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Giovedì, 08 Maggio 2014 17:46

Fotografia Europea: Giovanni Gastel si racconta

 

 

CNA E FOTOGRAFIA EUROPEA 2014: GIOVANNI GASTEL SI RACCONTA IN UN’INTERVISTA ESCLUSIVA A MICHELE SMARGIASSI

Domenica 11 maggio alle 10 l’Aula Magna dell’Università ospita la lectio magistralis del celebre fotografo di moda

 

Reggio Emilia, 8 maggio 2014. “La Fotografia: arte applicata” è il titolo dell’iniziativa che CNA Reggio Emilia e CNA Emilia Romagna in collaborazione con AFIP, l’Associazione Fotografi Italiani Professionisti, promuovono nell'ambito di Fotografia Europea 2014. Domenica 11 maggio dalle 10 alle 13, presso l’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio in viale Allegri 9, il celebre fotografo di moda e Presidente onorario dell’AFIP Giovanni Gastel dialoga con il giornalista Michele Smargiassi, giornalista di Repubblica e blogger di Fotocrazia.

 

Una lectio magistralis in cui il fotografo milanese ripercorre le tappe della sua sfolgorante carriera, dagli anni della gavetta all’esperienza delle riviste Vogue Italia e Mondo Uomo e Donna con Flavio Lucchini e Gisella Borioli. Da questo momento, la sua attività professionale s’intensifica e inizia a collaborare con le più prestigiose testate di moda sia in Italia che all’estero, soprattutto a Parigi. La consacrazione artistica avviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata dallo storico d’arte contemporanea, Germano Celant. 

 

Un percorso emozionante che potrà essere fonte di ispirazione per i giovani che vogliono avvicinarsi al mondo della fotografia e ai quali Giovanni Gastel darà dei consigli nella parte finale della sua intervista.

 

Secondo Giuliano Ferrari, Presidente provinciale di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato: “È un evento straordinario che permette di conoscere più da vicino un personaggio di indiscutibile pregio apprezzato non solo dagli “addetti ai lavori”. Il suo modo di pensare fuori dagli schemi e il suo impegno attivo nel promuovere l’inserimento nel mondo professionale di giovani fotografi, sia cresciuti nel suo studio, che incontrati durante numerosi workshop, lo rendono un esempio importante da seguire per i professionisti del domani”.

 

Per ulteriori informazioni e prenotazioni rivolgersi a Teresa Salvino, tel. 0522-356395, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

 

 

 

 

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L'inaugurazione dell'esposizione delle opere donate alla Provincia di Piacenza è in programma sabato 10 maggio alle 16,30 -

 

Piacenza, 7 maggio 2014 -

 

Sarà la cornice di Villa Braghieri di Castel San Giovanni ad ospitare, da sabato 10 maggio e fino al prossimo 29 giugno, la mostra “Motti, il Po, Piacenza”. La nuova esposizione di opere dell'artista Giuseppe Motti, donate dalla famiglia all'ente di corso Garibaldi, avrà come tema fondante il Grande fiume e la sua gente: una sorta di viaggio, dunque, tra i paesaggi fluviali e le persone che nel tempo ne hanno scritto la storia.

A presentare la mostra sono stati ieri pomeriggio in Provincia il presidente Massimo Trespidi, il sindaco di Castel San Giovanni Carlo Capelli, il curatore scientifico Carlo Francou (direttore scientifico del Museo geologico “G. Cortesi” di Castell'Arquato e coordinatore del Museo Civico di Storia naturale di Piacenza) e la figlia dell'artista Sonia Motti con il marito Alessandro Pardi. “La nostra famiglia – hanno detto i parenti del pittore – è orgogliosa di vedere promosso sul territorio un evento dedicato proprio alla terra del Grande Fiume e a chi la abita”.

Le cinquanta tele esposte raffigurano scenari fluviali e scorci intimi e non mancano anche alcuni disegni originali dell'artista.

“La mostra – ha sottolineato il presidente della Provincia Trespidi – consente di far conoscere ulteriormente le opere dell'artista in uno dei luoghi più belli vicini al Po. La volontà dell'Amministrazione è quella di realizzare un'esposizione permanente dei dipinti nella sala Consiglio del palazzo della Provincia in via Garibaldi per onorare al meglio la memoria di Motti”.

