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Martedì, 12 Agosto 2014 10:01

Un "alberello di Natale" a Ferragosto.

In clima di spending review anche un'aiuola fa la differenza. La strategia del Comune di Parma per il verde urbano.

di LGC
Parma 12 agosto 2014 --
Quando le risorse languono l'ingegno si aguzza. Questo deve avere pensato il Sindaco Federico Pizzarotti quando ha dato risalto, postando sul suo profilo facebook, la notizia del poderoso intervento di verde pubblico. L'aiuola che delimita la zona pedonale di via Garibaldi ha un nuovo ospite "intelligente" e "risparmioso".
"Avete visto? - scrive su Facebook il Sindaco lo scorso 6 agosto - Rimesse le fioriere in centro storico, ma con un accorgimento in più. Abbiamo richiesto piante che vivono anche durante le stagioni più rigide e in carenza d'acqua, senza la necessità di doverle curare ogni giorno. Piante che vivranno di più con meno rischio di rivederle morire e ingrigire la città."
Ed è subito valanga di complimenti, "mi piace" (751) e condivisioni (65).
Però anche qualche critica in tono simpatico e cordiale come quella di "Matteo S." che posta: "Dailà pisarot..inveci che pianter di elber in ti ves..mèta a post al busi in streda, a g'ho na machina bàsa da mandarè e gla chev mei a tirer al merci... Firmato UN TUO FAN"
Fortunatamente la questione del verde pubblico di Parma è affrontata anche in modo diverso dalla amministrazione comunale. A seguire il recente intervento dell'Assessore Alinovi riguardo il patrimonio arboreo del Comune di Parma e i recenti inconvenienti causati dal maltempo.
"Grazie all'impegno degli uffici comunali preposti e nonostante l'esiguità delle risorse – ha spiegato Alinovi - è stato possibile effettuare interventi puntuali sul tutto il territorio del Comune e porre rimedio, attraverso l'uso di squadre ad hoc, ai disagi che si sono verificati nei giorni scorsi".
A questo si aggiunge che il Comune, sempre per il 2014, ha stanziato 1.680.000 euro per la manutenzione ordinaria del verde, che comprende, per esempio, gli sfalci.
Il "patrimonio verde" della città è costituito da 3.200.000. metri quadrati di aree verdi fruibili dalla cittadinanza; 40 mila sono gli alberi presenti dotati di caratteristiche diverse in rapporto alla specie ed anche all'età: nel Parco Ducale esistono esemplari messi a dimora nel 1730, per esempio. Il piano di "Incremento del patrimonio arboreo cittadino" ha posto rimedio alle mancanze di alcuni alberi lungo i viali, nei parcheggi e nei Parchi urbani come al Parco Ferrari, al Parco del Dono, in viale Piacenza, via Buffolara e nei campi di Moletolo.

Tra novembre e marzo, sono stati anche potati 1.095 alberi con costi pari a poco più di 200 mila euro. Gli interventi di potatura hanno interessato alcune scuole dell'infanzia comunali, piazzale Salvo D'Acquisto, il Parco Ducale, il Parco della Cittadella, Parco Ferrari e alcune strade ed aree urbane.

 

 

Pubblicato in Ambiente Parma


Water4crops: Accademici indiani a lezione dal Cer per apprendere tecniche di risparmio idrico.

