Di Flavia De Michetti Roma, 31 ottobre 2023 (Quotidianoweb.it) - L'assemblea del Montenegro è costituita da ottantuno membri, ma non tutti presenti al momento del voto e, in seguito a una seduta, durata un’intera nottata, il Parlamento ha approvato il nuovo Gabinetto con quarantasei voti a favore e diciannove contrari.
La formazione del nuovo Governo arriva dopo mesi di dispute politiche seguite alle elezioni dei mesi scorsi.
Il partito centrista Europe Now (fondato nel giugno 2022 dall'ex ministro delle Finanze Milojko Spajić e dall'ex ministro dell'Economia Jakov Milatović) ha vinto le elezioni, ma senza un sostegno tale da consentire la formazione di un Governo autonomo, mentre la coalizione vincente ha ricevuto il sostegno di gruppi anti-occidentali a condizione che uno dei loro leader, Andrija Mandić, fosse eletto presidente del Parlamento, una posizione politica influente.
L’ex ministro Spajić ha dichiarato che il suo Governo “Sarà europeista, nonostante l'elezione di Mandić”, respingendo le speculazioni secondo le quali il suo Governo sarà influenzato dalla vicina Serbia, da cui il Montenegro si è separato nel 21 maggio 2006, dopo un referendum sull'indipendenza.
“Non vediamo l'ora di ottenere un risultato per il nostro Paese - ha dichiarato Spajić ai giornalisti, poco prima che il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen tenesse dei colloqui nella capitale Podgorica, nell'ambito di un tour delle Nazioni dei Balcani occidentali che aspirano a entrare nell'Unione - Speriamo di sbloccare l'integrazione europea, di avanzare rapidamente e di diventare il prossimo membro dell'Unione Europea”.
Prima del Montenegro, Von der Leyen ha visitato la Macedonia settentrionale e il Kosovo, mentre oggi dovrebbe recarsi in Serbia.
Sei Paesi dei Balcani occidentali, al momento, si trovano in fasi diverse del loro percorso di adesione all'Unione Europea. Un processo che probabilmente richiederà diversi anni.
Tuttavia, recentemente, i funzionari dell'Unione Europea hanno tentato di incoraggiare i Paesi balcanici a promuovere le riforme per poter aderire.
La Von der Leyen, nel frattempo, sta discutendo i dettagli del pacchetto da sei miliardi di euro per i Paesi dei Balcani occidentali, insieme alle tensioni che ancora esistono nella regione, dopo le guerre etniche degli anni Novanta.
I recenti accadimenti tra la Serbia e il Kosovo sono stati in cima all'agenda del Presidente della Commissione europea, mentre l'UE cerca di negoziare una soluzione.
Il Kosovo si è separato dalla Serbia nel 2008, ma Belgrado si è rifiutata di riconoscere l'indipendenza dell'ex provincia.
In Montenegro, i funzionari statunitensi e dell'UE hanno suggerito che il Paese, se intende entrare nel blocco, dovrebbe evitare di introdurre un partito politico anti-NATO e anti-occidentale nella sua coalizione.
In precedenza, Andrija Mandić aveva dichiarato stretti legami con la Russia piuttosto che con l'UE, aveva criticato l'adesione del Montenegro alla NATO ed era contrario alla separazione dalla Serbia.
Tuttavia, quando nella giornata di ieri è stato eletto presidente del Parlamento, Mandić ha spiegato di “Essere pronto a inviare nuovi messaggi”.
Le reazioni dell’opposizione
Nella capitale Podgorica, centinaia di sostenitori dell'opposizione hanno protestato davanti al palazzo del Parlamento contro il nuovo governo, sventolando bandiere montenegrine.
I legislatori dell'opposizione, infatti, hanno criticato il nuovo governo come antieuropeo, a causa della partecipazione di partiti filo-serbi.
(immagine tramite screenshot, da abcnews.com.)