Il pubblico ministero della procura di Modena, Katia Marino, ha chiesto una condanna a 17 anni di carcere (Il rito abbreviato consente uno sconto di un terzo della pena) nei confronti di Armando Canò, il 50enne reo confesso che nel giugno del 2016 uccise l'ex convivente, Bernardetta Fella.
Modena 9 ottobre 2017 - Era fine giugno dello scorso anno, quando i residenti di una palazzina chiamarono i Vigili del Fuoco, preoccupati per l'odore proveniente dalla cantina di "Betta" (così era soprannominata Bernadetta Fella), che viveva all'ultimo piano dell'edificio di via Nazionale per Carpi 101 nel quartiere Madonnina.
Una volta forzata la porta della cantina, però i pompieri si sono trovati davanti a una scena degna di un film horror: il cadavere della donna, ormai in avanzato stato di decomposizione, era stato messo dentro a un frigorifero.
In breve tempo i sospetti caddero sull'ex convivente che infatti, poche ore dopo, venne fermato nell'abitazione di un conoscente e messo alle strette infine ammise il delitto.
Nella prossima udienza, fissata per il 6 novembre, il giudice Andrea Romito leggerà la sentenza.
La difesa di Armando Canò, nella persona dell'avvocata Francesca Pecorari, contesta l'omicidio volontario mentre ritiene si tratti invece di un delitto preterintenzionale.