Bologna, 30 luglio 2014 --
Lunedì 28 luglio - Per due giorni il Cer è stato protagonista del progetto internazionale Water4Crops per l'innovazione tecnologica sul risparmio idrico. Progetto di cui il Consorzio per il canale emiliano romagnolo è parte attiva e che vede la collaborazione tra i paesi dell' Unione Europea e l'India per un uso oculato dell'acqua, risorsa preziosa ma sempre più scarsamente disponibile.
Con questo obiettivo due professori universitari indiani sono giunti in Italia per apprendere dal Cer gli studi, i risultati e le tecniche, che il Consorzio ha prodotto in questi anni, di grande interesse dal punto di vista dell'innovazione.
Il progetto, iniziato nel 2012 e con scadenza nel 2016, mira allo sviluppo di nuove tecnologie irrigue. In particolare si focalizza sul possibile riutilizzo delle acque reflue in agricoltura pur mantenendo alti i livelli qualitativi dei prodotti.
Lo studio e la ricerca vengono effettuati in due contesti così diversi, Europa e India, proprio per rintracciare modalità d'irrigazione, nuove tipologie di bio-trattamenti e innovazioni agricole che limitino l'impatto sull'acqua, attraverso un processo di coordinamento e cooperazione.
Il CER da sempre impegnato negli studi sul riutilizzo delle acque reflue e già protagonista dell'importante progetto SAFIR, è stato oggetto d'interesse internazionale grazie all'attività di ricerca che svolge ed ai risultati di rilievo che continua ad ottenere.
La giornata dei due professori universitari indiani è stata ricca di appuntamenti. Dapprima hanno potuto osservare, sul campo, l'impegno concreto del Cer all'interno di questo progetto.
Mentre attraverso la visita del campo mostra dell'azienda Marsili (località Budrio), i due delegati hanno potuto apprendere l'attività e i risultati ottenuti dal Consorzio in questi anni. Proprio a questo proposito sono stati illustrati gli esiti dei progetti sulla coltivazione del pomodoro, sulla fitodepurazione e sull'irrigazione ad energia solare in un'ottica di risparmio, uso efficiente della risorsa idrica e di salvaguardia ambientale.
Gli ospiti si sono detti soddisfatti e hanno dichiarato, interessanti ed importanti gli studi e i risultati ottenuti dal Cer in questi anni. "Il Cer lavora su un vasto numero di colture la maggior parte delle quali è coltivata anche in India per cui il lavoro svolto qui è, per noi, di enorme importanza ed interesse"-questo quanto affermato dal Ordinario di agronomia al dipartimento di Scienze Agrarie dell'università di Dharwad, karnataka, il professor Angadi.
Considerando, inoltre, la ricerca e l'impegno all'interno del progetto internazionale, di grande valenza e utilità ai fini del raggiungimento degli obiettivi per il quale è nato.
(Fonte Ufficio stampa CER)

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Mercoledì, 06 Agosto 2014 13:41

Parma - Su Teleducato "Non bruciamo il futuro"

Domani sera su Teleducato verrà trasmessa la presentazione del libro di Rossano Ercolini "Non bruciamo il futuro" e lo scambio di opinioni avuto con il Sindaco Federico Pizzarotti -

Parma, 6 agosto 2014 -

Domani sera, giovedì 7 agosto, alle 20,30, in esclusiva su Teleducato Parma, verrà trasmesso "Non bruciamo il futuro", la serata organizzata da GCR - Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma il 28 luglio scorso presso la libreria Feltrinelli.
Rossano Ercolini - Goldman Environmental Prize 2013, presenta il suo libro dialogando con Federico Pizzarotti e il pubblico, con la moderazione di Pietro Adrasto Ferraguti.
I temi sono quelli della raccolta differenziata, di rifiuti zero, dell'inceneritore, della corretta gestione dei rifiuti. Il filmato è di Alex Bocelli, grazie alla collaborazione de I Nostri Borghi.

(Fonte: ufficio stampa GCR Parma)

Pubblicato in Cronaca Parma

Rischio aggravato da un'estate atipica che incrementa la fragilità del territorio. Pronto un primo pacchetto di interventi cantierabili in zone ad "alto rischio" segnalato dai Consorzi di bonifica dell'Emilia Romagna. L' Urber richiama attenzione sui processi per accelerare la prevenzione prima che sia troppo tardi. I Consorzi, già operativi, sono pronti ad un sostegno immediato.

Bologna, 5 Agosto 2014 –

In Emilia Romagna il valore del dissesto idrogeologico sta superando la soglia del miliardo di euro, una quantificazione direttamente proporzionale al numero e al valore degli auspicabili interventi da fare al più presto per mettere in sicurezza le zone ad alto rischio. Interventi che i Consorzi di bonifica hanno monitorato per tempo in modo capillare e che continuano a segnalare proprio in considerazione della loro attività quotidiana sui territori più fragili.

Sono passate poche settimane infatti da quando il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio ha presentato a Palazzo Chigi la Unità di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri contro il "dissesto idrogeologico", affidandola ad Erasmo D'Angelis, che nell'occasione ha detto: "La logica è quella di non rincorrere le emergenze ma di prevenire e di mettere in sicurezza i territori. Individuando nei Presidenti delle Regioni i nuovi "commissari per la prevenzione del dissesto idrogeologico", un fenomeno gigantesco che interessa oltre l'80 percento di Comuni Italiani. Da pochi giorni, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro Gian Luca Galletti, ha provveduto alla nomina di Paola Gazzolo, commissario ad acta per il territorio della Regione Emilia Romagna. Si stanno accelerando le tappe, ma rimaniamo sempre in ritardo rispetto ai bisogni, in quanto i fenomeni estremi continuano a mettere alla frusta l'intero territorio nazionale, creando non solo danni ma anche vittime. A tale proposito, la rete dei Consorzi di bonifica, che da tempo si è resa disponibile a fare la propria parte, come ripetutamente dichiarato dal Presidente nazionale ANBI Massimo Gargano, per "affrancare il territorio dal rischio idrogeologico", aggiungendo che presso i Consorzi di bonifica a livello nazionale esiste una mappatura operativa del rischio ed i progetti cantierabili per oltre 3.500 interventi.