L'inaugurazione della mostra si terrà sabato 10 maggio alle 16,30 a Castel San Giovanni (Villa Braghieri, via Emilia Piacentina 31). Si tratta, lo si ricorda, dell'esposizione di una selezione delle  opere donate da Maria Scarani Motti e Sonia Motti alla Provincia di Piacenza. 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Giovedì 8 maggio, giornta di studi presso l'Istituto Toschi di Parma, laddove sono conservati alcuni degli originali della sua arte scultorea che continua ad incantare per il realismo creativo -

 

Parma, 7 maggio 2014 -

 

Cristoforo Marzaroli, le sue opere, la sua arte, protagonista di una giornata di studi in programma giovedì 8 maggio all’Istituto Toschi di Parma, laddove sono conservati alcuni degli originali della sua arte scultorea che continua ad incantare per il realismo creativo. L’occasione è data dal 150.esimo anniversario della realizzazione della “Nostalgia”, sublime capolavoro di scultura che mette in scena un’avvenente fanciulla che si lascia accarezzare dal tempo che trascorre. 

Ad aprire i lavori di studio, alle 9.45 nell’Aula Magna del Toschi di Parma, il sindaco di Salsomaggiore Filippo Fritelli affiancato dall’assessore Elena Francani, cui seguiranno alle 10 gli interventi degli studiosi: Maurizia Bonatti Bacchini con «Cristoforo Marzaroli e la rappresentazione del sentimento nella scultura dell’Ottocento», Alessandro Milinverni con «La scultura nel ducato parmense al tempo di Marzaroli», Gianantonio Cristalli con «Dal gesso al bronzo: la fusione della “Strega” di Marzaroli» e Giorgio Arcari con «L’intervento di pulitura della “Strega”».

Seguirà alle 12 la visita teatrale alla Gipsoteca curata dalla V°A Discipline dello Spettacolo di Mariangela Dosi, spettacolo che andrà in replica sabato alle 19 e alle 21 con prenotazione obbligatoria allo 0521.282270.  

 

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L’opera è di bronzo e pesa circa 25 kg. Dopo le celebrazioni per il ventennale della scomparsa del campione brasiliano, sarà esposto in maniera permanente nel nuovo museo situato all’interno dell’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” . 

Modena, 4 maggio 2014 ---- Di Manuela Fiorini - 

C’è anche un busto di bronzo dello scultore modenese Alessandro Rasponi al nuovo museo “Checco Costa” di Imola, insieme ad altri cimeli di Ayrton Senna, l’indimenticabile pilota di Formula 1 di cui, quest’anno, ricorre il ventennale della morte, avvenuta durante il Gran Premio di San Marino, il 1° maggio 1994. Proprio per ricordare il campione brasiliano e il collega austriaco Roland Ratzenberger, anch’egli perito durante le prove di qualificazione, il 30 aprile di quel tragico 1994, fino al 4 maggio, l’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” ospita l’”Ayrton Senna tribute 1994-2014”,  promosso da Formula Passion.it con il sostegno della Fondazione Senna, e apre le sue porte per accogliere appassionati e curiosi con un ricco calendario di eventi e una mostra in cui si possono ammirare i veicoli che Ayrton Senna ha guidato nel corso della sua carriera, dai kart alle monoposto, oltre ad altri memorabilia, tra cui sei tute originali, guanti, indumenti e 12 caschi. 

In questo ambito si inserisce anche il busto di bronzo che raffigura Ayrton Senna, dal peso di circa 25 kg, opera di Alessandro Rasponi, 35 anni, scultore e pittore modenese. 

Per realizzare il busto – racconta Rasponi – mi sono ispirato a una fotografia che ritrae Ayrton Senna sul podio, dopo aver vinto il Gran Premio del Brasile, nel 1993 con la McLaren. L’opera sarà esposta al museo in maniera permanente e questo non può che riempirmi di orgoglio”.

Una passione che viene da lontano, quella di Alessandro, che ha coniugato il suo amore per l’arte con quella per la Formula 1, trasmessagli dal padre. Durante il servizio civile, Alessandro entra in contatto con Don Sergio Mantovani, cappellano dei Piloti di Formula 1 e conosce diverse personalità del mondo dei motori, che gli danno l’impulso per realizzare una serie di dipinti e busti che raffigurano i grandi campioni. 

Il busto di Imola ha una storia curiosa, che a tratti si tinge di giallo. 

