L'ultimo rapporto ACI-ISTAT rileva una battuta d'arresto nella diminuzione delle vittime per incidenti stradali in Italia, ed un rallentamento nel calo di incidenti e feriti. L'Emilia Romagna registra però numeri positivi per quanto riguarda le strade regionali. -
Parma, 5 Novembre 2015 -
I dati nazionali sulla sicurezza stradale evidenziano una battuta d'arresto nella riduzione delle vittime della strada in Italia, ed un rallentamento nel calo di incidenti e feriti. Questo è ciò che rileva l'ultimo Rapporto ACI-ISTAT, presentato ieri a Roma: nel 2014 rispetto al 2013 il numero dei morti sulle nostre strade è diminuito dello 0,6% a fronte di una flessione del 2,5% dei sinistri e del 2,7% dei feriti.
In totale nel 2014 si sono registrati in Italia 177.031 incidenti stradali con lesioni a persone che hanno causato 3.381 decessi e 251.147 feriti. Il costo dei sinistri stradali ammonta nel 2014 a circa 18 mld di euro (stima su parametri MIT 2010).
A pesare sul dato italiano soprattutto l'incremento della mortalità stradale all'interno dei centri urbani (+5,4%), dove si concentrano il 75,5% degli incidenti e il 44,5% dei morti.
Torna a crescere il numero delle vittime tra i pedoni (578 morti, +4,9% rispetto al 2013) ed i ciclisti (273 morti, +8,8% rispetto al 2013), mentre prosegue il calo della mortalità sulle due ruote a motore (-4,3% rispetto al 2013).
"I dati dimostrano l'urgenza di garantire l'utilizzo di almeno il 50% dei proventi delle multe per favorire la mobilità e la sicurezza stradale soprattutto in ambito urbano – dichiara il presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani – con attraversamenti pedonali moderni e visibili, percorsi ciclabili protetti, rotatorie efficaci a scongiurare i pericolosi urti laterali. Anche le sanzioni devono essere finalizzate alla prevenzione: gli autovelox nascosti sono inutili e i cartelli che ne annunciano la presenza poi non riscontrata dai conducenti sono addirittura dannosi. ACI presenterà una proposta legislativa sistemica già nella prossima Conferenza del Traffico e della Circolazione, in programma a Roma il 18 novembre".
In questo quadro generale, l'Emilia Romagna dimostra una più che positiva riduzione degli incidenti (3,8%), dei feriti (4,1%) e dei morti (4,9%) sulle sue strade nel 2014. Sempre nel 2014, in regione, il numero degli incidenti è sceso in quasi tutti i territori provinciali con un migliaio di feriti in meno rispetto al 2013.
Per Mauro Sorbi, presidente dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della Regione, "l'educazione stradale è fondamentale per migliorare il rapporto tra i diversi utenti: autista, motociclista, ciclista, pedone. Un rapporto caratterizzato ancora da incidenti che, seppure in calo sensibile, lasciano segni pesanti e tangibili nelle persone coinvolte. Per questo sarebbe importante inserire l'educazione stradale come materia di studio, a partire dalla scuola primaria".