Domenica, 01 Settembre 2013 10:21

Grillo? "Un atto di terrorismo".


 Dura replica del CFPR al leader politico

- "Un atto di terrorismo nei confronti dei consumatori, originato da affermazioni gratuite legate alla politica e prive di qualsiasi fondamento scientifico". Così il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, commenta le affermazioni di Beppe Grillo a proposito dell'inceneritore di Parma e dei sui effetti sui prodotti tipici locali, tra i quali proprio il Parmigiano Reggiano.
"Decine di migliaia di operatori economici e di lavoratori, così come milioni di consumatori - osserva Alai - meritano ben altro rispetto, così come lo merita un'eccellenza agroalimentare come il Parmigiano Reggiano; a nessuno sono dunque permesse basse strumentalizzazioni come quella che, in nome di una contesa politica, ha messo in atto Beppe Grillo con dichiarazioni della cui gravità è chiamato a risponde".

(Fonte CFPR)

Beppe Grillo

Domenica, 01 Settembre 2013 09:34

IMU agricola, No Grazie!



La posizione delle organizzazioni di categoria sull'abrogazione dell'IMU in agricoltura.


Agrinsieme: "La cancellazione dell'Imu agricola incoraggia la ripresa e gli investimenti nel settore primario"
Coldiretti: Ora completare iter per la dismissione dei terreni pubblici


- Agrinsieme -
"Una decisione che incoraggia la ripresa e gli investimenti in agricoltura". Questo il primo commento di Agrinsieme (il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane) all'abolizione della prima rata dell'Imu 2013 e alla decisione di una sua definitiva cancellazione per l'anno in corso.
Il Governo ha mantenuto un impegno: il ministro Nunzia De Girolamo ne aveva fatto la priorità del suo incarico ed il premier Enrico Letta, con il vice premier Angelino Alfano, hanno condiviso quella impostazione, attribuendo al settore primario un ruolo strategico.
Hanno così risolto il problema che Agrinsieme aveva posto fin dalla prima istituzione della tassa sugli immobili: cioè averla applicata su beni produttivi e in una misura insostenibile rispetto ai redditi d'impresa del settore. Una denuncia tempestiva che ha trovato nei molti documenti prodotti in questi mesi ragioni evidenti.
Ora il Governo sarà impegnato ad una revisione complessiva della tassazione immobiliare nel quadro della Legge di stabilità: dal confronto necessario il settore si attende una linea coerente di valutazione delle proprie possibilità impositive per non ripercorrere quanto accaduto con l'Imu, tema oggi finalmente risolto, e con l'Ici che è stata fonte di forte sperequazione per la tassazione dei terreni agricoli
- Coldiretti -
Ora completare iter per la dismissione dei terreni pubblici
"L'abolizione dell'Imu spinge l'occupazione dei giovani in agricoltura dove uno dei principali ostacoli all'ingresso è proprio determinato dalla disponibilità di terreni e fabbricati rurali colpiti ingiustamente dalla tassa". E' quanto ha affermato il delegato dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio nel commentare l'abolizione dell'Imu sui terreni e i fabbricati rurali. E' stata finalmente eliminata una delle ragioni che - ha sottolineato Sangiorgio - ha frenato gli investimenti nel settore di tantissimi giovani che desiderano oggi fare impresa in agricoltura ma anche la crescita delle oltre 59mila imprese condotte da giovani under 35 già presenti in Italia. Questo importante intervento sul piano fiscale - ha concluso Sangiorgio - contribuisce ad aumentare l'efficacia del piano di dismissioni dei terreni pubblici a favore dei giovani agricoltori il cui iter ci auguriamo possa essere completato a breve. Il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto l' impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo davanti ai nostri soci nel patto per l'agricoltura, dimostrando di credere nell'agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese" ha affermato con soddisfazione il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che si tratta di "una scelta responsabile che riconosce il ruolo ambientale, sociale e culturale della nostra agricoltura che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera". Il gettito 2012 dell'Imu agricola è stato di 692 milioni di euro, di cui 628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali. L'Imu agricola è stata pagata da circa 3 milioni di contribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali (aziende agricole) secondo i dati divulgati dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

- Roma, 29 agosto 2013 -

 



Rischio paralisi in Emilia: da sola "fa" il 15% delle uova italiane.

di Lamberto Colla -
Parma, 01 settembre 2013 - 
I controlli hanno funzionato come tutti si aspettavano da quel gioiello che il servizio veterinario nazionale. Una sicurezza troppo spesso messa alla prova ma dalla quale ne è sempre uscito a testa alta per il proprio orgoglio ma soprattutto per la salute della popolazione.

Non si dovrà mai abbassare la guardia anzi, sulla spinta di una economia freneticamente globalizzata, sempre più frequentemente dovranno essere aggiornati i protocolli e le conoscenze sulla prevenzione e profilassi da agenti patogeni fino a poco tempo prima del tutto sconosciuti, almeno alle nostre latitudini.

Il caso aviaria ha nuovamente messo in evidenza la fragilità del sistema agricolo. Esposto alle intemperie e alle bizze del "meteo" da sempre e negli ultimi anni addirittura un po troppo, ma anche da aggressioni patogene che rischiano di mettere in ginocchio interi settori. Oggi è toccato al settore avicolo, domani potrà essere quello suinicolo e così via. Tutti i "distretti", ovvero quelle aree nelle quali sussiste una particolare concentrazione di una specifica attività, sono particolarmente sensibili e i danni possono raggiungere proporzioni elevate sia per le imprese ma per tutto il sistema socio economico della zona proprio per l'indotto economico che questi distretti sono in grado di generare .

"Non c'è nessun pericolo - conferma la CIA Confederazione Italiana Agricoltori- per la salute umana che possa derivare dal consumo di uova e carni avicole ma certo il dilagare dell'aviaria in Emilia fa temere effetti economici e occupazionali molto pesanti per gli allevatori e per tutto il territorio. Non si può dimenticare che la regione da sola accentra oltre il 15 per centro dei volumi di produzione italiana, pari a oltre 12 miliardi di uova l'anno, e compreso l'indotto dà lavoro a circa 6mila persone solo nell'area romagnola.
Certo è difficile fare una stima dei danni con le operazioni di sanificazione e gli abbattimenti cautelativi tuttora in corso -osserva la Cia- ma è chiaro che bisognerà fare il possibile per evitare il blocco del comparto, in primis con la garanzia dell'arrivo degli indennizzi comunitari in tempi rapidi e certi."

Ancora una volta l'Emilia è sotto flagello; dal terremoto dello scorso anno per passare alla tromba d'aria modenese, apice di una lunga ed estesa stagione piovosa, per giungere all'aviaria ferrarese di questo agosto 2013.
L'invasione delle cavallette ancora manca all'appello ma, giusto per non farsi mancare nulla, la Zanzara Culex sta spargendo un po di West Nile Virus.
Sarà per questi motivi che FIREM e DOMETIC hanno tentato di scappare in Polonia e in Cina, rispettivamente, durante la pausa ferragostana?

Domenica, 01 Settembre 2013 08:02

Crolla la spesa degli italiani a tavola


Italiani alla ricerca delle promozioni e del low cost.

 

Crolla la spesa degli italiani a tavola dall'olio di oliva extravergine (-10 per cento) al pesce (-13 per cento), dalla pasta (-10 per cento) al latte (-7 per cento), dall'ortofrutta (-3 per cento) alla carne (-2 per cento). E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti piu' drammatici del calo del potere di acquisto provocato dalla crisi, sulla base dei dati Ismea-Gfk Eurisko relativi al primo semestre dell'anno che fanno registrare complessivamente un taglio del 4 per cento nella spesa alimentare delle famiglie italiane.
 
A calare c'è anche la spesa per l'acqua minerale (-6 per cento) e le bevande analcoliche gassate (-9 per cento) e non (-6 per cento) mentre ad aumentare - sottolinea la Coldiretti - è invece la spesa per le uova (+4 per cento) e per la carne di pollo naturale (+6 per cento) come sostituti delle carni piu' care per garantire comunque un apporto proteico adeguato nell'alimentazione. 
 
Si riscontra in maniera generalizzata, un calo della spesa superiore a quello dei volumi acquistati, che fa pensare - sostiene la Coldiretti - ad un orientamento delle famiglie verso prodotti in promozione o di prezzo inferiore. Una conferma - continua la Coldiretti - viene dal fatto che le vendite dei cibi low cost nei discount alimentari sono le uniche a far segnare un aumento nel commercio al dettaglio in Italia con un +1,3 per cento mentre calano tutte le altre forme distributive a partire dai piccoli negozi che fanno registrare un tonfo del - 4 per cento, gli ipermercati (-2,5 per cento) e i supermercati (-1,8 per cento), nei primi cinque mesi dell'anno.
 
