Mercoledì, 21 Maggio 2014 09:02

Castellarano - Più di 10 anni di sevizie alla moglie: lei lo perdona, ma i Carabinieri procedono d’ufficio con la denuncia

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Pugni, calci, minacce e offese: il marito le aveva promesso che avrebbe cambiato la propria condotta, ma le indagini dei militari hanno documentando gli episodi violenti -

Reggio Emilia, 21 maggio 2014 - di Ivan Rocchi

Anni e anni di offese, minacce e violenze, non solo rivolte alla moglie ma anche alla propria madre. Finalmente, lo scorso aprile, la 30enne aveva trovato la forza e il coraggio di denunciare il coniuge ai carabinieri di Castellarano. Successivamente, però, la donna aveva rinunciato al ricorso all'autorità giudiziaria. Non per timore di ritorsioni, bensì perché l'uomo le aveva promesso che avrebbe cambiato la propria condotta. Ma le indagini dei militari non si sono arrestate, documentando grazie agli accertamenti almeno due episodi violenti. Con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni, i carabinieri di Castellarano hanno così denunciato alla Procura reggiana il 37enne italiano e residente nella nostra provincia.
Era stata la donna a rivolgersi lo scorso aprile ai carabinieri di Castellarano, denunciando le violenze subite tra le mura domestiche: pugni, calci, minacce e offese, compiute dal marito che non era mai riuscita a denunciare per paura. Gli uomini dell'Arma tuttavia hanno proseguito gli accertamenti, documentando non solo le violenze nei confronti della moglie, ma anche della mamma dell'uomo. Infatti la donna nel 2010 era ricorsa alle cure mediche presso un ospedale della zona, venendo poi dimessa con una prognosi di 30 giorni per fratture alle dita di una mano. Lesioni che secondo le indagini sarebbero da ricondurre alle violenze subite dal figlio. Un altro referto medico documenta la violenza dell'uomo sulla moglie 30enne. Ad aprile infatti alla donna erano state riscontrate tumefazioni ed ecchimosi varie, provocate dal marito violento.
Una grave situazione quella ricostruita dalle indagini dei Carabinieri di Castellarano, che hanno quindi proceduto d'ufficio con la denuncia nei confronti dell'uomo.

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