I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, quando i Carabinieri della Compagnia di Borgo Val di Taro, a seguito di alcune segnalazioni pervenute da privati cittadini che indicavano, in diversi comuni del borgotarese la presenza di una autovettura aggirarsi soprattutto in orari notturni con fare a dir poco sospetto, dopo giorni di appiattamenti l’hanno intercettata e fermata in una via del centro di Borgo Val di taro.
A seguito delle segnalazioni ricevute, i Carabinieri di della Compagnia di Borgo Val di Taro, hanno messo in campo un massiccio dispositivo composto da numerose auto con i colori d’istituto e auto “civetta” dell’Aliquota Operativa al fine di prevenire e contrastare il fenomeno dei c.d. reati predatori. Nella serata del 6 settembre u.s., il personale impegnato nel servizio, individuava l’autovettura sospetta aggirarsi nel Comune di Borgo Val di Taro e precisamente sulla “fondovalle” in direzione del centro abitato della cittadina montana.
La centrale Operativa, ha immediatamente attivato l’intero dispositivo che repentinamente ha raggiunto il centro abitato e suddivisa l’area in settori, mentre il personale in borghese dell’Aliquota Operativa dava corso alle ricerche nelle vie della cittadina, il restante dispositivo presidiava tutte le possibili vie di fuga.
Setacciando le vie del centro, il personale in abiti civili, individuava l’auto sospetta, ferma in un parcheggio, con un uomo alla guida. A quel punto, al fine di operare in sicurezza, su indicazione del personale dell’aliquota operativa, venivano fatte convergere a ridosso dell’auto sospetta alcune pattuglie del Nucleo Radiomobile, al fine di precedere al controllo ed evitare un eventuale tentativo di fuga. Nella circostanza, l’uomo alla guida dell’auto, dimostratosi particolarmente attento a tutto ciò che lo circondava, intuito che la presenza delle “gazzelle” non fosse casuale, ha innestato la retromarcia, cercando di allontanarsi dal parcheggio e sottrarsi al controllo. L’uomo però non si era accorto della presenza dei militari in borghese, che con un intervento fulmineo lo bloccavano all’intero dell’auto.
L’uomo, bloccato su tutti e quattro i lati dalle auto di servizio, resosi immediatamente conto di non avere alcuna possibilità di fuga, spento il motore non ha opposto alcuna resistenza.
Il 24enne, sprovvisto di documenti, non ha voluto e poi saputo fornire una benché minima e plausibile giustificazione circa alla sua presenza in loco, tant’è che veniva sottoposto a perquisizione personale e veicolare alla ricerca di elementi utili a stabilire cosa stesse facendo in zona, fermo restando il mutismo nel quale si è trincerato.
A seguito della perquisizione, occultato all’interno del bagagliaio dell’auto è stato rinvenuto uno zainetto all’interno del quale erano riposti non effetti personali ma bensì un “flessibile” con montato un disco per il taglio dell’acciaio ed una mazzetta da muratore dei quali il 24enne, non è stato in grado di giustificarne il possesso.
A seguito di quanto riscontrato, gli oggetti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro al fine di poter svolgere gli opportuni accertamenti in merito alla legittima provenienza.
Al termine dell’attività il 24enne di origini albanesi, residente in altra regione d’Italia, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuto responsabile del reato di ricettazione. A suo carico sono state avviate le procedure per l’emissione del provvedimento amministrativo del “foglio di via con divieto di ritorno” nel Comune di Borgo Val di Taro.
I Carabinieri colgono l’occasione per sottolineare ancora una volta come la sinergia fra cittadini e istituzioni, in questo caso l’Arma dei Carabinieri, sia il binomio vincente per il contrasto alla criminalità di qualsiasi genere.