Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza commenta il brutale omicidio di Alessia della Pia, la 39enne parmigiana trovata morta davanti all'ingresso di casa, in via Bersaglieri. Il compagno, Mohamed Jella, già noto alle forze dell'ordine, da quel giorno si è dato alla fuga ed è ricercato in tutta Italia. -
Parma, 10 dicembre -
"L'uomo ricercato per il brutale omicidio di Alessia era stato espulso dall'Italia. Non doveva essere qui, ma, invece, c'era ed era un uomo libero, nonostante la lunga serie di precedenti penali. L'iter per mandarlo via dall'Italia si è arenato fra le pieghe della burocrazia italiana. I criminali devono andare via subito dall'Italia: vanno messi su un aereo e fatti ritornare nel loro Paese. Se la procedura di espulsione fosse stata più rapida e veloce, forse, Alessia non sarebbe morta. Ora si cerchi almeno di rimediare a questo buco nero della nostra legislazione: più controlli e più severi su chi arriva in Italia basati su norme chiare e precise dall'interpretazione univoca e espulsione immediata dei criminali stranieri. Vanno riportati nel loro Paese, senza perdersi in lunghe (e in questo caso anche dannose) procedure burocratiche".
Così Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Fidenza (Pr) commenta il brutale omicidio di Alessia Dellapia, avvenuto a Parma domenica scorsa, quando il corpo della donna è stato trovato riverso a terra pieno di ecchimosi, senza vita.
Il compagno, Mohamed Jella, tunisino nato l'8 agosto 1988 e già noto alle forze dell'ordine, da quel giorno si è dato alla fuga ed è ricercato in tutta Italia.