Sabato, 22 Giugno 2024 06:10

Un’assemblea che guarda al futuro di Raffaele Crispo ed Elvis Ronzoni In evidenza

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Lunedì 17 giugno presso l’Auditorium Paganini si è tenuta la 79^ assemblea dell’Unione Parmense degli Industriali che nella seconda parte è stata, come al solito aperta al pubblico, riscuotendo molta attenzione ed ascolto.

Oltre ai tanti interventi prestigiosi, illuminati ed illuminanti da parte di illustri ospiti, tra i quali il Ministro dell’Università e della Ricerca Annamaria Bernini, il neo eletto Presidente di Confindustria Emanuele Orsini e il Professore Fernando Alberti, Direttore del Think Tank “strategie” presso l’Harvad Business School, sicuramente quello che ha colpito maggiormente la platea è stato l’intervento del Presidente Gabriele Buia che dopo i saluti iniziali e una squisita introduzione ha fatto un’analisi attenta e precisa della situazione economica; la sua non è stata una relazione accademica ma è stata molto obiettiva e non priva anche di opinioni e suggestioni personali.

Buia ha detto a gran voce che le imprese devono tornare al centro dell’agenda politica con iniziative legislative che ne favoriscano la competitività nei mercati internazionali.

Il presidente dell’UPI ha fatto un’analisi della situazione europea sia economica che produttiva indicando le varie direzioni e le strade che devono percorrere le aziende del vecchio continente. Gabriele Buia ha individuato immediatamente quelle che sono le sfide epocali che interesseranno prossimamente l’imprenditoria, tra queste la sicurezza, i flussi migratori, la sostenibilità ambientale, l’innovazione tecnologica e l’indipendenza energetica.

A tal proposito Buia ha parlato anche di centrali nucleari a fusione, di bio carburanti e di fotovoltaico invitando tutti ad investire sempre di più in tale settore.

La parte più dolente della relazione è stata quella dove sono state configurate le tante contraddizioni che ci sono in Italia soprattutto nel campo economico dove ai tanti investimenti e ad un'inflazione in calo si frappone un ridotto potere d’acquisto degli stipendi e un altissimo debito pubblico che aumenta sempre di più.

È stata manifestata anche la preoccupazione di non riuscire in tempo, entro giugno, a raggiungere i 39 traguardi fissati dal PNRR e il successivo rischio di perdere la sesta rata UE.

A frenare spesso è la burocrazia che con la sua inefficienza sottrae energie e fiato a chi spinge i motori dell’economia. Interessante è stata la proposta di formare e scolarizzare la mano d’opera straniera direttamente nei paesi di origine per evitare che, queste persone, una volta giunte in Italia non restino a lungo in attesa di riconoscimenti prima di poter lavorare.

Con parole chiare ed inequivocabili, Buia ha detto: “siamo i padroni del nostro destino” quindi sta a noi agire in base alle varie competenze. Il focus della relazione è stata la fotografia dell’economia parmense e dei dati che confermano ancora una volta che essa gode di buona salute.

Tanti gli sforzi fatti dall’UPI per sostenere economicamente l’aeroporto parmense e grande la soddisfazione dei risultati ottenuti ultimamente con il passaggio della proprietà. Buia, che comunica sempre in modo chiaro e bilanciato, ha posto gli accenti anche sulla necessità della fermata dell’Alta Velocità a Parma e al tempo stesso del completamento urgente e fondamentale della bretella autostradale che collegherà la A15 e il nostro territorio direttamente con l’Auto-Brennero.

Al cospetto di tante autorità locali, in primis il Sindaco di Parma Michele Guerra, Buia ha parlato anche di un’adozione del PUG attenta e previdente ed in particolar modo della questione Ente Fiera, ancora non così ben collegato all’autostrada e alla città. Conoscendo la sensibilità e l’attenzione del Presidente Buia, uno dei passaggi principali è stato quello riguardante il capitale umano, la sua formazione e le garanzie offerte ai lavoratori.

Guardando negli occhi la platea, da grande oratore qual è, l’ex Presidente dell’ANCE ha detto che occorre colmare il divario tra domanda e offerta nel mondo del lavoro e di valorizzare i nostri cervelli sin da quando essi da giovani scelgono un’istruzione tecnica che in futuro lì avvia ad un inserimento nel mondo imprenditoriale.

Con uno stile fresco e pulito della sua analisi e con una capacità comunicativa ineccepibile, Buia ha anche offerto soluzioni e possibilità ai tanti nodi e problemi esposti dando numerosi spunti di riflessione a chi ha seguito passo per passo il suo discorso.

Ha concluso con un appello al lavoro di squadra con l’invito a valorizzare i team affinché il nostro territorio possa essere sempre più moderno, attrattivo, connesso e sostenibile.

Ancora una volta Buia ha esposto e informato contemporaneamente e ci lascia una relazione politicamente e tecnicamente perfetta ed esauriente, e scritta anche con il cuore, con quella sensibilità che un imprenditore ed in particolar modo un uomo deve avere per continuare a sperare e far sperare nel futuro.

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