Anche a livello Regionale, proprio in questi giorni dai Consorzi di bonifica, è stato segnalato alla Regione Emilia-Romagna un primo pacchetto di interventi "anti dissesto" da inserire in questo primo lotto di interventi da finanziare. "Un Paese che vuole governare il proprio futuro deve saper prevenire questi tipi di interventi – è stato il commento di Massimiliano Pederzoli, Presidente dell'Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna, a seguito degli ultimi disastri capitati nel primo weekend di agosto in molti territori del Paese –. A questo punto, non resta altro che fare presto e bene, visto che abbiamo appena messo in archivio un mese di luglio (simile a novembre) in cui al Centro Nord si sono abbattute piogge in aumento del 100% rispetto alla media degli ultimi decenni; per essere più precisi, per trovare un luglio simile bisogna risalire al lontano 1932".

(Fonte: ufficio stampa Urber)

L'Associazione Gestione Corretta dei Rifiuti denuncia i dati mancanti sul sito dedicato da Iren ai monitoraggi dell'inceneritore di Parma: "Il pulsante cilecca clicca qui non riporta i campionamenti mensili dei diversi inquinanti" -

Parma, 5 agosto 2014 -

La nota stampa di Aldo Caffagnini presidente di GCR -

Andamento temporale delle emissioni.
Se vuoi conoscere il comportamento delle emissioni dei diversi inquinanti nel tempo clicca qui per visualizzare i grafici.
Campionamenti mensili di Diossine e IPA.
Se vuoi conoscere i dati dei campionamenti mensili clicca qui per visualizzare i dati.
Sono 7 mesi che io clicco e sono 7 mesi che nulla succede.
Il sito web dedicato da Iren ai monitoraggi dell'inceneritore di Parma riporta le informazioni giornaliere di 9 inquinanti tra le centinaia di molecole in uscita dal camino.
Ogni giorno quindi si può osservare come il forno si sia comportato nelle 24 ore precedenti.
I dati si riferiscono al valore medio giornaliero e non fanno emergere picchi eventuali, se non per la crescita del dato medio, che fa pensare ad un malfunzionamento occorso durante la giornata.
I monitor dislocati in Comune e in Provincia sono la copia di questi dati giornalieri.
Peccato che ad esempio segnalino una linea "ferma" anche quando sia solo in fase di spegnimento, proprio il momento più delicato (e pericoloso), insieme alla ripartenza, per quanto riguarda le emissioni.
Ma i dati giornalieri non dicono ovviamente tutto e avere la possibilità di osservare lo svolgersi dei dati lungo archi temporali più lunghi fornirebbe maggiori dati sulla salute delle linee di incenerimento di Ugozzolo.
In più l'impianto è sottoposto ad un monitoraggio in continuo delle diossine emesse, sottoforma di prelievi mensili che riflettono l'accumulo nei filtri di questa pericolosissima molecola.
Ma questi dati non ci sono.
I "clicca qui" sono mestamente inconcludenti dal gennaio scorso.
I nostri appelli ad attivare la funzione sono rimasti inascoltati e nell'opinione pubblica non cresce certo la fiducia nelle trasparenze del Paip di Parma.
In effetti stiamo parlando di fumi.

