi d’acqua. Fortunatamente non abbiamo avuto abitazioni danneggiate ma tante risorse sono servite ad asciugare piani bassi, scantinati e garages allagati.
Lo stato di emergenza è stato richiesto dalla Regione Emilia-Romagna, e concesso dal Governo, per tutti i territori colpiti, tra cui anche Valsamoggia.
Ci sono stati dei cittadini che hanno perso, almeno temporaneamente, la propria abitazione. Per loro sono previste delle soluzioni e/o degli aiuti?
Purtroppo, le strade franate hanno compromesso l’accesso ad alcune abitazioni ma siamo al lavoro per ripristinarle quanto prima. Altri ripristini hanno riguardato cantine, garages e piani terra allagati che però non hanno compromesso l’abitabilità delle case.
Ho letto che avete istituito il COC (Centro Operativo Comunale). La cittadinanza sta percependo una presenza vigile da parte della vostra Amministrazione?
I centri operativi comunali (COC) costituiscono la sede unica per le strutture operative di protezione civile del Comune per la gestione ordinaria e l’emergenza. Svolgono servizi ordinari di protezione e, in caso di emergenza, funzioni di centrale operativa. La comunicazione ai cittadini, che normalmente è già quotidiana e viene fatta attraverso i canali istituzionali del Comune (messaggistica istantanea come Telegram e Whatsapp, pagine Facebook di Comune e Sindaca e sito internet del Comune), in caso di emergenza si moltiplica e si adatta alle necessità diventando di fatto un aggiornamento in tempo reale che raggiunge le migliaia di cittadini iscritti al servizio.
Sono previsti degli aiuti da parte dei Ministeri preposti?
Le risorse che vengono chieste in seguito alle emergenze non vengono stanziate dai Ministeri ma direttamente dal Governo che le veicola attraverso le strutture commissariali, se sono state istituite, come nel caso dell’Emilia-Romagna. Nell’ambito dello Stato di Emergenza richiesto dalla Regione in seguito all’ultima alluvione di ottobre, per esempio, in seguito a una prima stima dei danni è stata fatta una richiesta di 50mln di euro ma al momento il Governo ne ha stanziati 15, abbondantemente insufficienti per essere di sostegno a popolazione e Comuni colpiti.
Il PNRR potrebbe aiutare a creare soluzioni per la prevenzione di futuri disastri simili?
Da ovunque arrivino, le risorse sono la chiave per realizzare interventi che possano mettere in sicurezza i territori. E, oltre alle risorse, sono necessarie anche semplificazione e deroghe alle normali procedure che consentano di essere il più tempestivi possibile negli interventi necessari e nelle risposte ai cittadini.