L'elettrosmog, o inquinamento elettromagnetico, è un tema di crescente preoccupazione per la salute pubblica. Recentemente, presso il Venezia Valenti Caffè di Parma, si è tenuta una presentazione su questo argomento, che ha visto la partecipazione di alcuni esperti del settore.
Michele Sinitari, consulente in biotecnologie naturali di MeDream, ha illustrato i potenziali rischi legati all'esposizione ai campi elettromagnetici, concentrandosi sulle geopatie e sull'inquinamento elettromagnetico. La presentazione ha evidenziato come l'aumento dell'uso di dispositivi elettronici e reti wireless abbia portato a un incremento significativo dell'esposizione umana alle radiazioni elettromagnetiche.
Alla serata erano presenti anche Eugenio Manescalchi del Centro Medico Amico e Cinzia Arcari del centro CMA di Calerno, referente su Parma, a sottolineare l'importanza di un approccio multidisciplinare nella valutazione dei rischi per la salute.
Da dx Michele Sinitari, Cinzia Arcari ed Eugenio Manescalchi
Studi scientifici hanno suggerito possibili collegamenti tra l'esposizione prolungata all'elettrosmog e vari problemi di salute, tra cui: disturbi del sonno, mal di testa e affaticamento, problemi di concentrazione, alterazioni del sistema immunitario, potenziali effetti a lungo termine sul sistema nervoso.
Tuttavia, è importante notare che la ricerca in questo campo è ancora in corso e le autorità sanitarie internazionali, come l'Organizzazione Mondiale della Sanità, continuano a monitorare la situazione e a raccomandare ulteriori ricerche.
Per ridurre l'esposizione all'elettrosmog, gli esperti consigliano alcune precauzioni come limitare l'uso di dispositivi wireless, mantenere una distanza dai dispositivi elettronici quando possibile, spegnere i dispositivi non in uso, specialmente di notte, utilizzare connessioni cablate invece del Wi-Fi quando possibile e considerare l'uso di dispositivi di protezione certificati.
L'evento al Venezia Valenti Caffè si inserisce in un contesto più ampio di iniziative volte a promuovere la consapevolezza e il dibattito su temi di attualità. Il locale, gestito da Lino Cirri, noto per il suo coinvolgimento nel movimento "Io Apro" durante la pandemia, si propone come punto di riferimento per la diffusione di informazioni alternative e la promozione della libertà di espressione.
Il Gruppo Unito Anno Uno, presieduto da Gilbert Cerbara, di cui Cirri fa parte nel Comitato esecutivo, si impegna a portare avanti iniziative di contro-informazione, in linea con i principi di pluralità e libertà di espressione sanciti dalla Costituzione italiana.
Il Venezia Valenti Caffè, situato in via Venezia 24 a Parma, ospiterà nelle prossime settimane una serie di eventi ad ingresso libero, tra cui:
- 2 dicembre: proiezione del docufilm "Non è un caso Moro" di Tommaso Minniti
- 9 dicembre: "Zero", docufilm di Franco Fracassi e Francesco Trento
- 12 dicembre: "L'altra storia d'Italia" di Lamberto Rimondini
- 16 dicembre: "Sound of Freedom" di Alessandro Monteverde
Tutti gli eventi inizieranno alle ore 20:00. Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare Lino Cirri al numero 347 4781404.
Mentre il dibattito sull'elettrosmog e i suoi effetti sulla salute continua, iniziative come quella tenutasi al Venezia Valenti Caffè svolgono un ruolo importante nel mantenere viva l'attenzione su questi temi e nel promuovere un dialogo aperto e informato nella comunità, perché “senza conoscenza non c'è libertà” (F. Fracassi).