 A cambiare è quindi purtroppo anche il livello qualitativo degli alimenti acquistati con un aumento della presenza di prodotti low cost che - conclude la Coldiretti - non sempre offrono le stesse garanzie di sicurezza alimentare.
(fonte coldiretti)


MOZIONE BARBATI (IDV): REGIONE PRESIDI DIVIETO COLTIVAZIONE


La Giunta dovrà adottare ogni misura necessaria a presidiare, sull'intero territorio regionale, il "divieto di coltivazione del mais di qualità Mon 810 introdotto dal decreto del ministero della Salute del 12 luglio 2013".
Lo chiede una mozione presentata dalla consigliera Liana Barbati (Idv), in cui si specifica che queste "misure cautelari provvisorie" sono state assunte dal ministero a fronte "dell'inerzia della Commissione europea", a cui lo stesso ministero, unitamente a quello delle Politiche agricole, aveva richiesto "l'adozione di misure urgenti di prevenzione e contenimento dei rischi connessi alla coltivazione" di questo mais geneticamente modificato, che, secondo l'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) produrrebbe una "tossina in grado di incidere negativamente sulla salute, sull'ambiente e sull'agrobiodiversità", "rischi tali da giustificare un rafforzamento delle misure di gestione e di sorveglianza" per "ridurre le possibili conseguenze" negative. 
Barbati sollecita quindi la Regione a "proseguire nell'attività di vigilanza e controllo" circa la "diffusione delle colture geneticamente modificate e alla presenza di Ogm nell'alimentazione umana e animale", sul territorio dell'Emilia-Romagna, "al fine di tutelare i consumatori, l'agricoltura, l'ambiente e la biodiversità".
 Nel documento, si invita infine Il Governo ad attivarsi in sede europea, e in particolare nei confronti del Consiglio della UE, perché sia "tempestivamente perfezionata la procedura legislativa ordinaria di approvazione della proposta di regolamento" "che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità degli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di Ogm sul loro territorio".
 Proposta della Commissione europea - si legge nella mozione - già approvata dal Parlamento di Strasburgo nella seduta del 5 luglio 2011, che, tuttavia, non è stata ancora approvata dal Consiglio dell'Unione, fatto che preclude il perfezionamento del procedimento legislativo e quindi l'approvazione del relativo regolamento.

Mercoledì, 28 Agosto 2013 07:51

Leggera ripresa per il Grana Padano

di Virgilio --

Parma, 28 Agosto 2013 -

Dopo la pausa ferragostana le borse hanno manifestato leggeri aggiustamenti soprattutto per quanto riguarda il latte spot e le creme per burrificazione. Riapertura diversa invece per i due principali DOP. Ferme le quotazioni, in tutte le piazze e per tutte le stagionature, per il Parmigiano Reggiano mentre risulta in ripresa il Grana Padano. Milano registra un +1,48% per le stagionature di 9 mesi e oltre, assetandosi tra 6,70€ e 7,0€/kg. Inferiore (+0,31%), in termini percentuali, la crescita registrata dal 15 mesi che invece quota tra 7,70 e 8,55€/kg.

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Fatto salvo la quotazione della crema per la burrificazione alla borsa di Parma che rimane invariata a 2,75€ / Kg., un notevole balza in alto del 4,76% lo fa registrare lo zangolato alla borsa milanese attestandosi a 3,30€/kg. Impennata anche per il latte spot nazionale che a Verona guadagna +3,26% nella seduta di apertura post festiva e un ulteriore 3,16% lo scorso lunedi,26 agosto, fissando la forbice tra i valori minimi e massimi compresa tra 50 e 51,03 €/100 litri.

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Domenica, 25 Agosto 2013 15:41

"Cibus on line" n° 34 del 26 agosto 2013

 

SOMMARIO - Anno 12 - n° 34 del 26 agosto 2013

(scaricabile pdf in ALLEGATO)

Cibus 34 ago2013 copertina

 


1.1 editoriale
I diversi volti della crisi
2.1 marketing
Il Volantino si fa digitale
3.1 Ho.re.ca
La crisi si vince con 1€
4.1 MAIS & Soia
Mais & Soia dati previsionali agosto 2013
5.1 bio
"Generoso" il pomodoro cuore di bue biologico di Alce Nero
6,1 sanita'
Allarme "West Nile Virus" nei comuni a nord via Emilia
6,2 meccanica'
Tractor of The Year 2014 - i finalisti
8.1 sanità
Influenza aviaria, il punto della situazione
9.1 Biologico
In Emilia Romagna il Bio cresce del 10%



Generoso entra a far parte delle referenze della gamma ortofrutta dell'azienda disponibili nel mercato del fresco

Monterenzio (BO),  Frutto del lavoro degli agricoltori Brio, socio di Alce Nero che riunisce più di 100 bio-agricoltori italiani, "Generoso" entra a far parte delle referenze della gamma ortofrutta dell'azienda disponibili nel mercato del fresco e diventa il simbolo dell'estate in tavola: buono, biologico, fresco e di stagione.
Alce Nero, nome di riferimento nel settore del biologico in Italia e nel mondo, allarga la gamma di referenze nel settore ortofrutta arricchendo la sua offerta di frutta e verdura biologica con "Generoso", il pomodoro biologico cuore di bue.
Prodotto dagli agricoltori Brio, soci di Alce Nero, nelle terre di Veneto e Sicilia, "Generoso" viene raccolto tra luglio e settembre e va ad aggiungersi a Pinzimonia, Delicata, Cremoso, Coccola, Vellutata, Piccolino, Giusta, Esmeralda, Rugginella, Crocchia, Rossella, Spicchia e Candido, le referenze Top che compongono la gamma del fresco biologico firmato Alce Nero. L'azienda ha scelto di personalizzare la linea con nomi di fantasia che evocano le caratteristiche sensoriali o le peculiarità d'uso più rappresentative dei singoli frutti e ortaggi proposti, esaltandone le caratteristiche organolettiche e di sapore.

L'ingrediente principe per le insalate, il pomodoro cuore di bue – o semplicemente "cuore di bue" – è l'immancabile protagonista delle tavole estive italiane. Dalla peculiare forma a cuore con grosse e rotonde costolature, "generoso" ha una buccia liscia e sottile di colore verde-arancione e la polpa si presenta carnosa, poco acquosa e con pochissimi semi. Grazie al suo gusto saporito e aromatico, quasi piccante, questa tipologia di pomodoro è ideale per fresche ricette estive a base di verdura fresca ed è un ingrediente d'eccezione per molte preparazioni gastronomiche tipiche della cucina mediterranea.
Il pomodoro è ricco di calcio, fosforo e acido ascorbico e "Generoso", in particolare, deve il suo gusto e i suoi aromi ad una coltivazione rigorosamente biologica, rispettosa dei ritmi e delle risorse della natura, che si sposano perfettamente con l'attenta ricerca e selezione di Alce Nero dei migliori produttori e luoghi di coltivazione.
"Generoso", così come tutta la gamma ortofrutta dell'azienda, non è solo un prodotto biologico, ma anche e soprattutto è buono, perché selezionato e raccolto seguendo la naturale stagionalità. Buono, Biologico, Fresco: questi i tre principi cardine che guidano la selezione dei prodotti agricoli freschi di Alce Nero e una filiera corta, che porta varietà di frutta e verdura biologica tipiche, particolari, sane e gustose dal produttore allo scaffale.

Riconoscibile da un packaging personalizzato, il pomodoro cuore di bue "Generoso" è in vendita nella grande distribuzione in confezioni di 650 g.
(informazione.it - comunicati stampa)

- Mais e soja dati agosto 2013  -- 
- Mais dati previsionali per 2012-13 (Elab. Agosto 2013) -

La produzione mondiale di Mais per la stagione 2013-14 è prevista a 957,15 Mio t (-0,3% rispetto alle stime di Luglio), con una diminuzione dei raccolti attesa negli Stati Uniti (-4,75 Mio t), in Unione Europea (-0,6 Mio t) e in Messico (-1 Mio t).
Si prevedono aumenti produttivi in India (+1 Mio t), con piogge monsoniche favorevoli che prospettano una resa dei terreni più elevata, in Ucraina (+3 Mio t) e in Turchia (+0,4 Mio t), con maggiori aree per la coltivazione di Mais.
Negli Stati Uniti si prevedono minori aree destinate alla coltivazione di Mais e la resa attesa è di 154,4 bushels/acro (equivalenti a 9,80 tons/ettaro). Le esportazioni sono previste in diminuzione (-2%) a causa della concorrenza dei Player Sudamericani.
Le scorte globali sono stimate a 150,17 Mio t (-0,5% rispetto alle previsioni formulate a Luglio), con riduzioni negli Stati Uniti ed in Argentina, in parte bilanciate da Ucraina, India e Brasile.