(Fonte: Aldo Caffagnini, Associazione Gestione Corretta dei Rifiuti Parma)

La libreria Feltrinelli stracolma di gente per ascoltare il Rossano Ercolini, assurto a Goldman Prize 2013, il "Nobel" per l'ambiente, per il suo impegno vincente verso rifiuti zero -

Parma, 29 luglio 2014 -

La risposta convinta dei cittadini di Parma ha di fatto rinnovato l'impegno di Gcr per lo spegnimento dell'inceneritore di Ugozzolo.
La libreria Feltrinelli stracolma di gente, un pomeriggio datato 28 luglio, non è cosa da poco.
Ma certamente ne valeva la pena per ascoltare la trama di vita di Rossano Ercolini, maestro elementare di Capannori assurto a Goldman Prize 2013, il "Nobel" per l'ambiente, per il suo impegno vincente verso rifiuti zero.
Una fatica iniziata con poche anime contro l'inceneritore che volevano costruire a Capannori, 40 mila anime poco fuori Lucca, che è diventato un movimento che ha valicato i confini italiani.
Oggi Rossano Ercolini è presidente di Zero Waste Europe, il movimento Rifiuti Zero annovera 205 comuni italiani, 4,5 milioni di abitanti equivalenti, Parma inclusa, e gira l'Italia e i Paesi Europei a seminare il verbo zero-waste, sostenendo le battaglie locali contro i mostri voraci che bruciano e inquinano senza risolvere.
L'impegno di Ercolini si è spesso intrecciato con le vicende parmigiane.
Rossano ha portato a Parma Paul Connett, il chimico americano ideatore della strategia rifiuti zero, e sempre lui si appellò sotto casa dell'ex sindaco Vignali, affinché si facesse un passo indietro sul progetto del forno.
Un amico di Parma che ha confermato ancora una volta il saldo legame con gli attivisti di Gcr, il particolare affetto che lo lega alla città che oggi è prima in Italia per raccolta differenziata, che sta affamando il forno fermo al 40% del suo potenziale e a rischio fallimento.
Ieri la conversazione con il sindaco Pizzarotti è stata animata da Pietro Ferraguti, direttore di Teleducato, lo stesso che governò la sfida tra l'oggi sindaco e l'aspirante tale Bernazzoli, finita come sappiamo.
Presente anche l'assessore Folli, che ha riletto i numeri del nuovo corso del porta a porta, evidenziano i 3 milioni di euro che il comune, e i cittadini, risparmieranno nel 2014 grazie alla messa a regime del sistema, sotto la regia di Raphael Rossi.
Non è finita.
Questa mattina Ercolini verrà ricevuto da Paolo Barilla per portare la preoccupazione che nel cuore della food valley, nei pressi di aziende leader nel mondo per la qualità dei loro prodotti, si annidi un impianto che potrebbe attrarre rifiuti non solo da tutta la regione ma anche da tutta Italia.
Un orizzonte molto cupo cui tutta la città è chiamata a far fronte comune.
Per evitare disastri e non bruciare il suo futuro.

(Fonte: ufficio stampa Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR)

Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 30 28 Luglio 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 30 28 Luglio 14

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)
SOMMARIO Anno 13 - n° 30 28 Luglio 14

1.1 editoriale Mentre l'Italia si spegne...
2.1 ambiente Maltempo Emilia Romagna: prorogata al 8 agosto la scadenza per le domande
3.1 fotovoltaico Fotovoltaico, No a rimodulazione obbligatoria degli incentivi
3.2 ambiente Aumenta il verde in città
4.1 Lattiero caseario "Parmigiano", leggero calo per il 24 mesi.
5.1 consumi CIA, il 65% delle famiglie taglia anche sul cibo
5.2 export vino Bene il vino italiano all'estero
6.1 Mais e Soja Mais & Soia: dati previsionali. Luglio 2014
7.1 meteo e crisi Il meteo fa strage

