Mercoledì, 01 Febbraio 2023 16:59

Giovane senzatetto investito e ucciso da un’auto In evidenza

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La vittima è Mohammod Kuddus, 22 anni di origine bengalese, che stava percorrendo a piedi il tratto della Statale 63, che prende il nome di via Leonardo Da Vinci, a Cadelbosco di Sopra. Dopo la prima auto sarebbe stato investito anche da altri mezzi. Aperta un’inchiesta

CADELBOSCO DI SOPRA (RE) – Un giovane di 22 anni, Mohammod Kuddus, originario del Bangladesh, è morto la scorsa notte, investito da un’auto mentre percorreva a piedi la Statale 63, nel tratto che prende il nome di Via Leonardo da Vinci, nei pressi del paese di Santa Vittoria, a Cadelbosco di Sopra.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri di Poviglio e Guastalla, intervenuti sul posto insieme al personale sanitario del 118, che ha decretato il decesso del giovane, erano circa le 23,45 quando Kuddus è stato centrato in pieno da un’auto che si è poi allontanata senza prestare soccorso.

Il conducente, tuttavia, ci ha ripensato e si è presentato spontaneamente a una stazione dei Carabinieri nel bolognese, dove risiede.

Nel frattempo, però, il corpo del 22 enne, che risulta residente nel Napoletano, ma di fatto senza fissa dimora, è rimasto sull’asfalto e non si esclude che possa essere stato urtato anche da altri mezzi in transito.

L’allarme, infatti, è stato lanciato da alcuni passanti solo attorno alle 2.30 di questa notte. Tuttavia, alcuni testimoni sentiti dagli inquirenti, avrebbero dichiarato che il ragazzo si sarebbe letteralmente “lanciato” contro le auto in corsa e sarebbe stato centrato da quella guidata dal bolognese solo dopo essere stato evitato in extremis dalle altre.

La salma è stata ricomposta all’obitorio di Coviolo e rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il procuratore capo di Reggio Emilia, Calogero Paci, ha aperto un’inchiesta per fare luce sulle dinamiche dell’incidente mortale e con ogni probabilità, sul corpo di Mohammod Kuddus verrà effettuata l’autopsia per stabilire le cause esatte della morte e le tempistiche.

Lo scopo è capire se sia morto subito, oppure è rimasto solo ferito e avrebbe potuto essere salvato se qualcuno si fosse fermato a soccorrerlo prima. In base a ciò sarà poi deciso se iscrivere nel registro degli indagati solo la persona che si è costituita o anche altri per omicidio stradale e omissione di soccorso.

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