MAIS SOIA MONDIALE MAIS

 - SOIA
 dati previsionali per 2012-13 (Elab. Agosto 2013) -

La produzione mondiale di semi di Soia per la stagione 2013-14 è attesa a 281,72 Mio t, -1,5% rispetto alle previsioni formulate a Luglio, a causa di minori raccolti previsti negli Stati Uniti. Le stime globali si mantengono comunque superiori rispetto alla stagione in corso (2012-13), terminante il 30 Settembre: +14 Mio t (+5%).
Negli Stati Uniti la previsione di un raccolto record per la stagione 2013-14 è confermata, con 88,60 Mio t, nonostante sia prevista una diminuzione delle aree destinate alla coltivazione di semi di Soia (76,4 milioni di acri = 30,56 ettari) e della resa dei terreni (42,6 bushels/acro = 2,9 tons/ettaro), rispetto alle previsioni di Luglio (produzione stimata a Luglio: 93,08 Mio t).
Il trade mondiale di semi di Soia è previsto in leggero aumento: le minori esportazioni attese negli Stati Uniti sono controbilanciate da aumenti per il Sud America, in particolare per l'Argentina.

(Fonte CLAL agosto 2013)


MAIS SOIA MONDIALE SOIA

Domenica, 25 Agosto 2013 09:43

Tractor of The Year 2014 - i finalisti



di redazione -  agosto 2013 -

"Che la sfida abbia inizio", il Tractor of the Year 2014® è arrivato all'atto secondo: l'annuncio dei finalisti.

Domenica, 25 Agosto 2013 08:35

In Emilia Romagna il Bio cresce del 10%

 

Bologna, agosto 2013 --

Oltre 4.000 gli operatori in Emilia Romagna: 3.030 le aziende agricole e 994 le attività di trasformazione e vendita dei prodotti.

Sono oltre 4.000 gli operatori biologici in Emilia Romagna. Le aziende agricole certificate biologiche sono 3.030, mentre 994 sono gli operatori con attività di trasformazione e vendita dei prodotti.
Secondo i dati di sintesi tratti dall'elenco ufficiale degli operatori biologici della Regione al 31 dicembre scorso, le imprese biologiche sono aumentate rispetto al 2011 del 5,8% mentre, nel complesso, gli operatori (agricoltori e titolari di aziende di trasformazione e commercializzazione) arrivano a 4.024 con una crescita di quasi il 10%. Aumento notevole anche quello delle aziende agricole con allevamenti, che raggiungono quota 718 (+22%).
"I dati pubblicati evidenziano il dinamismo e la vitalità del biologico in regione - sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni - caratterizzato da un aumento della presenza di agricoltori che hanno scelto il biologico. All'origine di questa crescita vi è anche la scelta della Regione di incentivare economicamente la tecnica colturale biologica in considerazione del suo alto valore ambientale. A fine 2013 - aggiunge Rabboni - saranno destinati a questo settore ulteriori 50 milioni".
Il sostegno alle produzioni biologiche ha assorbito fino ad oggi il 34% delle risorse disponibili (250 milioni di euro dal 2007 al 2012). Le risorse programmante per il 2013 porteranno il totale a oltre 300 milioni, con un aumento del 15% rispetto alla passata programmazione. In generale, le produzioni di qualità bio, Dop, Igp e Qc sono state sostenute per oltre la metà delle risorse impegnate.
I dati regionali del bio mostrano, inoltre, un incremento sensibile (+14,9%) per le imprese che svolgono attività di trasformazione e vendita dei prodotti ottenuti da agricoltura biologica, percentuale che sale a +30,6% se si considerano le aziende che, in connessione con l'attività agricola, svolgono anche l'attività di trasformazione e commercializzazione dei propri prodotti.
L'elenco ufficiale degli operatori biologici dell'Emilia-Romagna è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione n. 216 (parte seconda) del 29 luglio 2013. Nello stesso Bollettino sono anche pubblicati i dati relativi agli aggiornamenti (nuove aziende e cessazioni) alla data del 30/04/2013.
Per maggiori informazioni consultare anche la pagina dedicata della Regione Emilia Romagna.

 

 

Roma, Agosto 2013 --

I prezzi medi all'origine dei principali cereali rilevati a luglio 2012 hanno evidenziato ribassi rispetto al mese precedente, sia sui mercati internazionali sia, e soprattutto, su quello interno. Se il prezzo FOB del frumento tenero Hard Red Winter e Soft Red Winter statunitense ha registrato una flessione media di poco inferiore all'1% su base congiunturale, la granella del frumento tenero nazionale ha segnato un -21% circa attestandosi a 204,62 €/t. I prezzi medi del primo mese della campagna di commercializzazione 2013/14, inoltre, si sono attestati su livelli più bassi anche rispetto a quelli di luglio 2012: -16% circa sia per il prodotto statunitense che per quello nazionale. Medesima è la dinamica registrata per il mais, con il prezzo FOB USA che nel confronto congiunturale perde circa l'11% a 260,35 $/t, mentre quello sul mercato interno circa il 9% a 218,68 €/t. Anche per questo prodotto, il prezzo medio a luglio 2013 evidenzia una flessione tendenziale del 22% per il prodotto statunitense e dell'11% per l'ibrido nazionale.
L'andamento flessivo del mercato trova spiegazione nella netta progressione dell'offerta mondiale di cereali che viene prospettata nel 2013, concordemente dalle principali fonti internazionali di statistica di settore.
Con particolare riferimento alle ultime indicazioni dell'International Grains Council (IGC, luglio 2013), la produzione mondiale di frumento dovrebbe attestarsi nel 2013 a 683 milioni di tonnellate, in aumento del 4,3% su base annua. Dal dettaglio territoriale si evidenzia un marcato aumento nei paesi ex-Urss, che, dopo la contrazione del 2012 a causa della siccità, dovrebbero complessivamente aumentare la propria offerta di circa 22 milioni di tonnellate (+36% sul 2012) portandosi a 84 milioni di tonnellate. In aumento viene stimata anche la produzione Ue-27 (+7,5%), da attribuire prevalentemente a Francia, Germania, Polonia e Romania. In controtendenza gli USA, dove i mesi invernali sono stati poco favorevoli alla coltura.
Anche l'offerta mondiale di mais viene stimata in forte progressione (+11% a 946 milioni di tonnellate) in ragione dell'aumento dei rendimenti a ettaro, stimati, assumendo normali condizioni metereologiche, a 5,4 t/ha contro 4,9 t/ha del 2012. Gli investimenti, invece, dovrebbero registrare una lieve flessione (-0,5% sul 2012) portandosi a circa 174 milioni di ettari nel 2013; il calo delle superfici va attribuito soprattutto all'Argentina. Con riferimento ai principali paesi produttori, in netto recupero dovrebbero risultare i raccolti di USA (+30%), Ue (+21%) e Ucraina (+10%), in flessione, invece, quelli di Brasile e Argentina.
In linea con la crescita dell'offerta mondiale di frumento è la domanda (+1,2%), che si attesterebbe a un livello più basso dell'offerta (681 milioni di tonnellate) determinando un lieve recupero delle scorte di materia prima che dovrebbero posizionarsi su un livello di poco superiore ai 180 milioni di tonnellate (+0,9%). Dal dettaglio territoriale, inoltre, la crescita maggiore delle scorte dovrebbe realizzarsi nella Ue, in Russia e Canada.
Riguardo al mais, i raccolti mondiali dovrebbero soddisfare ampiamente la domanda, che raggiungerebbe 916 milioni di tonnellate (+5,7%) in ragione sia del crescente uso di mangimi - dovuto al consolidamento del cambiamento della dieta nei paesi asiatici - sia dell'aumento degli usi industriali soprattutto negli USA. In tal modo viene prospettato un aumento delle scorte piuttosto significativo (+25% a 149 milioni di tonnellate) rispetto ai livelli minimi della scorsa annata.
Facendo esclusivo riferimento alle variabili di base del mercato, gli esiti produttivi mondiali appena descritti e la conseguente ricostituzione delle scorte lasciano presagire una tendenza flessiva dei prezzi della granella durante i prossimi mesi. 
Per avere un quadro più certo sull'evoluzione del mercato, tuttavia, è necessario attendere la fine dell'anno, quando saranno completate le operazioni di raccolta. Lo scenario a oggi prospettato, appare più in equilibrio per il mais, per il quale il differenziale tra offerta e impieghi è notevolmente più consistente rispetto a quello stimato per il frumento. In quest'ultimo caso, quindi, un'evoluzione meno ottimistica dell'offerta potrebbe verosimilmente riflettersi anche sugli stock, interrompendo la tendenza flessiva dei prezzi.
(Fonte Ismea)

Domenica, 18 Agosto 2013 10:59

Il mercato lattiero globale



di Virgilio - agosto 2013 - -

Le settimane centrali di agosto, come è di tradizione, sono all'insegna della stabilità anche in ragione della chiusura delle borse nella settimana di ferragosto.
L'occasione è quindi propizia per fare una disamina generale del mercato dei lattiero caseari con il contributo dell'ufficio studi di CLAL.

latte var produzione paesi

PRODUZIONE DI LATTE MONDIALE IN DIMINUZIONE
Le principali cause della minor produzione di latte nei primi 5 mesi del 2013 rispetto all'anno 2012 sono da ricondursi alle condizioni climatiche sfavorevoli che hanno interessato entrambi gli emisferi e al costo elevato degli alimenti zootecnici.
Annualmente, tra i mesi di Maggio e Giugno le produzioni di latte in Europa raggiungono il loro massimo, mentre in Nuova Zelanda raggiungono il minimo. Segue una diminuzione in UE ed un aumento in NZ, che rendono il mese di Agosto un momento congiunturale particolarmente delicato. La produzione lattiero-casearia Europea e Australiana risente della minor disponibilità di latte.
Il trend generale delle Esportazioni mondiali è in diminuzione, ad eccezione del Formaggio. In Europa vi sono nuove destinazioni del latte oltre al tradizionale latte condensato, come il latte confezionato UHT e per l'infanzia esportati in Cina, il latte sfuso esportato in Croazia.

