Lo stesso, dal mese di febbraio 2020, con reiterate condotte, sottoponeva a maltrattamenti psicofisici la convivente.
L’indagine trae origine da una confidenza ricevuta da un’agente della Polizia Locale del Comune di Felino, da parte di un’amica della maltrattata, preoccupata delle violenze subite.
Nella successiva annotazione di P.G., redatta dall’agente, sono state riferite condotte e maltrattamenti fisici perduranti da almeno 10 mesi consistenti in minacce di morte, violenze e continue vessazioni da parte del convivente della donna.
A fine dicembre la parte offesa formalizzava la denuncia presso la Polizia Locale di Felino, precisando che dal mese di febbraio 2020, viene aggredita anche fisicamente di fronte alla figlia minorenne, riportando ematomi e ferite fisiche non refertate, ma visionate dall’amica con cui si è confidata.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, alla luce degli elementi indiziari basati sulla raccolta delle testimonianze dei vicini di casa che hanno confermato le violente aggressioni subite dalla denunciante, ha disposto la misura cautelare in carcere dell’indagato.
L’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Parma