“Quando la città è sicura, curata, piena di eventi e gli spazi sono occupati da attività e persone, è viva, vitale, produttiva e c’è meno insicurezza”. Così Pietro Vignali, candidato sindaco civico all’incontro con Ascom e Confesercenti, dove ha presentato il manifesto per il commercio.
“Sicurezza e decoro sono i temi più sentiti, ripristinarli è la precondizione per la vita della comunità e dello sviluppo economico e commerciale della città – ha spiegato Vignali che ha aggiunto - servono i vigili di quartiere, nuclei dedicati per la sicurezza urbana, arredo urbano e pulizia di strade e marciapiedi, che oggi mancano”.
Centro storico e Oltretorrente, per il candidato sindaco, devono tornare a essere un grande centro commerciale e culturale all’aperto. “Dobbiamo ripartire con un consorzio fra Comune, Ascom, Confesercenti e Camera di Commercio e ripristinare la figura del City Manager, che assieme ai sette centri commerciali naturali che avevamo istituito, dovrà coordinare tutte le politiche di sviluppo, come avviene nelle più vive città europee. Occorre anche investire su attrattori come turismo e grandi eventi”.
Secondo Vignali per rilanciare il centro è necessario risolvere il problema dell’accessibilità: “un nuovo piano parcheggi è una priorità, soprattutto nelle zone sud e ovest che sono scoperte, servono due ulteriori parcheggi scambiatori, in via della Villetta e in via San Leonardo e va potenziato il trasporto pubblico, ripristinando navette veloci dai parcheggi scambiatori per il centro, al posto di lenti autobus di linea come ora.
Siamo assolutamente contrari all’apertura dell’Area Verde perché, prima di mettere divieti ai cittadini, bisogna dare delle alternative e anche all’Area Blu perché, prima di inserirla, bisogna fare un nuovo piano parcheggi per il centro”.
Secondo Vignali le politiche commerciali devono essere subito ripensate: “servono attrattori commerciali per il centro e bisogna incentivare l’apertura o il rinnovamento di piccole e medie strutture di vendita, sia nel centro sia negli assi commerciali dei quartieri, usando la leva dell’abbattimento degli oneri di urbanizzazione. Vanno favoriti i dehor che sono un presidio di socialità, con l’abbattimento della tassa occupazione suolo pubblico. E devono essere completamente rigenerate alcune zone, in particolare la Ghiaia, via Verdi, via Garibaldi, via Bassa dei Magnani e gli assi commerciali dell’Oltretorrente e dei quartieri, in particolare del San Leonardo e del Pablo”.
Claudio Franchini, direttore di Ascom ha così commentato la presentazione del manifesto: “Mi fa piacere constatare che le proposte di Vignali rappresentano il 90-95% di quello che chiediamo da anni. In particolare, teniamo molto alla figura del City manager che era già stata istituita in passato: servono dei professionisti del settore per realizzare un nuovo progetto di centro storico. Bisogna concentrarsi sulla valorizzazione degli assi urbani della città e riportare le politiche e gli investimenti sulle vie commerciali per sostenere i negozi di vicinato, attraverso finanziamenti e politiche di sicurezza. Le grandi catene possono essere mantenute come aggreganti all’interno delle nostre vie commerciali, non come catalizzatori esterni. Servono manifestazioni ed eventi perché il nostro centro non può vivere senza un importante flusso turistico”.
D’accordo sulla proposta della figura del City Manager anche Antonio Vinci, direttore di Confesercenti che ha aggiunto: “Condividiamo il manifesto presentato da Vignali. Abbiamo sintetizzato in 10 punti principali le nostre richieste ai candidati sindaco e fra queste ci sono sicuramente gli incentivi per sviluppare le attività commerciali, anche grazie ad agevolazioni su tari e Cosap. Va supportata poi la neo imprenditorialità perché dobbiamo guardare al futuro dei nostri giovani. Infine non si può prescindere da politiche su sicurezza, decoro e accessibilità che chiediamo da tempo”.
Cristina Conti Parizzi, presidente di Impresa Donna Confesercenti ha sottolineato che: “Oggi Parma è buia, spenta e sporca, ci sono tante cose da rivedere anche per quanto riguarda gli eventi e il turismo, altrimenti le persone continueranno a non uscire.
Vanno migliorate la sicurezza e il decoro e in questo senso è evidente che è necessario rivedere il sistema di raccolta differenziata, perché così non funziona, non possiamo accogliere i nostri clienti in una discarica a cielo aperto”.