L’opera originale è del 2003 e, attualmente, si trova nella sala riunioni dell’Autodromo di Modena. Nel 2004, in occasione del decennale della morte di Ayrton Senna, è stata presentata la prima copia in bronzo, poi collocata al Parco Enzo Ferrari di Modena, dove Rasponi aveva realizzato altri busti di celebri piloti. Nel febbraio del 2012, vengono rubati cinque busti raffiguranti Tazio Nuvolari, Juan Manuel Fangio, Gilles Villeneuve, Eugenio Castellotti e Vittorio Stanguellini. Si salvano i ritratti bronzei di Giulio Cabianca, Luigi Musso, Alberto Ascari, Luigi Villoresi e Walter Villa. Si pensa a un furto su commissione, non quindi legato al materiale, il bronzo, quanto ai piloti ritratti, i più celebri, i cui busti sono stati letteralmente staccati dai basamenti di pietra serena. Gli stessi basamenti che, a tutt’oggi, rimangono ancora orfani dei loro campioni, poiché le statue non sono state ancora ripristinate. Il busto di Imola è, quindi, la seconda fusione dall’originale.

Alessandro Rasponi ricorda con emozione la giornata inaugurale del tributo a Senna e, in particolare, l’incontro con Paula Lalli, nipote di Ayrton, venuta in Italia per rappresentare la famiglia e la fondazione che porta il nome del pilota.

“La presenza di Ayrton si sentiva nell’aria – ricorda Alessandro – Sono passati 20 anni, ma l’amore per questo campione è ancora vivo. Più di 20.000 persone erano lì a ricordarlo. C’erano tanti campioni di ieri di oggi, come Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, Riccardo Patrese e Andrea De Cesaris e personalità del mondo della F1, come Giancarlo Minardi e Mauro Forghieri. Il momento più emozionante, tuttavia, è stato incontrare i genitori di Roland Ratzenberger, a cui ho promesso in dono un ritratto del figlio”. 

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Incontri, mostre, musica e l’inaugurazione del Palazzo dei Musei: tutti gli appuntamenti della seconda giornata inaugurale di Fotografia Europea

Reggio Emilia 3 Maggio 2014 -- --

Sabato 3 maggio il festival offre la possibilità di partecipare a visite guidate di alcune delle mostre più significative. Non solo conferenze con ospiti illustri, ma una giornata ricca di incontri e spettacoli, tra il concerto dei “Marta sui Tubi” e l’inaugurazione del Palazzo dei Musei. 

 

Fotografia Europea entra nel vivo, e per sabato 3 maggio propone un cartellone di eventi che punta ad accontentare tutti, spaziando dalle conferenze ai workshop, dalle visite guidate alle mostre e agli spettacoli. Dopo la pausa pranzo, gli appuntamenti riprenderanno alle 14 con la visita guidata alla mostra “Senza meta. Il libro come pensiero fotografico”, presso i Chiostri di San Pietro e alla presenza del curatore Elio Grazioli. Alle 15, sempre ai Chiostri di San Pietro, sarà possibile partecipare alla visita guidata dedicata alla mostra “Luigi Ghirri. Pensare per immagini. Icone Paesaggi Architetture” alla presenza delle curatrici Francesca Fabiani e Laura Gasparini.

Figura di spicco della scena artistica contemporanea, Sarah Moon ha inventato una scrittura visiva unica che segue sempre un filo narrativo e trasforma la fotografia in storie, dove il confine tra realtà e finzione scivola dal quotidiano al fantastico: la fotografa sarà protagonista anche della conferenza “Alchimie. Il mondo parallelo di Sarah Moon” alle 16 al teatro Cavallerizza durante la quale dialogherà con la curatrice Laura Serani e con la giornalista e photo editor Giovanna Calvenzi. 

Da segnalare, sempre nel pomeriggio di oggi, la conferenza “Una divina violenza” alle 18 al teatro Cavallerizza: il curatore Walter Guadagnini dialogherà con l’artista Oliver Chanarin assieme a Adam Broomber intorno al loro ultimo progetto realizzato in prima mondiale per Fotografia Europea, “Divine Violence”. 

Ma se il pomeriggio sarà intenso, non sarà da meno la serata: alle 21 il teatro Valli ospiterà la Magnum Night, anteprima italiana della mostra video Community (17’), con i fotografi Abbas, Jonas Bendiksen, David Alan Harvey, Patrick Zachmann, Olivia Arthur, Alex Majoli, Moises Saman, Peter Marlow e con François Hebel - Les Rencontres d’Arles. Alle 22.30 spazio alla proiezione dei lavori prodotti durante le Magnum Masterclass, in collaborazione con aBcM e Magnum Photos nell’ambito del progetto Host. 

