Parma 5 maggio 2021 - “La nostra Associazione – ha commentato Vittorio Dall’Aglio Presidente Ascom Parma - monitora da anni, attraverso questo tipo di ricerche, la percezione di sicurezza dei propri associati e per questa importante edizione, in cui l’analisi è incentrata in particolare sugli effetti della pandemia, abbiamo ritenuto fondamentale poterci avvalere della partnership di Format Research, primario istituto di ricerca a livello nazionale, con cui collaboriamo dal maggio scorso.”
“L’indagine – ha aggiunto Pierluigi Ascani Presidente di Format Research – prende in esame quasi 600 imprese del terziario di Parma e provincia evidenziando come la maggior parte degli intervistati ritenga che “mancanza di certezza della pena” e “crisi economica attuale” siano le principali cause di atti criminali. Questo in un contesto di percezione della insicurezza decisamente in aumento: quasi il 70% ritiene infatti che nell’ultimo triennio siano aumentati i livelli di criminalità. Una sensazione che si riscontra anche a livello nazionale ma che non coincide con i dati ufficiali registrati invece in calo. Purtroppo a rendere più complicato il quadro generale è stata la pandemia Covid i cui effetti sono stati impattanti per il mondo delle imprese che rilevano in particolare come burocrazia, calo dei consumi e difficoltà finanziarie siano gli ostacoli con i quali più degli altri debbano confrontarsi oggi in piena emergenza sanitaria ed economica.”
“In particolare il bisogno di liquidità – ha aggiunto Claudio Franchini Direttore Ascom Parma – ha portato ad unaumento, rispetto alla precedente rilevazione, della percentuale di imprese di Parma che hanno fatto richiesta di credito: oggi sono il 36% contro il 28% di giugno 2020. In questo senso è stato di fondamentale importanza il ruolo di Confidi Parma grazie al quale è stato possibile erogare oltre 11 milioni di finanziamenti (dato dai primi mesi del 2020 ad oggi) proprio per compensare il fabbisogno di liquidità delle imprese. Tuttavia Il calo delle richiese di finanziamento dei primi mesi del 2021 e la percentuale ancora alta di imprese che, al contrario, dopo oltre un anno di pandemia, non hanno ancora richiesto finanziamenti sono dati che devono farci riflettere sulla possibilità che si possa avere un incremento nei prossimi mesi, dunque più aziende in deficit di liquidità. Ecco allora che Ascom ha messo in campo uno strumento concreto di supporto alle imprese, attivando SOS Liquidità, un numero verde dedicato, attivo da lunedì a venerdì, cui poter fare riferimento per ricevere informazioni e consulenza dedicata in materia di credito e finanziamenti. SOS Liquidità sarà per noi un modo di raccogliere ancor più direttamente le necessità aziendali e al contempo acquisire, anche indirettamente, eventuali situazioni di disagio e di sofferenza in materia di fabbisogno di liquidità. ”
“Correlato alla crisi di liquidità – ha proseguito Ascani - c’è infatti la crescita, tra i fenomeni illegali, dell’usura e delle infiltrazioni malavitose per le quali oltre il 70% delle imprese si è dichiarato abbastanza o molto preoccupato. Tuttavia la differenza riscontrata a Parma rispetto alle altre città in cui abbiamo realizzato l’indagine è la grande forza e consapevolezza da parte degli Imprenditori del terziario su ciò che debba essere fatto quando ci si trova di fronte a una simile situazione: oltre il 90% degli intervistati ha infatti affermato che di fronte al pericolo dell'usura sia fondamentale intervenire subito denunciando alle forze dell'ordine o anche rivolgendosi alla propria associazione di categoria; solo il 7% circa si è dimostrato scoraggiato e ritiene che non ci sarebbe nulla da fare.”
Un dato che colpisce - ha commentato Antonio Garufi, Prefetto di Parma – è certamente quello della percezione di aumento della criminalità rilevato dal campione che tuttavia non coincide con la realtà dei fatti: i dati del Ministero dell'Interno ci mostrano infatti che, già a partire dal 2017, si è registrato un calo dei fenomeni criminali pari a circa il 9%, sia sul territorio cittadino che provinciale (dato che ha raggiunto il -20% nel 2020). La percezione di insicurezza è quindi spesso di natura sociologica, causata da fattori come degrado urbano, insicurezza economica del proprio sostentamento e sensazione di poter essere aggrediti. Questa tensione emotiva scaturisce però da una maggior consapevolezza del rischio che il cittadino può usare a suo favore come campanello d'allarme per riconoscere situazioni di pericolo o fenomeni di illegalità. A tal proposito mi preme come sempre sottolineare quanto sia importante denunciare, sia attraverso le Forze dell’Ordine che le Associazioni di categoria, perché la criminalità più è conosciuta e più diventa aggredibile.
“Mentre a livello nazionale – ha concluso il Presidente Dall’Aglio – oltre un quarto delle imprese è totalmente e preventivamente sfiduciato, sul nostro territorio questo dato scende drasticamente confermando la volontà delle imprese di reagire e la fiducia delle stesse nella giustizia e nelle forze dell’ordine. Non solo, il 50% si rivolgerebbe alla propria Associazione di categoria e questo non solo ci conferma punto di riferimento, ma ci spinge a fare ancora di più per essere sempre vicini alle imprese, ancor più in questo periodo così difficile.”