Martedì, 14 Novembre 2023 06:17

Islanda. Dichiarato stato di emergenza, i timori di eruzione del vulcano Fagradalsfjall In evidenza

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Nelle ultime ore, le Autorità islandesi hanno dichiarato lo stato di emergenza dopo che un’allarmante serie di terremoti si è verificata nella penisola di Reykjanes (sud-ovest del Paese), temendo un'eruzione vulcanica.

Di Flavia De Michetti Roma, 13 novembre 2023 - L'Islanda, infatti, ha trentatré sistemi vulcanici attivi, il numero più alto in Europa, e migliaia di scosse sono state registrate dalla fine dello scorso mese.

Tramite un comunicato dei giorni scorsi l'Autorità di Protezione Civile ha spiegato che, “Il capo della polizia nazionale [...] ha dichiarato lo stato di emergenza per la protezione civile a causa dell'intensa attività sismica a Sundhnjukagigar, a nord di Grindavik. I terremoti potrebbero diventare più significativi e questa serie di eventi potrebbe portare a un'eruzione” e, secondo l'IMO - Ufficio meteorologico islandese (Icelandic Meteorological Office), questo evento potrebbe verificarsi “entro pochi giorni”.
Nel fine settimana scorso, si sono infatti verificati due terremoti, il più forte dei quali, secondo le prime valutazioni dell'IMO, di magnitudo 5,2.
I fenomeni sono stati avvertiti fino alla capitale Reykjavik, a circa quaranta chilometri di distanza, e lungo gran parte della costa meridionale del Paese.
Secondo il Servizio Meteorologico nazionale, dalla fine di ottobre sono state registrate circa ventiquattro mila scosse nella penisola, con un “denso sciame” di quasi ottocento terremoti registrati tra la mezzanotte e nel primo pomeriggio.


L'IMO ha constatato un accumulo di magma a cinque chilometri di profondità che, se portato in superficie, scatenerebbe un'eruzione vulcanica.
Dal 2021, nella penisola di Reykjanes si sono verificate tre eruzioni, nel marzo 2021, nell'agosto 2022 e nel luglio 2023, tutte lontane da infrastrutture o aree popolate.
Durante l'ultima eruzione del 2010, l'Eyjafjallajökull, un ghiacciaio dell'Islanda il cui nome significa in islandese “Ghiacciaio dei Monti delle Isole”, ha bloccato i cieli europei e ha portato alla cancellazione di cento mila, con dieci milioni di passeggeri bloccati.
Dunque, a causa di queste preoccupazioni, sono stati predisposti piani di evacuazione per la città di Grindavik, con una popolazione di circa quattro mila abitanti, situata a tre chilometri a sud-ovest dell'area in cui è stato registrato lo sciame sismico.
La protezione civile ha, inoltre, annunciato l'invio della motovedetta Thor a Grindavik “per motivi di sicurezza”.
L'ICGV Þór è un pattugliatore d'altura di tipo UT 512L, che prende il suo nome dal dio nordico Thor, progettato da Rolls-Royce per la Guardia Costiera islandese.
La sua costruzione è stata approvata dal governo islandese nel marzo del 2005, iniziata presso il cantiere navale ASMAR a Talcahuano (Cile) nell’ottobre del 2007, ma ritardata di oltre un anno a causa del terremoto cileno del 2010. I suoi compiti principali sono il pattugliamento della ZEE (zona economica esclusiva), l'ispezione della pesca e il supporto alla ricerca e al salvataggio.
Infine, l'aumento dell'attività sismica nell'area, ha causato la chiusura per precauzione di un sito turistico vicino a Grindavik, Laguna Blu, famoso per le sue terme geotermiche.


(immagine presa tramite screenshot, da ft.com.)
 

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