Latte var produzione mondiale player

LA LEADERSHIP EUROPEA NEI FORMAGGI RESISTE
Nei primi 5 mesi del 2013 la domanda mondiale di Formaggi è attiva. L'Unione Europea conferma la propria leadership nel mercato mondiale dei Formaggi.
Il trend esportativo positivo è stato favorito anche da prezzi complessivamente equlibrati e contenuti.
l prezzo del Latte alla Stalla beneficia dei maggiori ricavi dai prodotti derivati (SMP, WMP, Formaggi, Burro).
In Europa le consegne di latte nei primi 5 mesi del 2013 hanno registrato un calo tendenziale causato principalmente dalle condizioni climatiche sfavorevoli e dai maggiori costi di alimentazione.
Anche la produzione di latte in Italia risente dei maggiori costi dell'alimentazione e degli aspetti climatici.

Latte costo alim italia


I PREZZI SI MANTENGONO A LIVELLI ELEVATI
Il prezzo del Latte alla Stalla beneficia dei maggiori ricavi dai prodotti derivati (SMP, WMP, Formaggi, Burro).
prezzi del Burro in Europa si mantengono su valori sostenuti
anche per effetto del dazio (1.896 €/ton) imposto dalla UE agli Stati Membri importatori. 

Per completare le informazioni è possibile consultare il documento nel sito di CLAL direttamente.

 

 

 

 

di Virgilio -


Parma, Agosto 2013 -

É stato ultimato il rapporto "Situation report on forest biomass use in Mediterranean region" sull'uso delle biomasse a fini energetici nei Paesi del nord del Mediterraneo, con un focus sull'Italia redatto da ISPRA, Regione Siciliana e Fondazione Lombardia per l'Ambiente.
Il rapporto ha visto il contributo dell'ISPRA che partecipa al progetto PROFORBIOMED, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) della Commissione Europea, all'interno del programma MED "Improving the energy efficiency and promotion of renewable energy sources".
Il progetto, portato avanti da un consorzio di 18 istituzioni (www.proforbiomed.eu), intende sviluppare una strategia integrata per l'uso sostenibile della biomassa forestale nell'area mediterranea. La strategia si basa sull'innovazione, non solo tecnologica ma anche giuridica e normativa e sul coinvolgimento dei principali soggetti della filiera forestale, interessati a creare una rete in grado di ottimizzare la produzione e la logistica della bioenergia, che tenga conto della sostenibilità e compatibilità con altri usi del territorio e della materia e offra nuove opportunità economiche e di sviluppo rurale.
Nel corso del progetto - informa ISPRA - sono starti applicati sistemi di gestione sostenibile specifici per le diverse tipologie di foreste mediterranee e i risultati sono stati condivisi tra i partner del consorzio. Si è cercato il coinvolgimento di tutti i soggetti attivi nella filiera forestale, lo sviluppo di cluster e reti e il rafforzamento della cooperazione tra attori pubblici e privati, attraverso la definizione di impegni politici e l'attuazione di iniziative comuni. Il progetto ha sviluppato diverse esperienze pilota su 13 aree tematiche, per sviluppare la cooperazione tra le parti interessate e a creare strumenti di dimostrazione e trasferimento di know-how.

A seguire le conclusioni del rapporto.

Le principali barriere per un ulteriore sviluppo (traduzione dall'inglese)
Negli ultimi anni uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo della bioenergia e produzione di biocarburanti in Italia è stata la mancanza di un quadro normativo stabile e chiaro. Anche così l'interesse in questo campo tra gli operatori è in rapida crescita soprattutto con le piccole e grandi investitori.
Queste limitazioni sono state superate grazie alla recente introduzione di alcuni importanti aggiornamenti dal regime di sostegno nazionale per le energie rinnovabili e, in particolare, delle bioenergie. Inoltre, l'adozione della direttiva CE per la promozione delle energie rinnovabili, impone agli Stati membri di elaborare piani di azione nazionali entro giugno 2010, si spera, rappresentano una grande opportunità per l'ulteriore sviluppo della politica di bioenergia italiana per sostenere l'espansione di questo settore in crescita.
Tuttavia, l'introduzione di criteri di sostenibilità per i biocarburanti contenute nella recente direttiva CE per la promozione delle energie rinnovabili sarà probabilmente guidare l'attenzione dei produttori di bioenergia sempre più verso altra carica petrolifera. È un dato di fatto, dal 2009 alcuni produttori di energia di grandi dimensioni stanno finanziando ambiziosi progetti di sviluppo di piantagioni di jatropha in diversi paesi africani, nel tentativo di fornire grandi quantità di olio di Jatropha per i loro impianti in Italia.


Legno potenzialità della biomassa, la produzione e l'uso - Stato dell'arte 
Per quanto riguarda la produzione di pellet, vi è un grande e crescente mercato delle stufe a pellet per il riscaldamento domestico. Sarà probabilmente continuerà a guidare la domanda di pellet in Italia nei prossimi anni. Nel corso degli ultimi tre anni, forniture discontinue e frammentate di materie prime per la produzione di pellet e grandi variazioni nel prezzo del consumatore sono state un ostacolo per lo sviluppo costante del settore pellet, come dimostra la produzione nazionale che rimane ancora ben al di sotto della capacità di produzione dell'industria stessa. La recente scoperta di pellet contaminati radioattivi provenienti dalla Lituania ha rafforzato la consapevolezza tra gli operatori sulla necessità di una forte standardizzazione delle norme di qualità.
L'adozione di norme di qualità (ad esempio UNI / TS 11263:2007 norma in base CEN / TS 14961) e lo sviluppo di un sistema di certificazione (come quella "Pellet Oro" label11) può creare uno sfondo più favorevole per il commercio di pellet, che continuerà per rappresentare una risorsa importante per i produttori.
Per quanto riguarda i biocarburanti rimangono una risorsa interessante per i trasporti, lo scenario però è ancora molto poco chiaro. L'adozione della direttiva 30/2009 rappresenta sicuramente una opportunità per lo sviluppo dei biocarburanti in Italia e in altri Stati membri dell'UE. Poiché la direttiva impone agli Stati membri di elaborare piani di azione nazionali delle energie rinnovabili dal luglio 2010, un aggiornamento e il miglioramento delle misure di sostegno per i biocarburanti saranno eventualmente inclusi in tale strumento.
È interessante notare che le variabili forestali chiave, come la superficie forestale, stock di carbonio e traslochi legno combustibile e l'uso di legno sono ancora lontani da avere un quadro coerente di informazioni e di qualità statistica adeguata. Questo può essere un ostacolo per l'attuazione delle politiche, come quelle legate allo sviluppo rurale o dell'energia, che dovrebbe contare su una più solida base informativa.



Roma, agosto 2013



"L'aumento del 7 per cento delle esportazioni nel primo semestre conferma che l'agroalimentare è la carta vincente per l'Italia per uscire dalla recessione. Il merito è esclusivamente dei nostri agricoltori e delle nostre imprese. Compito del Ministero è accompagnare e sostenere questa crescita anche nei prossimi mesi con tre manovre strategiche: conferma dell'abolizione dell'Imu per i terreni agricoli e per i fabbricati rurali per consentire agli agricoltori di utilizzare quel reddito per investimenti; una semplificazione normativa non più rinviabile; una lotta più incisiva all'illegalità, soprattutto contro l''italian sounding' e le altre pratiche commerciali scorrette che arrecano enormi danni alle nostre produzioni".
 
Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, commentando i dati Istat diffusi oggi.
 
"Auspico - ha aggiunto il Ministro - la collaborazione di tutte le forze politiche affinché questo treno sempre più in corsa non venga fermato. Sono soddisfatta per l'approvazione, oggi in via definitiva, da parte della Camera dei Deputati del Decreto del fare. Il provvedimento, sul quale Governo e Parlamento hanno lavorato in ottima sinergia, contiene numerose e importanti misure per la semplificazione e la modernizzazione per il settore agricolo. Tra queste l'estensione alle aziende agricole e della pesca delle misure previste per le micro, le piccole e medie imprese, per accedere a finanziamenti e ai contributi a tasso agevolato per l'acquisto di beni strumentali; l'imposizione fiscale agevolata per il gasolio utilizzato per il riscaldamento delle serre; l'entrata del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nella cabina di regia istituita per l'attuazione dell'agenda digitale italiana".
 