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 27 Luglio 2014 10:13

Ambiente. Aumenta il verde in città

Cresce il verde in città, in dieci anni +6 mq per cittadino

di Virgilio, Parma 22 luglio 2014

I dati sulla "Qualità dell'Ambiente Urbano" nel 2013 diffusi dall'ISTAT confermano la costante crescita che negli ultimi 10 anni si registra nella disponibilità di verde per singolo abitante. Un incremento quasi dell'1% annuo che ha portato a 32 i metri quadrati disponibili per abitante.
Non solo meno auto e più biciclette, con l'effetto di un'aria più respirabile: in città conquista terreno anche il verde urbano. Nei capoluoghi di provincia la superficie occupata da parchi, prati e giardini cresce in media di quasi l'1 per cento l'anno, guadagnando negli ultimi dieci anni 6 mq per cittadino. Con il risultato che oggi ogni abitante ha a disposizione mediamente 32 metri quadri di verde. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito al rapporto Istat sulla "Qualità dell'ambiente urbano" nel 2013.
In realtà c'è ancora tanto da fare per migliorare la qualità ambientale delle città italiane, ma l'agricoltura dimostra di aver colto questa tendenza positiva, promuovendo una nuova sinergia con l'architettura -sottolinea la Cia- e lavorando a soluzioni urbanistiche innovative in un'ottica di riduzione delle emissioni, di sostegno al "city farming" e di tutela del paesaggio contro incuria e cementificazione selvaggia.
"Il verde -ha dichiarato il presidente della Cia, Dino Scanavino - aumenta la vivibilità dentro le mura cittadine, svolgendo una duplice funzione. Da una parte contiene gli effetti dello smog, responsabile dell'11 per cento dei casi di aggravamento di asma dei bambini e del 18 per cento dei problemi acuti negli anziani affetti da problemi respiratori; dall'altro il verde pubblico può essere adibito alle coltivazioni a uso domestico con gli orti urbani. In questo modo non solo si dà un sostegno alle famiglie, ma si salvaguarda il paesaggio sottraendo all'incuria e al degrado terreni spesso lasciati incolti e abbandonati. Sono già 57, infatti, le amministrazioni comunali che nel 2013 hanno attivato gli orti urbani da dare in gestione ai cittadini, quasi l'81 per cento nelle città del Nord".
Nascono così i giardini verticali, i muri vegetali, i "garden roof" e ovviamente gli orti urbani: tutte nuove forme del verde che non sono più solo limitate ad aree circoscritte della città, ma si insinuano all'interno delle architetture in modo nuovo, penetrando negli spazi e negli interstizi ricavati nella tessitura dei palazzi. E portando con sé molteplici vantaggi, che vanno dalla riduzione del delta termico e delle polveri sottili al forte rallentamento delle acque piovane, fondamentale in un Paese come il nostro dove il rischio idrogeologico coinvolge ben 6.633 comuni. Senza contare, poi, l'importanza dell'impatto estetico e sulla biodiversità.
(Fonte CIA 22 luglio 2014)

Pubblicato in Ambiente Emilia

Il futuro impianto di trattamento meccanico dei rifiuti non si occuperà più dell'organico. Ridotti gli impatti ambientali e i costi. Prevista l'estensione della raccolta domiciliare a tutta la città e l'introduzione della tariffa puntuale. Ancora scettici i comitati che da anni si battono contro il progetto.

Reggio Emilia, 25 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

E' un vero e proprio cambio di rotta nella gestione dei rifiuti, quello illustrato ieri dal sindaco Luca Vecchi e dall'assessore alle infrastrutture e ai beni comuni Mirko Tutino. Il discusso progetto di uno stabilimento per il pretrattamento dei rifiuti, che dovrebbe sorgere entro il 2017 nella frazione di Gavassa, è stato completamente stravolto.

Se prima si parlava di impianto Tmb (trattamento meccanico biologico), adesso si dovrà discutere solo di Tm, ovvero di un'opera più piccola e meno invasiva per il territorio agricolo circostante. Infatti il nuovo impianto non si occuperà più dell'organico, grazie all'impegno preso dal sindaco Vecchi di estendere a tutta la città la raccolta porta a porta e di superare entro i prossimi 5 anni il 70% di differenziata (adesso siamo fermi più o meno al 60%).

Un sollievo, si dirà, per i tanti comitati di cittadini (Gavassa, Correggio, San Martino in Rio, oltre a quelli provinciali) che da anni si battevano contro il progetto, paventando danni ambientali dovuti al consumo di suolo per la costruzione della struttura, ma anche causati dal viavai di camion che avrebbero attraversato quei territori. Adesso le dimensioni dell'impianto saranno ridotte, di circa 10.000 metri quadrati. Ma, a quanto pare, non tutti sono contenti.

Giardo Filippini presidente comitato di Gavassa

"E' ancora troppo grande – dice Giardo Filippini (nella foto), presidente del comitato di Gavassa – e anche se non lavorerà più sull'organico, la quantità di rifiuto che arriverà qui è enorme". Secondo i dati forniti dal Comune, l'impianto tratterà inizialmente circa 105.000 tonnellate di materia indifferenziata e 12.000 tonnellate di rifiuti ingombranti l'anno. Con il vecchio progetto, a queste si sarebbero aggiunte altre 100.000 tonnellate di rifiuto organico, con i relativi disagi per la popolazione e l'agricoltura della zona.

