Di Francesco Graziano Bologna, 24 novembre 2022 - Un operaio trentunenne di origine pachistana in possesso della cittadinanza italiana è stato sottoposto ad indagini a piede libero per presunti maltrattamenti famigliari e lesioni personali.
L’uomo avrebbe iniziato a maltrattare la moglie, arrivata a fine giugno in regione nella casa del compagno a Bentivoglio, sia fisicamente che psicologicamente; l’obiettivo sarebbe stato quello di impedirle di vivere come una occidentale. La donna sarebbe stata segregata in casa con il divieto di uscire, costretta ad indossare il burqa e a non studiare in una scuola italiana.
L’interrogatorio del presunto colpevole avverrà per delega del Pm Marco Imperato. Secondo quanto contestato per sottomettere la moglie ai suoi voleri, al culmine di litigi, sarebbe ricorso a più riprese a schiaffi, spinte, calci e insulti, ma soprattutto a minacciarla di ucciderla.
In particolare lo scorso agosto l’uomo – di fronte al desiderio di lei di poter frequentare una scuola italiana- avrebbe reagito scaraventandola con forza contro il muro causandole lesioni diffuse tra il viso e gli arti per una prognosi di sette giorni.