"Il Governo - ha aggiunto il Ministro - s'impegni ad adottare provvedimenti di qualità ma anche tempestivi perché mai come in questo settore i risultati dipendono anche dalla velocità d'azione. L'Italia - ha concluso il Ministro De Girolamo - deve rivolgere un sincero grazie agli agricoltori onesti che, oggi più che mai, onorano la bandiera e il lavoro di tutti e che non meritano che il Governo adesso faccia un passo indietro sulla questione dell'Imu".



di Virgilio -
Emilia, agosto 2013 --


Il taglio dell'accisa sul gasolio salva dall'estinzione un settore da primato del Made in Italy in Europa con oltre 30mila serre posizionate in tutta Italia che producono fiori e piante ornamentali e ortaggi. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il via libera del Senato al "decreto fare" che contiene disposizioni per il rilancio economico del Paese, tra le quali ci sono anche le agevolazioni per chi coltiva in serra.
Era stato anticipato lo scorso 16 giugno dal Ministro De Girolamo subito dopo la approvazione del "Decreto Fare" da parte del Governo anticipando che sarebbe entrato in vigore dal primo agosto 2013 al 31 dicembre 2015.
Beneficiari saranno quegli imprenditori agricoli i quali l'attività imprenditoriale agricola costituisce l'esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale.
La nuova norma prevede che "l'accisa sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, cui attualmente si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari al 22 per cento dell'accisa ordinaria, viene ridotta a 25 euro per mille litri".
"L'esenzione dell'accisa sul gasolio è fondamentale - è il commento della Coldiretti - per la competitività delle imprese italiane che si devono confrontare sul mercato con partner comunitari per i quali il costo dell'energia è inferiore e dove vengono erogate agevolazioni per abbattere il costo delle fonti energetiche, per non parlare dei paesi extracomunitari favoriti da un clima più caldo, che praticano dumping sociale e che spesso utilizzano pratiche di coltivazione bandite dall'Unione Europea."

Lunedì, 12 Agosto 2013 16:54

Angurie, confronto varietale

 

Reggio Emilia, 12 agosto 2013 --
La "sfida" delle cocomere per esorcizzare le grandinate-


Sabato 17 agosto l'azienda agricolo-vivaistica "Codeluppi Pietro" di San Martino di Guastalla ospiterà la quinta edizione di "Cocomere a confronto", l'ormai tradizionale "sfida" tra diverse varietà di anguria promossa nell'ambito del percorso che mira a valorizzare - anche attraverso un marchio da esibire in Italia ed in Europa - l'anguria, una delle produzioni ortofrutticole di pregio presenti sul territorio della medio-bassa pianura reggiana. L'iniziativa, tesa a verificare sia in campo sia a livello di gusto quali sono le migliori specie per le nostre zone maggiormente "vocate" a questo tipo di produzione, quest'anno avrà un valore tutto particolare, a un mese dalla tremenda grandinata che ha flagellato la Bassa provocando alle coltivazioni delle angurie un danno stimato dalla Provincia di Reggio Emilia in oltre 850.000 euro.

All'iniziativa di sabato 17 agosto all'azienda agricola Codeluppi in via Variante Statale 62 n.7 a San Martino di Guastalla - che si aprirà alle 9.30 con un saluto dell'assessore provinciale all'Agricoltura Roberta Rivi e del presidente dell'Associazione produttori di anguria reggiana (Apar) Ivan Bartoli e si concluderà verso mezzogiorno - sono come sempre invitati gli organi di informazione.
(Fonte Provincia di Reggio Emilia)



Bologna,  agosto 2013 -
Trenta milioni per incentivare l'ammodernamento delle aziende agricole, per favorire l'innovazione tecnologica e migliorare il rendimento globale e altri 20 milioni per agire sul segmento della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, creare reddito nel settore e concorrere alla crescita economica delle imprese. Sono le cifre messe a disposizione da due bandi regionali finalizzati alla ripresa del settore agricolo. In relazione al primo bando da 30 milioni, indirizzato ai titolari d'impresa agricola, le domande vanno presentate entro il 15 ottobre 2013 all'amministrazione provinciale competente. Per quello da 20 milioni, per investimenti nelle imprese agroindustriali, la scadenza è il 3 ottobre 2013. 

Per informazioni: http://agrea.regione.emilia-romagna.it/ e http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it.


Con questi interventi - spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni - si vuole favorire la ripresa economica delle nostre imprese agricole migliorando la potenzialità produttiva aziendale al momento del sisma, e al tempo stesso la competitività del comparto agroindustriale, dopo gli interventi per la ricostruzione e il ripristino attivati tramite la misura 126 del Piano di sviluppo rurale o l'ordinanza del Commissario.

Primo Bando -
Per quanto riguarda il primo bando da 30 milioni di euro, la Regione prevede che le domande siano presentate entro il 15 ottobre 2013 all'amministrazione provinciale competente per territorio. 
E' rivolto ai titolari d'impresa agricola sia per domande di trasferimento già presentate sulla misura 121 e collocate utilmente in una delle due graduatorie di competenza delle Province per l'annualità 2013 o nella graduatoria regionale della filiera lattiero-casearia e non finanziabili per carenza di risorse, sia per nuove domande.

L'entità del contributo in conto capitale varia dal 30% al 45% della spesa ammessa a seconda della tipologia dell'investimento (strutture o dotazioni) e del soggetto richiedente, imprenditore ordinario o azienda con giovane titolare. Qualora vengano proposti investimenti nel settore energetico da fonti rinnovabili il contributo è pari al 40% per l'utilizzo di biomasse vegetali o al 20% per il fotovoltaico. Verrà data priorità alle imprese condotte da giovani.

Tra i titoli prioritari ci sono anche le ricadute occupazionali dell'intervento. Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea.




Il secondo bando -
La Regione mette a disposizione 20 milioni di euro per agire in maniera forte sul segmento della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per creare reddito nel settore e concorrere alla crescita economica delle imprese nei territori colpiti dal sisma del 2012, favorendo anche il processo di innovazione tecnologica e migliorando il rendimento globale.


Il bando prevede che le domande siano presentate entro il 3 ottobre 2013 al Servizio aiuti alle imprese della Regione. 

E' rivolto alle imprese che svolgono attività di commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli indicati nell'allegato I del Trattato Ue – attività che non deve configurarsi come connessa – , sia per domande di trasferimento già presentate sulla misura 123, attualmente in istruttoria, o collocate utilmente nella graduatoria regionale della filiera lattiero-casearia e non finanziabili per carenza di risorse, sia per nuove domande. In questo modo si vuole favorire la ripresa economica e la competitività del comparto agroindustriale di un'area particolarmente importante per l'agroalimentare italiano, introducendo tecnologie innovative finalizzate a nuove opportunità di mercato, ad aumentare quote di esportazione, a ristrutturare o ammodernare gli impianti agroindustriali, migliorando la potenzialità produttiva aziendale al momento del sisma, anche dopo gli interventi per la ricostruzione e il ripristino attivati tramite la misura 126 del Piano di sviluppo rurale o l'ordinanza del Commissario. 

L'entità del contributo in conto capitale varia dal 20% al 40% della spesa ammessa a seconda del settore di intervento e della dimensione delle imprese. Verrà data priorità alle imprese che hanno subito danni a causa del sisma e che presentano nuovi investimenti. Tra i titoli prioritari ci sono anche le ricadute occupazionali dell'intervento, le produzioni di qualità e le produzioni biologiche. Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea. 
Per informazionI sui due bandi: http://agrea.regione.emilia-romagna.it/ e http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it.

Domenica, 11 Agosto 2013 09:28

Suini, stabilità dopo fasi di ribasso



Roma, 06 agosto 2013 - -
Nel corso di questa ultima settimana nel settore dei suinetti si è registrata una totale stabilità dopo l'andamento ininterrotto al ribasso per le taglie più piccole fino a metà mese. I magroni hanno registrato, fino alla scorsa settimana, un lieve aumento trascinati dal buon andamento dei suini da macello sono risultati in aumento durante tutto il mese. Anche in questa ultima settimana la scarsa offerta ha fatto sì che il prezzo dei suini da macello sia risultato in aumento fino a toccare il valore di 1.655 a fine settimana a Parma, con Milano e Modena attestate a 1.64 e 1.647 euro/kg. Nella seduta di metà settimana la CUN non è riuscita a raggiungere un accordo per stabilire il prezzo di riferimento della prossima settimana con gli allevatori che hanno fatto richiesta di un deciso aumento fino a 1.69 euro/kg. ed i macellatori che chiedevano un prezzo di 1.635 euro/kg. Anche nella rilevazione del venerdì dei tagli i componenti della CUN non riuscivano a trovare un accordo con richieste generalizzate di aumento da parte dei venditori e di diminuzione dei prezzi da parte degli acquirenti. Gli aumenti che hanno interessato i tagli nel corso del mese non hanno comunque compensato i macellatori del maggio costo registrato dai suini. La situazione ora si presenta difficile: le prossime settimane saranno interessate dalle pause feriali con macellazioni ridotte e anche se le alte temperature incideranno sull'offerta con pesi probabilmente ridotti, le pressioni per diminuire, da un lato, e per aumentare, dall'altro, il prezzo saranno notevoli.
(fonte Ismea )



di Virgilio -
Parma, 6 Agosto 2013 -

Crisi o non crisi, il mercato del vino è sempre più competitivo. Chi punta sulla tradizione per accaparrarsi clientela e chi sull'innovazione anche estrema. Tralasciando le innovazioni di prodotto c'è chi, come la californiana Terravant Wine Company , ha deciso di puntare sull'etichetta.
Non una etichetta qualsiasi bensì dotata, almeno per il brand "Spin the Bottls Wine", di tecnologia lenticolare. Quando il consumatore percorre la scaffalatura, questa particolare etichetta, attrae perchè modifica l'immagine a seconda della posizione dell'osservatore. Una etichetta "animata" e brevettata che è valsa alla società americana la "medaglia d'oro" alla "San Francisco International Wine Competition" 2013, nella categoria etichette.