Ma quello che il presidente Filippini contesta all'amministrazione è anche la fiducia cieca nelle stime, unita a una certa timidezza nell'introduzione del porta a porta spinto. "Il Tm – ha però precisato ieri il sindaco Vecchi – ci permette di chiudere il ciclo dei rifiuti. Si tratta di una scelta da abbinare all'estensione graduale a tutta la città della raccolta domiciliare tramite un suo riadattamento, rispetto al quale inizieremo il confronto in maniera partecipata con il Consiglio comunale e i cittadini a partire da settembre". E secondo l'assessore Tutino, la maggiore diffusione del porta a porta dovrebbe portare anche a una tariffa puntuale, ovvero che tenga conto della corretta differenziazione dei rifiuti e delle quantità di indifferenziata prodotte in ogni famiglia.

Anche i costi dell'opera sono in discussione. Iren ipotizza che la modifica progettuale ridurrà i costi complessivi da circa 53 a 35 milioni di euro. "E' tutto da vedere – conclude Filippini – ne hanno spesi 6 milioni solo per acquistare il terreno dove sorgerà. E poi costerà in bolletta ai cittadini. Si dice che la Regione avrebbe dato l'ok solo se il sindaco si fosse preso la responsabilità dell'aumento della tariffa". Infatti con l'avvio del Piano regionale di gestione rifiuti, che da febbraio sostituisce quelli provinciali, la Regione punta a valorizzare e sfruttare gli impianti già esistenti sul territorio, anche quelli Tm. La palla ora passerà alla Regione, per la valutazione di costi ed efficienza.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Lunedì 28 luglio alla libreria Feltrinelli la presentazione del libro di Rossano Ercolini "Non bruciamo il futuro", in uno scambio di opinioni con il Sindaco Federico Pizzarotti. L'incontro sarà condotto da Pietro Ferraguti, direttore di Teleducato -

Parma, 22 luglio 2014 -

Rossano Ercolini, maestro elementare in un piccolo comune della Toscana, è fondatore di Ambiente e Futuro, associazione nata con l'obiettivo di informare sui rischi ambientali dell'incenerimento e per proporre strategie alternative per la corretta gestione dei rifiuti.
Lunghi anni di battaglie lo hanno portato allo scontro aperto con gli apparati politici e i poteri economici locali e nazionali, ma alla fine ha vinto lui.
Nel 2007 il comune di Capannori è stato il primo in Italia ad adottare la strategia Rifiuti Zero, ideata dal chimico americano Paul Connett, ed è diventato in poco tempo il centro di un movimento che, da Napoli a Milano, coinvolge ora sempre più cittadini e tanti amministratori.

Nell'aprile 2013, per questo suo impegno ad affermare e diffondere una rivoluzionaria gestione dei rifiuti che salvaguardia l'ambiente e promuove l'economia, Ercolini, è stato invitato alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che gli ha consegnato il Goldman Environmental Prize.

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"Non bruciamo il futuro" è la testimonianza fiera e coinvolgente di questo percorso, la dimostrazione chiara e diretta delle enormi possibilità di un modo di fare politica nuovo e capace di organizzarsi dal basso. È anche uno straordinario manifesto educativo: in tutti questi anni l'autore non ha infatti mai smesso di insegnare.
Rossano Ercolini è oggi il simbolo di un ambientalismo capace di incidere in maniera efficace nello sviluppo di un territorio, andando oltre le ideologie e gli schieramenti.
Perché è solo con l'impegno di tutti a prendere parte al cambiamento che la democrazia respira e, con essa, prende vita la speranza di un futuro migliore.

Parma ha voluto seguire l'esempio di Capannori adottando nel 2013 la strategia Rifiuti Zero che oggi conta 205 Comuni italiani per un totale di 4,315 milioni di abitanti.
In queste settimana Parma ha anche aderito all'Associazione Comuni Virtuosi per indicare decisamente la strada che vuole imboccare per garantire futuro ai cittadini di domani. Oggi la differenziata è al 70%, il porta a porta è esteso a tutta la città, non ci sono più cassonetti per le strade, è calato di 15 mila tonnellate il rifiuto residuo da smaltire.

Presso la libreria Feltrinelli di via Farini, il 28 luglio alle ore 18, verrà presentato il libro di Ercolini, in un interessante scambio di opinioni tra l'attivista toscano e il sindaco 5 Stelle di Parma, Federico Pizzarotti. L'incontro sarà condotto da Pietro Ferraguti, direttore di Teleducato. La pagina facebook dell'evento: http://goo.gl/vF9XhX

(Fonte: Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR)

Pubblicato in Ambiente Parma
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