Musica - in collaborazione con Mundus Festival - al Palazzetto dello Sport “Bigi” in via Guasco con il quintetto rock alternativo “Marta sui Tubi”. Ancora spettacoli alle 23 con la performance di danza di “Agora Coaching Project” con coreografie di Stefan Ferry (Israele). Altri due importanti appuntamenti chiuderanno la giornata: alle ore 24 l’inaugurazione del nuovo Palazzo dei Musei (via Spallanzani 1) con visite, musiche e animazioni che proseguiranno fino all’alba; sempre alle 24, all’Officina delle Arti, l’aftershow “#Offselfie” con atelier aperti, mostre, performance di danza e di teatro e dj-set. 

Ivan Rocchi

 

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Una mostra di pittura e scultura dedicata all'iconografia della PRIMAVERA, inaugura oggi, alle ore 17.30 presso Galleria S. Andrea, via Cavestro 6, Parma -

 

Parma, 3 maggio 2014 -


L'Unione Cattolica Artisti Italiani organizza una Giornata Nazionale dell'Arte, oggi, sabato 3 maggio, nelle sue sedi sparse in tutta Italia. Indetta dall' UCAI nazionale con sede a Roma, la sezione di Parma ha aderito per valorizzare la propria sede e spazio espositivo ex chiesa di S. Andrea con l'organizzazione di una mostra di pittura e scultura dedicata all'iconografia della PRIMAVERA, in tutte le sue sfumature: figurative, paesaggistiche, materiche.
I disegni a matita e pastelli di Franca Orsi, ritraenti volti di donne generose e silfidi danzanti, e le sculture in terracotta di Daniela Monica composte in un trittico raffigurante maternità e fecondità al fine di omaggiare la Vita, saranno avvolte dalle più varie atmosfere paesaggistiche. Queste figure primaverili potranno quasi volteggiare tra i floreali e spumosi acquarelli di Giusy Vecchi e le placide acque o distese erbose di Gigliola Belli; passeggeranno nei solidi borghi materici di Claudio Minardi dai toni dell'ocra e blu oltremare con venature dorate, incontreranno le vie fiorite ed i balconi rigogliosi dei dipinti impressionisti di Paola Cuozzo, scorci della Parma di una volta; contempleranno la forza della Natura nei romantici ed evanescenti paesaggi di Francesca Ferrari ed il calore nei rasserenanti ma intensi colori a olio dei realistici paesaggi di Angela Marruso.
La mostra rimarrà aperta fino al 15 maggio ad ingresso gratuito con i seguenti orari: da martedì a sabato 10-12 e 16-19 domenica 16-19; lunedì chiusura.


GALLERIA - EX CHIESA DI S.ANDREA
La sede di Parma fin dalle sue origini 1959-60 è collocata in una chiesa sconsacrata: l' ex chiesa di S. Andrea, una delle più antiche di Parma. Presente nei documenti a partire dal 1216 ma ricostruita quasi interamente dal prevosto Beato Martino nel 1260, la chiesa rimane un piccolo gioiello romanico nelle strutture esterne. La sua struttura architettonica è quantomai suggestiva per la varietà dei marmi policromi della sua facciata, alternati a fasce di cotto.
All'interno sono invece evidenti le modifiche apportate nel '700 con l'aggiunta di pilastri volti a formare vani adibiti a cappelle e le sovrapposizioni di decorazioni e affreschi che si sono susseguite anche nel secolo successivo.
È posta in posizione centrale della città, nelle immediate vicinanze dell'Università degli studi e precisamente di fronte alla chiesa barocca di S. Rocco sede della compagnia dei Gesuiti.
Negli anni la sezione di Parma ha continuato a mantenere viva la fruibilità di questo luogo culturale, che è bene comune, attraverso iniziative di varia tipologia: mostre collettive e personali di artisti locali e non, incontri letterari, musicali, teatrali, ed intende continuare secondo i valori dell'Unione per mantenere vivo lo Spirito dell'Arte.



(Fonte: ufficio stampa Coordinamento UCAI Galleria S.Andrea, Parma)

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A partire dall’anno scorso è stato avviato il progetto “Sconvolgimenti – arte sull’arte” dal Comune di Sorbolo, grazie alla collaborazione dell’artista Andrea Valenti, vincitore del concorso di live painting “Muri Liberi” edizione 2012, promosso dal Comune di Sorbolo. 

