Venerdì, 26 Luglio 2013 10:15

Scuola fra gioie e dolori In evidenza

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Scuola fra gioie e dolori by greenstyle.it

Parma, 26 luglio 2013 -

L’ Emilia Romagna segna più 822 docenti nell’ organico, Parma resta scoperta di 100 cattedre per il prossimo anno scolastico -

La Regione si ritiene soddisfatta per gli 822 insegnanti in più assegnati dal Ministero all’organico della scuola dell’ Emilia-Romagna, di cui 129 per le scuole terremotate.
Un premio al lavoro collettivo delle istituzioni e delle parti sociali mosse tempestivamente nel richiedere al Ministero che fossero garantiti i posti necessari. Uno sforzo per evitare le problematiche degli anni passati come sottolineato dall’ assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi -  “L’Emilia-Romagna è la regione italiana che ha registrato l’aumento più elevato di studenti e negli anni passati si era già pagato un prezzo molto alto rispetto ai tagli lineari praticati sugli organici. Per questo nei mesi scorsi abbiamo sollecitato il Ministero a non penalizzare ulteriormente la nostra scuola. L’incremento dei docenti riconosce almeno in parte il fondamento delle nostre istanze”.
Nota stonata la città di Parma, con tutt’altra situazione che porta il segno in negativo:  
la Gilda Unams lamenta infatti la mancanza di ben 100 insegnati. Dai resoconti ministeriali l’ Associazione Insegnanti apprende che nell’organico della scuola parmense restano scoperti 71 posti di docenti di scuola primaria, e ulteriori 15 di scuola primaria per il sostegno, inoltre nella scuola dell’Infanzia statale mancano 6 maestri, oltre a due docenti di sostegno.
Parole dure quelle di Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda Unams, che mette in luce una situazione tutt’altro che rosea - “Come al solito si dovrà procedere incaricando docenti a tempo determinato: per gli insegnanti interessati sarà un ennesimo anno di precariato, mentre agli alunni non viene garantita la continuità didattica perché la politica non stabilizza i docenti costringendoli a continui licenziamenti ed assunzioni. Un andazzo caotico prosegue il coordinatore della Gilda - intanto la ciliegina sulla torta arriva dalla Provincia, che a causa dei minori trasferimenti dallo Stato centrale pare non possa garantire completamente il ricambio degli arredi scolastici, ciò mentre si foraggiano carrozzoni molti cari alla politica, come l’ente Invalsi”.
Ad aggravare la situazione critica in cui versano le scuole del territorio c’è “un pentolone che costa alla collettività circa 30milioni di euro” sottolinea la Gilda Insegnati che rimarca la situazione poco equa della Scuola Europea o meglio del cantiere di via Langhirano da cui sorgerà. I numeri parlano chiaro - “ di questi soldi ben 12milioni 419mila 705 euro sono stati elargiti direttamente dal Ministero di cui 4.600.000 euro sono arrivati dal ministero della Pubblica istruzione, 8.360.000 dal Cipe, 7.819.705 ancora dal ministero della Pubblica istruzione, tramite l'Ufficio scolastico regionale e 8.868.015 euro da Stt.”

 

 

 

 

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