Giovedì, 03 Luglio 2014 12:18

Saldi estivi, in Emilia Romagna si parte il 5 luglio

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La data ufficiale che segna l'inizio dei saldi è sabato 5 luglio. Il Codacons prevede un avvio dei saldi migliore di quello degli ultimi anni, ma a fine periodo le vendite saranno ancora con segno negativo. Stimata una spesa procapite che non supererà quota 90 euro.

Parma, 3 luglio 2014 -

Dal 5 luglio, per i successivi sessanta giorni, in Emilia Romagna i saldi estivi saranno un'ottima occasione per acquistare capi d'abbigliamento, calzature e altri numerosi articoli a prezzi scontati. Molti consumatori, gravati da una crisi che non sembra trovare una soluzione a breve termine, attendono questa occasione per acquistare prodotti di qualità a prezzi accessibili. 

In Emilia Romagna - si legge nella nota del Codacons - la contrazione degli acquisti sarà più contenuta rispetto agli anni passati, grazie al bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo Renzi. Il bonus aiuterà il commercio, contribuendo a contenere la riduzione delle vendite, ma non potrà fare miracoli, perché le famiglie della regione preferiranno dirottare i soldi su consumi primari. In ogni caso - continua il Codacons nella figura del presidente Carlo Rienzi –  si prevede un avvio dei saldi migliore di quello degli ultimi anni, ma a fine periodo le vendite saranno ancora con segno negativo, attestandosi tra il -6% e il -8% rispetto al 2013, con una spesa procapite che non supererà quota 90 euro".

Per il presidente di Confesercenti E.R. Roberto Manzoni "i dati sull'inflazione in questi giorni forniti dall'Istat significano indebolimento dell'economia, per cui l'opportunità dei saldi rappresenta sempre un momento per cogliere buone occasioni. In molti casi, purtroppo, i saldi diventano l'unica possibilità per molti di acquistare prodotti indispensabili per la famiglia. Speriamo che gli 80 euro in più in busta paga contribuiscano a ridare fiato ai consumi. Anche per i commercianti questa è un'occasione per recuperare le perdite causate dal calo dei consumi, dall'aumento delle tasse e dei costi di gestione. L'emorragia di imprese del settore è però un campanello d'allarme che speriamo venga ascoltato".

 

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