Sabato, 01 Giugno 2024 09:02

Reportage tra Vignaioli e Cantine del Burgraviato In evidenza

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Reportage tra Vignaioli e Cantine del Burgraviato – Terza Parte Castello Rametz

di Mario Vacca Merano, 1 giugno 2024 - l tempo passa in fretta e siamo già alla terza puntata del reportage.

Lasciando Merano e salendo verso Avelengo, o ancora verso la cima di Merano 2000 il comprensorio sciistico della zona, dopo appena pochi chilometri si osservano i bellissimi vigneti della tenuta del Castello di Rametz,  oggi di proprietà della famiglia Schmid.

Si tratta di un’antica e storica tenuta, menzionata sin dal 1227 come possedimento significativo nel campo della viticoltura, ove hanno sempre trovato  habitat ideale nobili vitigni quali il riesling renano, il pinot nero, il cabernet franc ed il cabernet sauvignon.

Quella che fa capo agli Schmid è una realtà composita, che comprende, oltre all'azienda vinicola meranese, un'altra cantina in Trentino (Castel Monreale a San Michele all’Adige), l'Hotel & Resort Villa Eden a Merano per quanto riguarda l'ospitalità, mentre per la parte relativa alla gastronomia la famiglia possiede la MVG Italia, un'azienda altoatesina, con sede a Lana, che distribuisce diverse specialità come liquori e distillati, e soprattutto il “Kaiserspeck”, l’unico speck prodotto artigianalmente, ma in quantità industriali.

Mi accoglie con simpatia e professionalità  il Signor Franz, grande appassionato di vini, persona preparata e competente che lavora in azienda da oltre trent’anni e si occupa della sala degustazione e della parte commerciale.

Facciamo un giro intorno al castello, un edificio nato nel Medioevo e modificato più volte nei secoli seguenti; suggestivo passeggiare tra i vigneti, nei  10 ettari  la coltivazione a Guyot è riparata a nord dalle alte cime del Gruppo Tessa, che respingono i venti freddi del nord con i loro 3000 metri di altitudine; la collina su cui si estende  la tenuta è  morenica dell’ultima era glaciale con terreno drenato.

L’azienda propone una gamma di vini piuttosto diversificata, dai classici a bacca bianca quali riesling, chardonnay, traminer aromatico, pinot grigio, pinot bianco, a quelli a bacca rossa, ovvero pinot nero, schiava, cabernet e merlot.

Franz mi riferisce che l’enologo è Stanislaus Schmid coadiuvato da Alois Picher che lavorano incessantemente per la transizione da una coltura di quantità ad una coltura di qualità. L’azienda produce circa 480mila bottiglie di vino all’anno, inclusa la spumantistica con marchio Doc. Le uve per questo tipo di produzione maturano tra i ventisette ettari del Castello di Monreale a Faedo in Trentino, e trasformate nella cantina altoatesina;  il  fatturato complessivo  porta Castello Rametz al decimo posto tra le cantine private.

Nel castello è ospitato anche il Museo del vino, diviso in quattro aree ove   si trovano in esposizione attrezzature ed utensili per la lavorazione del terreno, la vendemmia e il trasporto, inclusi gli strumenti di una volta oramai dimenticati. Il percorso espositivo si occupa di altre tematiche come la coltivazione del grano nonché i più antichi mezzi di lotta antiparassitaria.

Alcuni anni fa gli spazi sono stati ampliati, ciò ha permesso di arricchire la parte museale e di scoprire, attraverso immagini e attrezzi, il processo produttivo dello speck dell'Alto Adige.

La visita al museo prosegue attraverso le cantine storiche costruite con pietre di porfido con un corridoio tracciato tra grandi botti in rovere, una luce fioca ci conduce alla cantinetta dove riposano bottiglie storiche dell’azienda.

Si ritorna ai giorni nostri risalendo verso la modernissima cantina vinicola ed il giro si conclude con la degustazione dei vini nell’ampia sala dedicata agli eventi.

Una storia che affascina non poco, riempie gli occhi e trasuda ricordi.

Prima Puntata: https://cibusonline.net/reportage-tra-vignaioli-e-cantine-del-burgraviato/

Seconda Puntata: https://cibusonline.net/reportage-tra-vignaioli-e-cantine-del-burgraviato-seconda-parte/

 

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(*) La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di "start-up", M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.
Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.
Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell'innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.
La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.
La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati alla carità ed alla fratellanza anche attraverso club ed associazioni locali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”

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