Domenica, 09 Maggio 2021 06:25

Religioni del mondo e luoghi di culto: il futuro è stare insieme. In evidenza

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tempio di tutte le religioni in Russia tempio di tutte le religioni in Russia

Di Claudia Belli Sant’Ilario d’Enza (RE) 9 maggio 2021 - Credere in Dio oppure no, l’obiettivo dovrebbe essere fare di una religione una forza, un punto dal quale partire per incontrare i credenti di tutto il mondo.

Per una moltitudine di popoli, usi e costumi, sono scanditi da preghiere, da riti religiosi ai quali si fa riferimento per gli avvenimenti importanti della vita di ogni individuo.

Da secoli le religioni muovono una macchina che il genere umano ha spesso fatto inceppare con guerre assurde dettate da interpretazioni di credo religioso al di sopra di ogni spiegazione logica, così che sotto quella bandiera, si è potuto uccidere ed invadere territori, sradicando genti dalle loro tradizioni, togliendo loro libertà e dignità. Per una visione aberrante della religione, si sono affamati popoli e invaso paesi prevaricando società e culture, imponendo con forza un proprio credo religioso.

Non sappiamo come nasce la fede e perché sia così importante credere ma il suo significato, così pieno di fiducia e intima convinzione, dovrebbe unire sempre e mai dividere e, soprattutto, mai uccidere. Perseguendo tale convinzione, si sta verificando in alcuni Paesi, un cambiamento importante per dare risposta alle tante forme persecutorie e alle discriminazioni unendo gli uomini nella pace e nella consapevolezza che al di là del credere esiste l’unione, che è fondamento di tutte le religioni. 

Alcuni Paesi hanno progettato luoghi di culto in cui fedeli di diverse religioni possono pregare con reciproco rispetto degli spazi e delle culture. L’esistenza di questi luoghi è la prova che si può essere uniti pur nelle diversità e che a prescindere dai dogmi, il rispetto è ciò che fa grande un popolo. 

A Berna una casa per otto comunità di fede: La Casa delle Religioni

Unica nel suo genere, qui pregano buddisti, induisti, musulmani e cristiani sotto un medesimo tetto. Sono otto le comunità di fede che dal 2014 convivono, dialogano, ed organizzano eventi nel centro che sorge sulla Europaplatz.

La casa delle religioni vive con uno spirito pragmatico, e questo contribuisce al suo successo. L'idea è nata intorno al 2000  e ci sono voluti 14 anni per concretizzarla. Un processo faticoso che fin dall'inizio ha richiesto la costruzione di legami, contatti e rapporti di fiducia. Processo che è stato necessario per imparare a convivere ed affrontare problemi e tensioni. La Casa delle religioni accoglie comunità e persone che sono comunque già disposte al dialogo. Otto diverse comunità di fede, pregano e celebrano i loro riti sotto il medesimo tetto e ciascuna ha il suo Dio.

Al centro del progetto c'è l'essere umano e non vi è pretesa che le divinità si uniscano ma che l’umanità si avvicini, la volontà di conoscersi reciprocamente e di mettere al centro delle azioni, i diritti e la dignità dell'essere umano. La Casa delle religioni è il posto dove le comunità di fede che vogliono vivere insieme in pace, vengono riconosciute e prese sul serio, non è un luogo dove le religioni sono messe in vetrina per essere ammirate, ma un laboratorio dove le religioni organizzano attivamente la loro vita in comune.

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Il Tempio di tutte le religioni: l’architettura del mondo in un unico complesso

Chiamato anche Tempio dell'universo, è un complesso architettonico nel microdistretto Staroe di Kazan', in Russia, che accoglie fedeli di ogni religione e in esso si ritrovano stili architettonici di tutto il mondo. Il Tempio dell’Universo prende vita dalle utopiche idee dell’artista russo Ildar Khanov. Una volta terminato, il complesso ospiterà 16 guglie corrispondenti a 16 religioni, comprese quelle di civiltà ormai scomparse, come gli antichi egizi.

Gli esterni dei 16 edifici sono decorati con mosaici dai colori accesi, in cui spiccano il giallo, il verde, il bianco e il blu. Gli spazi interni sono decorati con affreschi e sculture, che rimandano allo stile tipico della religione cui l’edificio è dedicato. Si incontrano i simbolismi di tutte le religioni più note: mezzelune islamiche, stelle giudaiche, croci cristiane, geroglifici egizi e una varietà di affreschi di culti e divinità orientali. La Chiesa cattolica è arredata con sedie di un teatro di cui è stato rinnovato l’interno originale ed è stata utilizzata anche per concerti di beneficenza.

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La Abrahamic Family House 

Le tensioni in Medio Oriente sono ancora alte, ma una notizia proietta una speranza sul futuro: vedrà la luce un nuovo complesso interreligioso ad Abu Dhabi, che comprende una moschea, una chiesa e una sinagoga.