 

Parma, 2 maggio 2014 -

L’iniziativa, avviata in collaborazione con il Centro Giovani di Sorbolo, gestito dalla cooperativa Terra dei Colori, si configura come una sperimentazione artistica di carattere educativo, che mira ad avvicinare i giovani al mondo dell’arte, stimolandoli ad individuare un proprio linguaggio espressivo, in relazione a quello prettamente artistico.

L’artista ha messo a disposizione sette acrilici della serie ‘Bengala’, esposti a ottobre scorso nella sala consigliare del Comune, su cui i ragazzi frequentanti il Centro Giovani di Sorbolo, hanno avuto la libertà di intervenire direttamente: sono dunque stati aggiunti segni astratti ed elementi  come occhi, bocche e persino fumetti. I ragazzi si sono lasciati trasportare gradualmente dal racconto e dalle loro immagini interiori:  “A me il quadro sembra un mostro – afferma Omar, uno dei ragazzi coinvolti - la rappresentazione della malvagità presente nella guerra” e aggiunge all’opera simboli “universali” del male come una svastica. Interpretazione simile a quella di Mariachiara che sovrappone, ad un'altra opera, alcune sbarre con i colori della bandiera della pace perché “solo garantendo la pace si tiene il mostro in gabbia”. Ad alcuni ragazzi i quadri appaiono invece freddi e incompleti e quindi li arricchiscono con colori e segni caldi, “qualcosa che dia allegria, calore” come dicono Federica e Sara, altre due ragazze coinvolte nel progetto.

I ragazzi hanno dunque lasciato una traccia della propria creatività e del proprio sentire, scoprendo un nuovo rapporto con l’arte, che scardina alcuni luoghi comuni in merito al modo in cui artista e fruitore si rapportano all’opera d’arte.

La sperimentazione condotta, con il duplice obiettivo di 'coinvolgere' e 'sconvolgere', ha infatti permesso ai ragazzi di interagire con le opere di un'artista modificandole ed arricchendole di significati altri, e all’artista di cogliere nuovi codici espressivi, fatti di segni, immagini e idee, generati dall’incontro dei giovani con le sue opere.

Si tratta dunque di un dialogo fecondo tra due generazioni, tra artista e fruitore, che resta indelebilmente scritto sull’opera.

 

Le opere sono visibili nella sala Ulisse Adorni del Centro Civico fino a sabato 10 maggio nei seguenti orari:
il mattino solo su appuntamento (tel. Ufficio Scuola 0521669647),
il pomeriggio dalle 16 alle 19 durante l'apertura del Centro. 


Il progetto è stato realizzato dall'Ufficio Scuola e dall'équipe educativa del Comune di Sorbolo - Assessorato ai Servizi Educativi e Scolastici, in collaborazione con l'artista Andrea Valenti.

 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Sorbolo - Unione Bassa Est Parmense)

 

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Domani sera alla sala Troisi alle 21,00 ingresso gratuito.

Nonantola (MO) 27 aprila 2014 ----

Al Nonantola Film Festival con “Miele” di Valeria Golino si riflette e ci si emoziona sulla morte

La nota attrice si mette per la prima volta dietro la macchina da presa e il risultato è un film intelligente e toccante sulla questione del suicidio assistito

Con “Miele” di Valeria Golino – con Jasmine Trinca nella migliore interpretazione della sua carriera - continua domani sera lunedi 28 aprile alle ore 21.00 alla Sala Troisi di Nonantola l’8^ edizione del Nonantola Film Festival. Ingresso gratuito. Il film sarà preceduto da uno dei corti del ‘Premio Regione Emilia-Romagna’.

Pur lavorando in incognito e con il nome in codice di Miele, la trentaduenne Irene è abbastanza conosciuta negli ambienti ospedalieri per la sua propensione ad assistere persone in cerca d’aiuto. Irene, che vive da sola e all’apparenza è una ragazza come tante

altre, da tre anni si dedica ad alleviare l’agonia dei malati terminali, stabilendo con loro un rapporto di empatia e aiutandoli a morire. Quando però la contatta Grimaldi, un settantenne in ottima salute ma stanco di vivere a causa di un male invisibile che gli tormenta l’anima, Irene si ritrova a dover prendere decisioni inaspettate e a cercar risposte che le sconvolgono l’esistenza.

