Le investigazioni, immediatamente avviate subito dopo l’omicidio, hanno consentito la raccolta di gravi indizi di colpevolezza a carico di un altro giovane, ex fidanzato della ragazza, il quale avrebbe agito per motivi di gelosia.
Il rinvenimento, all’interno di un canale, dell’arma del delitto (un coltello con una lunga lama) e di parte degli indumenti usati dal giovane aggressore, che se ne era liberato subito dopo il fatto, costituiscono riscontri alla ricostruzione operata dagli inquirenti sulla scorta delle dichiarazioni della ragazza, a cui si sono aggiunte le spontanee dichiarazioni dell’autore del fatto di sangue, che ha ammesso l’addebito.
Nei confronti di quest’ultimo, pertanto, la Procura di Parma (PM dott. Fabrizio Pensa) ha emesso un decreto di fermo, affidato per l’esecuzione alla Squadra Mobile.