La struttura, chiamata Abrahamic Family House, sarà situata sull’isola di Saadiyat nella capitale degli Emirati Arabi Uniti. Abramo è considerato un santo profeta in tutte e tre le religioni. L’iniziativa segue lo storico viaggio di Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti a febbraio 2019: è stata la prima volta che un pontefice ha visitato la penisola arabica. Mentre era lì, Bergoglio ha incontrato Ahmed el-Tayeb, il Grande Imam di al-Azhar, per discutere dell’armonia interreligiosa nel mondo arabo e in tutto il mondo.

I due hanno poi pubblicato un manifesto congiunto, “A Document on Human Fraternity for World Peace and Living Together”, che ha esortato i leader politici e le persone influenti a “lavorare strenuamente per diffondere la cultura della tolleranza e della convivenza pacifica”.

Lo sceicco Mohamed bin Zayed, principe ereditario di Abu Dhabi, ha commemorato lo storico incontro ordinando la costruzione di un edificio dedicato all’armonia interreligiosa.

“Il nuovo punto di riferimento simboleggerà lo stato di coesistenza e fraternità umana tra persone di varie etnie, nazionalità e culto negli Emirati Arabi Uniti”, secondo quanto dichiarato dall’agenzia di stampa governativa Wam. La Abrahamic Family House dovrebbe essere completata nel 2022. 

Uno accanto all’altro, i tre luoghi di culto delle religioni monoteiste, condivideranno lo stesso spazio, con l’obiettivo di lanciare un messaggio di unità al mondo, promuovere il dialogo, lo scambio, i valori della convivenza pacifica e dell’accettazione tra diverse credenze, nazionalità e culture.

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Cosa prevede il progetto?

La moschea sarà orientata verso la Mecca, l’altare della chiesa punterà verso il sole, ad est, mentre la sinagoga in direzione di Gerusalemme. Ogni edificio avrà un ingresso separato, ma sarà affacciato su di un giardino comune, che ospiterà un museo e un centro per l’educazione religiosa.

“La formazione del Comitato per la Fratellanza Umana – ha sottolineato il Giudice Salam – è arrivata in un momento importante e ha richiesto di unire gli sforzi per diffondere la fratellanza e la tolleranza in tutto il mondo”. Il Rabbino Lustig ha precisato come questa sia un’opportunità per tutti coloro che credono nel potere della fede, in un’era troppo spesso definita dalla differenza.

Il Presidente del Comitato, monsignor Guixot, ha detto del progetto della Casa della famiglia di Abramo: “Si tratta di un momento profondamente commovente per l’umanitàsebbene tristemente, il male, l’odio e la divisione fanno ancora notizia, ma c’è un mare nascosto di bene che sta crescendo e che ci porta a sperare nel dialogo, nella conoscenza reciproca e nella possibilità di costruire, insieme con i seguaci di altre religioni e di tutti gli uomini e donne di buona volontà, un mondo di fraternità e pace”.

Notizie che fanno sperare nel dialogo e nella cessazione di almeno quasi tutti i conflitti nel mondo.

Auspico che anche tutti i Paesi seguano questo esempio e che si progettino altri edifici atti all’accoglienza religiosa di tutti i popoli, perché nessuno possa sentirsi straniero e diverso e perché avere delle fondamenta in comune, vuol dire lottare insieme per costruire. 

La conoscenza degli altri è la base del rispetto e dell’accettazione reciproca. Nulla è vano di fronte alla concreta realizzazione di un paradiso sulla terra e, questo, è il significato di un edificio che accoglie tanti uomini in preghiera.

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Claudia Belli, artista residente a S. Ilario d’Enza (RE), è pittrice e poetessa, arti diverse tra le quali si divide con la stessa passione e la stessa professionalità, seguendo la propria ispirazione. Ha esposto i suoi dipinti a Parma, Reggio Emilia, Napoli, Roma, a Barcellona e in altre città, mentre alcune sue poesie e le sue fiabe sono state pubblicate in alcune antologie che raccolgono versi dei più promettenti autori italiani. Claudia Belli è anche abile organizzatrice di eventi culturali, nei quali alla pittura e alla poesia affianca con naturalezza altre arti come il disegno, il mosaico, la fotografia, la musica e perfino l’opera lirica, chiamando attorno a sé quelli che ritiene i migliori esponenti di ogni singola forma d’arte, e ottenendo sempre grande successo di pubblico. Da alcuni anni cura le rubriche Il senso delle parole e La Rubrica Del cuore sul mensile Gazzettino Santilariese. Hanno scritto di lei alcuni critici,  tra loro riportiamo un pensiero del giornalista culturale Paolo Borgognone: “Claudia Belli crea immagini altrettanto efficaci sia con il pennello, sia con i suoi versi, suscitando emozioni paragonabili a quelle che i registi più visionari e poetici sanno risvegliare con il loro cinema”.
@ClaudiaBelliArte
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