A sancire tale principio è stata la Corte di Cassazione con una recentissima pronunzia emanata nell’ambito di un processo promosso da una impresa che per circa cinque mesi era rimasta priva di linea telefonica.
Secondo la Suprema Corte la mancata somministrazione del servizio di telefonia configura per un utente professionale e/o imprenditoriale un danno derivante dalla perdita della possibilità di acquisire muova clientela e, quindi, una perdita di chance.
Quest’ultima non si configura nella perdita di un vantaggio economico bensì nell’impossibilità di poterlo realizzare.
L’utente dovrà, quindi, fornire prova della possibilità concreta che avrebbe avuto di realizzare un vantaggio economico qualora il servizio di telefonia fosse stato regolarmente erogato.
In questo caso, come ha sottolineato la Corte di Cassazione, l’Autorità Giudiziaria, qualora ne abbia riscontrato gli estremi nella singola fattispecie, potrà procedere con la liquidazione in via equitativa del danno patito.
Ma quali elementi dovrà valutare il giudice per procedere con la liquidazione equitativa del danno?
La fattispecie dovrà essere analizzata nel suo insieme, con particolare riferimento all’attività svolta dal titolare dell’utenza.
È consigliabile che l’utente depositi documenti fiscali che dimostrino l’eventuale contrazione dei redditi registrata nel periodo di interruzione della erogazione del servizio telefonico, ma anche in assenza di tale prova documentale l’Autorità Giudiziaria non potrà escludere a priori che un danno vi sia comunque stato a causa dell’inadempimento del gestore, quanto meno in termini di impossibilità di realizzare un possibile vantaggio economico.
(*) Autore
avv. Emilio Graziuso - Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca.
Svolge la professione forense dal 2002 occupandosi prevalentemente di diritto civile, bancario – finanziario e diritto dei consumatori.
Docente ai corsi di formazione della prestigiosa Casa Editrice Giuridica Giuffrè Francis Lefebvre ed autore per la stessa di numerose pubblicazioni e monografie.
Relatore a convegni e seminari giuridici e curatore della collana "Il diritto dei consumatori" edita dalla Key Editore.
Presidente Nazionale Associazione "Dalla Parte del Consumatore".
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