Martedì, 04 Ottobre 2016 12:16

Legionella a Parma: i casi salgono a 28 In evidenza

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I cittadini residenti a Parma positivi al batterio della legionella sono 28, di cui 14 tuttora ricoverati all'Ospedale Maggiore. Proseguono i controlli e la raccolta di campioni di acqua nel quartiere Montebello, che continueranno anche nei prossimi giorni.

Parma, 4 ottobre 2016

Aumentano i casi dei cittadini residenti a Parma nella zona del quartiere Montebello risultati positivi al batterio della legionella che ora risultano complessivamente 28.
L'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma informa che sono 14 le persone tuttora ricoverate al Maggiore, tutte in condizioni stabile con un decorso normale della malattia; al momento permane in condizione leggermente più critiche solo un paziente. Due persone sono ricoverate in altri ospedali. Per una persona, invece, non è stato necessario il ricovero.

Tra le iniziative messe in campo per prevenirne la diffusione, oltre all'indagine ambientale, che ha previsto il campionamento a domicilio delle persone colpite, sulla rete idro-potabile (soprattutto quella afferente al pozzo Bizzozero), sull'irrigazione negli impianti sportivi e su tutte le fonti che espellono vapori nella zona, è stato effettuato un trattamento di iperclorazione dell'acqua del pozzo Bizzozero. Ai cittadini che vivono o frequentano la zona interessata si raccomanda di far scorrere l'acqua calda per alcuni minuti mantenendosi a distanza, pulire i filtri dei rubinetti e delle docce, evitare i ristagni d'acqua, non usare l'idromassaggio.

E' stata inoltre attivata dalla Regione un'Unità di crisi, con competenze tecnico-scientifiche elevate e specifiche, come ulteriore misura di sicurezza per ridurre il rischio di infezione da legionellosi. L'Unità è composta, oltre che dalle Aziende sanitarie di Parma, da esperti dei servizi regionali che si occupano di prevenzione e controllo delle malattie infettive e da esperti di Arpae (l'Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'Emilia-Romagna). Si avvarrà, inoltre, del supporto qualificato di esperti dell'Istituto superiore di sanità (Iss).

Sono tuttora in corso gli accertamenti, così come anche la raccolta di ulteriori campioni di acqua, che continuerà anche nei prossimi giorni. I primi esiti delle analisi saranno disponibili a breve. Già nella giornata di oggi si potranno fare le primi ipotesi sulla fonte del contagio.

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