Il lancio del nuovo prodotto, per ora, sarà fatto sul mercato Usa e se avrà successo, forse, ci si dovrà interrogare quale sia stato il contributo del packaging. In attesa dei risultati di vendita statunitensi auguriamoci che il consumatore sia abbastanza selettivo per scegliere la qualità secondo buon gusto.



Roma,  agosto 2013 -
 - Su base annua il divario si restringe al +9,8% .

I prezzi agricoli invertono la marcia a luglio. L'indice Ismea delle quotazioni all'origine, dopo due mesi di rialzi, ha ripiegato a 139,5 (base 2000=100), facendo segnare rispetto a giugno una flessione del 4,8%. Il calo piuttosto netto, determinato da una caduta dei prezzi dell'8,2% per le coltivazioni (+0,4% le produzioni zootecniche), ha imposto un freno anche alla dinamica tendenziale. 
Su base annua (vale a dire rispetto a luglio 2012) il divario delle quotazioni resta positivo, ma l'aumento del 9,8% (+16,2% i prodotti vegetali; +2,2% la zootecnia) risulta più attenuato rispetto al +13,5% di giugno.

Gli sviluppi congiunturali rivelano un calo generalizzato dei prezzi tra le coltivazioni. Nel caso della frutta fresca, che in un mese ha ceduto il 17,5%, l'andamento negativo di luglio riflette il progressivo ampliamento dell'offerta stagionale, seppure in un'annata di raccolti più scarsi rispetto al 2012. Quest'ultimo fattore spiega il forte divario tendenziale dei prezzi, che su luglio dell'anno scorso risultano in aumento del 43,2%.
Negativa anche l'evoluzione mensile dei prezzi degli ortaggi (-6,1%), che su base tendenziale spuntano invece un più 17,9%.

Per i cereali - spiega l'Ismea - i prezzi in Italia, che rispetto a giugno hanno perso il 6,2%, risentono del generale clima di distensione sui mercati internazionali. Il calo ha riguardato soprattutto frumento tenero e mais, mentre è apparso complessivamente più stabile il listino del grano duro. Rispetto a luglio 2012 le quotazioni segnano in generale una flessione del 3,7%, con perdite fino al 15,5% per il frumento tenero. In controtendenza solo risone e grano duro, in aumento rispettivamente del 10,4% e di quasi il 5% su base annua.

Tra i prodotti di origine vegetale è proseguito il graduale assestamento al ribasso dei vini (-0,9%), i cui valori restano però superiori del 21,9% a quelli dell'anno scorso. In leggera contrazione a luglio anche oli di oliva (-0,4% il dato mensile), ma in un anno le quotazioni spuntano un forte aumento, calcolato mediamente da Ismea in un più 31,4%.

Nel comparto delle produzioni animali a un incremento dei prezzi dello 0,8% mensile per il bestiame vivo, determinato essenzialmente dal forte rincaro dei suini da macello (negativa invece la dinamica congiunturale delle quotazioni di bovini e avicoli), ha corrisposto un meno 0,1% dei lattiero-caseari, in un mercato più debole soprattutto per i formaggi grana.

Il dato tendenziale rivela una crescita dei prezzi del 2,9% per latte e derivati, riconducibile soprattutto ai forti rincari del burro (+56% circa rispetto a luglio 2012). 
Più elevate anche le quotazioni del bestiame vivo (+1,6%), con aumenti prevalenti nell'avicoltura (+10,7%).

(Fonte Ismea)



Bologna,  agosto 2013 --

E' possibile finanziare anche punti vendita e siti di e-commerce. Domande entro l'11 ottobre. L'assessore Rabboni: "Un impegno che continua a sostegno di un settore in forte crescita".

Bologna - In arrivo nuove risorse per Lambrusco, Pignoletto e per gli altri vini tipici dell'Emilia-Romagna, che continuano a incontrare importanti successi sui mercati internazionali. Si tratta di 3 milioni 800 mila euro stanziati dalla Regione e destinati alle aziende vitivinicole, sia che si tratti di imprese agroindustriali che agricole di base, che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione. Il bando per presentare le domande scade l'11 ottobre e i contributi sono rivolti sia all'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, che alla realizzazione di punti vendita diretta o siti di e-commerce. "Vola l'export di vino emiliano-romagnolo che nel 2012 ha toccato il +15%, a conferma di un trend in atto ormai da diversi anni, merito di un'indubbia crescita qualitativa, ma anche di strategie commerciali più efficaci - spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – la Regione continua a lavorare in questa direzione, a fianco dei produttori, per sostenere la competitività del settore".
Dal 2007 a oggi le risorse pubbliche (europee, statali e regionali) per il settore vitivinicolo sono state superiori in Emilia-Romagna a 190 milioni di euro e sono andate al rinnovo dei vigneti, alla modernizzazione delle cantine e alla promozione sui mercati esteri.
Il nuovo bando è rivolto a piccole, medie ma anche a microimprese (dunque con meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro ) i cui investimenti ricadono nei territori dei comuni non colpiti dal sisma del maggio 2012 e prevede aiuti che vanno dal 20 al 40% della spesa ammissibile. Nell'assegnazione dei contributi verrà data priorità ai vini biologici, Docg, Doc e Igt e al possesso di certificazioni di qualità del processo produttivo. Tra i titoli prioritari anche le ricadute occupazionali dell'intervento. Nei prossimi mesi uscirà specifico avviso pubblico destinato ai territori dei comuni colpiti dal sisma del maggio 2012.
Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea.


Info: http://agrea.regione.emilia-romagna.it/
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/

(fonte regione emilia romagna/PF)

Modena, 9 agosto 2013 - 

AL PARCO NOVI SAD LUNEDI' 12 DALLE 8.00 ALLE 14.00

Agosto mese clou dell'estate, chi può è partito per le agognate vacanze estive o è ai blocchi di partenza, tanti coloro che sono rientrati per tornare al lavoro.

A tutti è dedicato il mercato del lunedì, classico appuntamento che non va mai in vacanza con gli oltre 400 operatori del Consorzio Il Mercato di Modena che si svolgerà il prossimo lunedì 12 luglio, dalle ore 08.00 alle ore 14.00 nei due anelli concentrici del nuovo assetto del parco Novi Sad: anche nel pieno della stagione estiva la qualità delle merci prodotte in Italia e all'estero a prezzi concorrenziali e la professionalità e la cortesia degli operatori del consorzio sono garantite, per tutti coloro che sono in città.

Una gamma di prodotti, tanto vasta e completa da soddisfare i gusti di tutti. Tanti capi d'abbigliamento, tra cui intimo e costumi da bagno e le ultime proposte per uomo, donna e bambino; e poi ancora calzature e borse, prodotti per la persona e per la casa, e tanta oggettistica utile per coltivare i propri interessi. Non mancheranno infine gli alimentari, magari per portare qualcosa di fresco in tavola, e gli articoli di ferramenta per chi approfitta delle domeniche d'estate per dedicarsi al fai da te.

E per tutti coloro che ne hanno bisogno, sarà attivo anche il prossimo lunedì il nuovissimo servizio "Spesa Piuma" offerto dal Consorzio Il Mercato di Modena, ovvero addetti riconoscibili dalle apposite pettorine che aiuteranno a portare le borse della spesa più pesanti alla macchina, alla bici o alla fermata dell'autobus.



di Virgilio 08 agosto 2013 - -

Mercati stabili e prezzi confermati. Si distingue il latte spot in rialzo e la stabilità del siero dopo la caduta della ottava precedente.

