Giovedì, 25 Agosto 2022 06:07

Arrestato a Caserta uno degli aggressori del 15 giugno L'accusa è tentato omicidio In evidenza

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Parma 24 agosto 2022 - La notte del 15 giugno 2022 i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma, su indicazione di un ragazzo di colore, rinvenivano sotto il ponte Europa un ragazzo di colore ivi disteso privo di sensi e ferito.  Immediatamente attivati i soccorsi, il personale sanitario del 118 lo trasportava presso l’Ospedale Maggiore di Parma,

dove i medici riconducevano le lesioni a percosse, le quali gli avevano provocato uno stato comatoso in emorragia intraparenchimale cerebrale, con un quadro clinico molto grave. Il ragazzo, nel frattempo identificato in un 25enne originario della Guinea, veniva ricoverato in Terapia Intensiva, per stato di coma in sospetto trauma cranico conseguente a percosse, opportunamente sedato ed intubato, con prognosi riservata e in pericolo di vita.

La Sezione Operativa della Compagnia di Parma, coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma, ha avviato immediatamente le indagini ricercando eventuali testimoni e visionando le immagini registrate nel centro cittadino. Fra queste sono state particolarmente importanti quelle installate intorno a Piazzale della Pace.

Andando a ritroso con la visione si accertava che la notte del 14 giugno le telecamere di quel Piazzale avevano immortalato le fasi di una violentissima aggressione subita da un cittadino di colore, poi identificato proprio nel 25enne in fin di vita, ad opera di altri due individui di colore, mentre si contendevano una bicicletta. In un primo momento uno degli aggressori ha colpito per ben due volte al volto il 25enne con un sacchetto contenente qualcosa di pesante. I due colpi sono stati molto violenti, tanto che il primo ha provocato lo sbilanciamento del guineano, mentre il secondo ne ha cagionato la sua caduta a terra, dove è stato colpito con un calcio violentissimo al volto dall’altro aggressore.

L’analisi dei filmati ha permesso di documentare e ripercorrere l’intera dinamica degli eventi, di individuarne i soggetti protagonisti, attribuendo a ciascuno le proprie condotte.

Verso le ore 02.00 del 14 giugno, un nutrito gruppo di persone sosta in Piazzale della Pace, fra le quali si riconoscono i due che verranno poi ritenuti responsabili del pestaggio e la vittima della loro violenza. Per cause ancora da determinare intorno alle 02.30 il 25enne è strattonato dalle due persone, i quali poi lo colpiscono due volte al volto con un oggetto pesante contenuto in un sacchetto, facendolo rovinare per terra, gli lanciano contro la sua biciclette ed infine viene colpito da un violentissimo calcio alla testa. L’esplosione della violenza è durata pochissimi secondi, durante i quali qualcuno ha cercato vanamente di intervenire a difesa del malcapitato.

Dopo il pestaggio, mentre il ferito rimane per terra, verosimilmente privo di sensi, gli autori della violenza gli frugano nelle tasche e zainetto, evidentemente per asportargli il contenuto, dopodiché mentre uno si allontana con la bicicletta del pestato, l’altro con la collaborazione di altri presenti sposta il ferito su una panchina.

Dopo il pestaggio i due aggressori si avvicinano più volte al pestato e sono presenti quando, poco dopo sul posto è intervenuta una pattuglia di carabinieri, a seguito di una segnalazione di rissa pervenuta al numero 112. I carabinieri notato l’extracomunitario ferito, gli chiedevano cosa fosse successo, e questi mentendo, in un italiano stentato riferiva di aver subito l’aggressione da parte di 4/5 persone di origine tunisina. Veniva richiesto l’intervento di personale sanitario, che provvedeva alle cure del caso, ma l’uomo rifiutava il successivo trasporto in Ospedale.

Ricostruiti gli accadimenti i carabinieri si sono concentrati sull’identificazione degli autori del pestaggio, estendendo la visione delle telecamere in altre aree della città, per ricostruire i movimenti dei due soggetti e cercando di individuarli fra gli abituali frequentatori dell’area della Pilotta, quotidianamente sottoposta a controlli mirati da parte delle forze dell’ordine.

Fondamentale è stata la conoscenza del territorio e dei soggetti orbitanti in tale area evidenziata dai carabinieri della Stazione di Parma Oltre Torrente e di quelli della Sezione Operativa, che non solo hanno riconosciuto i due fra i le persone già identificate e controllate in passato, ma li hanno anche controllati insieme, qualche giorno dopo l’aggressione nel Parco Ducale, identificandoli in due persone di origini marocchine: A.B. 27enne  e M.C. 23enne.

In data 20 luglio 2022, l’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Parma, concordando con le risultanze investigative e con le richieste della Procura della Repubblica di Parma, ha emesso a carico dei due responsabili la misura cautelare della custodia in carcere.

Il provvedimento è stato eseguito il 22 luglio a carico del 27enne A.B., trovato mentre girovagava in centro a Parma, mentre l’altro destinatario della misura si era reso di fatto irreperibile.

La Sezione Operativa di Parma, quindi, coordinata sempre dalla Procura della Repubblica Ducale, ha avviato mirata attività tecnica che ha permesso di individuare il M.C. in provincia di Caserta, guidando nella notte del 23 agosto la sua cattura ad opera del personale della Compagnia carabinieri di Marcianise (CE), con il supporto tecnico del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS).

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