Nell’opera prima di Valeria Golino, adattamento del romanzo “A nome tuo” di Mauro Covacich, più del tema dell’eutanasia a domicilio, a imprimersi sulla pellicola è l’energia

di Miele, ovvero di Jasmine Trinca: portatrice sanissima di tutta quella vita che sottrae ai pazienti consenzienti che non accetta legami e non si lascia prendere da niente e nessuno. Solo dall’amorevole macchina da presa della regista, che la dirige con adesione travolgente e fa dimenticare anche qualche vezzo da debutto autoriale. E l’alchimia fra la Trinca, sensuale e a tratti animalesca, e Carlo Cecchi, misurato e ironico, è di quelle che da sole valgono il prezzo del biglietto. 

Info e programma completo su www.nonantolafilmfestival.it; tutte le news sulla pagina Facebook dedicata 

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Tutte le aperture dei musei nei giorni festivi del 25 aprile e 1° maggio -

 

Piacenza, 25 aprile 2014 -

Apertura con orario continuato oggi, dalle 10 alle 18, nel 69° anniversario della Liberazione, per i Musei Civici di Palazzo Farnese, con visite guidate – incluse nel costo del biglietto d’ingresso – alle ore 10, 11.30, 13.30, 15 e 16.30. Il Museo di Storia Naturale con sede all’Urban Center, sempre nella giornata di venerdì 25 aprile, sarà visitabile dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. 

Entrambi resteranno chiusi al pubblico per la Festa del Lavoro, così come la sala dei Teatini che potrà essere invece visitata, il 25 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.  

Gli sportelli Quinfo del Comune di Piacenza, con accesso dal cortile di Palazzo Gotico, resteranno aperti, in occasione delle festività del 25 aprile e del 1° maggio, dalle 9.30 alle 13.30. 

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Domani, Sabato 26 aprile alle ore 16.30 presso la Galleria S. Andrea in via Cavestro 6 a Parma un evento in cui musica, danze e letture poetiche dialogheranno con le opere esposte -

 

Parma, 25 aprile 2014 -

Quest'anno l' associazione UCAI ha voluto collaborare con l'associazione “Musica e...”per realizzare l' evento collaterale Mayim Mayim in cui musica, danze e letture poetiche dialogheranno all'interno della Galleria S.Andrea con le opere esposte per approfondire la tematica della sacralità dell'acqua.

Mayim” in ebraico significa acqua e conferisce il nome ad un passo specifico nella danza israeliana. Pertanto è stata scelta come parola che simbolicamente, oltre che alludere alla tematica scelta per la mostra, al meglio rappresenti l'idea di un moto unitario che lega diverse espressioni artistiche le quali una volta connesse come un'onda possono avvolgere e stimolare il pubblico.

Le cinque danzatrici coinvolte nel progetto interpreteranno tre diverse danze ispirate alla tradizione ebraica ( Mayim Mayim, Shirat Hayam, Rokdim al Hamaim), sulle note della musica dal vivo della Dedalus Ensemble.

Le musiche riarrangiate e selezionate per l’occasione daranno vita ad un percorso sonoro che alternerà musiche etniche e brani di autori classici. Alcuni brani che verranno eseguiti sono:

Casta diva da "Norma" di V.Bellini;

una Fantasia sulla Moldavia per arpa sola; 

musica kletzmer: Odessa Bulgar, 

Canti ebraici yiddish: Shnirele Perele; 

Danze religiose ebraiche;

un brano di F. Mendelssohn per viola ed arpa.

Inoltre è stato fatto anche un lavoro di condivisione e cernita di testi tratti dalla Bibbia, dalla letteratura e poesia italiana ma anche straniera per chiudere il cerchio dell'omaggio artistico al questo bene comune: l' Acqua.

 

Musicisti

Flauto: Barbara Antoniazza

Clarinetto: Giuseppe Belmonte; 

Fagotto: Giulio Alessandro Bocchi; 

Percussioni: Gregorio Ferrarese; 

Arpa: Lorenzo Montenz; 

Violino e Viola: Luciano Cavalli.

 

Danzatrici: Elisabetta Sacchi, Sara Calzetti, Franca Superchi, 

Sandra Gaboardi, Caterina Graiani

 

Voci recitanti: Sara Calzetti, Silvana Domiano

 

Organizzazione: Luciano Cavalli, Caterina Graiani, Annalisa Mombelli.

 

 

L'evento a INGRESSO GRATUITO si terrà SABATO 26 APRILE alle ORE 16.30presso la Galleria S. Andrea in via Cavestro 6 a Parma.

 

Per info e contatti:

www.ucai-parma.it

0521 228136

320 6007122

 

(Fonte: Ucai Parma)

 

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