Le uniche note da segnalare riguardano la ripresa di quotazione del latte spot nazionale sulla piazza di Verona. Le quota vanno da 46,91 a 47,94 €/ettolitro con un incremento del 2,22% sulla precedente ottava. Dopo la caduta del 3,45% il siero si asseta sulla precedente valutazione compresa tra 19 e 23€/1000 Kg.
Per il resto, anche quest'ultima settimana del mese, stando alle rilevazioni ISMEA, si mostra ancora senza sostanziali scostamenti delle quotazioni dei due formaggi guida nazionali a denominazione Grana Padano e Parmigiano Reggiano, con listini confermati su tutte le principali Borse Merci. Gli scambi , come nel corso di tutto il mese, sono stati per lo più nella norma in un contesto comunque calmo che ha visto qualche aggiustamento al ribasso a metà mese solo sulla piazza di Mantova per entrambi i formaggi.
Permangono, a detta degli operatori, le condizioni già segnalate nelle scorse settimane.
Nessuna variazione da segnalare, per la trentunesima settimana dell'anno, sia per le materie grasse che per gli altri prodotti caseari. Novità del mese è la firma dell'accordo in Lombardia sul prezzo del latte vaccino a 42 centesimi euro/hl.

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Mercoledì, 07 Agosto 2013 15:42

Grandinata, distrutto il 70% dei raccolti

Reggio Emilia, 7 agosto 2013 - 

Una perdita economica di 9 milioni e 250.000 euro alle coltivazioni (in pratica il 70% della produzione) e danni ai fabbricati per 1,6 milioni. E' davvero pesantissimo il bilancio, appena concluso dall'Assessorato all'Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia, della grandinata e della tromba d'aria che il 13 luglio scorso hanno flagellato la Bassa reggiana. Ben 225 le segnalazioni raccolte dalla Provincia, da parte di altrettante aziende agricole di dieci comuni: Bagnolo in Piano, Boretto, Brescello, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Correggio, Gualtieri, Guastalla, Novellara e Poviglio. "Per alcune produzioni, come cocomeri, meloni e mais, è andato distrutto l'intero raccolto, per la vite e il pomodoro la stima è del 90%, ma nei vigneti i danni alle piante avranno ripercussioni pesanti anche il prossimo anno...", spiega l'assessore provinciale all'Agricoltura, Roberta Rivi.
A fronte di un valore complessivo atteso dai 4.610 ettari coltivati nei 10 comuni colpiti dalla calamità naturale pari a 13,3 milioni di euro, la perdita registrata è di 9,25 milioni, pari al 69,6%. Per il mais persi completamente i 3 milioni attesi quest'anno, per cocomeri e meloni il danno è rispettivamente di 857.000 e 528.000 euro. Viti e pomodori (per i quali è andato perduto il 90% del raccolto) presentato un conto di 1,8 milioni e di 680.000 euro. Elevata anche la perdita per l'erba medica, che pure ha salvato il 65% della produzione: 953.000 euro.
Molti i danni anche ai fabbricati: si stima un costo di ripristino di 1,6 milioni di euro a 17 stalle, 16 fienili, 8 depositi-attrezzi, 7 case coloniche abitate, 1 porcilaia e 9 tra tettoie e barchesse sparsi in 7 comuni: Bagnolo in Piano, Boretto, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Gualtieri, Novellara e Poviglio.
"Si tratta di un danno davvero enorme, purtroppo superiore alle aspettative, e anche le aziende colpite sono più di quanto immaginassimo: non vanno lasciate sole, perché alcune hanno perso l'intero raccolto", commenta l'assessore provinciale Roberta Rivi. "E' comunque indispensabile rivedere la regolamentazione degli indennizzi attraverso l'assicurazione, che oggi ha costi pesanti per gli agricoltori ed un sistema non appagante", aggiunge l'assessore. A fronte di costi elevati (si stima che 1 raccolto orto-frutticolo ogni 6 anni, 1 ogni 8 anni per i vigneti, venga 'bruciato' dai costi assicurativi), gli indennizzi non avvengono nemmeno a valori di mercato. "Il risultato è che pochissime aziende agricole si assicurano, ma purtroppo le calamità naturali abbiamo visto che ormai colpiscono soprattutto queste 'fabbriche a cielo aperto': quelle reggiane, solo nell'ultimo anno, hanno dovuto affrontare la siccità della scorsa estate, le intense piogge primaverili, la grandinata di luglio e, alcune, perfino il terremoto...- continua l'assessore Roberta Rivi - La Provincia non intende lasciarle sole, vedremo se sarà possibile attivare misure specifiche del Piano di sviluppo rurale, ma i margini di manovra purtroppo non sono ampi perché la normativa nazionale, che ha recepito quella europea, stabilisce che tutto quello che è assicurabile non è indennizzabile con fondi pubblici: anche per questo è indispensabile rivedere il sistema assicurativo per l'agricoltura".

Mercoledì, 07 Agosto 2013 07:44

Parmigiano Reggiano FEST: vediamo i numeri

Reggio Emilia, 7 agosto 2013 - 

Oltre 26 mila presenze e circa 3.500 kg di Parmigiano Reggiano venduto nel corso dei quattro giorni della manifestazione: si chiude con risultati più che positivi la 47esima edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina.
Un successo confermato dal pubblico e dagli ottimi numeri raggiunti con le vendite, che ha riaffermato la centralità del territorio e di una delle sue eccellenze più importanti, il Parmigiano Reggiano di montagna, realizzato esclusivamente con il latte prodotto da aziende agricole locali.
A chiudere il programma delle iniziative è stato lunedì 5 agosto il secondo Palio "Città di Casina", vinto quest'anno dalla Latteria sociale San Giorgio di Cortogno. Una competizione di gusto che ha sancito il miglior Parmigiano Reggiano di montagna con stagionatura 30 mesi tra quello proposto dalle nove latterie coinvolte, dislocate sul territorio di Reggio Emilia, Bologna, Modena e Parma: Caseificio Sociale d
i Montagna Ravarano/Casaselvatica di Berceto di Parma, Consorzio Terre di Montagna Modena e Bologna, Caseificio Rosola di Zocca, Consorzio Vacca Bianca Modenese, Latteria Sociale del Fornacione Felina, Latteria Sociale di Casale di Bismantova, Latteria Sociale Garfagnolo, Latteria Sociale di Migliara, Latteria Sociale S. Giorgio di Cortogno, Latteria Sociale S. Giovanni di Querciola. A giudicare le nove forme presentate dalle latterie, presentate in forma anonima una giuria di esperti capitanata da Mario Zannoni, davanti a un pubblico di oltre cinquemila persone, che hanno potuto assaggiare scaglie del gustoso formaggio in due stagionature diverse grazie alla collaborazione con il Consorzio Parmigiano-Reggiano.
«Non possiamo che dirci soddisfatti della riuscita di questa edizione, che si è caratterizzata non soltanto come la Fiera del Parmigiano Reggiano di montagna ma sempre più come fiera del territorio» spiega il sindaco Gianfranco Rinaldi. «Una grande festa che ha saputo unire, come spiega lo slogan scelto per quest'edizione, "Qualità è futuro", le due anime del nostro territorio: da una parte il rispetto per la tradizione, dall'altra la spinta verso un futuro, che significa soprattutto sviluppo dell'economia locale e della montagna. I numeri raggiunti quest'anno danno conto di una Fiera cresciuta ulteriormente rispetto alle passate edizioni e ci spingono a lavorare sul percorso intrapreso per far crescere questa manifestazione e promuovere ancora di più l'eccellenza della nostra agricoltura e del nostro territorio». Il primo cittadino ha voluto poi «ringraziare tutte le persone che si sono impegnate nell'organizzazione della Fiera, a cominciare dai volontari del Comitato Fiera e dell'associazione Effetto Notte, la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana, gli sponsor che hanno reso possibile anche quest'anno, nonostante la crisi generale, di confermare e addirittura aumentare le iniziative in programma dal 2 al 5 agosto 2013».
«Rispetto all'anno passato, le presenze nei quattro giorni di Fiera sono aumentate e questo non può che riempirci di soddisfazione, a dimostrazione del grande apprezzamento non soltanto da parte dei cittadini di Casina ma anche delle tante persone provenienti da tutta la provincia e non solo» spiega Afro Torri, Coordinatore del Comitato Fiera di Casina. «Basti pensare ai numeri registrati nei ristoranti nella zona e nei due punti ristoro gestiti dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa Italiana, che a pranzo e cena hanno servito coperti nell'ordine delle migliaia. Un successo a tutto tondo, che ha riguardato le tante iniziative organizzate nei quattro giorni, come ad esempio la mostra allestita da Bergogno Medievale presso i Giardini pubblici sulla storia del grano e del pane, i mercati dell'usato e del riciclo creativo, o ancora il mercato tradizionale». Molto bene anche i numeri delle diverse iniziative promosse nei diversi angoli del paese, come la Cucina Teatro, la gara di fast pulling di domenica mattina, le fattorie didattiche e il Roadie Rock Festival. «Un risultato importante, frutto di scelte decise e nuove a dimostrazione della continua evoluzione di una manifestazione che punta a crescere ancora di più, puntando su qualità, tradizione e promozione di un prodotto, il Parmigiano Reggiano di montagna, che per noi è già futuro» conclude Torri, che ha voluto anch'egli ringraziare tutti i volontari che hanno permesso di realizzare il ricco programma di iniziative ed eventi.

