Mentre si trovava nei pressi della spiaggia 1770, è stato improvvisamente attaccato da uno squalo. Il morso iniziale è avvenuto al piede, ma il dolore si è rapidamente diffuso fino al ginocchio. Nonostante la gravità della situazione, Mariotti ha mostrato notevole sangue freddo, riuscendo a impadronirsi della testa dello squalo con le mani, cercando disperatamente di liberare la sua gamba intrappolata.
Le circostanze avverse non si limitavano solo alla lotta con lo squalo, poiché l'animale lo aveva trascinato in acque più profonde, aumentando il rischio di un esito ancor più tragico. Solo grazie alla freddezza e alla determinazione di Matteo e all'intervento tempestivo di un amico, infermiere e istruttore subacqueo presente sulla riva, è stato possibile evitare una tragedia ancora maggiore. Successivamente, un'eliambulanza ha trasportato Mariotti d'urgenza a Brisbane, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Dalle parole di Matteo, emergono le difficoltà affrontate: "Ho perso tanto sangue e la gamba, non so se me la taglieranno tutta o se resterà a metà, ma non importa ormai."
La sua esperienza è stata documentata da una GoPro che aveva con sé durante l'immersione, registrando immagini angoscianti del sangue che fuoriusciva dalla sua gamba e delle sue urla di terrore. Mariotti, appassionato di biologia marina, era in Australia per studiare e lavorare, testimoniando la sua dedizione alla conoscenza del mare e delle specie marine.
Questo drammatico episodio si aggiunge a una serie di attacchi di squalo nella stessa regione del Queensland. Nel contesto degli incidenti recenti, anche in Messico, con il decesso di una donna di 26 anni morsa da uno squalo mentre nuotava con sua figlia, emerge la crescente preoccupazione per la sicurezza nelle acque marine.