Il 2 agosto, il Senato ha approvato la legge sulla donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi, con l'obiettivo di recuperare un milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso gli enti caritativi. Il ministro Martina: "Nel nostro Paese sprechi alimentari per12 miliardi di euro". Come fare per donarlo.
di Alexa Kuhne
Parma, 4 agosto 2016
Basta con gli sciali alimentari che, solo nel nostro Paese, rappresentano uno spreco per un valore di 12 miliardi di euro.
E' stata approvata definitivamente due giorni fa la legge che definisce alcune regole per rendere possibile l'utilizzo a scopo benefico di alimenti che non possono essere immessi in commercio.
Eccedenze alimentari. La legge definisce quei prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari che, fermo restando il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza del prodotto, sono invenduti o non somministrati per carenza di domanda; ritirati dalla vendita in quanto non conformi ai requisiti aziendali di vendita; rimanenze di attività promozionali; prossimi al raggiungimento della data di scadenza, rimanenze di prove di immissione in commercio di nuovi prodotti; invenduti a causa di danni provocati da eventi meteorologici; invenduti a causa di errori nella programmazione della produzione; non idonei alla commercializzazione per alterazioni dell'imballaggio secondario che non inficiano le idonee condizioni di conservazione".
Sprechi alimentari. Sotto questa voce vanno quei prodotti alimentari scartati dalla catena agroalimentare per ragioni commerciali o estetiche ovvero per prossimità della data di scadenza, ancora commestibili e potenzialmente destinabili al consumo umano o animale e che, in assenza di un possibile uso alternativo, sono destinati a essere smaltiti.
Sicurezza alimentare. I donatori e i distributori sono tenuti a garantire la sicurezza alimentare.
Come già previsto dalla legge di stabilità 2014, deve essere garantito un corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo, ciascuno per la parte che gli compete. Le cessioni di eccedenze alimentari devono essere destinate prioritariamente al consumo umano, mentre quelle non idonee al consumo possono essere cedute per il sostegno vitale di animali e per altre destinazioni, come il compostaggio. La legge distingue il termine minimo di conservazione, inteso come la data fino alla quale un prodotto alimentare, in adeguate condizioni di conservazione, conserva le sue proprietà specifiche, dalla data di scadenza, che sostituisce il termine minimo di conservazione per alimenti molto deperibili, oltre la quale essi sono considerati a rischio. Fatta questa distinzione, la cessione di eccedenze alimentari è consentita anche oltre il temine minimo di conservazione, purché siano garantite l'integrità dell'imballaggio primario e le idonee condizioni di conservazione. I prodotti finiti della panificazione possono essere donati ai soggetti che poi li distribuiscono agli indigenti nell'arco delle 24 ore dalla loro produzione.
Promozione di comportamenti responsabili.
La Rai assicurerà un numero adeguato di ore di trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate all'informazione e alla sensibilizzazione su comportamenti e misure idonei a ridurre lo spreco alimentare, energetico o di altro genere. Le Regioni potranno stipulare accordi o protocolli di intesa con la ristorazione, per promuovere comportamenti responsabili idonei a ridurre lo spreco di cibo e consentire ai clienti l'asporto dei propri avanzi.
2 MLN A FONDO ACQUISTO ALIMENTI. Previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per l'acquisto di alimenti da destinare agli indigenti. Il Mipaaf ha già avviato un'attività virtuosa di recupero degli sprechi e donazione agli indigenti. Proprio da poche ore è attivo il bando Agea per l'acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e donare ai bisognosi. Si tratta della prima tranche da 2 mln del piano complessivo di acquisti da 10 mln.
SOSTEGNO ALL'INNOVAZIONE CONTRO LO SPRECO, FONDO DA 3 MLN. Verrà istituito un Fondo presso il Ministero con dotazione di 1 mln di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi – che possono prevedere il coinvolgimento di volontari del Servizio civile nazionale – finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.
Incentivazioni per i Comuni: sconto sulla Tari per quei Comuni che donano agli indigenti. In caso di confisca di prodotti alimentari, inoltre, l'autorità da oggi disporrà la cessione gratuita con priorità all'alimentazione dei più bisognosi o successivamente come mangime per animali.
Linee nguida per la riduzione degli sprechi nelle mense. Il Ministero della Salute potrà emanare linee guida per gli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.