Lunedì, 20 Marzo 2023 05:58

Manifestazione in piazza delle famiglie arcobaleno. In evidenza

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foto di repertorio foto di repertorio

Elly Schlein: “ Pronta la legge per il Parlamento”.

Di Francesco Graziano Milano, 19 marzo 2023 - Sono scese in piazza le famiglie arcobaleno insieme alle associazioni Lgbtq+ unite nella protesta contro l’alt imposto al Comune alle registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali.

L’iniziativa ha visto la partecipazione della nuova segretaria del Partito democratico Elly Schlein con il primo cittadino Beppe Sala.

Erano presenti inoltre la capogruppo al Senato del Pd Simona Malpezzi e l’assessore alla Cultura del capoluogo lombardo Tommaso Sacchi il quale ha affermato: “Una bellissima piazza che chiama e chiede diritti e Milano ha fatto la sua parte”.

Dal canto suo la Schlein ci ha tenuto a rassicurare che “ci stiamo già muovendo, c’è anche Alessandro Zan per portare avanti in Parlamento le aspettative che sono emerse, mi riferisco alla necessità di poter veder riconosciuto per legge il diritto delle coppie omogenitoriali”, ha proseguito la neo eletta segretaria, sostenendo che “con una legge preparata e stesa di concerto con le associazioni, insieme alle famiglie arcobaleno e alla rete Lenford daremo una prova concreta di trovarci al loro fianco in tutte le sedi istituzionali e non”.

Per la segretaria dei Dem il Governo attuale alla guida dell’Italia si è scagliato contro questi bambini e bambine in modo crudele e proprio per questo la “battaglia” affinché  venga riconosciuto “il loro diritto all’esistenza in questa comunità andrà avanti in Parlamento e non solo”.

Secondo le stime degli organizzatori sono state diecimila le persone scese in piazza con – come abbiamo scritto  - la presenza di Beppe Sala che inizialmente aveva detto non ci sarebbe stato. Portando il suo saluto dal palco ha detto: “Sono sempre con voi e lo sono stato fin dal primo momento”.

Tra i manifestanti non è passata inosservata la presenza dell’ex compagna di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale (oggi unita civilmente con la cantante Paola Turci) che ha rilasciato una dichiarazione pro Schlein: “Lei mi piace molto come persona e come donna perché ha un carattere combattivo. Basta con questi scontri tra destra e sinistra perché i diritti civili appartengono a tutti, anche al Presidente del Consiglio Meloni e a sua figlia”.

Non sono mancati giudizi pesanti su uno degli alleati della leader di FdI, Matteo Salvini definito “omofobo” come sono omofobi “tutti i partiti sovranisti che vanno a braccetto con Orban, persone razziste e fuori di testa, nonostante questo ho fiducia nella figura di Giorgia Meloni e nella donna che è”.

Il flashmob che ha chiuso la manifestazione ha visto migliaia di penne a sfera alzate al cielo in piazza Scala a simboleggiare le firme che i sindaci non possono più fare.

Dal palco montato per l’occasione gli organizzatori hanno fatto sentire la loro voce: “La famiglia è quella che ci costruiamo noi con i nostri affetti, i nostri amori e amicizie e non consentiremo all’esecutivo di decidere chi è figlio di questo Paese”.

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