La Fiera del Parmigiano Reggiano è organizzata dal Comune di Casina con la collaborazione del Comitato Fiera e dell'associazione Effetto Notte, il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, il contributo di Consorzio del Parmigiano Reggiano, Banca di Credito Cooperativo Reggiano, Generali Agenzia di Reggio Emilia, CNA Reggio Emilia, CF Coperture Noleggio e Vendite, La Nuova Tipolito, e la partecipazione di CON.V.A (Consorzio per la valorizzazione dei prodotti dell'Appennino).

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Bologna, 05 agosto 2013 - -
E' possibile finanziare anche punti vendita e siti di e-commerce. Domande entro l'11 ottobre. L'assessore Rabboni: "Un impegno che continua a sostegno di un settore in forte crescita".
Bologna - In arrivo nuove risorse per Lambrusco, Pignoletto e per gli altri vini tipici dell'Emilia-Romagna, che continuano a incontrare importanti successi sui mercati internazionali. Si tratta di 3 milioni 800 mila euro stanziati dalla Regione e destinati alle aziende vitivinicole, sia che si tratti di imprese agroindustriali che agricole di base, che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione. Il bando per presentare le domande scade l'11 ottobre e i contributi sono rivolti sia all'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, che alla realizzazione di punti vendita diretta o siti di e-commerce. "Vola l'export di vino emiliano-romagnolo che nel 2012 ha toccato il +15%, a conferma di un trend in atto ormai da diversi anni, merito di un'indubbia crescita qualitativa, ma anche di strategie commerciali più efficaci - spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – la Regione continua a lavorare in questa direzione, a fianco dei produttori, per sostenere la competitività del settore".
Dal 2007 a oggi le risorse pubbliche (europee, statali e regionali) per il settore vitivinicolo sono state superiori in Emilia-Romagna a 190 milioni di euro e sono andate al rinnovo dei vigneti, alla modernizzazione delle cantine e alla promozione sui mercati esteri.
Il nuovo bando è rivolto a piccole, medie ma anche a microimprese (dunque con meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro ) i cui investimenti ricadono nei territori dei comuni non colpiti dal sisma del maggio 2012 e prevede aiuti che vanno dal 20 al 40% della spesa ammissibile. Nell'assegnazione dei contributi verrà data priorità ai vini biologici, Docg, Doc e Igt e al possesso di certificazioni di qualità del processo produttivo. Tra i titoli prioritari anche le ricadute occupazionali dell'intervento. Nei prossimi mesi uscirà specifico avviso pubblico destinato ai territori dei comuni colpiti dal sisma del maggio 2012.
Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea.
Info: http://agrea.regione.emilia-romagna.it/
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/
/PF



Reggio Emilia - Prosegue il calo produttivo che dal luglio 2012 interessa il Parmigiano Reggiano.



di Virgilio -
Parma, 04 Agosto 2013 -
Parmalat S.p.A., attraverso la controllata Lactalis do Brasil, ha acquistato la società brasiliana Balkis Indústria e Comércio de Laticínios Ltda ("Balkis"), con sede a São Paulo.

 

Jesi - 

Crescita del brand e del valore, ammodernamento dei vigneti, aumento della superficie per azienda: dopo anni di lavoro il Verdicchio mostra i muscoli e si prepara, attraverso il suo Consorzio, a un vero e proprio tour de force promozionale. In primo piano, tra le attività promosse dall'Istituto Marchigiano di Tutela vini (Imt) – 850 aziende per 16 denominazioni, rappresenta il 90% dell'export delle Marche – le azioni previste dalla nuova Ocm vino, in partenza a ottobre 2013, e dal PSR per il 2014 (complessivamente oltre 3 mln di euro di cui 1,9 mln solo per l'Ocm) e una campagna di spot radiofonici su tutto il territorio nazionale. Dal 28 luglio sino al 7 settembre, per la prima volta il vino principe delle Marche (e il terzo bianco più esportato del Paese) sarà protagonista su Radio Rai con 660 passaggi pubblicitari per un'audience complessiva di 197,6 milioni di utenti. Da ottobre sarà poi la volta della promozione all'estero (circa il 50% delle vendite), con azioni specifiche nei primi due mercati di sbocco extraeuropei – Usa e Canada –ma anche in Cina e Giappone, per un vino che negli ultimi 10 anni ha aumentato il proprio fatturato del 455,6%, a fronte di una crescita delle bottiglie commercializzate del 138,5%. "Anni di palestra hanno reso forte un prodotto che oggi è il bianco più premiato dalle guide italiane – ha detto il presidente dell'Imt, Gianfranco Garofoli. Ci presentiamo alla domanda mondiale dopo un percorso che ha portato a triplicare le dimensioni produttive delle aziende – che si sono strutturate anche dal punto di vista commerciale. Ma soprattutto, con un 'lifting' basato sulla qualità dei processi vitivinicoli e su una comunicazione dell'intero brand-Marche, il Verdicchio ha fatto passi da gigante sul fronte della percezione da parte del consumatore e della sua competitività sui mercati internazionali". Per gli spot radiofonici, su cui è basata anche una campagna virale on line, i protagonisti sono i conduttori di Decanter (Rai Radio2), Fede e Tinto che si interrogano su quale sia il vino 'elegante, di grande struttura e 100% marchigiano' e in 18 secondi si danno la risposta che è anche il claim della campagna: 'Verdicchio!!! Potevi dirlo prima..'.
Per il direttore del Consorzio Imt, Alberto Mazzoni: "Questa campagna simboleggia l'unità d'intenti delle nostre aziende che hanno dimostrato come sia possibile moltiplicare i risultati perseguendo un percorso comune tra pubblico e privato che ha consentito di creare un vero e proprio "sistema-Marche" del vino in grado di ottimizzare fino in fondo i finanziamenti disponibili. Infatti, con i fondi Ocm e Psr, nell'ultimo quadriennio sono stati investiti 9,2 mln di euro per la promozione in tutto il mondo e oggi puntiamo anche all'Italia, che resta il nostro primo mercato, nonostante una contrazione generale dei consumi degli italiani. Una promozione interna che nell'ottica del lavoro di squadra tra grandi e piccoli produttori, andrà a beneficio anche delle realtà produttive di nicchia, che hanno difficoltà a sostenere investimenti importanti sull'estero". La nuova immagine del Verdicchio ha provocato nelle campagne marchigiane anche un ricambio generazionale unico in Italia attraverso 2 misure di finanziamenti dedicate ai giovani. Dal 2007 al 2013 la Regione ha stanziato infatti complessivamente 35 mln di euro a favore di 118 giovani under 40 che hanno scelto di investire nella vitivinicoltura. Di questi ben 52 erano al primo insediamento.



Roma -
Una famiglia su dieci quest'anno non ha acquistato più frutta fresca e carne bovina. Lo rileva l'ultima indagine Ismea Gfk-Eurisko sui consumi delle famiglie italiane, da cui si evince un calo complessivo dei consumi alimentari domestici dell'1,5% nei primi 5 mesi dell'anno (il confronto è con lo stesso periodo del 2012), con volumi in flessione specialmente tra i prodotti freschi come la frutta (-3,8%) e la carne bovina naturale (-5,1%), alimenti che accusano anche una riduzione del numero di famiglie acquirenti.

Nel tentativo di far quadrare il bilancio, sottolinea l'Istituto, le famiglie tendono a sacrificare alimenti facilmente deperibili e quindi possibile fonte di spreco a vantaggio di prodotti a media e lunga conservazione, favoriti anche sul versante dei prezzi dall'agguerrita competizione tra gli scaffali della Gdo. Esemplificativo il caso del latte, dove all'incremento dei consumi del prodotto Uht (+4,2%) e del numero di famiglie acquirenti (+5,3%) si contrappone la flessione del fresco (-3,9%). 

Altra dinamica che si evince dalla rilevazione è lo spostamento dei consumatori verso prodotti di fascia più economica sia all'interno della stessa categoria merceologica, sia tra gli alimenti aventi la medesima funzione d'uso. Ed è così che tra i proteici si consumano relativamente più uova e che le carni avicole e suine vengono preferite alle più costose fettine di manzo e vitello, mentre continuano a ridursi i consumi di pesce fresco. 

Per la pasta, le elaborazioni Ismea indicano una riduzione degli acquisti in quantità (-1,4%) accanto un crollo del 9,6% della spesa corrispettiva, di riflesso sia alle politiche promozionali delle aziende, sia alla crescente
attrazione esercitata dai prodotti unbranded.

Altra flessione degna di nota è quelle degli oli extravergini confezionati (-10%) e degli ortaggi (-1,2%), tra i quali balza agli occhi il tonfo delle insalate di IV gamma (-8,7%) - quelle cioè lavate, tagliate e confezionate - dopo la fase espansiva degli ultimi anni

(fonte Ismea)

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