SAN POLO D’ENZA (RE) – “Abbiamo rilevato un accesso non autorizzato sul suo conto…”, così recitava la finta mail di Poste Italiane che invitava a fornire i propri dati per “sistemare la cosa”. Sebbene le Forze dell’Ordine e le associazioni dei consumatori mettano periodicamente in guardia contro il fenomeno del phishing e delle truffe online, un pensionato sessantenne di San Polo ha ingenuamente fornito i propri dati sensibili, dal momento che aveva il conto corrente proprio presso le Poste.
L’uomo è poi stato contattato da un sedicente “consulente” che lo ha aiutato a compilare correttamente la form e gli ha estorto altre informazioni personali. L’amara sorpresa è arrivata poco dopo, quando dal conto corrente del 60 enne sono spariti più di cinquemila euro. Il pensionato si è quindi rivolto ai Carabinieri di San Polo, che hanno subito rilevato come dal conto fossero partiti due bonifici, una da 3000 euro e l’altro da 2490, a favore di una 45 enne di Torre del Greco e di una 39 enne di Ercolano, che sono state rintracciate e denunciate. Si cerca anche un uomo, ritenuto complice delle due truffatrici.
Le indagini hanno consentito di rintracciare e denunciare anche un 42 enne napoletano, con l’accusa di riciclaggio. L’uomo avrebbe infatti usato parte dei proventi della truffa per acquistare due iPhone del valore di oltre 2000 euro.
A fronte di quest’ultimo episodio, è bene ricordare che non fornire mai dati sensibili su conti correnti o altri sistemi di credito, che di solito non vengono richiesti dai “veri” istituti o società che emettono carte di credito. Dietro a queste richieste, fatte tramite email o sms, si cela certamente una truffa.