Fu proprio lì che celebrò la sua prima messa e si poté cogliere che per la Chiesa era una promessa, poi tanti impegni, incarichi e responsabilità che lo fecero amare tanto anche in città.
Fu Vescovo di Guastalla e poi di Como fino a diventar l'Arcivescovo dell'ambrosiano duomo, e così sotto le guglie e la Madonnina portò avanti la sua missione pellegrina.
Volle ovunque accoglienti oratori per valorizzare dei fanciulli virtù e tesori; era un moto perpetuo e sembrava un fiume in piena non si stancava e si impegnava con rinnovata lena.
Portava la parola in ogni angolo della sua terra andando per strada anche durante la grande guerra, perché come il " Buon Pastore" non abbandonava il suo gregge, e lo guidava facendo rispettar del Signore la Legge
Una parte della Chiesa lo aveva confinato ma a Milano fu sempre tanto amato, seguiì la scia e assunse il nome di Carlo come Borromeo, senza temere i giudizi che giungevano dalla città del Colosseo.
Fondò la provvidenziale Opera Cardinal Ferrari per mettere anche gli ultimi e i bisognosi ai ripari, spese molte energie nella diffusione della catechesi, e nella divulgazione dei suoi pensieri e delle sue tesi.
Furono in tanti a seguire la sua strada e i suoi esempi, perché per molti fu un autentico precursore dei tempi, e quel che sembrava un eccessivo modernismo ora si è rivelato un giusto e profetico riformismo.
Anche quando non poté più andare a spasso ricordava sempre la sua natia casa di sasso e ora che ricorre il centenario della sua morte la sua testimonianza è attuale ed ancora più forte.
A Parma c'è una moderna chiesa a Lui intitolata e in seminario i suoi ricordi sono in una sala a Lui dedicata, grazie ad un Comitato diocesano e all'associazione " amici Cardinal Ferrari ", omaggeremo il Beato Andrea Carlo con eventi straordinari