Venerdì, 25 Agosto 2023 06:38

La morte di Evgenij Prigožin. L’esperto Keir Giles, “Non sorprendiamoci se a breve apparirà in un nuovo video dall'Africa” In evidenza

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Ieri, il capo della Wagner, Evgenij Prigožin, è stato ritenuto morto dopo un incidente aereo a nord di Mosca, che non ha lasciato sopravvissuti.  

Di Flavia De Michetti Roma, 24 agosto 2023 (Quotidianoweb.it)  - L'aereo privato Embraer Legacy 600 che, tra gli altri passeggeri, trasportava il fondatore della Wagner Private Military Company (PMC), avrebbe continuato a guadagnare e perdere quota prima di schiantarsi mortalmente nella regione russa di Tver’.

Le autorità affermano che tutte le dieci persone a bordo dell'aereo, inclusi sette passeggeri e tre membri dell'equipaggio, sono decedute. 

Si ritiene, inoltre, che il braccio destro di Prigožin e cofondatore di Wagner, Dmitrij Valer'evič Utkin, sia tra le vittime. 

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Al momento, né il Cremlino né il Ministero della Difesa russo hanno commentato la morte di Prigožin. 

Il rapporto del servizio di monitoraggio del volo afferma che l'aereo ha continuato in volo livellato a un'altitudine di circa 8.500 metri fino alle 18:19 ora di Mosca (15:19 GMT) di ieri, quando la sua altitudine verticale è diminuita drasticamente.

Successivamente, l'aereo è salito a un'altitudine massima di circa 9.150 metri e poi è sceso a 8.400 metri. 

L'aereo si è poi stabilizzato a un'altitudine di 8.900 metri prima di iniziare a scendere bruscamente e schiantarsi appena a nord di Mosca, a circa cento km a nord della capitale russa. 

Flightradar24, sito web di proprietà dell'editore svedese Svenska Resenätverket AB che offre servizi di tracciamento di voli in tempo reale, ha ricevuto gli ultimi dati sul volo quando l'aereo si trovava a un'altitudine di circa sei mila metri. 

Tutti i cambiamenti di altitudine registrati sono avvenuti in un arco di trentadue secondi.

L'Agenzia federale russa sta indagando sulle cause dell'incidente. 

È stata infatti avviata un'indagine penale dal comitato investigativo russo per violazione delle norme di sicurezza e delle norme per il funzionamento dei veicoli da trasporto.

Secondo quanto riferito oggi dai servizi di emergenza russi, tutti e dieci i corpi sono stati recuperati. 

Tuttavia, l'incidente ha inevitabilmente dato il via a diversi sospetti e svariate teorie. 

Da quando ha guidato l’ammutinamento armato in Russia, il 24 giugno, che ha visto i mercenari Wagner marciare su Mosca, Prigožin ha mantenuto un profilo basso.  

Il Presidente Putin ha denunciato la ribellione come “tradimento” e “pugnalata alle spalle”, giurando di vendicarla. 

Queste accuse contro il leader di Wagner però sono state presto ritirate in un accordo segreto che prevedeva l'esilio delle forze mercenarie in Bielorussia.

Ma il capo, le cui truppe erano tra le migliori forze combattenti per la Russia in Ucraina, da allora sarebbe comparso in Russia.

Le speculazioni sull’incidente sono state alimentate anche dopo che i media russi hanno riferito di un alto Generale, legato a Prigožin, è stato licenziato dalla sua posizione di Comandante dell'Aeronautica.

Il capo dei mercenari russi, ammirato da molti nel suo Paese, ha creato una vera e propria tempesta nella politica. 

Infatti, ha ripetutamente attaccato l’establishment militare russo durante la campagna contro Kiev, sfidando la narrativa del Cremlino sui combattimenti e invitandolo a cessare.

Keir Giles, scrittore di questioni di sicurezza che interessano la Russia e le sue Forze Armate ed esperto presso il think tank sugli affari internazionali Chatham House, ha invitato alla cautela riguardo alle notizie sulla morte di Prigožin: “Molte persone hanno cambiato il loro nome in Evgenij Prigožin, come parte dei suoi sforzi per offuscare i suoi viaggi. Non sorprendiamoci se a breve apparirà in un nuovo video dall'Africa”. 

Anche se confermata, è improbabile che la morte di Prigožin abbia un qualche effetto sulla guerra della Russia in Ucraina, dove le sue Forze hanno combattuto alcune delle battaglie più feroci negli ultimi diciotto mesi.

Le sue truppe si sono ritirate dall'azione in prima linea dopo aver catturato Bakhmut, una città nella regione orientale di Donetsk, alla fine di maggio e oggetto delle battaglie probabilmente più sanguinose dell'intera guerra, con le Forze russe che lottavano da mesi per conquistarla.

Dopo la ribellione, i funzionari russi hanno affermato che i suoi combattenti avrebbero potuto tornare in Ucraina solo come parte dell’Esercito regolare.

(immagine tramite screenshot, da abc.net.au e thisdaylive.com.)

Introduzione social: Ieri, Evgenij Prigožin, è stato ritenuto morto dopo un incidente aereo a nord di Mosca. Ecco alcune teorie.

 

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