SCANDIANO (RE) – Volevano trascorrere una tranquilla serata tra amici al Dada Bar di Scandiano, invece erano stati aggrediti, picchiati e rapinati da un branco di giovani bulli, che nei giorni successivi li hanno anche minacciati per convincerli a non sporgere denuncia.

I fatti risalgono allo scorso 15 gennaio quando due ventenni hanno avuto un banale diverbio con un gruppo di coetanei, presto sfociato in un vero e proprio pestaggio. Dopo essere stati minacciati con una bottiglia di vetro, infatti, i due giovani sono stati aggrediti con pugni, caldi e lanci di bottiglie, nonostante implorassero al branco di smettere. Non contenti, i bulli hanno anche rapinato una delle vittime, rubandogli portafogli, cellulare e chiavi dell’auto.

Le urla avevano però attirato l’attenzione di un passante che li aveva messo in fuga e aveva chiamato i Carabinieri. I due ventenni erano poi stati medicati al pronto soccorso e dimessi con una prognosi di dieci giorni.

Qualche giorno dopo, poi uno degli aggressori non ha esitato a pubblicare con Instagram alcune storie con esplicite minacce ai due ventenni per intimorirli e farli desistere dallo sporgere denuncia. Nel frattempo, però, erano già scattate le indagini che, grazie alla presenza di videocamere di sorveglianza nei pressi del locale, hanno consentito di dare un nome ai membri della gang e prendere provvedimenti nei loro confronti.

È stato quindi identificato un 28 enne residente a Casalgrande, considerato il capobranco, per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre due diciannovenni di Scandiano sono stati sottoposti alle misure cautelari dell’obbligo di firma e di dimora notturno. Per tutti le accuse sono di rapina e lesioni personali aggravate. Risultano poi indagati anche due minorenni residenti nel reggiano.